Concorso per 12 dottori di ricerca (trentino alto adige) UNIVERSITA' DI TRENTO

I testi riportati sono gratuiti e non hanno carattere di ufficialità: ai sensi di legge l'unico testo definitivo, che prevale in caso di discordanza, è quello pubblicato a mezzo stampa.

Concorso

Attenzione, il bando selezionato non è attivo, poichè è scaduto il termine per la presentazione della domanda


Tipologia Concorso
Tipologia Contratto Incarico
Posti 12
Fonte: Gazzetta Ufficiale Repubblica Italiana N. 49 del 21-06-2011
Sintesi: UNIVERSITA' DI TRENTO CONCORSO   (scad.  27 luglio 2011) Bando di concorso per la Scuola di dottorato di ricerca in studi giuridici comparati ed europei 27° ciclo ...
Ente: UNIVERSITA' DI TRENTO
Regione: TRENTINO ALTO ADIGE
Provincia: TRENTO
Comune: TRENTO
Data di inserimento: 22-06-2011
Data Scadenza bando 27-07-2011
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UNIVERSITA' DI TRENTO


CONCORSO   (scad.  27 luglio 2011)

Bando di concorso per la Scuola di  dottorato  di  ricerca  in  studi
  giuridici comparati ed europei 27° ciclo 

 
 
                             IL RETTORE 
 
    Vista la Legge del 3 luglio 1998, n. 210 e in particolare  l'art.
4, che demanda  alle  Universita'  il  compito  di  disciplinare  con
proprio regolamento l'istituzione dei corsi di Dottorato di  Ricerca,
le modalita' di accesso e di conseguimento del titolo,  nel  rispetto
dei criteri generali fissati con regolamento ministeriale; 
    Visto il Decreto Ministeriale del 30 aprile 1999, n. 224, recante
i  criteri  generali  cui   debbono   attenersi   le   singole   sedi
universitarie nel disciplinare i corsi di Dottorato di Ricerca; 
    Visto il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del  9
aprile 2001 e successive modificazioni e integrazioni, con  il  quale
sono stati determinati i criteri per l'uniformita' di trattamento sul
diritto agli studi universitari; 
    Visto lo Statuto dell'Universita' degli Studi di  Trento  emanato
con D. R. n. 395 del 14 luglio 2008 in particolare l'art. 12 comma 9; 
    Visto il Regolamento di Ateneo in materia di Scuole di  Dottorato
di Ricerca, emanato con Decreto Rettorale del 16  dicembre  2003,  n.
997, e successivamente modificato con D.R. del  19  aprile  2006,  n.
359; 
    Vista la proposta del Dipartimento di Scienze Giuridiche; 
    Vista la relazione del  Nucleo  di  Valutazione  Interna  del  10
gennaio 2011 in ordine ai requisiti  di  idoneita'  delle  Scuole  di
Dottorato di Ricerca proposte; 
    Vista la delibera assunta congiuntamente dal Senato Accademico  e
dalla Commissione della Ricerca Scientifica in data 12 gennaio 2011; 
    Tutto cio' premesso; 
 
                              Decreta: 
 
 
                               Art. 1 
 
 
                             Attivazione 
 
 
    E' attivato per l'anno accademico  2011/12  presso  l'Universita'
degli Studi di Trento il 27°  ciclo  della  Scuola  di  Dottorato  di
Ricerca  in  Studi  Giuridici  Comparati   ed   Europei,   con   sede
amministrativa  presso  il   Dipartimento   di   Scienze   Giuridiche
dell'Universita' degli Studi di Trento, Via Verdi 53,  38122  Trento,
Italia. 
    E' indetta selezione pubblica per la copertura di n. 12 posti  di
cui n. 6 coperti da  borsa  di  studio,  finanziati  dall'Universita'
degli Studi di Trento. 
    Durata: triennale. 
    Coordinatore: prof. Giandomenico Falcon  -  Tel.  0461  283833  -
E-mail: giandomenico.falcon@unitn.it; Segreteria della Scuola: presso
il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell'Universita' degli Studi di
Trento - Tel. 0461 283811 - E-mail dottorato.sgce@unitn.it 
    Lingue ufficiali del corso: italiano e inglese. 
    Indirizzi specialistici attivati: 
    A. Diritto privato, privato comparato e commerciale 
    B. Scienze pubblicistiche 
    C. Diritto e procedura penale e Filosofia del diritto 
    D. Storia del diritto romano e del pensiero giuridico europeo 
    E. Diritto sostanziale e processuale del lavoro 
    La Scuola di Dottorato opera in collaborazione con: 
    - Catedra Interuniversitaria de Derecho y Genoma  Humano,  Bilbao
(E) 
    - Center for Administration  of  Justice,  Florida  International
University, Miami (USA) 
    - Departamento de Derecho del Trabajo, Universidad  de  Salamanca
(E) 
    - Departamento de  Derecho  Penal  y  Criminologia,  Facultad  de
Derecho, Universidad de Buenos Aires (ARG) 
    - Departamento de Derecho Penal, UNED - Universidad  Nacional  de
Educacion a Distancia, Madrid (E) 
    - Departamento de Derecho Publico, Universidad de Salamanca (E) 
    -  Departamento  de  Derecho  Publico,  Universita'  Jaume  I  di
Castellon de la Plana (E) 
    - Dipartimento di Scienze Giuridiche,  Dottorato  di  ricerca  in
Diritto penale, Universita' di Parma (I) 
    - Ecole Normale Superieure Lettres et Sciences Humaines, Lyon (F) 
    - Escuela de Derecho de la Universidad de Valparaiso (RCH) 
    - G.J. Wiarda Instituut of Legal  Sciences,  Utrecht  Law  School
(NL) 
    - Institut für geschichtliche Rechtswissenschaft -  Romanistische
Abteilung - Universität Heidelberg (D) 
    - Institut für Zivilverfahrensrecht, Universität Wien (A) 
    - Institute for Criminal Law and Justice, Department  of  Foreign
and International Criminal Law, Georg-August  Universität  Goettingen
(D) 
    - Institute of European Law and Comparative Legislation,  Faculty
of Law, University of Rijeka (HR) 
    - Max Planck Institute for  Foreign  and  International  Criminal
Law, Freiburg (D) 
    - Max Planck Institute for Intellectual Property Competition  and
Tax Law, Munich (D) 
    - Peking University Law School (CN) 
    - Rotterdam Institute of Law and Economics (RILE), Universita' di
Rotterdam (NL) 
    - Shanghai University of Finance and Economics (CN) 
    - Universite' Montesquieu-Bordeaux IV (F) 
    - Vermont Law School, South Royalton (USA) 
    - Wirtschaftswissenschaft Fakultät Eichstätt, Ingolstadt (D). 
    Settori scientifico - disciplinari: 
    Diritto privato (IUS/01) 
    Diritto privato comparato (IUS/02) 
    Diritto commerciale (IUS/04) 
    Diritto del lavoro (IUS/07) 
    Istituzioni di Diritto pubblico (IUS/09) 
    Diritto amministrativo (IUS/10) 
    Diritto processuale civile (IUS/15) 
    Diritto processuale penale (IUS/16) 
    Diritto penale (IUS/17) 
    Diritto romano e diritti dell'antichita' (IUS/18) 
    Storia del diritto medievale e moderno (IUS/19) 
    Filosofia del diritto (IUS/20) 
    Diritto pubblico comparato (IUS/21) 
    Storia delle dottrine politiche (SPS/02) 
    I posti con borsa di studio potranno essere aumentati  a  seguito
di finanziamenti, erogati da  altre  universita',  enti  pubblici  di
ricerca  o  da  qualificate  strutture  produttive  private,  che  si
rendessero disponibili dopo l'emanazione del presente bando ed  entro
la data fissata per l'espletamento  della  prima  prova  concorsuale.
L'eventuale aumento del numero di borse di studio potra'  determinare
l'incremento dei posti complessivamente messi  a  concorso.  Di  tale
incremento   sara'   data   comunicazione   alla   pagina   Internet:
 http://portale.unitn.it/ic/dott/sgce.htm . 

