Concorso per 1 segretario di legazione (lazio) MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
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Concorso
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Tipologia | Concorso |
Tipologia Contratto | Assunzione |
Posti | 1 |
Fonte: | Gazzetta Ufficiale Repubblica Italiana N. 22 del 18-03-2022 |
Sintesi: | MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE CONCORSO (Scad. 02-05-2022) Concorso, per titoli ed esami, a cinquanta posti di Segretario di Legazione in prova ... |
Ente: | MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI |
Regione: | LAZIO |
Provincia: | ROMA |
Comune: | ROMA |
Data di inserimento: | 18-03-2022 |
Data Scadenza bando | 02-05-2022 |
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MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
CONCORSO (Scad. 02-05-2022)
Concorso, per titoli ed esami, a cinquanta posti di Segretario di Legazione in prova
IL DIRETTORE GENERALE PER LE RISORSE E L'INNOVAZIONE Visto il testo unico approvato con il decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, e successive modifiche; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1957, n. 686, e successive modifiche; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 5 gennaio 1967, n. 18, e successive modifiche, contenente disposizioni legislative speciali riguardanti l'ordinamento dell'Amministrazione degli affari esteri; Visti la legge 28 luglio 1999, n. 266, e il decreto legislativo 24 marzo 2000, n. 85, concernenti il riordino della carriera diplomatica; Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni ed integrazioni, recante «Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche»; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, e successive modificazioni ed integrazioni, concernente il «Regolamento recante norme sull'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalita' di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi»; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° aprile 2008, n. 72, concernente il «Regolamento recante la disciplina per il concorso di accesso alla carriera diplomatica»; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 gennaio 2013, n. 17, recante modifiche al predetto regolamento di accesso alla carriera diplomatica; Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca 9 luglio 2009 in materia di equiparazioni tra diplomi di lauree di vecchio ordinamento, lauree specialistiche (LS) ex decreto n. 509/1999 e lauree magistrali (LM) ex decreto n. 270/2004, ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi; Vista la normativa in materia di equipollenze ed equiparazione dei titoli di studio per l'ammissione ai concorsi pubblici; Vista la legge 11 luglio 2002, n. 148, recante «Ratifica ed esecuzione della Convenzione sul riconoscimento dei titoli di studio relativi all'insegnamento superiore nella Regione europea, fatta a Lisbona l'11 aprile 1997, e norme di adeguamento dell'ordinamento interno»; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 luglio 2009, n. 189, recante «Regolamento concernente il riconoscimento dei titoli di studio accademici, a norma dell'art. 5 della legge 11 luglio 2002, n. 148»; Visto l'art. 38, comma 3, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, come modificato dal decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 228, recante «Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi», convertito con modificazioni dalla legge 25 febbraio 2022, n. 15; Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni ed integrazioni, recante «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi»; Visto il decreto del Ministro degli affari esteri 7 settembre 1994, n. 604, «Regolamento recante norme per la disciplina delle categorie di documenti sottratti al diritto di accesso ai documenti amministrativi, in attuazione dell'art. 24, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241, recante nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi»; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, contenente il «Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa», come modificato dall'art. 15, comma 1, della legge 12 novembre 2011, n. 183; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 2006, n. 184, concernente il «Regolamento recante disciplina in materia di accesso ai documenti amministrativi»; Visto il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, come modificato dal decreto-legge 25 maggio 2016, n. 97, in materia di riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicita', trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni; Visto il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, e successive modificazioni ed integrazioni, recante il «Codice in materia di protezione dei dati personali»; Visto il decreto ministeriale del 23 giugno 2004, n. 225, concernente il regolamento di attuazione dell'art. 20, commi 2 e 3, dell'art. 21 e dell'art. 181, comma 1, lettera a) del succitato decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196; Visto il regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 in relazione alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonche' alla libera circolazione di tali dati; Visto il decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101, recante «Disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonche' alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE»; Visto il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e successive modificazioni ed integrazioni, recante il «Codice dell'amministrazione digitale»; Visto l'art. 8 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, con legge 4 aprile 2012, n. 35, recante «Disposizioni urgenti in materia di semplificazioni e di sviluppo»; Vista la legge 6 novembre 2012, n. 190, recante Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalita' nella pubblica amministrazione; Vista la legge 28 marzo 1991, n. 120, concernente norme in favore dei privi della vista per l'ammissione ai pubblici concorsi; Considerato che la condizione di persona priva della vista non e' compatibile con l'esigenza di assicurare l'adempimento dei compiti istituzionali cui e' tenuto il funzionario della carriera diplomatica, in quanto le funzioni proprie della carriera esigono il pieno possesso del requisito della vista, in relazione sia al servizio da svolgere presso la sede centrale che presso le rappresentanze diplomatiche e consolari all'estero; Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104, e successive modificazioni ed integrazioni, recante «Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate»; Visto il decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito con modificazioni nella legge 11 agosto 2014, n. 114, con particolare riguardo all'art. 25, comma 9, che ha introdotto il comma 2-bis dell'art. 20 della legge 5 febbraio 1992, n. 104; Vista la legge 12 marzo 1999, n. 68, e successive modificazioni ed integrazioni, recante «Norme per il diritto al lavoro dei disabili»; Visto l'art. 3, comma 4-bis, del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80 convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2021, n. 113, recante l'obbligo di adottare misure speciali per i soggetti con disturbi specifici di apprendimento (DSA) con riguardo alle prove scritte dei concorsi pubblici; Visto il decreto del Ministro per la pubblica amministrazione di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e il Ministro per le disabilita' del 12 novembre 2021, che ai sensi del sopracitato articolo individua le modalita' attuative per assicurare nelle prove scritte dei concorsi pubblici indetti da Stato, regioni, province, citta' metropolitane, comuni e dai loro enti strumentali, a tutti i soggetti con disturbi specifici di apprendimento (DSA) la possibilita' di sostituire tali prove con un colloquio orale o di utilizzare strumenti compensativi per le difficolta' di lettura, di scrittura e di calcolo, nonche' di usufruire di un prolungamento dei tempi stabiliti per lo svolgimento delle medesime prove; Visto il decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, recante il «Codice delle pari opportunita' tra uomo e donna, a norma dell'art. 6 della legge 28 novembre 2005, n. 246»; Visto il decreto legislativo 25 gennaio 2010, n. 5, in attuazione della direttiva 2006/54/CE relativa al principio delle pari opportunita' e della parita' di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego; Considerato che le candidature femminili sono particolarmente incoraggiate; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 7 febbraio 1994, n. 174, concernente il «Regolamento recante norme sull'accesso dei cittadini degli Stati membri dell'Unione europea ai posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche»; Visto l'art. 1, comma 1, lettera d), del succitato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, n. 174/94, ai sensi del quale non si puo' prescindere dal possesso della cittadinanza italiana per i posti nei ruoli del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, eccettuati i posti a cui si accede in applicazione dell'art. 16 della legge 28 febbraio 1987, n. 56; Vista la legge 20 maggio 2016, n. 76, recante «Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze»; Vista la direttiva 2000/78/CE, con particolare riguardo a quanto stabilito dall'art. 6, comma 1; Visto il decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 216, di attuazione della citata direttiva 2000/78/CE; Visto il parere numero 01917/2016 del 14 settembre 2016 con il quale il Consiglio di Stato ha confermato la legittimita' del requisito del limite di eta' non superiore ai trentacinque anni, elevabile fino ad un massimo complessivo di tre anni, previsto per l'accesso alla carriera diplomatica; Vista la sentenza del Consiglio di Stato, adunanza plenaria, 2 dicembre 2011, n. 21, laddove si ribadisce che il limite di eta' indicato quale requisito di ammissione deve intendersi superato alla mezzanotte del giorno del compleanno; Visto il decreto-legge 21 settembre 2019, n. 104, recante «Disposizioni urgenti per il trasferimento di funzioni e per la riorganizzazione dei Ministeri per i beni e le attivita' culturali, delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, dello sviluppo economico, degli affari esteri e della cooperazione internazionale, delle infrastrutture e dei trasporti e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonche' per la rimodulazione degli stanziamenti per la revisione dei ruoli e delle carriere e per i compensi per lavoro straordinario delle Forze di polizia e delle Forze armate e per la continuita' delle funzioni dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni» convertito con modificazioni dalla legge 18 novembre 2019, n. 132; Vista la legge 27 dicembre 2019, n. 160, recante il «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022», con particolare riguardo al comma 301 dell'art. 1 che autorizza il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale a bandire, per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022, un concorso pubblico di accesso alla carriera diplomatica, nei limiti dell'attuale dotazione organica e delle facolta' assunzionali disponibili a legislazione vigente, per un contingente annuo non superiore a trentadue Segretari di Legazione in prova; Visto l'art. 1, comma 922 della legge 30 dicembre 2020, n. 178 «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023» che incrementa di diciotto unita' per ciascuno degli anni 2021 e 2022 e di cinquanta unita' per l'anno 2023 l'autorizzazione di cui all'art. 1, comma 301, della legge 27 dicembre 2019, n. 160; Accertata la necessita' del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale di bandire una nuova procedura concorsuale in virtu' della specialita' delle disposizioni legislative che impongono una precisa cadenza periodica del concorso per Segretari di Legazione in prova, collegata ai peculiari meccanismi di progressione propri della carriera diplomatica, al fine di garantire il reclutamento di funzionari al massimo e piu' aggiornato livello di preparazione, in ossequio al principio della massima efficacia, efficienza e buon andamento della pubblica amministrazione; Visti gli articoli 247-249 del decreto-legge n. 34 del 19 maggio 2020, recante «Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonche' di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19» convertito in legge n. 77 del 17 luglio 2020, come modificato dal decreto-legge n. 104 del 14 agosto 2020 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 126 del 13 ottobre 2020; Visto l'art. 10, comma 8 del decreto-legge n. 44 del 1° aprile 2021 recante «Misure urgenti per il contenimento dell'epidemia da COVID-19, in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici», come modificato dal decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 228, recante «Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi», convertito con modificazioni dalla legge 25 febbraio 2022, n. 15; Decreta: Art. 1 Posti a concorso 1. E' indetto un concorso, per titoli ed esami, a cinquanta posti di Segretario di Legazione in prova. 2. Sette dei cinquanta posti messi a concorso sono riservati ai dipendenti del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale inquadrati nella terza area, in possesso di una delle lauree indicate nel successivo art. 2, comma 1, punto 3) e con almeno cinque anni di effettivo servizio nella predetta terza area. 3. I posti riservati ai sensi del comma 2 di questo articolo, se non utilizzati, sono conferiti agli idonei.
