Concorso per 40 dirigenti di seconda fascia (lazio) MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DIPARTIMENTO DELL'ORGANIZZAZIONE GIUDIZIARIA DEL PERSONALE E DEI SERVIZI
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Concorso
Attenzione, il bando selezionato non è attivo, poichè è scaduto il termine per la presentazione della domanda
Tipologia | Concorso |
Tipologia Contratto | Assunzione |
Posti | 40 |
Fonte: | Gazzetta Ufficiale Repubblica Italiana N. 39 del 18-05-2007 |
Sintesi: | MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DIPARTIMENTO DELL'ORGANIZZAZIONE GIUDIZIARIA DEL PERSONALE E DEI SERVIZI CONCORSO Concorso, per esami, per la copertura di quaranta posti di dirigente di seconda fa ... |
Ente: | MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DIPARTIMENTO DELL'ORGANIZZAZIONE GIUDIZIARIA DEL PERSONALE E DEI SERVIZI |
Regione: | LAZIO |
Provincia: | ROMA |
Comune: | ROMA |
Data di inserimento: | 23-05-2007 |
Data Scadenza bando | 18-06-2007 |
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MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DIPARTIMENTO DELL'ORGANIZZAZIONE GIUDIZIARIA DEL PERSONALE E DEI SERVIZI
CONCORSO
CONCORSO
Concorso, per esami, per la copertura di quaranta posti di dirigente di seconda fascia del personale del Ministero della giustizia - Amministrazione giudiziaria.
IL DIRETTORE GENERALE Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, concernente le norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche ed in particolare l'art. 28; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487 e successive modificazioni ed integrazioni, concernente il regolamento sull'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalita' di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi; Vista la legge 10 aprile 1991, n. 125, che garantisce pari opportunita' fra uomini e donne per l'accesso al lavoro; Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104 (legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate) e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 febbraio 1994, n. 174, e successive modificazioni ed integrazioni, recante norme sull'accesso dei cittadini degli Stati membri dell'Unione europea ai posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche, ed in particolare l'art. 1, comma 1, lettera a) ; Vista la legge 12 marzo 1999, n. 68, recante norme per il diritto al lavoro dei disabili; Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni ed integrazioni, concernente nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi; Visto il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, concernente il codice in materia di protezione dei dati personali; Vista la legge 15 maggio 1997, n. 127, concernente misure urgenti per lo snellimento dell'attivita' amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo, cosi' come modificata ed integrata dalla legge 16 giugno 1998, n. 191; Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445, concernente il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa; Vista la legge 15 luglio 2002, n. 145, recante "Disposizioni per il riordino della dirigenza statale e per favorire lo scambio di esperienze e l'interazione tra pubblico e privato" ed in particolare l'art. 3, comma 5; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 23 aprile 2004, n. 108, concernente il regolamento per la disciplina delle modalita' di istituzione, organizzazione e funzionamento nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, del ruolo dei dirigenti; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 6 marzo 2001, n. 55, concernente il regolamento di organizzazione del Ministero della giustizia; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 ottobre 2005, con il quale, tra l'altro, sono state rideterminate le dotazioni organiche delle qualifiche dirigenziali del Ministero della giustizia; Visto l'art. 1, comma 404 lettera a) della legge 27 dicembre 2006, n. 296 che stabilisce, tra l'altro, di provvedere alla riorganizzazione degli uffici di livello dirigenziale non generale, procedendo alla loro riduzione in misura non inferiore al 5 per cento; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 settembre 2004, n. 272, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 13 novembre 2004 n. 267, che, in applicazione dell'art. 28, comma 5, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni ed integrazioni, disciplina le modalita' di accesso alla qualifica di dirigente; Vista la legge 27 dicembre 1997, n. 449, concernente misure per la stabilizzazione della finanza pubblica ed in particolare l'art. 39 come successivamente modificato ed integrato; Vista la legge 30 dicembre 2004, n. 311, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2005) ; Visto il vigente C.C.N.L. del personale dirigente dell'area I dipendente dalle amministrazioni pubbliche comprese nel "Comparto Ministeri"; Vista la direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica 3 novembre 2005, n. 3/05, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 19 dicembre 2005, n. 294, relativa agli adempimenti delle pubbliche amministrazioni in materia di avvio delle procedure concorsuali; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 gennaio 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 23 febbraio 2007 n. 45, con il quale il Ministero della giustizia e' autorizzato ad avviare procedure pubbliche concorsuali per reclutare quaranta dirigenti amministrativi di seconda fascia; Vista la nota 23 marzo 2007, n. 342, con la quale l'Amministrazione giudiziaria ha effettuato la prescritta comunicazione al Dipartimento della funzione pubblica ai sensi dell'art. 34-bis del decreto legislativo n. 165/2001; Visto il nulla osta ai sensi dell'art. 34-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, rilasciato dal Dipartimento della funzione pubblica con nota 6 aprile 2007 n. 14311; Considerato che, in relazione a quanto sopra, si rende necessario indire un concorso pubblico, per esami, per il reclutamento di 40 dirigenti amministrativi da impiegare per le esigenze degli uffici appartenenti alle diverse articolazioni del Ministero della giustizia; Rilevato che il decreto del Presidente della Repubblica 24 settembre 2004, n. 272, prevede che il 30% dei posti messi a concorso e' riservato al personale dipendente dell'amministrazione che lo indice (art. 3, comma 2) stabilendo che, in occasione della sua prima applicazione, la predetta percentuale sia invece riservata al personale dipendente della medesima amministrazione appartenente da almeno 15 anni alla qualifica apicale, comunque denominata, della carriera direttiva; Vista la circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della funzione pubblica 8 novembre 2005, n. 4/05, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 19 dicembre 2005, n. 294, in materia di riconoscimento dei titoli di studio ai fini dell'accesso nelle pubbliche amministrazioni; Ritenuto di dover precisare che ai fini del presente bando si intende: per diploma di laurea (DL) il titolo accademico, di durata non inferiore a quattro anni, conseguito secondo gli ordinamenti didattici previgenti al decreto ministeriale 3 novembre 1999, n. 509; per laurea (L) il titolo accademico di durata triennale; per laurea specialistica (LS), ora denominata laurea magistrale (LM) ai sensi dell'art. 3, comma 1, lettera b), del decreto ministeriale 22 dicembre 2004, n. 270, il titolo accademico, di durata normale di due anni, conseguito dopo la laurea (L) di durata triennale; per diploma di specializzazione (DS) il titolo accademico di cui all'art. 3, comma 2, del decreto ministeriale n. 270/2004, conseguito presso le scuole di specializzazione individuate con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca; per dottorato di ricerca (DR) il titolo accademico di cui all'art. 3, comma 2, del decreto ministeriale n. 270/2004, conseguito ai sensi della legge 3 luglio 1998, n. 210; Ritenuto che l'Amministrazione si riserva la facolta' di revocare, sospendere o modificare il presente bando, dandone notizia agli interessati mediante pubblicazione di apposito avviso nella Gazzetta Ufficiale, senza che gli stessi possano per questo vantare diritti nei confronti dell'Amministrazione stessa. Art. 1. Posti messi a concorso 1. E' indetto un concorso, per esami, per il conferimento di quaranta posti di dirigente di seconda fascia del Ministero della giustizia, Amministrazione giudiziaria. 2. Il 30 per cento dei posti messi a concorso e' riservato al personale dell'Amministrazione giudiziaria appartenente da almeno quindici anni alla qualifica apicale comunque denominata, della carriera direttiva (posizione economica C3), purche' in possesso dei requisiti richiesti dal successivo art. 2. 3. Qualora la quota di cui al comma precedente non venga interamente ricoperta da personale avente i requisiti sopra citati, la parte rimanente, fino alla concorrenza del 30% dei posti messi a concorso, e' riservata al personale dipendente del Ministero della giustizia, Amministrazione giudiziaria, purche' in possesso dei requisiti richiesti dal successivo art. 2. 4. Coloro che intendono avvalersi della suddetta riserva ne devono fare espressa dichiarazione nella domanda di partecipazione al concorso, secondo quanto specificato nel successivo art. 3. 5. I posti riservati, se non utilizzati, sono conferiti agli idonei secondo l'ordine di graduatoria.