        
      
                               Art. 2 
 
 
                 Requisiti di ammissione al concorso 
 
 
    Possono presentare  domanda  di  partecipazione  al  concorso  di
ammissione alla Scuola di Dottorato di Ricerca di cui  al  precedente
articolo, senza limiti di sesso, di eta' e  di  cittadinanza,  coloro
che sono in possesso di laurea specialistica /  magistrale,  attivata
ai sensi del D.M. n. 509 del 3.11.1999  e  successive  modifiche,  di
diploma di laurea del previgente  ordinamento  o  di  analogo  titolo
accademico conseguito all'estero. 
    I candidati in possesso di titolo accademico straniero,  che  non
sia gia'  stato  dichiarato  equipollente  ad  una  laurea  italiana,
dovranno fare espressa richiesta di idoneita' del  titolo  di  studio
nella  domanda  di  partecipazione  al  concorso,  allegando   quanto
richiesto al successivo art. 4, al fine di consentire al Collegio dei
Docenti  di  valutarne  l'idoneita',  esclusivamente  ai  fini  della
partecipazione al presente concorso. Criterio di valutazione sara' la
sostanziale corrispondenza del titolo  accademico  straniero  con  un
titolo di laurea specialistica / magistrale. 
    Possono partecipare alla selezione anche coloro che conseguiranno
il diploma di laurea entro la data fissata per  l'espletamento  della
prima prova concorsuale. In tale  caso  l'ammissione  alla  selezione
verra'  disposta  "con  riserva"  e  il  candidato  sara'  tenuto   a
presentare, a pena di decadenza, il relativo certificato di laurea  o
autocertificazione  (prevista,  ai  sensi  del  D.P.R.  n.  445   del
28.12.2000, per i soli cittadini comunitari) prima di tale data. 

        
      