Art. 2 Requisiti per l'ammissione 1. Per l'ammissione al concorso sono necessari i seguenti requisiti: 1) cittadinanza italiana, esclusa ogni equiparazione; 2) eta' non superiore ai trentacinque anni. Il limite di eta' e' da intendersi superato alla mezzanotte del giorno del compimento del trentacinquesimo anno. Il limite di eta' di trentacinque anni puo' essere innalzato per un massimo complessivo di tre anni (entro, quindi, la mezzanotte del giorno del compimento del trentottesimo anno) ed e' elevato: a) di un anno per i candidati coniugati o uniti civilmente; b) di un anno per ogni figlio vivente; c) di tre anni per coloro che sono compresi fra le categorie di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68, recante «Norme per il diritto al lavoro dei disabili» e per coloro ai quali e' esteso lo stesso beneficio; d) di un periodo pari all'effettivo servizio prestato, comunque non superiore a tre anni, a favore di cittadini che hanno prestato servizio militare volontario, di leva e di leva prolungata, oppure in qualita' di volontari in ferma prefissata per un anno o quadriennale, o servizio civile universale; e) di tre anni a favore dei candidati che siano dipendenti civili di ruolo delle pubbliche amministrazioni, per gli ufficiali e sottufficiali dell'Esercito, della Marina o dell'Aeronautica cessati d'autorita' o a domanda, per gli ufficiali, ispettori, sovrintendenti, appuntati, carabinieri e finanzieri in servizio permanente dell'Arma dei carabinieri e del Corpo della guardia di finanza, nonche' delle corrispondenti qualifiche degli altri Corpi di polizia; f) di un periodo pari all'effettivo servizio prestato, comunque non superiore a tre anni, per i candidati che prestano o hanno prestato servizio anche non continuativo, in qualita' di funzionari internazionali, per almeno due anni presso le organizzazioni internazionali. Sono considerati funzionari internazionali i cittadini italiani che siano stati assunti presso un'organizzazione internazionale a titolo permanente o a contratto a tempo indeterminato o determinato per posti per i quali e' richiesto il possesso di titoli di studio di livello universitario. 3) laurea magistrale (LM) conseguita presso universita' o istituti di istruzione universitaria appartenente ad una delle seguenti classi: finanza (LM-16), relazioni internazionali (LM-52), scienze dell'economia (LM-56), scienze della politica (LM-62), scienze delle pubbliche amministrazioni (LM-63), scienze economiche per l'ambiente e la cultura (LM-76), scienze economico-aziendali (LM-77), scienze per la cooperazione allo sviluppo (LM-81), servizio sociale e politiche sociali (LM-87), sociologia e ricerca sociale (LM-88), studi europei (LM-90), nonche' la laurea magistrale a ciclo unico in giurisprudenza (LMG/01) e ogni altra equiparata a norma di legge; oppure laurea specialistica (LS) tra quelle previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° aprile 2008, n. 72, e quelle ad esse equiparate ai sensi del D.I. 9 luglio 2009; oppure diploma di laurea (DL) tra quelli previsti dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° aprile 2008, n. 72, e quelli ad essi equiparati a norma di legge. In tutti i casi in cui sia intervenuto un decreto di equiparazione o equipollenza, e' cura del candidato specificarne gli estremi nella domanda di partecipazione al concorso. Per comodita' di consultazione, e' allegato al presente bando l'elenco dei titoli di studio italiani che consentono la partecipazione al concorso (allegato 1). I candidati in possesso di titolo accademico conseguito all'estero sono ammessi alle prove concorsuali, purche' il titolo: a) sia stato riconosciuto da un Ateneo italiano equipollente a uno di quelli sopraindicati. In tal caso e' cura del candidato dimostrare la suddetta equipollenza mediante l'esibizione del relativo provvedimento che la dichiara; b) in caso di titolo accademico rilasciato da un paese dell'Unione europea o paese aderente alla Convenzione di Lisbona per il riconoscimento dei titoli di studio relativi all'insegnamento superiore dell'11 aprile 1997 (allegato 2), sia stato dichiarato equivalente con provvedimento della Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica, sentito il Ministero dell'universita' e della ricerca, ai sensi dell'art. 38, comma 3, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, come modificato dal decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 228, recante «Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi», convertito con modificazioni dalla legge 25 febbraio 2022, n. 15, e ai sensi dell'art. 2, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 30 luglio 2009, n. 189. Il provvedimento di equivalenza va acquisito ai fini del presente concorso anche nel caso in cui esso sia gia' stato ottenuto per la partecipazione ad altri concorsi. La modulistica e la documentazione necessaria per la richiesta di equivalenza sono reperibili al sito istituzionale della Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica (www.funzionepubblica.gov.it). Il candidato e' ammesso con riserva alle prove di concorso in attesa dell'emanazione del provvedimento di equivalenza. L'avvenuta attivazione della procedura di equivalenza deve comunque essere comunicata, a pena d'esclusione dal concorso, prima dell'espletamento delle prove orali. La Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica conclude il procedimento di equivalenza solo nei confronti dei vincitori del concorso. I vincitori del concorso hanno l'onere, a pena di decadenza, di dare comunicazione al Ministero dell'universita' e della ricerca dell'avvenuta pubblicazione della graduatoria di cui all'art. 11 del presente bando entro quindici giorni. 4) idoneita' psico-fisica tale da permettere di svolgere l'attivita' diplomatica sia presso l'amministrazione centrale che in sedi estere e, in particolare, in quelle con caratteristiche di disagio; a tal fine l'amministrazione si riserva di accertare in qualsiasi momento l'idoneita' psico-fisica dei candidati, anche nei riguardi dei vincitori del concorso; 5) godimento dei diritti politici. Non possono accedere al concorso coloro che siano stati esclusi dall'elettorato politico attivo; 6) non possono accedere al concorso coloro che siano stati dispensati dall'impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento ovvero siano stati dichiarati decaduti da un impiego statale, ai sensi dell'art. 127, primo comma, lettera d), del decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, e ai sensi delle corrispondenti disposizioni previste da norme di legge, o siano incorsi nella sanzione disciplinare della destituzione ovvero siano stati licenziati per giusta causa o giustificato motivo soggettivo. 2. I requisiti prescritti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine utile stabilito per la presentazione delle domande di ammissione al concorso, di cui all'art. 3, comma 1, del presente bando, nonche' al momento dell'assunzione al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, ai sensi del successivo art. 14. 3. Non sono ammessi alle prove concorsuali i candidati che abbiano gia' portato a termine per tre volte, senza superarle, le prove scritte d'esame di cui all'art. 9, comma 2 del presente bando. 4. L'Amministrazione dispone in ogni momento, con provvedimento motivato, l'esclusione dalle prove concorsuali per difetto dei requisiti di cui al presente articolo.