Art. 2. Requisiti di ammissione 1. Per l'ammissione al concorso e' richiesto il possesso dei seguenti requisiti: A) essere in possesso di uno dei titoli di studio di seguito indicati: a1) diploma di laurea (DL) in giurisprudenza, economia e commercio, scienze politiche, ovvero titolo di studio equipollente, conseguito presso una delle Universita' o uno degli istituti superiori della Repubblica; a2) laurea specialistica (LS), attualmente denominata laurea magistrale (LM), tra quelle appartenenti alle classi di lauree specialistiche in: finanza, giurisprudenza, relazioni internazionali, scienze dell'economia, scienze della politica, scienze delle pubbliche amministrazioni, scienze economiche per l'ambiente e la cultura, scienze economiche-aziendali, scienze per la cooperazione allo sviluppo, sociologia, teoria e tecniche della normazione e dell'informazione giuridica; a3) una delle lauree (L) di durata triennale di seguito indicate: scienze dei servizi giuridici, scienze politiche e delle relazioni internazionali, scienze dell'economia e della gestione aziendale, scienze dell'amministrazione, scienze economiche, scienze giuridiche, scienze sociologiche e scienze sociali per la cooperazione lo sviluppo e la pace. I titoli accademici rilasciati all'estero saranno considerati utili purche' riconosciuti equipollenti alle lauree suddette ai sensi dell'art. 38, comma 3, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. A tal fine, nella domanda di concorso devono essere indicati, a pena di esclusione, gli estremi del provvedimento di riconoscimento dell'equipollenza al corrispondente titolo di studio italiano in base alla normativa vigente. Le equipollenze devono esistere alla data di scadenza per la presentazione delle domande; B) trovarsi in una delle seguenti posizioni: b1) dipendenti di ruolo delle pubbliche amministrazioni, in possesso di laurea triennale, del diploma di laurea o di laurea specialistica, che abbiano compiuto almeno cinque anni di servizio, o, se in possesso del dottorato di ricerca o del diploma di specializzazione, almeno tre anni di servizio, svolti in posizioni funzionali per l'accesso alle quali e' richiesto il possesso del diploma di laurea; b2) soggetti in possesso della qualifica di dirigente in enti e strutture pubbliche non comprese nel campo di applicazione dell'art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, muniti di diploma di laurea, che abbiano svolto per almeno due anni le funzioni dirigenziali; b3) coloro che abbiano ricoperto incarichi dirigenziali o equiparati in amministrazioni pubbliche per un periodo non inferiore a cinque anni, purche' muniti di diploma di laurea, ovvero, se in possesso di diploma di laurea e dottorato triennale di ricerca, coloro che hanno ricoperto incarichi dirigenziali o equiparati in amministrazioni pubbliche per un periodo non inferiore a due anni; b4) cittadini italiani, forniti di diploma di laurea, che abbiano maturato, con servizio continuativo per almeno quattro anni presso enti od organismi internazionali, esperienze lavorative in posizioni funzionali apicali per l'accesso alle quali e' richiesto il possesso del diploma di laurea; C) conoscenza, a livello avanzato, di una delle seguenti lingue straniere: inglese, francese, tedesco, spagnolo; D) conoscenza, a livello avanzato, dell'utilizzo dei sistemi informatici; E) cittadinanza italiana; F) idoneita' fisica alle funzioni dirigenziali; G) moralita' e condotta incensurabili; H) posizione regolare nei confronti del servizio di leva per i cittadini soggetti a tale obbligo; I) godimento dei diritti politici; J) essere nelle condizioni previste dall'art. 1, commi 2 e 3, del presente bando ai fini della riserva dei posti.