                               Art. 3 
 
 
                         Programma del corso 
 
 
    Il programma formativo del primo  anno  e'  comune  a  tutti  gli
indirizzi specialistici attivati. 
    Esso si fonda su: 
    - un corso di almeno 80 ore costituito da iniziative seminariali,
predisposte nell'ambito di ciascun indirizzo specialistico, aventi ad
oggetto il tema  comune  dell'interpretazione  giuridica  nonche'  le
problematiche fondamentali dell'indirizzo; 
    - altre 20 ore vengono  dedicate  ad  iniziative  seminariali  su
tematiche trasversali, quali, esemplificativamente,  la  circolazione
dei modelli giuridici, il rapporto tra scienze giuridiche  e  scienze
sociali,  le  innovazioni  giuridiche  dovute   al   fenomeno   della
globalizzazione, l'analisi economica del diritto; 
    - altre  20  ore  sono  a  disposizione  dei  dottorandi  per  la
partecipazione a seminari, convegni e giornate di  studio  interne  o
esterne al Dipartimento. 
    Le lezioni potranno essere svolte anche  da  docenti  esterni  al
Dipartimento, italiani o stranieri. Potranno essere in  parte  svolte
in lingua inglese, e, ove  opportuno  a  giudizio  del  Collegio  dei
Docenti, anche in francese, tedesco e spagnolo. 
    I dottorandi parteciperanno inoltre ad altre attivita'  formative
strutturate,    organizzate    nell'ambito    della    Facolta'    di
Giurisprudenza, del Dipartimento di Scienze  Giuridiche,  nonche'  di
strutture dell'Universita' degli Studi di Trento, per un minimo di 80
ore. 
    Il programma degli anni  successivi  si  articola  per  indirizzi
specialistici, attraverso iniziative seminariali e brevi corsi: 
    A) Diritto privato, privato comparato e commerciale 
    Gli ambiti tematici del dottorato in  riferimento  al  secondo  e
terzo anno di corso saranno: 
    - la conoscenza dei modelli -  macrocomparazione  e  comparazione
diacronica; 
    -  la  comparazione  degli   istituti   -   microcomparazione   e
comparazione sincronica; 
    -  il  diritto  delle  imprese:  struttura  finanziaria,  modelli
societari di corporate governance, integrazione tra imprese,  profili
sanzionatori e rimediali, imprese e scopo non lucrativo. 
    Saranno  approfondite  in  particolare  le   seguenti   tematiche
corrispondenti a moduli didattici: 
    -  sistemi   giuridici   comparati   -   proprieta',   contratto,
responsabilita' nelle esperienze di Civil Law e di Common Law; 
    -  analisi  comparata,  in  prospettiva  interdisciplinare,   dei
sistemi di governo della proprieta' intellettuale; 
    - formazione di un diritto privato comune europeo; 
    -  circolazione  dei  modelli  nell'ambito  del  diritto  privato
europeo - circolazione di modelli di Civil Law e di Common Law; 
    - diritto dell'economia - circolazione  dei  modelli  ed  analisi
economica. 
    Gia' nel corso dei  cicli  precedenti,  il  percorso  di  Analisi
economica del diritto inserito all'interno della Scuola di  Dottorato
in Studi Giuridici Comparati ed Europei  ha  consentito  una  stretta
collaborazione con il Dipartimento di Economia per  la  realizzazione
di  alcune  iniziative  rivolte  ai  dottorandi.  In  particolare,  i
dottorandi  potranno  partecipare  alle  iniziative  organizzate  dal
Dipartimento  di  Economia,  come  la  Summer  School  in  Behavioral
Economics, e altri seminari su temi di ricerca comuni ai Dipartimenti
di Scienze Giuridiche e di Economia. 
    B) Scienze pubblicistiche 
    Gli ambiti tematici relativi al secondo e  terzo  anno  di  corso
riguarderanno   l'approfondimento   delle   materie   di    carattere
giuspubblicistico, in particolare la tutela dei diritti fondamentali. 
    In questa parte, l'indirizzo specialistico manterra'  al  proprio
interno una struttura unitaria, anche se articolata in una pluralita'
di centri d'attenzione disciplinare liberamente aggregabili entro una
prospettiva  di  diritto  nazionale,  comparato  e   comunitario,   e
internazionale, in virtu' delle analogie dei fondamenti sostanziali e
procedurali della tutela dei diritti fondamentali. 
    In  particolare,  oggetto  specifico  dell'indirizzo  saranno   i
seguenti temi: 
    -  diritti  fondamentali:  origini  filosofiche  e  codificazione
costituzionale; 
    -  diritti  fondamentali:   fondamento,   regime,   struttura   e
contenuto; 
    - diritti dei cittadini comunitari; 
    - diritti dei cittadini extracomunitari; 
    - gli strumenti internazionali di  tutela:  strumenti  universali
(ONU)  e  strumenti  regionali  (Consiglio  d'Europa,  UA  -   Unione
Africana, OSA - Organizzazione degli Stati Americani); 
    - gli  strumenti  processuali  internazionali  e  sovranazionali:
giudici  internazionali  e  giudice  comunitario;  rapporti  con   le
giurisdizioni nazionali; 
    -  gli  strumenti  di  tutela  del  settore:   la   liberta'   di
manifestazione  del  pensiero  (liberta'  informatica,  liberta'   di
comunicazione, diritto di accesso ai documenti amministrativi, tutela
dei dati sanitari,  tutela  dei  dati  statistici,  il  regime  delle
deroghe); la partecipazione al procedimento amministrativo; le  carte
dei servizi (la posizione  dell'utente  nei  confronti  dei  soggetti
erogatori di servizi  pubblici);  gli  strumenti  di  attuazione  del
principio di sussidiarieta' orizzontale; 
    - i diritti delle minoranze (etniche,  linguistiche,  religiose):
strumenti di tutela individuale e collettiva; 
    -  i  diritti  fondamentali  di  fronte  alle  nuove   tecnologie
applicate alla biomedicina (BioDiritto); 
    - strumenti di tutela: a) giustizia costituzionale; b)  giustizia
amministrativa; c) giurisdizione ordinaria; 
    - strumenti di tutela: tutela definitiva e tutela cautelare. 
    C) Diritto e procedura penale e filosofia del diritto 
    I temi di ricerca proposti si sviluppano nei seguenti settori: 
    - Armonizzazione del  diritto  penale  e  processuale  penale  in
prospettiva europea e transnazionale. 