Art. 3 Presentazione della domanda di ammissione al concorso 1. Il candidato invia la domanda di ammissione al concorso esclusivamente per via telematica, compilando il modulo on-line all'indirizzo internet https://portaleconcorsi.esteri.it/ La domanda online deve essere compilata ed inviata entro le ore 24,00 del quarantacinquesimo giorno (festivi inclusi) successivo alla data di pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª serie speciale «Concorsi ed esami». La data di presentazione della domanda di ammissione al concorso e' certificata dal sistema informatico. Scaduto il termine, non sara' piu' possibile accedere e inviare il modulo online. 2. Nella domanda il candidato deve dichiarare, sotto la propria responsabilita' e ai sensi delle norme in materia di autocertificazione (articoli 46 e 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445): a) il cognome, il nome, il luogo e la data di nascita e, se nato all'estero, il comune italiano nei cui registri di stato civile e' stato trascritto l'atto di nascita; il candidato che ha compiuto i trentacinque anni deve dichiarare in base a quale titolo (tra quelli indicati all'art. 2, comma 1, punto 2 del presente bando) ha diritto all'elevazione del limite massimo di eta'; b) il possesso della cittadinanza italiana; c) il codice fiscale; d) il comune e l'indirizzo di residenza con l'esatta indicazione del codice di avviamento postale nonche' il recapito telefonico; e) il godimento dei diritti politici; f) il comune presso il quale e' iscritto nelle liste elettorali oppure i motivi della non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime; g) le eventuali condanne penali, incluse quelle riportate all'estero, e i procedimenti penali pendenti in Italia o all'estero; h) il titolo di studio di cui e' in possesso ai fini della partecipazione alla presente selezione, specificando presso quale universita' o istituto equiparato e' stato conseguito, il numero della classe di appartenenze, la data del conseguimento e la votazione riportata; i) i servizi eventualmente prestati come dipendente di pubbliche amministrazioni o di enti pubblici, le cause di risoluzione di eventuali precedenti rapporti di pubblico impiego e gli eventuali procedimenti disciplinari subiti o in corso; j) se si trova nelle condizioni previste per l'applicazione della riserva di posti di cui all'art. 1, comma 2, del presente bando. I dipendenti del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale inquadrati nella terza area devono specificare il periodo di servizio nell'area o nella precedente corrispondente area funzionale; k) la non sussistenza della condizione di esclusione dalla partecipazione al concorso per la carriera diplomatica prevista dall'art. 2, comma 3 del presente bando; l) in quale lingua intende sostenere la seconda prova scritta di cui all'art. 9, comma 2, lettera e) del presente bando; m) quali prove linguistiche facoltative intende eventualmente sostenere di cui all'art. 10 del presente bando; n) gli eventuali titoli che possono dare punteggio aggiuntivo ai sensi dell'art. 8 del presente bando; o) gli eventuali titoli, previsti dalle vigenti disposizioni e di cui all'allegato 4, dei quali e' eventualmente in possesso, che danno luogo, a parita' di punteggio, a preferenza; p) di essere a conoscenza delle sanzioni penali previste dall'art. 76 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, per le ipotesi di falsita' in atti e dichiarazioni mendaci. 3. L'eventuale dichiarazione mendace con riferimento a quanto indicato alle lettere e) e g) del precedente comma 2 comporta l'automatica esclusione dal concorso o la mancata assunzione del candidato. 4. I titoli di cui al precedente comma 2 devono essere posseduti al termine di scadenza per la presentazione della domanda di ammissione al concorso. L'Amministrazione si riserva di accertarne la sussistenza. I titoli non espressamente dichiarati nella domanda di ammissione alle prove concorsuali non sono presi in considerazione. 5. Il candidato deve specificare i recapiti - comprensivi di codice di avviamento postale, di numero telefonico (preferibilmente cellulare) e dell'indirizzo di posta elettronica - presso cui chiede che siano trasmesse le comunicazioni relative alle prove concorsuali, con l'impegno di far conoscere tempestivamente le eventuali successive variazioni. 6. Il candidato deve inoltre dichiarare di essere a conoscenza che l'idoneita' psico-fisica a svolgere l'attivita' diplomatica sia presso l'Amministrazione centrale che in sedi estere, ivi comprese quelle con caratteristiche di disagio, costituisce requisito per l'ammissione al concorso. 7. Il candidato deve prestare il proprio consenso al trattamento dei dati personali ai fini dello svolgimento delle procedure concorsuali. I dati personali forniti dai candidati nelle domande di ammissione al concorso sono trattati per le finalita' di cui al successivo art. 16. 8. Il candidato diversamente abile che si avvale di quanto previsto dall'art. 20 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, dichiara nella domanda la propria disabilita' e il relativo grado e specifica, nel caso ne abbia l'esigenza, l'eventuale ausilio necessario e/o l'eventuale necessita' di tempo aggiuntivo per lo svolgimento delle prove concorsuali. La concessione e l'assegnazione di ausili e/o tempi aggiuntivi sara' determinata a insindacabile giudizio della commissione esaminatrice sulla base della documentazione che sara' a tale fine successivamente richiesta dall'Amministrazione, unitamente all'autorizzazione al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale al trattamento dei relativi dati personali. Il candidato affetto da invalidita' uguale o superiore all'80%, - ai sensi dell'art. 20, comma 2-bis, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, come integrata dal decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114 - non e' tenuto a sostenere la prova attitudinale (art. 7) ed e' ammesso alle prove scritte (art. 9, comma 2), previa presentazione, su specifica richiesta dell'Amministrazione, della documentazione comprovante la patologia di cui e' affetto e del correlato grado di invalidita' ed all'autorizzazione al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale al trattamento dei relativi dati personali. E' fatto comunque salvo il requisito dell'idoneita' psico-fisica di cui al precedente art. 2, comma 1, punto 4). 9. Ai sensi dell'art. 2 del decreto del Ministro per la pubblica amministrazione di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e il Ministro per le disabilita' del 12 novembre 2021, ai candidati affetti da disturbi specifici di apprendimento (DSA) e' assicurata la possibilita' di utilizzare strumenti compensativi per le difficolta' di lettura, di scrittura e di calcolo (di cui all'art. 4 del menzionato decreto), nonche' di usufruire di un prolungamento dei tempi stabiliti per lo svolgimento delle prove (di cui all'art. 5 del menzionato decreto). Il candidato affetto da disturbi specifici di apprendimento (DSA) che si avvale di quanto previsto dall'art. 2 del predetto decreto, dichiara nella domanda il proprio disturbo e specifica, nel caso ne abbia l'esigenza, l'eventuale necessita' di strumenti compensativi e/o l'eventuale necessita' di tempo aggiuntivo per lo svolgimento delle prove concorsuali. La concessione e l'assegnazione di strumenti compensativi e/o tempi aggiuntivi sara' determinata a insindacabile giudizio della commissione esaminatrice sulla base della documentazione che sara' a tale fine richiesta dall'Amministrazione, unitamente all'autorizzazione al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale al trattamento dei relativi dati personali. E' fatto comunque salvo il requisito dell'idoneita' psico-fisica di cui al precedente art. 2, comma 1, punto 4). 10. Non sono valide le domande di partecipazione al concorso incomplete o irregolari. Non sono inoltre valide le domande di partecipazione al concorso presentate con modalita' e/o tempistiche diverse da quelle di cui al precedente comma 1 e in particolare quelle per le quali non sia stata effettuata la procedura di compilazione e invio online. La mancata esclusione dalla prova attitudinale (art. 7) e dalle prove scritte (art. 9, comma 2) non costituisce, in ogni caso, garanzia della regolarita' della domanda di partecipazione al concorso, ne' sana l'irregolarita' della domanda medesima. 11. L'Amministrazione non e' responsabile in caso di smarrimento delle comunicazioni inviate al candidato quando tale smarrimento sia dipendente da dichiarazioni inesatte o incomplete rese dal candidato circa il proprio recapito oppure da mancata o tardiva comunicazione del cambiamento di recapito rispetto a quello indicato nella domanda, nonche' da eventuali disguidi postali o comunque imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o forza maggiore.
Art. 4 Esclusione dalle prove concorsuali 1. Fino alla verifica del possesso dei requisiti, tutti i candidati partecipano con riserva alle prove concorsuali. 2. L'Amministrazione puo' disporre in ogni momento, con provvedimento motivato, l'esclusione dal concorso per difetto dei requisiti prescritti o per la mancata osservanza delle modalita' e dei termini stabiliti nel presente bando.
Art. 5 Commissione esaminatrice 1. La commissione esaminatrice e' nominata con decreto del direttore generale per le risorse e l'innovazione ed e' composta da sette membri effettivi, incluso il Presidente. 2. La Commissione e' composta da un Ambasciatore o Ministro Plenipotenziario, in servizio o a riposo, che la presiede, da un Consigliere di Stato o Avvocato dello Stato o Magistrato della Corte dei conti, da due funzionari diplomatici di grado non inferiore a Consigliere d'Ambasciata e da tre professori di prima fascia di universita' pubbliche e private per le materie che formano oggetto delle prove scritte di cui all'art. 9, comma 2, lettere a), b) e c) del presente bando. 3. Alla commissione possono essere aggregati membri aggiunti per la prova attitudinale e per la prova d'esame orale, nonche' per le prove di lingua obbligatorie e facoltative. I membri aggiunti partecipano ai lavori della Commissione per quanto attiene alle rispettive materie. 4. Le funzioni di Segretario sono svolte da un funzionario della carriera diplomatica di grado non inferiore a Consigliere di Legazione, al quale puo' essere aggiunto un vice Segretario, anche di grado inferiore, appartenente alla stessa carriera. 5. In caso di impedimento temporaneo del Presidente, tranne che per la scelta, la correzione e la valutazione delle prove scritte, nonche' durante lo svolgimento e la valutazione delle prove orali, le sue funzioni sono svolte dal Consigliere di Stato o Avvocato dello Stato o Magistrato della Corte dei conti. 6. La commissione esaminatrice puo' svolgere i propri lavori in modalita' telematica, garantendo comunque la sicurezza e la tracciabilita' delle comunicazioni.
Art. 6 Procedura di concorso 1. Il concorso si articola in: a) prova attitudinale; b) valutazione dei titoli; c) prove d'esame scritte e orali, ed eventuali prove facoltative di lingua. 2. Il punteggio per ogni prova scritta e orale, incluse le eventuali prove facoltative, e' espresso in centesimi, ad eccezione di quanto previsto nel successivo art. 7, comma 3, per la prova attitudinale.
Art. 7 Prova attitudinale 1. La prova attitudinale e' volta ad accertare la capacita' del candidato di svolgere l'attivita' diplomatica, con particolare riferimento alla conoscenza delle materie oggetto di concorso inclusa la lingua inglese e alla capacita' di ragionamento logico. La prova attitudinale non concorre alla formazione del voto finale di merito. 2. La prova attitudinale consiste in un questionario composto da sessanta quesiti a risposta multipla, della durata di sessanta minuti, riguardanti: a) storia delle relazioni internazionali a partire dal congresso di Vienna; b) diritto internazionale pubblico e dell'Unione europea; c) politica economica e cooperazione economica, commerciale e finanziaria multilaterale; d) lingua inglese, senza l'uso di alcun dizionario, su tematiche di attualita' internazionale; e) test per l'accertamento della capacita' di ragionamento logico. 3. Sono ammessi alle successive prove scritte d'esame di cui all'art. 9, comma 2, del presente bando, i candidati che abbiano risposto correttamente ad almeno due terzi delle domande incluse nel questionario a risposta multipla della prova attitudinale. Per l'espletamento della prova attitudinale l'Amministrazione puo' avvalersi anche di procedure automatizzate gestite da enti o societa' specializzate in selezione del personale.
Art. 8 Titoli 1. Il punteggio per i titoli e' assegnato dalla commissione esaminatrice dopo le prove d'esame scritte, di cui al successivo art. 9, comma 2, e prima dell'inizio della correzione dei relativi elaborati, sulla base delle dichiarazioni rese dal candidato di cui all'art. 3, comma 2, lettera n) del presente bando. 2. La commissione puo' assegnare complessivamente fino a 6 centesimi per i seguenti titoli: a) titoli universitari anche stranieri post-laurea e master universitari di primo e di secondo livello di cui al successivo comma 3: fino a 3 centesimi; b) attivita' lavorativa a livello di funzionario svolta presso organizzazioni internazionali secondo le modalita' di cui al precedente art. 2, comma 1, punto 2), lettera f): fino a 3 centesimi. 3. Ai fini dell'applicazione della lettera a) del precedente comma 2, si prendono in considerazione i seguenti titoli universitari post-laurea: a) diploma di specializzazione; b) dottorato di ricerca; c) master universitari di primo e di secondo livello. La commissione esaminatrice valuta la coerenza dei sopraccitati titoli, nonche' di equivalenti titoli stranieri, con la professionalita' specifica della carriera diplomatica e/o con le materie oggetto delle prove d'esame. 4. I centesimi attribuiti per i titoli si aggiungono al punteggio complessivo finale conseguito dai candidati che abbiano superato le prove d'esame.