Art. 3. Presentazione delle domande - Termini, contenuti e modalita' 1. La domanda di ammissione al concorso, redatta in carta semplice, deve essere indirizzata e presentata, direttamente o a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, al Ministero della giustizia - Dipartimento dell'Organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi - Direzione generale del personale e della formazione, Ufficio III Concorsi e assunzioni, via Arenula n. 70 - 00186 Roma, nel termine perentorio di giorni trenta dalla data di pubblicazione del presente provvedimento nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica. 2. Per le domande spedite a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento fara' fede, relativamente all'osservanza del suddetto termine, il timbro a data dell'ufficio postale accettante. 3. Il candidato ha inoltre l'obbligo di comunicare, a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, le successive eventuali variazioni di indirizzo e/o di recapito. 4. L'Amministrazione non assume alcuna responsabilita' nel caso di dispersione di comunicazioni dipendente da inesatte indicazioni del recapito da parte del candidato oppure da mancata o tardiva comunicazione del cambiamento dell'indirizzo indicato nella domanda, ne' per eventuali disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o forza maggiore, ne' per mancata restituzione dell'avviso di ricevimento in caso di spedizione per raccomandata. 5. La domanda deve essere redatta secondo l'allegato schema, parte integrante del presente provvedimento (allegato A), che e' reperibile anche nel sito internet www.giustizia.it e nel quale sono riportate tutte le indicazioni che, secondo le norme vigenti, i candidati sono tenuti a fornire. 6. Nella domanda il candidato deve dichiarare, sotto la propria responsabilita': a) le proprie generalita' (le donne coniugate devono indicare il cognome da nubile) ; b) la data ed il luogo di nascita; c) il domicilio o il recapito, con l'esatta indicazione del numero del codice di avviamento postale, cui si desidera siano trasmesse le eventuali comunicazioni e il recapito telefonico; d) l'amministrazione o l'ente o l'impresa di appartenenza e l'attuale sede di servizio; e) l'area di appartenenza e l'indicazione della data di inquadramento; f) gli estremi dei provvedimenti relativi alla concessione di periodi di aspettativa che determinano l'interruzione dell'anzianita' di servizio (per motivi di famiglia, personali o altro), la durata dei periodi stessi nonche' ogni altro provvedimento interruttivo del computo dell'effettivo servizio. Tale dichiarazione deve essere resa anche se negativa; g) qualora ricorra l'ipotesi: di essere in possesso della qualifica di dirigente in enti o strutture pubbliche non ricomprese nel campo di applicazione dell'art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e di avere svolto, senza valutazione negativa, le relative funzioni dirigenziali per almeno due anni e di essere in possesso del diploma di laurea; di avere ricoperto, senza valutazione negativa, incarichi dirigenziali o equiparati in amministrazioni pubbliche per un periodo non inferiore a cinque anni e di essere in possesso del diploma di laurea; di essere cittadino italiano, fornito di idoneo titolo di studio universitario, e di aver maturato, con servizio continuativo per almeno quattro anni presso enti od organismi internazionali, esperienze lavorative in posizioni funzionali apicali, senza valutazione negativa, per l'accesso alle quali e' richiesto il possesso del diploma di laurea; h) il titolo di studio posseduto con la precisazione della relativa data di conseguimento e dell'universita' presso la quale esso e' stato conseguito e, in caso di titolo di studio conseguito all'estero, gli estremi del provvedimento che ne dispone l'equipollenza; i) di essere cittadino italiano; j) di godere dei diritti civili e politici; k) la posizione nei riguardi degli obblighi militari; l) di non aver riportato condanne penali o le eventuali condanne penali riportate e i procedimenti penali eventualmente a proprio carico; m) di non essere stato destituito o dispensato dall'impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento, ovvero dichiarato decaduto da un impiego statale, o licenziato ai sensi dei Contratti collettivi nazionali di lavoro relativi al personale dei vari comparti; n) se si trova o meno nelle condizioni previste dall'art. 1, commi 2 e 3, del presente bando ai fini della riserva di posti; o) gli eventuali titoli di preferenza posseduti da far valere, cosi' come previsto dall'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica n. 487 del 1994, a parita' di punteggio, indicati nell'allegato B del presente bando; p) in quale lingua straniera, tra quelle indicate nel successivo art. 8, intende sostenere il colloquio nel corso della prova orale; q) di essere idoneo al servizio continuativo e incondizionato all'impiego; r) la propria disponibilita', in caso di nomina, a raggiungere qualsiasi sede di servizio gli venga assegnata in relazione all'incarico conferito. Le dichiarazioni mendaci, la falsita' in atti ovvero l'uso di atti falsi sono penalmente sanzionati come previsto dall'articolo 76 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445. Il candidato portatore di handicap, ai fini delle prove concorsuali, deve specificare, nella domanda di partecipazione al concorso, l'ausilio necessario in relazione al proprio handicap nonche' l'eventuale necessita' di tempi aggiuntivi ai sensi della vigente normativa.