    In questo ambito, si intendono privilegiare  gli  studi  relativi
alla comparazione tra gli ordinamenti con particolare  attenzione  ai
profili   di   armonizzazione,   oggi   incentivati   da   iniziative
sovranazionali che  vanno  nella  direzione  di  un  adeguamento  dei
diritti nazionali a  principi  fissati  in  disposizioni  di  diritto
comunitario o internazionale. 
    Riguardo alla relazione con il diritto  dell'Unione  Europea,  si
guardera' soprattutto all'individuazione degli strumenti di contrasto
comuni nella  lotta  contro  le  frodi,  il  riciclaggio,  la  tutela
dell'ambiente, considerando sia le fattispecie incriminatici  che  le
misure di natura processuale,  come  ad  esempio  l'introduzione  del
mandato di arresto europeo. 
    Riguardo alla relazione  con  il  diritto  internazionale,  sara'
oggetto principale  di  attenzione  lo  Statuto  della  Corte  penale
internazionale, e la sua attuazione mediante i  procedimenti  davanti
alla Corte de l'Aja. La giurisprudenza della Corte sara' in grado  di
fornire interessantissimi e numerosi spunti per  articolate  indagini
scientifiche su questioni fondamentali concernenti i  presupposti  di
teoria  generale  del  reato  (criteri   di   imputazione,   elemento
soggettivo ed errore, concorso di persone,  scriminanti  e  scusanti,
commisurazione  della  pena),  le   singole   fattispecie   criminose
(genocidio,  crimini  di  guerra,  crimini  contro   l'umanita')   ed
importanti aspetti processuali  (ruolo  dell'accusa,  azione  penale,
tecniche di  indagine,  formazione  della  prova,  ne  bis  in  idem,
efficacia del giudicato). 
    La riflessione sul diritto penale internazionale, implicando esso
la ricerca di una giustizia "sostanziale",  da'  luogo  anche  ad  un
ripensamento di natura giusfilosofica sul  concetto  di  giustizia  e
sull'opportunita' di armonizzare principi e regole,  per  individuare
spazi in cui ne possa essere ammessa una concezione che non patisca i
limiti mostrati dal formalismo. 
    - Diritto penale e nuove tecnologie. 
    Al centro dell'analisi saranno, in  questo  settore,  il  diritto
penale dell'informatica e di internet da un lato ed il  rapporto  fra
diritto penale e bioetica, dall'altro. 
    Sul primo punto,  con  l'ausilio  delle  competenze  in  tema  di
informatica giuridica derivanti dalla riflessione giusfilosofica,  le
ricerche potranno avere ad oggetto le esigenze  di  disciplina  e  di
armonizzazione  giuridica  causate  dall'imponente   sviluppo   delle
relazioni  attraverso  la  rete,  con  la  conseguente  quantita'  di
problemi di natura penale in riferimento alla tutela della privacy  e
del copyright, alle  intercettazioni  illecite,  alla  diffusione  di
materiali   pornografici,   all'individuazione    di    profili    di
responsabilita'  dell'internet  provider,   nonche',   sul   versante
processuale,   al   regime   delle   prove   ed   alla   cooperazione
internazionale. 
    Sul secondo punto, si  potranno  sviluppare  ricerche  di  natura
interdisciplinare,  nelle  quali   far   convergere   le   competenze
giuspenalistiche e giusfilosofiche, sui temi relativi,  tra  l'altro,
alla identita' genetica, alle tecniche di  fecondazione  assistita  e
alla tutela della vita prenatale, ai trattamenti di fine  vita,  alla
produzione di organismi geneticamente modificati. 
    - Tecniche alternative di risoluzione dei conflitti. 
    Si tratta  di  un  settore  di  indagine  di  grande  attualita',
incentrato in particolare sul versante della  giustizia  conciliativa
attuata attraverso  la  mediazione  tra  autore  e  vittima  e  sulla
conseguente  individuazione  di  sanzioni  pur   sempre   penali   ma
caratterizzate dalla natura riparatoria. 
    Terreno privilegiato e' la competenza penale del giudice di pace,
chiamato ad intervenire proprio  con  strumenti  di  questo  tipo,  e
comunque  mai  con  sanzioni  detentive,   nel   regolare   conflitti
interpersonali non configurabili come gravi forme di criminalita'. 
    Interessante, al riguardo, e' lo studio delle  particolari  forme
processuali che  il  giudice  di  pace  utilizza  per  raggiungere  i
suddetti scopi, dei criteri di imputazione del  fatto  e  soprattutto
della funzionalita' del  regime  sanzionatorio  che  e'  chiamato  ad
applicare, la cui caratteristica  non  e'  tanto  la  mitezza  quanto
l'obiettivo di una effettivita' legata a profili di risocializzazione
del reo e di riconciliazione tra autore e vittima. 
    Nella chiave interdisciplinare di questo  tipo  di  indagine,  la
riflessione  giusfilosofica  apporta  un  necessario  contributo  sul
versante della struttura e dei  fini  della  pena,  reso  ancor  piu'
attuale dalla sempre piu' evidente crisi di legittimazione delle pene
tradizionali. 
    - Argomentazione giuridica, diritto e processo penale. 
    In questo percorso si affronteranno i temi  soprattutto  connessi
alla forma del ragionamento giuridico che si  realizza  nel  processo
penale,  sia  in  chiave  descrittiva   con   riguardo   ai   diversi
ordinamenti, sia prescrittivamente  con  riguardo  alle  specificita'
logiche e linguistiche che derivano dalla struttura  dialogica  della
controversia. Quest'ultima esige infatti, per meglio essere  compresa
e tematizzata, procedure argomentative di natura topico-retorica  che
la piu' recente epistemologia  giuridica  post-positivista  ha  messo
ampiamente in luce. 
    Essenziale, nel merito, lo studio, in una prospettiva  di  natura
teorico-giuridica, delle questioni legate  all'interpretazione  delle
norme  penali  e  processuali  (come  nel  caso  della   c.d.   prova
scientifica) e delle forme di razionalita' pratica che individuano il
diritto penale come prassi sociale. 
    D) Storia del diritto romano e del pensiero giuridico europeo 
    Gli ambiti tematici relativi al secondo e  terzo  anno  di  corso
saranno rivolti ad abbracciare un  orizzonte  molto  ampio  di  studi