Art. 9 Prove d'esame 1. Le prove d'esame, scritte e orali, sono dirette ad accertare la cultura, le conoscenze accademiche e la preparazione linguistica dei candidati. La prova d'esame orale e' seguita da eventuali prove facoltative orali di lingua. 2. I candidati che hanno superato la prova attitudinale, di cui al precedente art. 7, sono ammessi a sostenere le prove d'esame scritte che vertono sulle seguenti materie: a) storia delle relazioni internazionali a partire dal congresso di Vienna; b) diritto internazionale pubblico e dell'Unione europea; c) politica economica e cooperazione economica, commerciale e finanziaria multilaterale; d) lingua inglese (composizione, senza l'uso di alcun dizionario, su tematiche di attualita' internazionale); e) altra lingua straniera scelta dal candidato tra le seguenti: francese, spagnolo e tedesco (composizione, senza l'uso di alcun dizionario, su tematiche di attualita' internazionale). 3. I candidati dispongono di cinque ore per le prove d'esame scritte nelle materie di cui alle lettere a), b) e c) del precedente comma 2 e di tre ore per le prove d'esame scritte di cui alle lettere d) ed e) del precedente comma 2. 4. Sono ammessi alla prova d'esame orale i candidati che abbiano riportato una media di almeno 70 centesimi nelle cinque prove d'esame scritte, non meno di 70 centesimi nella composizione in lingua inglese e non meno di 60 centesimi in ciascuna delle restanti prove. 5. La prova d'esame orale verte sulle materie che hanno formato oggetto delle prove d'esame scritte, nonche' sulle seguenti materie: a) diritto pubblico italiano (costituzionale e amministrativo); b) contabilita' di Stato; c) nozioni istituzionali di diritto civile e diritto internazionale privato; d) geografia politica ed economica. Per la lingua inglese e l'altra lingua straniera scelta, il candidato sostiene una conversazione su tematiche di attualita' internazionale. Nel quadro della prova d'esame orale, il candidato e' chiamato ad esprimere le proprie valutazioni su un tema dell'attualita' internazionale, indicato dal Presidente della commissione, al fine di accertare le sue attitudini ad esprimersi in maniera chiara e sintetica, ad argomentare in modo persuasivo il proprio punto di vista e a parlare in pubblico. La suddetta prova e' valutata insieme con le altre materie su cui verte la prova orale. La prova orale, comprensiva altresi' di una prova pratica di informatica, e' oggetto di una valutazione unica. 6. Per superare la prova d'esame orale, il candidato deve riportare un punteggio di almeno 60 centesimi. Al termine di ciascuna seduta d'esame orale la Commissione forma l'elenco dei candidati esaminati nella giornata, con l'indicazione del punteggio riportato da ciascuno di essi. Il suddetto elenco, sottoscritto dal Presidente e dal Segretario, e' affisso all'albo della sede d'esame. 7. I programmi di esame relativi al presente bando sono pubblicati nell'allegato 3 al bando.
Art. 10 Prove facoltative di lingua straniera 1. I candidati possono chiedere, nella domanda di ammissione al concorso, di sostenere prove facoltative orali in una o piu' lingue straniere ufficiali, diverse da quelle in cui hanno sostenuto le prove scritte. 2. Le eventuali prove facoltative di lingua straniera sono sostenute dai candidati al termine della prova d'esame orale. 3. Le prove facoltative di lingua straniera consistono in una conversazione su tematiche di attualita' internazionale. 4. Per le prove facoltative in lingua tedesca e russa il candidato puo' conseguire il seguente punteggio: a) fino a un massimo di 5 centesimi, purche' raggiunga la sufficienza di almeno 2 centesimi, qualora faccia domanda di sostenere solamente una delle due prove di lingua; b) fino a un massimo di 8 centesimi, purche' raggiunga la sufficienza di almeno 1,8 centesimi in ciascuna delle due prove di lingua, qualora faccia domanda di sostenerle entrambe. 5. Per le prove facoltative in altra lingua straniera, diversa dalle lingue tedesca e russa, il candidato puo' conseguire fino a un massimo di 4 centesimi per una sola lingua, purche' raggiunga la sufficienza di almeno 2,5 centesimi, e fino a un massimo di 6 centesimi per due o piu' lingue, purche' raggiunga la sufficienza, in ciascuna lingua, di almeno 1,5 centesimi. 6. Il punteggio attribuito per le prove facoltative di lingua si aggiunge alla votazione riportata nella prova d'esame orale, sempre che essa sia stata superata dal candidato secondo le modalita' di cui al precedente art. 9, comma 5.
Art. 11 Voto finale delle prove d'esame e graduatoria di merito 1. Il voto finale delle prove d'esame e' determinato sommando la media dei voti riportati nelle prove d'esame scritte con il voto riportato nella prova d'esame orale. Al voto della prova d'esame orale sono aggiunti i centesimi conseguiti nelle eventuali prove facoltative di lingua. 2. La graduatoria di merito del concorso e' formata dalla commissione esaminatrice secondo l'ordine derivante dal voto finale conseguito da ciascun candidato, a cui si aggiungono i centesimi eventualmente attribuiti per il possesso di titoli ai sensi dell'art. 8 di questo bando. 3. Il direttore generale per le risorse e l'innovazione, riconosciuta la regolarita' del procedimento del concorso, approva con proprio decreto, sotto condizione dell'accertamento dei requisiti per l'ammissione in carriera, la graduatoria di merito dei concorrenti che hanno superato le prove d'esame e dichiara vincitori i candidati utilmente collocati nella graduatoria di merito, tenuto conto della riserva di posti e, a parita' di merito, dei titoli di preferenza previsti dalle vigenti disposizioni. 4. La graduatoria di merito, unitamente a quella dei vincitori del concorso, e' pubblicata nel foglio di comunicazione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e sul sito www.esteri.it Di tale pubblicazione e' data notizia mediante avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami».
Art. 12 Modalita' e calendario delle prove 1. La sede, il giorno, l'orario e le modalita' di svolgimento della prova attitudinale, di cui al precedente art. 7 sono resi noti con avviso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» - n. 35 del 3 maggio 2022 e sul sito internet del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale www.esteri.it oltre che nella bacheca dell'Ufficio V della Direzione generale per le risorse e l'innovazione. Eventuali ulteriori informazioni relative allo svolgimento della prova saranno rese note con successivo avviso pubblicato sul sito www.esteri.it nonche' sul portale concorsi del Ministero. Tali comunicazioni hanno valore di notifica a tutti gli effetti. Coloro che non sono stati esclusi dalla procedura concorsuale sono tenuti a presentarsi nel giorno, nel luogo, nell'ora e secondo le modalita' resi noti nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» - n. 35 del 3 maggio 2022 e sul sito internet del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. 2. La commissione esaminatrice stabilisce l'ordine delle successive prove d'esame scritte sulla base del calendario fissato dalla Direzione generale per le risorse e l'innovazione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. 3. La sede, il giorno, l'orario e le modalita' di svolgimento delle prove d'esame scritte sono resi noti con avviso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» - n. 41 del 24 maggio 2022 e sul sito internet del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, oltre che nella bacheca dell'Ufficio V della Direzione generale per le risorse e l'innovazione. Eventuali ulteriori informazioni relative allo svolgimento delle prove saranno rese note con successivo avviso pubblicato sul sito www.esteri.it nonche' sul portale concorsi del Ministero. Con lo stesso avviso e' resa nota la data di pubblicazione dell'elenco dei candidati ammessi a sostenere le prove scritte. La data di pubblicazione dell'elenco dei candidati ammessi a sostenere le prove scritte e' resa nota altresi' dalla commissione esaminatrice prima dell'inizio della prova attitudinale di cui all'art. 7. Tali comunicazioni hanno valore di notifica a tutti gli effetti. Pertanto coloro che sono stati ammessi alle prove scritte devono presentarsi nella sede, nel giorno, nell'ora e secondo le modalita' prestabiliti. 4. La commissione esaminatrice stabilisce il calendario delle successive prove d'esame orali. 5. L'avviso di presentazione alla prova orale, con l'indicazione del voto riportato in ciascuna delle prove scritte e del punteggio attribuito per gli eventuali titoli, e' dato ai candidati che conseguono l'ammissione alla prova d'esame orale, individualmente per via telematica (email) almeno venti giorni prima della data in cui essi devono sostenerla. Tale comunicazione ha valore di notifica a tutti gli effetti. 6. Nel caso in cui, per circostanze straordinarie e imprevedibili, nonche' per causa di forza maggiore, dopo la pubblicazione del calendario della prova attitudinale o delle prove scritte, si renda necessario rinviarne lo svolgimento, la notizia del rinvio e il nuovo calendario saranno resi noti con avviso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» e sul sito internet del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale www.esteri.it oltre che nella bacheca dell'Ufficio V della Direzione generale per le risorse e l'innovazione.
Art. 13 Accesso alla sede di svolgimento delle prove d'esame 1. I candidati devono presentarsi alle prove d'esame muniti di un documento di riconoscimento in corso di validita'. I candidati devono essere muniti di penna nera o blu e non possono introdurre nella sede degli esami, pena l'esclusione dalle prove concorsuali, carta da scrivere, appunti, manoscritti, libri, periodici, giornali quotidiani e altre pubblicazioni di alcun tipo, ne' possono portare borse o simili, capaci di contenere pubblicazioni o strumenti informatici. I candidati non possono utilizzare telefoni cellulari, palmari, «tablet», «smartwatch», supporti magnetici, dispositivi elettronici di ogni genere al fine di memorizzare o trasmettere dati, svolgere calcoli matematici, comunicare con altri candidati o terzi. I candidati non possono in alcun modo comunicare tra loro. In caso di violazione di tali disposizioni la commissione esaminatrice delibera l'immediata esclusione dal concorso. 2. L'Amministrazione si riserva di adottare tutte le misure necessarie a impedire l'uso di materiale non autorizzato da parte dei candidati.