Art. 4. Termini per il possesso dei requisiti e motivi di esclusione 1. I requisiti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine utile per la presentazione della domanda di ammissione al concorso. 2. Non possono partecipare al concorso coloro che siano esclusi dall'elettorato attivo, nonche' coloro che siano stati destituiti o dispensati dall'impiego presso una pubblica amministrazione per persistente, insufficiente rendimento, oppure siano stati dichiarati decaduti da un impiego statale ai sensi dell'art. 127, comma 1 lettera d), del decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, oppure che siano stati licenziati ai sensi dei Contratti collettivi nazionali di lavoro relativi al personale dei vari comparti. 3. L'Amministrazione provvedera' d'ufficio ad accertare le eventuali cause di risoluzione di precedenti rapporti di pubblico impiego, nonche' il requisito della condotta e delle qualita' morali incensurabili.
Art. 5. Esclusione dal concorso 1. Per difetto dei requisiti prescritti, l'Amministrazione puo' disporre, in ogni momento, l'esclusione dal concorso con provvedimento motivato.
Art. 6. Irricevibilita' delle domande 1. Non si terra' conto delle domande che non conterranno tutte le indicazioni precisate nel precedente art. 3 e riportate nello schema allegato al bando. 2. Le domande non firmate dal candidato sono irricevibili e quelle presentate oltre il termine di cui al primo comma dell'art. 3 del presente bando saranno archiviate senza ulteriore valutazione.
Art. 7. Commissione 1. Alle operazioni di concorso procedera' apposita commissione, nominata con successivo provvedimento e costituita ai sensi dell'art. 4 del decreto del Presidente della Repubblica 24 settembre 2004, n. 272.
Art. 8. Prove concorsuali 1. Le prove d'esame consistono in due prove scritte ed una prova orale. 2. Qualora ne ravvisi la necessita', l'Amministrazione ha facolta' di effettuare una preselezione del cui svolgimento viene data comunicazione con avviso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - 4ª serie speciale "Concorsi ed esami" - del 16 novembre 2007. 3. In caso di svolgimento della prova preselettiva, viene ammesso alle prove scritte un numero di candidati pari a dieci volte i posti messi a concorso. L'eventuale preselezione viene effettuata mediante una serie di quesiti a risposta multipla vertenti sulle materie oggetto delle prove scritte e orali. Alle risposte dei candidati sara' attribuito il seguente punteggio: +1 (piu' uno) per ogni risposta esatta, -0,50 (meno zero,cinquanta) per ogni risposta errata, 0 (zero) per ogni risposta non data o risposta plurima. I candidati eventualmente classificatisi con il medesimo punteggio dell'ultimo candidato ammissibile vengono tutti ammessi a sostenere le prove scritte. Nella Gazzetta Ufficiale di cui al comma 2 sara' indicata la data in cui si dara' comunicazione, nella medesima Gazzetta Ufficiale, del giorno in cui avverra' l'affissione nei locali del Ministero della graduatoria della prova preselettiva. Inoltre, ciascun candidato potra' consultare la medesima graduatoria sul sito internet www.giustizia.it digitando il proprio cognome ed il codice fiscale. 4. Il punteggio conseguito nella prova di preselezione non concorre alla formazione del voto finale di merito. 5. Per l'espletamento della preselezione l'Amministrazione puo' avvalersi anche di procedure automatizzate gestite da enti o societa' specializzate in selezione del personale. 6. La prima prova scritta, a contenuto teorico, verte su tematiche, aventi riflesso su materie attinenti lo svolgimento delle funzioni dirigenziali nell'Amministrazione giudiziaria, di diritto amministrativo, costituzionale e di contabilita' di Stato. 7. La seconda prova scritta, a contenuto pratico, e' diretta ad accertare l'attitudine dei candidati alla soluzione corretta - sotto il profilo della legittimita', della convenienza e della efficienza ed economicita' organizzativa - di questioni connesse con l'attivita' istituzionale dell'Amministrazione giudiziaria con riferimento all'organizzazione del lavoro nei sistemi complessi, ai principi e alle tecniche di direzione del personale e ai processi di comunicazione. 8. La prova orale consiste in un colloquio che mira ad accertare la preparazione e la professionalita' del candidato, nonche' la sua attitudine all'espletamento delle funzioni dirigenziali. Il colloquio verte sulle materie oggetto delle prove scritte ed inoltre sulle seguenti materie: diritto del lavoro pubblico e privato, procedura civile e procedura penale, diritto commerciale e fallimentare, statistica giudiziaria e servizi di cancelleria. 9. Nell'ambito della prova orale, al fine di valutare la conoscenza da parte del candidato di una lingua straniera ad un livello avanzato, e' prevista la lettura, la traduzione di testi e la conversazione in una lingua straniera scelta dal candidato tra le seguenti: francese, inglese, tedesco o spagnolo. Nel corso della prova orale e' accertata anche la conoscenza, a livello avanzato, dell'utilizzo del personal computer e dei software applicativi piu' diffusi, da realizzarsi anche mediante una verifica pratica, nonche' la conoscenza da parte del candidato delle problematiche e delle potenzialita' connesse all'uso degli strumenti informatici in relazione ai processi comunicativi in rete, all'organizzazione e gestione delle risorse e al miglioramento dell'efficienza degli uffici e dei servizi. 10. Ciascuna prova di cui ai commi 6, 7 e 8 e' valutata in centesimi e si intende superata con una votazione non inferiore a 70/100. 11. Il punteggio complessivo e' determinato sommando i voti riportati in ciascuna prova di esame.