storico-giuridici, dai diritti  dell'antichita'  e  dalla  tradizione
romanistica  al  diritto   comune   fino   alla   piena   modernita',
caratterizzandosi  per   un'attenzione   speciale   alla   dimensione
giurisprudenziale   e    dottrinale    del    diritto.    L'indirizzo
storico-giuridico  non  e'  destinato  a  svolgere  alcuna   funzione
incoativa,  ma  a  sottolineare   l'intrinseca   dimensione   storica
dell'esperienza  giuridica,  e  in  particolar  modo   del   pensiero
scientifico  nella  grande  stagione  classica  della  giurisprudenza
romana e,  successivamente,  dell'elaborazione  giusdottrinale  nella
lunga durata dello ius commune Europaeum. 
    Il contributo  delle  discipline  storiche  alla  formazione  dei
dottorandi si indirizza percio' da una parte verso  la  comunicazione
del patrimonio metodologico  e  concettuale  depositato  nel  diritto
romano e nella piu' ampia tradizione  giuridica  europea,  dall'altra
verso la comprensione di specifici ambiti di esperienza  storica  del
diritto, individuati in relazione ai  temi  di  ricerca  dei  singoli
dottorandi. 
    Tra i temi specifici della ricerca, da strutturarsi nei due  anni
successivi  al  primo  anno  comune,  si  palesano  quelli   relativi
all'esperienza   giuridica   romana,   alla   produzione   dottrinale
nell'ambito del diritto pubblico, al processo, al rapporto tra  forme
letterarie  ed  elaborazione  teorica   (letteratura   consulente   e
commentariale), alla comparazione tra i  diritti  propri  nella  loro
dimensione storica. 
    Nel suo complesso l'indirizzo tende a  valorizzare  l'idea  della
pluridimensionalita' del diritto nella sua esperienza concreta. 
    E) Diritto sostanziale e processuale del lavoro 
    Gli ambiti tematici relativi al secondo e  terzo  anno  di  corso
riguarderanno   l'approfondimento   delle   materie   di    carattere
giuslavoristico,  in   particolare   la   disciplina   dei   rapporti
individuali  e  collettivi  di  lavoro  in  prospettiva   europea   e
transnazionale,  nonche'  i   profili   fondamentali   del   rito   e
dell'arbitrato lavoristici. 
    In  questa  parte  si  approfondiranno,  attraverso  una  lettura
interdisciplinare, la disciplina dei rapporti di lavoro (subordinato,
parasubordinato e autonomo) nonche' le forme e le tecniche di  tutela
dei lavoratori (giudiziali e stragiudiziali), intese nella loro  piu'
ampia   accezione,   nell'ambito   della   dimensione   nazionale   e
transnazionale. 
    Lo studio di tali tematiche, collocandosi all'interno di  sistemi
caratterizzati dall'interagire di una pluralita' di  fonti  normative
nazionali, internazionali e comunitarie, suggerisce, anche al fine di
affinare l'impiego delle metodologie della comparazione, di prevedere
un  curriculum  formativo  strutturato  su  due  livelli:  il   primo
finalizzato all'approfondimento dei principi generali in  materia  di
tutela  dei  diritti  fondamentali  della  persona  e  dei   principi
caratterizzanti il giusto processo; il secondo rivolto allo studio di
tematiche  piu'  specifiche,   strettamente   inerenti   al   diritto
sostanziale e processuale del lavoro  e  attinenti  alla  tutela  dei
lavoratori.  Si  tratta  di  due  centri  d'attenzione  diversi,   ma
liberamente aggregabili entro una prospettiva unitaria sia sul  piano
del  diritto  nazionale  e  comparato,  sia  sul  piano  del  diritto
internazionale e sovranazionale. 
    In quest'ottica, particolare attenzione verra' dedicata  ai  temi
connessi alla sempre piu' forte spinta  all'armonizzazione  normativa
certamente  derivante  dal  rafforzamento  dell'Unione  europea,   ma
riscontrabili  anche  sul  piano  transnazionale,  che  determina  un
sostanziale indebolimento del ruolo della sovranita' nazionale, perno
dei tradizionali sistemi di sicurezza sociale. 
    Pertanto,  oltre  alle  problematiche   di   carattere   generale
concernenti la tutela dei diritti e delle liberta' fondamentali della
persona, saranno oggetto dell'indirizzo i seguenti grandi temi: 
    - rapporto fra diritto sovranazionale - con particolare  riguardo
al   diritto   dell'Unione   europea   e   dell'OIL   (Organizzazione
internazionale del lavoro) - e diritto interno; 
    - armonizzazione  o  "comunitarizzazione"  delle  discipline  nei
diversi settori con particolare riferimento a: 
    - liberta' di circolazione dei lavoratori 
    - diritti dei lavoratori comunitari ed extracomunitari 
    - tutela della parita' uomo-donna ed azioni positive 
    - tutela della privacy e nuove tecnologie 
    - promozione dell'impiego e formazione professionale 
    - sicurezza e ambiente di lavoro 
    - tipologia dei rapporti di lavoro: subordinato, parasubordinato,
autonomo 
    - promozione e valorizzazione degli strumenti di flessibilita' in
entrata ed in uscita dal mercato del lavoro 
    - poteri del creditore e diritti del prestatore di lavoro 
    -  strumenti  e  tecniche  di   tutela:   autotutela   e   tutela
giurisdizionale: civile, penale e amministrativa 
    - tecniche di tutela  alternative  al  processo  giurisdizionale:
conciliazione ed arbitrato 
    - ruolo delle organizzazioni collettive di interessi nel contesto
nazionale, comunitario e internazionale 
    - contrattazione collettiva transnazionale ed europea. 
    I dottorandi verranno inoltre indirizzati  alla  frequenza  delle
iniziative culturali  e  scientifiche  organizzate  dall'Associazione
Italiana di Diritto del Lavoro e della Sicurezza  Sociale  (AIDLASS),
nonche'  a  quella  promossa  dalla  Associazione  italiana  fra  gli
studiosi del processo civile. 
    I dottorandi saranno inoltre incentivati a frequentare stages  ed
iniziative scientifiche presso importanti Universita'  straniere  con
le quali si intrattengono rapporti di scambio di giovani  studiosi  e
presso le quali insegnano, stabilmente  o  in  qualita'  di  visiting
professor, alcuni componenti del Collegio dei Docenti. 