Art. 14 Assunzione 1. Il candidato dichiarato vincitore e' invitato ad assumere servizio in via provvisoria sotto riserva di accertamento del possesso dei requisiti prescritti per la nomina, entro i termini fissati dall'Amministrazione. Entro tale termine, il candidato dovra' produrre la dichiarazione di equivalenza di cui all'art. 2, comma 1, punto 3, lettera b), a pena di esclusione dal concorso per mancanza di requisito di ammissione, salvo che la mancata presentazione della detta dichiarazione dipenda da causa, documentata, non imputabile al candidato stesso. Al momento dell'assunzione, il vincitore dovra' presentare una dichiarazione sottoscritta sotto la propria responsabilita' nella quale attesta di non avere altri rapporti di impiego pubblico o privato e di non trovarsi in nessuna delle situazioni di incompatibilita' richiamate nell'art. 53 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. In caso contrario presenta una dichiarazione di opzione per la nuova amministrazione. Se, senza giustificato motivo, non assume servizio entro il termine stabilito, decade dal diritto alla nomina. 2. Ai fini dell'accertamento del possesso dei requisiti prescritti per la nomina, il vincitore presenta all'Amministrazione, entro trenta giorni dalla data di assunzione, una dichiarazione sottoscritta sotto la propria responsabilita' attestante che gli stati, fatti e qualita' personali, suscettibili di modifica, autocertificati nella domanda di ammissione al concorso, non hanno subito variazioni. L'Amministrazione procede a controlli sulla veridicita' delle dichiarazioni rese. 3. L'Amministrazione ha facolta' di sottoporre a visita medica i vincitori del concorso per accertarne l'idoneita' psico-fisica all'impiego.
Art. 15 Nomina I vincitori del concorso, assunti in servizio in via provvisoria, sempre che risultino in possesso dei requisiti prescritti dal bando, sono nominati con decreto del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Segretari di Legazione in prova per prestare il servizio di prova stabilito dall'art. 103 del decreto del Presidente della Repubblica 5 gennaio 1967, n. 18.
Art. 16 Trattamento dei dati personali Le modalita' del trattamento dei dati personali sono descritte, per comodita' di consultazione, nell'informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi dell'art. 13 del regolamento (UE) 2016/679, di cui all'allegato 5 del presente bando di cui costituisce parte integrante.
Art. 17 Norma di salvaguardia Per quanto non previsto dal presente bando si osservano le disposizioni del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° aprile 2008, n. 72, e del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 gennaio 2013, n. 17, e, in quanto compatibili, le disposizioni generali sullo svolgimento dei concorsi contenute nel decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, e nel decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, e loro successive modifiche e integrazioni, nonche' le disposizioni sul reclutamento del personale contenute nell'art. 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami». Roma, 3 marzo 2022 Il direttore generale: Varriale
Allegato 1 TITOLI DI STUDIO ITALIANI CHE CONSENTONO LA PARTECIPAZIONE AL CONCORSO 1) Laurea magistrale (LM) (decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270) secondo equiparazione disposta dal D.I. 9 luglio 2009 e ogni altra equiparata a norma di legge. LMG/01 - Giurisprudenza LM-16 - Finanza LM-52 - Relazioni internazionali LM-56 - Scienze dell'economia LM-62 - Scienze della politica LM-63 - Scienze delle pubbliche amministrazioni LM-76 - Scienze economiche per l'ambiente e la cultura LM-77 - Scienze economico-aziendali LM-81 - Scienze per la cooperazione allo sviluppo LM-87 - Servizio sociale e politiche sociali LM-88 - Sociologia e ricerca sociale LM-90 - Studi europei 2) Laurea specialistica (LS) (decreto ministeriale 3 novembre 1999, n. 509) tra quelle previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° aprile 2008, n. 72 e quelle ad esse equiparate ai sensi del D.I. 9 luglio 2009. 3) Diploma di laurea (DL) (ordinamento previgente al decreto ministeriale 3 novembre 1999, n. 509) tra quelli previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° aprile 2008, n. 72 e quelli ad essi equiparati ai sensi del D.I. 9 luglio 2009 et al.
Allegato 2
Convenzione sul riconoscimento delle qualifiche relative
all'insegnamento superiore nella regione europea
Trattato di Lisbona 11/04/1997 - Entrata in vigore dal 01/02/1999
Parte di provvedimento in formato grafico
Allegato 3 STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI A PARTIRE DAL CONGRESSO DI VIENNA 1. Il Congresso di Vienna tra restaurazione e sicurezza. Vincitori e vinti nel riassetto politico e territoriale dell'Europa. La politica del «Concerto europeo». 2. I processi di unificazione nazionale italiano e tedesco e le loro conseguenze sugli assetti europei. La Germania e la «diplomazia di pace» di Bismarck. La Gran Bretagna e la Pax Britannica. L'Italia nella Triplice Alleanza. La politica italiana di difesa dei propri interessi nell'area mediterraneo-coloniale e adriatico-balcanica. 3. La crisi del sistema bismarckiano e il riallineamento delle alleanze nell'Europa guglielmina: l'alleanza franco-russa; i contrasti coloniali in Africa e in Asia e la fine dello «splendido isolamento» della Gran Bretagna (alleanza anglo-giapponese, entente anglo-francese e accordo anglo-russo). 4. Le grandi potenze e la questione d'Oriente dall'indipendenza della Grecia alle guerre balcaniche. 5. Le potenze extra-europee emergenti: gli Stati Uniti d'America dall'isolazionismo nazionale all'isolazionismo continentale. La dollar diplomacy. L'evoluzione degli Stati dell'America Latina. Le origini dell'internazionalismo wilsoniano. La modernizzazione del Giappone e la sua ascesa a grande potenza: le guerre cino-giapponese e russo-giapponese. La rivoluzione cinese. 6. Le origini della prima guerra mondiale: rivalita' coloniali e problemi delle nazionalita'. La politica estera dell'Italia tra alleanze e tentazioni neutraliste: il Patto di Londra e il rapporto tra gli alleati. Sviluppi diplomatici del conflitto: le coalizioni belligeranti. L'intervento degli Stati Uniti. La rivoluzione bolscevica e la defezione della Russia. 7. La Conferenza della pace di Parigi e la strategia nei confronti degli sconfitti. La III Internazionale e le prospettive della rivoluzione mondiale. La creazione della Societa' delle Nazioni. Il nuovo assetto politico-territoriale nell'Europa centro-danubiana e nell'area adriatica. La disgregazione dell'impero Ottomano e la nascita dello stato nazionale Turchia. La formazione degli stati in Medio Oriente e le sue conseguenze di lungo periodo. 8. La Societa' delle Nazioni e il fallimento della sicurezza collettiva. I problemi delle riparazioni tedesche, dei debiti interalleati e il contenimento del Giappone. I tentativi di revisione dello Statuto societario. I patti di Locarno. I rapporti russo-tedeschi negli anni Venti. Il patto Briand-Kellogg. La questione del disarmo: le conferenze di Washington, Londra e Ginevra. Evoluzione degli imperi coloniali in Africa. La nascita del Commonwealth. 9. La politica degli Stati Uniti negli anni Venti e Trenta: il rifiuto dell'internazionalismo wilsoniano e il neoisolazionismo. La presidenza di F.D. Roosevelt e le leggi di neutralita'. I rapporti con l'America Latina e le rivalita' interamericane. 10. L'Estremo e il Vicino Oriente fra i due conflitti mondiali. L'avvio della rinascita nazionale della Cina. L'espansionismo giapponese: la crisi manciuriana e la guerra cino-giapponese. Declino e crisi della Societa' delle Nazioni. Il Medio Oriente tra le due guerre. 11. La politica estera dell'Italia dalla fine del primo conflitto mondiale all'asse Roma-Berlino: i rapporti con la Iugoslavia e la questione di Fiume; la politica italiana nell'area danubiana-balcanica; la difesa dell'indipendenza austriaca; la guerra d'Etiopia; l'avvicinamento alla Germania. 12. La politica estera del Terzo Reich: la crisi austriaca del 1934, il riarmo tedesco e la rimilitarizzazione della Renania. La reazione delle potenze europee di fronte al revisionismo tedesco: il Patto a Quattro. L'evoluzione della politica dell'URSS fra rivoluzione e «sicurezza collettiva». Il piano Barthou; il patto franco-sovietico. 13. Le crisi degli anni Trenta: la guerra civile spagnola; l'Anschluss austro-tedesco; il problema dei Sudeti e lo smembramento della Cecoslovacchia; l'occupazione italiana dell'Albania; la svolta della politica britannica; il Patto d'Acciaio; il problema del corridoio polacco; la formazione dell'«impero tedesco» in Europa orientale; il patto tedesco-sovietico del 23 agosto 1939. 14. La seconda guerra mondiale: la sconfitta della Francia; la resistenza della Gran Bretagna; l'attacco tedesco all'URSS; l'ingresso in guerra del Giappone e degli Stati Uniti; la nascita della coalizione delle Nazioni Unite. Le conferenze interalleate di guerra e la disomogeneita' delle visioni di USA e URSS. Le conferenze interamericane. La resa incondizionata della Germania e del Giappone. L'Italia dall'entrata in guerra alla resa incondizionata. 15. Il nuovo ordine mondiale e la strategia nei confronti degli sconfitti. L'assetto politico-territoriale del mondo post-bellico. La nascita dell'ONU e delle altre organizzazioni internazionali, cenni storici ed evoluzione. La conferenza di Potsdam, i trattati di pace con l'Italia e i paesi minori del Tripartito. Le origini della guerra fredda e la formazione dei due blocchi: l'Unione Sovietica e il sistema degli stati socialisti nell'Europa orientale. La politica del «contenimento», la nascita del Patto Atlantico, la formazione di alleanze militari contrapposte. L'esplosione dell'atomica sovietica e la nascita dell'equilibrio del terrore. L'Organizzazione degli Stati Americani e gli sviluppi in America latina. 