Art. 9. Modalita' d'esame 1. Nel caso in cui non si proceda alla preselezione, le date e le sedi di svolgimento delle prove scritte saranno indicate con avviso che sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - 4ª serie speciale - del 16 novembre 2007. 2. La pubblicazione di cui al comma precedente ha valore di notifica a tutti gli effetti. I candidati ai quali non sia stata comunicata l'esclusione dal concorso saranno tenuti a presentarsi, senza alcun preavviso, nei giorni, nell'ora e nel luogo indicati nella predetta Gazzetta Ufficiale. Analogo avviso sara' reperibile sul sito internet www.giustizia.it 3. I candidati che conseguono l'ammissione alla prova orale, di cui al precedente art. 8 saranno informati con comunicazione scritta, almeno venti giorni prima della data della prova stessa. Il suddetto avviso conterra', altresi', l'indicazione del voto riportato dall'interessato in ciascuna delle prove scritte. Le sedute delle prove orali si svolgeranno in un'aula aperta al pubblico. 4. Per essere ammessi a sostenere le prove d'esame i concorrenti dovranno essere muniti di un valido documento di riconoscimento.
Art. 10. Presentazione dei titoli di preferenza 1. I candidati che abbiano superato la prova orale ed intendano far valere i titoli validi ai fini della preferenza a parita' di merito, gia' indicati nella domanda, dovranno presentare o far pervenire a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento al Ministero della giustizia - Dipartimento dell'Organizzazione giudiziaria del personale e dei servizi - Direzione generale del personale e della formazione - Ufficio III Concorsi e assunzioni, via Arenula n. 70 - 00186 Roma, entro il termine perentorio di giorni quindici decorrenti dal giorno successivo a quello in cui hanno sostenuto la prova orale, la documentazione comprovante il possesso dei titoli di cui all'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica n. 487/94, e da cui risulti, altresi', il possesso del requisito alla data di scadenza del termine utile per la presentazione della domanda di ammissione al concorso ovvero dichiarazione sostitutiva di certificazione ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 445/2000. 2. Il ritardo nella presentazione dei documenti comportera', senza necessita' di avviso, la decadenza dai relativi benefici.
Art. 11. Graduatoria di merito e dei vincitori 1. La graduatoria di merito e dei vincitori sara' formata secondo l'ordine decrescente della valutazione complessiva riportata da ciascun candidato, con l'osservanza, a parita' di punti, delle preferenze previste dall'art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487; se a conclusione delle operazioni di valutazione dei titoli preferenziali, indicati nella domanda e successivamente documentati, due o piu' candidati permangono nella stessa posizione, e' preferito, ai sensi dell'art. 2, comma 9, della legge n. 191/1998, modificativo dell'art. 3, comma 7, della legge n. 127/1997, quello piu' giovane di eta'. 2. Saranno dichiarati vincitori, nei limiti dei posti messi a concorso, i candidati utilmente collocati nella graduatoria di merito, tenuto conto della riserva di cui al precedente art. 1, commi 2 e 3. 3. La graduatoria di merito e quella dei vincitori del concorso, saranno approvate con successivo provvedimento pubblicato nel Bollettino ufficiale del Ministero della giustizia, nonche' nel sito internet www.giustizia.it 4. Di tale pubblicazione verra' data notizia mediante avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª serie speciale.