        
      
                               Art. 4 
 
 
                        Domanda di ammissione 
 
 
    La domanda di ammissione al concorso deve essere redatta in carta
semplice  utilizzando  il  modulo  allegato  al  presente   bando   o
attraverso il sistema on-line. 
    La domanda, corredata di tutti  gli  allegati  richiesti,  dovra'
pervenire  entro  il  termine   perentorio   del   27   luglio   2011
all'Universita'  degli  Studi  di  Trento,  con  una  delle  seguenti
modalita': 
    a) consegna a mano  all'Ufficio  Protocollo  Centrale,  Direzione
Generale dell'Universita' degli Studi di Trento, in Via Belenzani  n.
12 - 38122 Trento, nei seguenti orari: dal lunedi' al venerdi', dalle
ore 10.00 alle ore 12.00; 
    b) spedizione tramite servizio postale al seguente indirizzo:  Al
Magnifico  Rettore  dell'Universita'  degli  Studi  di  Trento,   Via
Belenzani n. 12 - 38122 Trento -  Italia  (specificando  sulla  busta
"Concorso per la Scuola di Dottorato di Ricerca  in  Studi  Giuridici
Comparati ed Europei - 27° ciclo"); non si terra' conto delle domande
pervenute oltre il termine indicato anche se spedite prima; 
    c)          on-line          collegandosi          all'indirizzo:
 http://portale.unitn.it/applydottorati.htm   (la  compilazione  dovra'
essere positivamente conclusa entro le 16.00 ora italiana del  giorno
27 luglio 2011). 
    L'Universita'  degli  Studi   di   Trento   non   assume   alcuna
responsabilita'  per  la  perdita  di  comunicazioni  dipendente   da
inesatta indicazione del recapito da parte  del  candidato,  ne'  per
eventuali disguidi postali  o  telegrafici  non  imputabili  a  colpa
dell'Amministrazione stessa. 
    Ai sensi della Legge 104/92, art. 20, nonche' della Legge  68/99,
art. 16 comma 1, i candidati in situazione  di  disabilita'  dovranno
fare esplicita richiesta, nella domanda di  ammissione  al  concorso,
riguardo l'ausilio e i tempi aggiuntivi eventualmente  necessari  per
poter sostenere le prove. A tale riguardo, i dati  sensibili  saranno
custoditi  e  trattati  con  la  riservatezza  prevista  dal  Decreto
Legislativo  196/03  "Codice  in  materia  di  protezione  dei   dati
personali". 
    Devono essere allegati alla domanda di partecipazione: 
    1) fotocopia in  carta  libera  della  carta  d'identita'  o  del
passaporto in corso di validita' (le pagine con la fotografia, i dati
anagrafici, il numero, luogo e data di rilascio); 
    2.a) certificato di conseguimento del titolo  accademico,  elenco
degli esami sostenuti e relative votazioni (o  autocertificazione  di
conseguimento del titolo, elenco degli  esami  sostenuti  e  relative
votazioni prevista, ai sensi del D.P.R. n. 445 del 28.12.2000, per  i
soli cittadini comunitari). 
    I candidati in possesso di titolo accademico straniero,  che  non
sia gia'  stato  dichiarato  equipollente  ad  una  laurea  italiana,
dovranno far pervenire anche: 
    - se in loro possesso, copia del certificato di laurea con  esami
e votazioni, tradotto e legalizzato dalle Rappresentanze diplomatiche
o  consolari  italiane  nel  Paese  al  cui  ordinamento   appartiene
l'istituzione che l'ha  rilasciato,  munito  della  Dichiarazione  di
Valore, oppure Diploma Supplement (1) o altro documento  analogo,  se
disponibile; 
    - oppure una traduzione in inglese (qualora l'originale  non  sia
gia' in tale lingua) del certificato relativo  al  titolo  accademico
conseguito, con l'indicazione degli esami sostenuti e delle  relative
votazioni, sottoscritta sotto la propria responsabilita'; 
    al fine di  consentire  al  Collegio  dei  Docenti  di  valutarne
l'idoneita', esclusivamente ai fini della partecipazione al  presente
concorso; 
    2.b) i candidati che prevedono di conseguire il titolo accademico
entro la data  prevista  per  la  prima  prova  concorsuale  dovranno
presentare,  al  fine  di  ottenere  l'ammissione  al  concorso,   un
certificato (o un'autocertificazione prevista, ai sensi del D.P.R. n.
445 del 28.12.2000, per i soli cittadini comunitari) di iscrizione al
Corso di Studio, con  l'elenco  degli  esami  sostenuti  e  dei  voti
riportati. 
    Possono essere allegati alla domanda di partecipazione: 
    - certificati di conoscenza di lingue straniere. 
    L'Universita' degli Studi di  Trento  si  riserva  di  effettuare
controlli anche a campione secondo quanto previsto dagli artt.  71  e
seguenti del D.P.R. n. 445 del 28.12.2000. Potra' essere disposta  in
ogni momento, con provvedimento motivato, l'esclusione dei  candidati
alla selezione per difetto di requisiti previsti dal presente bando. 