16. Il problema tedesco alla fine della seconda guerra mondiale: la nascita della Repubblica federale di Germania e della Repubblica democratica tedesca; il loro inserimento nei due blocchi. Il Trattato di Stato austriaco. Il Consiglio d'Europa. Il processo di integrazione europea: la Comunita' europea del carbone e dell'acciaio; la Comunita' europea di difesa. I Trattati di Roma istitutivi dell'EURATOM e della Comunita' economica europea. 17. La politica estera italiana del dopoguerra: il problema della sicurezza e l'ingresso nell'Alleanza Atlantica; la politica europeistica e il ruolo dell'Italia nel processo di integrazione europea; le questioni di Trieste e dell'Alto Adige; la fine del dominio coloniale in Africa; l'ingresso nell'ONU. 18. L'emancipazione dell'Asia sud-orientale: l'indipendenza di India, Pakistan, Birmania, Ceylon, Indonesia e Filippine. La rivoluzione in Cina e la nascita della Repubblica popolare cinese. La guerra di Corea e l'inizio della corsa al riarmo. Il trattato di pace giapponese e la formazione di patti regionali nel Pacifico. La conferenza di Bandung e la politica del non allineamento. 19. La destalinizzazione e le sue conseguenze nell'Europa orientale: la crisi di Berlino del 1953, la rivolta polacca e la crisi ungherese del 1956. La formazione del Patto di Varsavia. Gli eventi cecoslovacchi del 1968. 20. La Guerra fredda nel continente asiatico. L'evoluzione della politica di sicurezza degli USA nell'area. La questione indocinese e la guerra del Vietnam. L'evoluzione delle relazioni fra Unione Sovietica e Cina comunista nel quadro della guerra fredda. L'evoluzione del ruolo del Giappone negli anni Sessanta e Settanta. I conflitti fra India e Pakistan e fra India e Cina: riflessi regionali e internazionali. Il riavvicinamento tra gli Stati Uniti e la Cina e la «diplomazia triangolare». 21. La nascita dello Stato d'Israele. Il conflitto arabo-israeliano e le sue ripercussioni economiche e politiche internazionali. Il Patto di Baghdad e la crisi di Suez: fattori locali e internazionali. La nascita del nazionalismo arabo. Le guerre del '56, del '67 e del '73, gli interventi delle grandi potenze e gli accordi di Camp David. 22. L'evoluzione dei rapporti USA-URSS: dalla coesistenza competitiva alla distensione; la seconda crisi di Berlino; la crisi di Cuba. Il trattato sulla messa al bando degli esperimenti atomici nell'atmosfera e il trattato di non proliferazione nucleare. La proliferazione nucleare negli anni Settanta e Ottanta. 23. La politica estera italiana negli anni del centro-sinistra: impegno comunitario, obiettivi mediterranei, ruolo nella distensione, rapporti con gli Stati Uniti. La posizione internazionale dell'Italia nella lunga crisi degli anni '70. 24. La decolonizzazione in Africa e in Asia. Nascita e declino del panafricanismo. La Guerra fredda globale: interventi e confronto indiretto di USA e URSS. Il ruolo del Sudafrica. La sfida comunista: Cuba e Vietnam. La sfida islamista: Iran e Afghanistan. 25. Europeismi a confronto: Francia, Italia, Germania, Gran Bretagna. La dimensione politica e militare dell'integrazione europea. La crisi petrolifera del 1973 e i suoi effetti internazionali. L'evoluzione nel rapporto Nord-Sud e i tentativi di creazione di uno stabile assetto economico. 26. I progressi della distensione. Gli accordi sulla limitazione degli armamenti strategici. Dalla Westpolitik alla Ostpolitik: l'evoluzione della collocazione internazionale della Germania occidentale. La Conferenza per la sicurezza e la cooperazione in Europa (CSCE) e l'Atto finale di Helsinki: effetti in Europa orientale e sulla sicurezza in Europa. 27. La ripresa del confronto bipolare. Gli interventi sovietici e cubani in Africa e in Asia: aspetti e conseguenze sul piano regionale e internazionale. L'America Latina negli anni settanta. La nascita di Solidarnosc, la crisi polacca e il «non intervento» dell'URSS. La questione degli euromissili. La politica di Reagan verso l'Unione Sovietica. 28. La perdurante instabilita' del Medio Oriente: la rivoluzione iraniana; la guerra Iran-Iraq; le difficolta' del processo di pace arabo-israeliano negli anni Ottanta; la minaccia terroristica internazionale. 29. La politica estera italiana negli anni del pentapartito (Europa, Mediterraneo, Medio Oriente, «seconda guerra fredda»). 30. Perestrojka, glasnost e «casa comune europea» nella politica di Gorbacev. I negoziati per la riduzione degli armamenti atomici e il trattato INF; il crollo dei regimi dell'Est europeo; la riunificazione della Germania. La dissoluzione dell'Unione Sovietica: cause interne e internazionali. 31. La nuova architettura delle istituzioni globali e regionali dopo la fine della Guerra fredda. Il rilancio dell'integrazione europea e il trattato di Maastricht. Il problema della riforma dell'ONU. L'espansione di UE e NATO e il loro nuovo ruolo internazionale. Nuove organizzazioni internazionali nello spazio ex sovietico. 32. La questione nucleare dopo la fine della Guerra fredda. Dalla denuclearizzazione di Ucraina e Kazakhstan alla firma del nuovo START. Il problema della proliferazione nucleare in Iran e Corea del Nord. 33. La guerra del Golfo e le sue conseguenze nell'area mediorientale; il processo di pace arabo-palestinese-israeliano di Oslo. Il ruolo dell'Iran in Medio Oriente. 34. La «crescita pacifica della Cina». Il nuovo ruolo di Giappone, India, Pakistan e Paesi dell'ASEAN in Asia. 35. La dissoluzione della Iugoslavia e l'intervento internazionale in Kosovo. Gli Stati Uniti e le guerre al terrorismo: gli interventi in Iraq e Afghanistan. DIRITTO INTERNAZIONALE PUBBLICO E DELL'UNIONE EUROPEA 1. La Comunita' internazionale: caratteri generali ed evoluzione nel tempo. 2. La soggettivita' internazionale. Lo Stato come soggetto di diritto internazionale: mutamenti di Governo. Enti dipendenti da uno Stato: Stati membri di Stati federali; regioni con grado di autonomia nelle relazioni internazionali. Insorti, popoli e movimenti di liberazione nazionale. L'individuo come soggetto di diritto internazionale: i diritti procedurali dell'individuo nei meccanismi di tutela dei diritti umani e la responsabilita' penale internazionale dell'individuo. La personalita' internazionale delle organizzazioni internazionali e di altri enti. 3. Le fonti delle norme internazionali. Il diritto non scritto: la consuetudine. I principi generali di diritto riconosciuti dalle nazioni civili. La codificazione del diritto internazionale. 4. I trattati: procedimento di formazione; trattati e stati terzi; le riserve nei trattati; l'interpretazione dei trattati; cause di invalidita' e di estinzione dei trattati. La successione degli Stati nei trattati. Le fonti previste da accordi. La gerarchia delle fonti internazionali. Jus cogens. 5. I contenuti classici del diritto internazionale. Le limitazioni alla sovranita' territoriale: il trattamento degli stranieri e dei loro beni; il trattamento degli agenti diplomatici e consolari. Il trattamento degli Stati e dei loro agenti con particolare riguardo alle immunita' dalla giurisdizione contenziosa ed esecutiva. Immunita' e privilegi delle organizzazioni internazionali e dei loro funzionari. Limiti relativi al dominio riservato. 6. L'ambito spaziale della sovranita' statale. Il territorio. I confini. I fiumi internazionali. Il diritto internazionale marittimo: il mare territoriale; la piattaforma continentale; la zona economica esclusiva; il mare internazionale e l'area internazionale dei fondi marini. La navigazione marittima. La pirateria. Le regioni polari. Lo spazio extra-atmosferico. La protezione internazionale dell'ambiente. 7. L'applicazione delle norme internazionali all'interno dello Stato. L'adattamento del diritto statale al diritto internazionale. L'adattamento al diritto internazionale consuetudinario. L'adattamento ai trattati e alle fonti derivate dai trattati. L'adattamento al diritto dell'Unione europea. L'adattamento al diritto internazionale e le competenze delle regioni. 8. La violazione delle norme internazionali. L'illecito internazionale e i suoi elementi costitutivi. Cause di esclusione dell'illiceita'. Il problema della colpa nell'illecito internazionale. Conseguenze del fatto illecito internazionale: la riparazione; l'autotutela individuale e collettiva. La responsabilita' da fatti leciti. 9. L'accertamento delle norme internazionali e la soluzione delle controversie internazionali. I mezzi diplomatici di risoluzione delle controversie internazionali. La funzione giurisdizionale internazionale. L'arbitrato. La Corte Internazionale di Giustizia. 10. Principali aspetti del diritto internazionale dell'economia. Le istituzioni di Bretton Woods: il FMI e il gruppo della Banca Mondiale. L'OCSE; l'Organizzazione mondiale del Commercio. Il problema del «diritto internazionale dello sviluppo». Il trattamento degli investimenti privati dall'estero nel diritto internazionale consuetudinario e negli accordi bilaterali sugli investimenti. La protezione diplomatica degli interessi stranieri. 11. La protezione internazionale dei diritti dell'uomo. L'universalita' della tutela dei diritti dell'uomo e le sue fonti giuridiche: dalla Dichiarazione Universale dei diritti dell'uomo ai Patti delle Nazioni Unite. La regionalizzazione della tutela dei diritti dell'uomo. Tutela dei diritti umani e terrorismo internazionale. Il sistema europeo: la tutela dei diritti umani nel Consiglio d'Europa, nell'OSCE e nell'Unione europea. I modelli americano, islamico e africano. I rifugiati. La protezione delle minoranze. 12. Il diritto penale internazionale. I crimini internazionali: dai Tribunali ad hoc alla Corte Penale Internazionale. Competenza e funzionamento della Corte Penale Internazionale. Il rapporto tra Corte Penale Internazionale e ONU. 13. Ius ad bellum e ius in bello. Il divieto della minaccia e dell'uso della forza e le sue eccezioni: la legittima difesa; gli strumenti regionali di difesa. Il diritto dei conflitti armati: le Convenzioni dell'Aia e le Convenzioni ed i Protocolli di Ginevra. Disarmo e non proliferazione nucleare. 