Art. 12. Presentazione della documentazione e stipula del contratto di lavoro 1. La vincita del concorso non costituisce garanzia dell'assunzione. La costituzione del rapporto di lavoro e' subordinata all'autorizzazione all'assunzione prevista dalla legislazione vigente. 2. I concorrenti utilmente collocati nella graduatoria e dichiarati vincitori del concorso, dovranno far pervenire, entro il termine perentorio indicato in apposita comunicazione, sotto pena di decadenza, la documentazione che sara' loro richiesta e, se in possesso dei prescritti requisiti, saranno chiamati a stipulare un contratto individuale di lavoro secondo le previsioni del Contratto collettivo nazionale di lavoro del personale con qualifica dirigenziale vigente all'atto dell'immissione in servizio. 3. La mancata presentazione dei vincitori del concorso, senza giustificato motivo, nel giorno indicato per la stipula del contratto individuale di lavoro, comporta la decadenza dal diritto all'assunzione. 4. I vincitori del concorso assunti in servizio sono soggetti ad un periodo di prova di sei mesi ai sensi dell'art. 18 del vigente C.C.N.L. del personale con qualifica dirigenziale. Decorso il periodo di prova senza che il rapporto di lavoro sia stato risolto, gli interessati saranno confermati in ruolo dalla data di assunzione in servizio. 5. Possono essere esonerati dal periodo di prova i dirigenti che lo abbiano gia' superato nella stessa qualifica, presso altra pubblica amministrazione. 6. Al momento dell'assunzione, il vincitore deve inoltre presentare una dichiarazione circa l'insussistenza delle situazioni di incompatibilita' richiamata dall'articolo 53 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni e integrazioni. 7. Anteriormente al conferimento del primo incarico dirigenziale, i vincitori del concorso sono tenuti a frequentare un ciclo di attivita' formative ai sensi della vigente normativa. 8. Il trattamento economico spettante per il ciclo di attivita' formative e' quello previsto dall'art. 24 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, fatta eccezione per la retribuzione di posizione, parte fissa e parte variabile, nonche' per la retribuzione di risultato, secondo la disciplina contrattuale vigente al momento dell'assunzione. 9. A completamento del ciclo di attivita' formative, saranno conferiti gli incarichi relativi alle posizioni dirigenziali vacanti individuate secondo le prioritarie esigenze organizzative e gestionali dell'Amministrazione.
Art. 13. Trattamento dei dati personali 1. Ai sensi dell'art. 13, comma 1, del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, e del decreto ministeriale 12 dicembre 2006, n. 206, i dati personali forniti dai candidati sono raccolti presso il Ministero della giustizia - Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi - Direzione generale del personale e della formazione - Ufficio III concorsi e assunzioni, per le finalita' di gestione del concorso (gestione che l'Amministrazione si riserva di affidare ad una societa' specializzata, a seguito di sottoscrizione di regolare contratto) e sono trattati presso una banca dati automatizzata anche successivamente all'eventuale instaurazione del rapporto di lavoro, per le finalita' inerenti alla gestione del rapporto medesimo. 2. Il conferimento di tali dati e' obbligatorio ai fini della valutazione dei requisiti di partecipazione, pena l'esclusione dal concorso. 3. Le medesime informazioni potranno essere comunicate unicamente alle amministrazioni pubbliche direttamente interessate allo svolgimento del concorso o al trattamento dei dati conseguenti all'assunzione. 4. L'interessato gode dei diritti di cui all'art. 7 del citato decreto legislativo n. 196/2003, tra i quali figura il diritto di accesso ai dati che lo riguardano e alcuni diritti complementari tra cui il diritto di far rettificare, aggiornare, completare o cancellare i dati erronei, incompleti o raccolti in termini non conformi alla legge, nonche' il diritto di opporsi, per motivi legittimi, al loro trattamento. 5. Tali diritti possono essere fatti valere nei confronti del Ministero della giustizia - Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi - Direzione generale del personale e della formazione - Ufficio III concorsi e assunzioni, via Arenula 70 - 00186 Roma, titolare del trattamento. 6. Il responsabile del trattamento e' il direttore del suddetto Ufficio III.
Art. 14. Norme di salvaguardia 1. Per quanto non previsto dal presente bando trova applicazione la normativa vigente in materia, in quanto compatibile. Roma, 10 maggio 2007 Il direttore generale: Fontecchia