(1) Con Diploma Supplement si intende un  documento  allegato  ad  un
    diploma di formazione superiore con la finalita' di migliorare la
    "trasparenza"  internazionale  e  facilitare  il   riconoscimento
    accademico  e  professionale  dei  titoli  conseguiti   (diplomi,
    lauree, certificati etc.).  Il  Diploma  Supplement  deve  essere
    emanato dalla stessa istituzione che  ha  rilasciato  il  titolo.
    Ulteriori             dettagli             sul              sito:
     http://ec.europa.eu/education/lifelong-learning-policy/doc1239_en.htm 

        
      
                               Art. 5 
 
 
                 Modalita' di ammissione alla scuola 
 
 
    L'accesso alla Scuola avviene tramite  una  procedura  selettiva,
basata su una prova scritta ed una orale. 
    Il candidato indica nella domanda  di  partecipazione  per  quale
indirizzo specialistico intende concorrere ed in quale lingua intende
sostenere le prove d'esame. A pena di esclusione dalla  selezione  il
candidato deve indicare un solo indirizzo specialistico per il  quale
intende partecipare. 
    Ai fini della prova scritta, la Commissione predispone tre tracce
per ognuna delle sottoelencate aree  disciplinari  facente  parte  di
ciascun indirizzo specialistico. 
    Per ogni area disciplinare viene estratta a sorte una  delle  tre
tracce. 
    Nell'ambito dell'indirizzo specialistico prescelto, il  candidato
potra' scegliere tra le diverse tracce estratte; in particolare: 
    - indirizzo in Diritto privato, privato comparato e commerciale: 
    i candidati potranno scegliere tra: Diritto privato  comparato  /
Analisi economica del diritto / Diritto commerciale; 
    - indirizzo in Scienze pubblicistiche: 
    i candidati potranno  scegliere  tra:  Diritto  costituzionale  /
Diritto amministrativo; 
    - indirizzo  in  Diritto  e  procedura  penale  e  filosofia  del
diritto: 
    i candidati potranno scegliere  tra:  Diritto  penale  /  Diritto
processuale penale / Filosofia del diritto; 
    - indirizzo in Storia del diritto romano e del pensiero giuridico
europeo: 
    i candidati potranno scegliere tra: Diritto romano /  Storia  del
pensiero giuridico europeo; 
    - indirizzo in Diritto sostanziale e processuale del lavoro: 
    i candidati potranno scegliere tra: Diritto del lavoro /  Diritto
processuale civile. 
    La prova scritta puo' essere svolta in una lingua  a  scelta  tra
italiano, inglese, tedesco, francese e spagnolo. 
    Nella valutazione della prova scritta la Commissione terra' conto
dell'aderenza  dell'elaborato   alla   traccia,   della   completezza
descrittiva, del rigore  dell'esposizione  e  del  linguaggio,  della
capacita' di sintesi e della chiarezza espositiva, dell'attenzione ai
profili della comparazione giuridica. 
    Sono ammessi alla prova orale i candidati che nella prova scritta
abbiano riportato un punteggio pari o superiore a 36/60. 
    Nella prova orale si procedera' alla  discussione  dell'elaborato
scritto, all'accertamento dell'attitudine del candidato alla ricerca,
ad una verifica generale delle conoscenze del candidato riguardo alle
materie dell'indirizzo specialistico prescelto. 
    La prova orale avra'  altresi'  ad  oggetto  la  ricerca  che  il
candidato  intenda  svolgere,  e  comprendera'  la   verifica   delle
conoscenze relative ad una lingua scelta dal candidato  fra  inglese,
tedesco, francese e spagnolo. Tuttavia tale verifica avra' ad oggetto
la conoscenza della lingua italiana qualora ne' la prova scritta  ne'
la prova orale siano state svolte in italiano. 
    Nella valutazione della prova orale la Commissione  terra'  conto
della chiarezza di esposizione, del grado di conoscenza della materia
oggetto d'esame nei suoi  profili  nazionali  e  sovranazionali,  del
grado di padronanza delle tematiche della ricerca  che  il  candidato
intende svolgere. Con specifico riguardo  alla  prova  di  conoscenza
linguistica,  si  terra'  conto  della  capacita'  di  lettura  e  di
traduzione e della comprensione dei concetti giuridici  nella  lingua
prescelta. 
    La prova orale si intende superata con  il  conseguimento  di  un
punteggio pari o superiore a 36/60. 
    Per sostenere le prove i candidati  dovranno  esibire  un  idoneo
documento di riconoscimento. 
    Il calendario delle prove,  con  l'indicazione  della  data,  del
luogo e dell'ora in cui si terranno, sara' reso noto almeno 20 giorni
prima,     con     avviso     pubblicato     alla     pagina     web:
 http://portale.unitn.it/ic/dott/sgce.htm  
    come previsto dall'art. 20 comma 2 del Regolamento di  Ateneo  in
materia di Scuole di Dottorato di Ricerca. 