14. La cooperazione internazionale e la sua progressiva istituzionalizzazione. Organizzazioni internazionali a carattere tecnico e organizzazioni a carattere politico e organizzazioni di integrazione. Universalita' e regionalismo. 15. L'Organizzazione delle Nazioni Unite. Gli organi principali dell'ONU: l'Assemblea Generale, il Consiglio di Sicurezza, Il Segretario generale, il Consiglio economico e sociale. L'attivita' normativa. I poteri delle Nazioni Unite in materia di mantenimento della pace. La cooperazione economica e sociale. Gli Istituti specializzati delle Nazioni Unite. 16. L'Unione europea dopo il Trattato di Lisbona. Il Trattato sull'Unione europea e il Trattato sul funzionamento dell'Unione europea: la struttura dell'Unione. Le cooperazioni rafforzate. I principi dell'Unione europea. Composizione e competenze dei principali organi: Parlamento europeo, Commissione, Consiglio, Consiglio europeo, Corte di Giustizia. La legislazione dell'Unione. La tutela giurisdizionale. 17. Le competenze dell'Unione e i principi di attribuzione, proporzionalita' e sussidiarieta'. Il ruolo dei Parlamenti nazionali. La cittadinanza europea. La disciplina del mercato interno, la concorrenza e le politiche di accompagnamento. La politica economica e monetaria. Lo spazio di liberta', sicurezza e giustizia. 18. L'azione esterna dell'Unione. La politica europea di vicinato. La politica estera e di sicurezza comune (PESC) e la politica di sicurezza e di difesa (PESD). 19. Il diritto internazionale applicabile allo spazio cibernetico. 20. Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonche' alla libera circolazione di tali dati. 21. Conoscenza dei testi normativi fondamentali, con particolare riferimento alla Carta delle Nazioni Unite, alla Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati, alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo, allo Statuto della Corte Penale Internazionale. POLITICA ECONOMICA E COOPERAZIONE ECONOMICA, COMMERCIALE E FINANZIARIA MULTILATERALE 1. Natura, metodi e principi fondamentali della scienza economica. Analisi economica e problemi di politica economica: le premesse teoriche e i modelli alla base dell'intervento pubblico in campo economico. L'evoluzione della teoria economica. Elementi di contabilita' nazionale. 2. Mercato, prezzi ed efficienza del sistema economico. Rendita del consumatore e rendita del produttore. Problemi di regolamentazione dei prezzi e dei salari. Forme di mercato: concorrenza perfetta, concorrenza imperfetta o monopolistica, monopolio, oligopolio. Politiche di tutela della concorrenza. Economia del benessere, fallimenti del mercato e fallimenti dello Stato. 3. Domanda e offerta aggregata. La funzione del consumo. Il ruolo del risparmio. La determinazione degli investimenti. Spesa pubblica per beni e servizi. Esportazioni nette. Il moltiplicatore keynesiano. 4. La moneta e le sue funzioni. Il tasso d'interesse. La domanda di moneta, l'offerta di moneta e l'equilibrio del mercato monetario. La dicotomia classica e la teoria quantitativa della moneta. Il sistema monetario e creditizio. Gli obiettivi, gli strumenti e gli indicatori della politica monetaria. 5. Il modello IS-LM. Politiche monetarie e fiscali. Problemi di coordinamento delle politiche per il controllo della domanda. Effetti sugli investimenti delle politiche monetarie e fiscali; il problema dello spiazzamento. Il ruolo delle aspettative e le politiche monetarie e fiscali. Mercati finanziari e aspettative. Costi e benefici dell'inflazione. L'economia dal lato dell'offerta e le politiche dei redditi. 6. Mercato del lavoro, occupazione e disoccupazione. Il tasso naturale di disoccupazione. La curva di Phillips e il trade-off tra disoccupazione e inflazione. Le aspettative e la modifica della curva di Phillips. Moneta, produzione e disoccupazione: le politiche di rientro dell'inflazione. Il problema della credibilita' della politica economica. Dibattito sull'efficacia della politica economica. 7. La bilancia dei pagamenti. Mercati valutari e tassi di cambio. Tassi d'interesse e tassi di cambio: le operazioni di arbitraggio sui tassi d'interesse. Regimi di cambio. L'evoluzione del sistema monetario internazionale dal «Gold Standard» al regime di cambi flessibili. Il mercato mondiale dei capitali. Il Fondo Monetario Internazionale: compiti, funzionamento, e problemi. 8. Il commercio internazionale: evoluzione storica, situazione attuale e prospettive. Le teorie del commercio internazionale. La teoria classica. La teoria neoclassica. Teorie recenti del commercio internazionale. Le economie di scala. Le politiche commerciali. Le imprese multinazionali e gli investimenti internazionali. I rapporti tra il commercio e la crescita, l'ambiente, l'occupazione, la distribuzione del reddito. Gli accordi commerciali internazionali. Accordi e Istituzioni per la liberalizzazione degli scambi, dal GATT all'Organizzazione Mondiale del Commercio. L'internazionalizzazione delle imprese: suoi riflessi sull'andamento degli scambi internazionali. I processi d'integrazione economica internazionale: unioni doganali e aree di libero scambio. Creazione e diversione di commercio. Le aree valutarie ottimali. Il processo d'integrazione economica dell'Europa. Il Sistema Monetario Europeo. Il Trattato di Maastricht, il patto di stabilita' e crescita e la creazione della moneta unica. Le politiche economiche dell'Unione europea. La politica commerciale comune. La Banca Centrale Europea e la politica monetaria europea. Gli effetti economici dell'allargamento dell'Unione Europea. Il confronto internazionale euro-dollaro. La politica di coesione economica e sociale; il mercato interno europeo, la politica monetaria europea, la politica delle relazioni esterne e la presenza dell'UE nella governance globale. Il fenomeno della globalizzazione dell'economia. Interdipendenza e coordinamento internazionale delle politiche economiche e il ruolo del G7, del G8 e del G20. I temi della «global governance» e gli attori della politica economica internazionale. Le principali teorie dello sviluppo. La cooperazione economica con i paesi in via di sviluppo, la Banca Mondiale e gli altri organismi internazionali di cooperazione. Il problema del debito estero dei PVS. Liberalizzazione commerciale, poverta' e disuguaglianza. Il regionalismo nell'attuale contesto internazionale. Sviluppo dei mercati finanziari e crisi recenti. La politica economica della transizione. Il coordinamento monetario internazionale. Squilibri regionali, opportunita' e rischi derivanti dalla globalizzazione dei mercati. Il crescente ruolo dell'Asia nell'interscambio mondiale. La crisi economica e finanziaria della fine degli anni 2000. L'Italia nell'economia mondiale. Gli effetti dell'introduzione dell'euro per l'Italia. Ripercussioni dell'allargamento dell'Unione europea sull'economia italiana. Evoluzione dell'interscambio dell'Italia con il resto del mondo. Vincoli alla politica economica nazionale derivanti dalla partecipazione all'Unione europea. Il sistema italiano di promozione del commercio estero: l'Agenzia ICE. DIRITTO PUBBLICO ITALIANO (COSTITUZIONALE E AMMINISTRATIVO) 1. Concetto e partizione del diritto pubblico. 2. Lo Stato: elementi e organi. Forme di Stato e forme di Governo. 3. L'ordinamento costituzionale italiano. I principi fondamentali. I diritti di liberta'. Gli organi costituzionali: Parlamento, Presidente della Repubblica, Governo, Corte costituzionale. L'ordinamento regionale. 4. La funzione legislativa: il procedimento legislativo. Il sistema delle fonti normative: legge formale, atti equiparati alla legge formale; regolamenti ed altri atti normativi. 5. La funzione giurisdizionale: struttura e funzionamento dell'ordinamento giudiziario. 6. La funzione esecutiva: il Governo ed i suoi atti. 7. L'ordinamento amministrativo: le fonti e i soggetti del diritto amministrativo. Concetto di pubblica amministrazione: i principi costituzionali dell'attivita' amministrativa. Organizzazione amministrativa interna. 8. L'Amministrazione diretta centrale: organi attivi, organi consultivi e organi di controllo. L'Amministrazione diretta locale. 9. L'Amministrazione indiretta: enti territoriali; enti non territoriali a carattere nazionale e locale. La riforma delle autonomie locali. Le autorita' indipendenti. 10. L'attivita' della pubblica amministrazione: gli atti e i provvedimenti amministrativi. Il procedimento amministrativo alla luce delle piu' recenti riforme. La discrezionalita' amministrativa. I contratti nella PA: gli appalti pubblici e il nuovo codice dei contratti. 11. L'oggetto dell'azione amministrativa: il regime amministrativo dei beni della pubblica amministrazione. 12. La responsabilita' della pubblica amministrazione. 13. La giustizia nell'Amministrazione: tutela giurisdizionale amministrativa e tutela giurisdizionale ordinaria. Il processo amministrativo. Le giurisdizioni amministrative speciali. 14. La riforma del pubblico impiego. CONTABILITA' DI STATO 1. Le fonti e i soggetti della contabilita' pubblica. 2. Il bilancio dello Stato: i tipi di bilancio e i principi del bilancio. Il ciclo del bilancio: il Documento di economia e finanza, il bilancio di previsione, la legge di bilancio ai sensi della legge n. 163/2016. La formazione e l'approvazione del bilancio. Il budget dello Stato e la copertura finanziaria delle leggi. 3. La struttura del bilancio: entrate e spese. L'esecuzione del bilancio: acquisizione delle entrate ed erogazione delle uscite; la gestione fuori bilancio. Il rendiconto generale dello Stato e i rendiconti speciali. 4. Il sistema dei controlli. 5. La responsabilita' nel pubblico impiego. La responsabilita' patrimoniale e il danno erariale. La responsabilita' amministrativa, contabile, civile. La responsabilita' penale e disciplinare. 6. La giurisdizione della Corte dei conti in materia di contabilita' pubblica. 7. L'autonomia finanziaria delle regioni e degli enti locali. NOZIONI ISTITUZIONALI DI DIRITTO CIVILE E DI DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO 1. Persone fisiche e persone giuridiche. Requisiti di esistenza. 2. Le situazioni giuridiche. I fatti e gli atti giuridici: efficacia e validita'. 3. Famiglia. Matrimonio, filiazione e adozione. Concetto, principi fondamentali e tipologia della successione per causa di morte. Donazione. 4. Diritti reali. Proprieta' e possesso. 5. Le obbligazioni: fonti e tipologie. Modificazioni soggettive e oggettive del rapporto obbligatorio. Adempimento, inadempimento, estinzione. Titoli di credito. 6. Contratti in generale e loro classificazione. Elementi essenziali ed accidentali. Le parti del contratto, la responsabilita', gli effetti. L'invalidita'. 7. L'imprenditore e l'azienda. La societa': concetti generali e tipologie. 8. Le diverse forme di responsabilita': contrattuale, extracontrattuale, precontrattuale e speciali. La tutela a fronte di danni da fatto illecito. 9. La tutela dei diritti: trascrizione, prove, privilegi e garanzie patrimoniali. Prescrizione e decadenza. Cenni alla tutela giurisdizionale dei diritti e alle regole del processo civile. 10. Le fonti di diritto internazionale privato. Le principali convenzioni di diritto internazionale privato stipulate dall'Italia. 11. Qualificazione delle espressioni utilizzate dalle norme di diritto internazionale privato. Criteri di collegamento. Il problema del «rinvio». Diritto internazionale privato e ordinamenti plurilegislativi (Stati federali ecc.). Norme di applicazione necessaria. Ordine pubblico internazionale. 12. Le norme italiane di diritto internazionale privato: persone, famiglia, successioni, diritti reali, contratti e obbligazioni non contrattuali, forma degli atti, processo. 13. Le norme speciali relative alla navigazione marittima e aerea. 14. Le norme italiane in materia di cittadinanza. 15. Limiti alla giurisdizione italiana. Riconoscimento in Italia di sentenze straniere. Cooperazione fra Stati in campo giudiziario. L'arbitrato commerciale. 16. Cenni di diritto processuale civile internazionale. GEOGRAFIA POLITICA ED ECONOMICA 1. Geografia: lo stato del pianeta. Nozioni fondamentali su ambiente, risorse, popolazione, religioni, lingue, culture, fenomeni migratori. 2. Lineamenti generali fisici, demografici, politici ed economici dei cinque continenti. 3. I principali Paesi del mondo: confini, quadro politico, istituzionale ed economico, popolazione e dinamica demografica, centri urbani e societa'. 4. Geografia economica. Gli spazi della produzione, del consumo e degli scambi, moneta e finanza, global commodity chains. Principali agroindustrie e grandi mercati di importazione e di esportazione. Le produzioni minerarie e i principali scambi internazionali. Le altre industrie: principali produzioni e scambi mondiali. Lo sviluppo dell'economia dei servizi. L'economia delle fonti di energia e l'uso delle risorse idriche. 5. Geografia dei trasporti e delle comunicazioni. Reti di trasporto terrestri, marittime ed aeree. Le telecomunicazioni. Geografia del turismo. 6. Il commercio estero dell'Italia. Principali mercati di importazione ed esportazione. Gli effetti sul commercio italiano delle fondamentali tendenze dell'economia mondiale. 7. I protagonisti dell'economia mondiale nell'era della globalizzazione. INFORMATICA Conoscenza dell'uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche piu' diffuse con una verifica applicativa di: 1. Internet come strumento di comunicazione. La ricerca e l'acquisizione di informazioni. 2. La posta elettronica. Microsoft Outlook e Outlook Express. 3. Word processor: composizione, modifica e stampa di un documento. 4. Microsoft Excel come foglio elettronico in cui si possono immagazzinare informazioni o formule per l'elaborazione dei dati. Predisposizione di moduli, tabelle e grafici. 5. L'informatizzazione della pubblica amministrazione: il Codice dell'Amministrazione Digitale.
Allegato 4 TITOLI DI PREFERENZA DA FAR VALERE IN CASO DI PARITA' DI PUNTEGGIO Ai sensi dell'art. 5, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, le categorie di cittadini che nei concorsi hanno preferenza a parita' di punteggio sono le seguenti: 1. gli insigniti di medaglia al valor militare; 2. i mutilati ed invalidi di guerra ex combattenti; 3. i mutilati ed invalidi per fatto di guerra; 4. i mutilati ed invalidi per servizio nel settore pubblico e privato; 5. gli orfani di guerra; 6. gli orfani dei caduti per fatto di guerra; 7. gli orfani dei caduti per servizio nel settore pubblico e privato; 8. i feriti in combattimento; 9. gli insigniti di croce di guerra o di altra attestazione speciale di merito di guerra, nonche' i capi di famiglia numerosa; 10. i figli dei mutilati e degli invalidi di guerra ex combattenti; 11. i figli dei mutilati e degli invalidi per fatto di guerra; 12. i figli dei mutilati e degli invalidi per servizio nel settore pubblico e privato; 13. i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti di guerra; 14. i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per fatto di guerra; 15. i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per servizio nel settore pubblico o privato; 16. coloro che abbiano prestato servizio militare come combattenti; 17. coloro che abbiano prestato lodevole servizio a qualunque titolo, per non meno di un anno nell'amministrazione che ha indetto il concorso; 18. i coniugati ed i non coniugati con riguardo al numero dei figli a carico; 19. gli invalidi ed i mutilati civili; 20. militari volontari delle Forze armate congedati senza demerito al termine della ferma o rafferma. A parita' di merito e di titoli la preferenza e' determinata: a) dal numero dei figli a carico, indipendentemente dal fatto che il candidato sia coniugato o meno; b) dall'aver prestato lodevole servizio nelle amministrazioni pubbliche; c) dalla minore eta'.
Allegato 5 Informativa sulla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali regolamento generale sulla protezione dei dati (UE) 2016/679, art. 13 Il trattamento dei dati personali chiesti per la partecipazione al concorso, per titoli ed esami, a cinquanta posti di Segretario di Legazione in prova, sara' improntato ai principi di liceita', correttezza e trasparenza a tutela dei diritti e delle liberta' fondamentali delle persone fisiche. A tal fine, si forniscono le seguenti informazioni: 1. Il titolare del trattamento e' il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il quale opera, nel caso specifico, per il tramite dell'Ufficio V - Direzione generale per le risorse e l'innovazione. Piazzale della Farnesina 1, 00135 Roma telefono: 06.36911 peo: concorsi@esteri.it pec: dgri.05@cert.esteri.it Qualora l'Amministrazione decida di avvalersi di procedure automatizzate per l'espletamento della prova attitudinale, ai sensi dell'art. 7, comma 4 del bando di concorso, il responsabile del trattamento dati e' l'ente o societa' specializzata in selezione del personale a cui l'Amministrazione affida l'incarico. 2. Per quesiti o reclami in materia di privatezza, l'interessato puo' contattare il responsabile della protezione dei dati personali (RPD) del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. Piazzale della Farnesina 1, 00135 Roma telefono: 06.36911 peo: rpd@esteri.it pec: rpd@cert.esteri.it 3. Il trattamento dei dati personali in questione ha come esclusive finalita' l'espletamento della procedura concorsuale e, per i candidati vincitori, della procedura di assunzione. 4. Il conferimento dei predetti dati e' obbligatorio ai sensi della normativa sul concorso diplomatico. Il loro mancato conferimento, in tutto o in parte, puo' comportare l'esclusione dalle prove, l'ammissione con riserva o l'impossibilita' di procedere all'eventuale assunzione. 5. Il trattamento, svolto da personale appositamente incaricato del MAECI, sara' effettuato in modalita' manuale e automatizzata, con logiche strettamente correlate alle finalita' sopra esplicate e tramite l'impiego di misure di sicurezza atte a garantire la riservatezza dei dati personali dei candidati. 6. I dati personali in questione potranno essere comunicati a Universita' o Istituzioni universitarie, alla Procura della Repubblica di Roma e alle competenti Procure di residenza per le previste attivita' di controllo indicate dalla normativa, e al Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato - Ufficio centrale del bilancio. Alcuni dati potranno essere comunicati agli aventi diritto all'accesso documentale, ai sensi della legge n. 241/1990, o all'accesso civico, ai sensi del decreto legislativo n. 33/2013, sempre nei limiti dettati dalla normativa e previa comunicazione all'interessato. La graduatoria di merito dei vincitori e degli idonei sara' diffusa sul foglio di comunicazione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e sul sito www.esteri.it 7. I dati personali dei candidati risultati vincitori saranno conservati a tempo indeterminato ai fini dell'assunzione e della gestione del rapporto di lavoro. I dati personali dei restanti candidati saranno conservati per il tempo necessario allo svolgimento e alla gestione amministrativa della procedura di selezione. 8. L'interessato puo' chiedere l'accesso ai propri dati personali e, alle condizioni previste dalla normativa vigente, la loro rettifica. Nei limiti di legge e fatte salve le eventuali conseguenze sull'erogazione del servizio, egli puo' altresi' chiedere la cancellazione di tali dati, nonche' la limitazione del trattamento o l'opposizione al trattamento. In questi casi, l'interessato dovra' presentare apposita richiesta alle strutture indicate al punto 1, informando per conoscenza l'RPD del MAECI e, se del caso, del responsabile del trattamento. 9. Se ritiene che i suoi diritti in materia di privatezza siano stati violati, l'interessato puo' presentare reclamo all'RPD del MAECI. Qualora non sia soddisfatto della risposta, l'interessato puo' rivolgersi al Garante per la protezione dei dati personali. Piazza Venezia 11, 00187 Roma telefono: 06.696771 peo: protocollo@gpdp.it pec: protocollo@pec.gpdp.it