        
      
                               Art. 6 
 
 
                      Commissione esaminatrice 
 
 
    La Commissione esaminatrice per l'accesso al  corso  e'  nominata
dal Rettore sentito il Collegio dei Docenti. Essa si compone  di  tre
membri scelti tra i  professori  e  i  ricercatori  di  ruolo,  anche
stranieri,  afferenti  alle  aree  scientifico-disciplinari  cui   si
riferiscono gli indirizzi specialistici. La Commissione puo'  essere,
inoltre, integrata da non  piu'  di  due  esperti,  anche  stranieri,
scelti nell'ambito di enti e di  strutture  pubbliche  e  private  di
ricerca. La nomina di  tali  esperti  e'  obbligatoria  nel  caso  di
convenzioni o intese con piccole e medie imprese. 
    Espletate  le  prove  di  concorso,  la  Commissione  compila  la
graduatoria generale di merito sulla base dei risultati ottenuti  dai
candidati nelle singole prove. 
    La   graduatoria   sara'   resa   pubblica   all'indirizzo   web:
http://portale.unitn.it/ic/dott/sgce.htm. 
    Mediante tale avviso si intende  assolto  l'adempimento  relativo
alla pubblicita' degli atti. 
    Ai vincitori non saranno inviate comunicazioni personali. 

        
      
                               Art. 7 
 
 
                 Ammissione alla scuola di dottorato 
 
 
    I candidati saranno ammessi  alla  Scuola  di  Dottorato  secondo
l'ordine di graduatoria fino alla concorrenza del  numero  dei  posti
messi a concorso. 
    In caso di pari merito: per l'assegnazione dei posti con borsa di
studio prevale la valutazione della situazione economica  determinata
ai sensi del D.P.C.M. del  9.04.2001  e  successive  modificazioni  e
integrazioni; per l'assegnazione dei  posti  senza  borsa  di  studio
prevale la minore eta'. 
    In corrispondenza di eventuale rinuncia dell'avente diritto prima
dell'inizio del corso (1 novembre  2011),  subentra  altro  candidato
secondo l'ordine della graduatoria. 
    In caso di rinuncia o  di  esclusione  del  vincitore  nel  primo
trimestre del primo anno di  corso,  e'  facolta'  del  Collegio  dei
Docenti valutare l'opportunita' di coprire il posto  vacante  con  un
altro candidato secondo l'ordine della graduatoria. 
    In base all'art. 19, comma 3 del Regolamento di Ateneo in materia
di  Scuole  di  Dottorato  di  Ricerca  e  a  quanto  precedentemente
deliberato dal Collegio  dei  Docenti,  la  Commissione  esaminatrice
ammettera' in soprannumero, in misura  non  eccedente  il  16,5%  del
totale dei posti attivati,  candidati  idonei  nella  graduatoria  di
merito appartenenti ad una delle seguenti categorie: 
    a. candidati extracomunitari che, al momento della  presentazione
della domanda, risultino assegnatari di borsa di studio  a  qualsiasi
titolo conferita (2) (ad es. assegnata  dal  Ministero  degli  Affari
Esteri o  dal  Governo  del  Paese  di  provenienza  o  da  Organismi
internazionali). 
    b.  candidati  appartenenti  a  Paesi  con  i  quali  esista  uno
specifico accordo intergovernativo seguito  da  apposita  convenzione
con l'Ateneo, senza oneri finanziari obbligatori per l'Universita' di
Trento; 
    c. assegnisti di ricerca,  ai  sensi  dell'art.  51  della  Legge
449/97 (3) . 

(2) La durata della borsa di studio dovra' coprire almeno  una  parte
    del triennio di dottorato. 

(3) I titolari di assegno  di  ricerca  risultati  vincitori  possono
    chiedere l'iscrizione alla Scuola di  dottorato  in  qualita'  di
    vincitori rinunciando all'assegno, oppure  chiedere  l'iscrizione
    in  sovrannumero  senza  rinunciare  all'assegno.  L'opzione   e'
    irrevocabile. 

        
      
                               Art. 8 
 
 
          Modalita' di iscrizione alla scuola di dottorato 
 
 
    I candidati  utilmente  collocati  nella  graduatoria  di  merito
dovranno presentare o  fare  pervenire  domanda  di  iscrizione  alla
Scuola di Dottorato in carta legale al seguente indirizzo: 
    Universita' degli Studi di Trento 
    Ufficio Dottorati ed Esami di Stato 
    Via Inama 5 - 38122 Trento (Italia) 
    entro 15 giorni a decorrere dal giorno  successivo  a  quello  di
pubblicazione    della    graduatoria     finale     alla     pagina:
 http://portale.unitn.it/ic/dott/sgce.htm . 
    La domanda dovra' essere corredata, ove previsto, della  ricevuta
del pagamento della Tassa provinciale  per  il  diritto  allo  studio
universitario (TDS). 
    Nella  domanda  di  iscrizione  (disponibile   presso   l'Ufficio
Dottorati   ed   Esami   di   Stato   e   scaricabile   alla   pagina
 https://www.unitn.it/ateneo/2429/immatricolazione-e-iscrizione-agli-an
ni-successivi) il candidato dichiara: 
    - di chiedere/non chiedere l'erogazione  della  borsa  di  studio
(anche i vincitori non beneficiari di borsa  devono  effettuare  tale
opzione nell'eventualita' che un candidato avente titolo  alla  borsa
vi rinunci); 
    - di essere/non essere titolare di una borsa di studio  conferita
del Governo italiano nell'ambito dei programmi di  cooperazione  allo
sviluppo e degli accordi intergovernativi culturali e scientifici; 
    - di avere/non avere gia' usufruito in precedenza di una borsa di
studio (anche per un solo anno) per un corso di Dottorato di  Ricerca
in Italia; 
    -  di  essere/non  essere  in  servizio   presso   una   Pubblica
Amministrazione o altro Ente pubblico italiano; 
    - di non essere iscritto e di impegnarsi a non iscriversi a corsi
di diploma,  di  laurea,  a  scuole  di  specializzazione,  ad  altre
Scuole/Corsi di Dottorato e a master  di  I  e  II  livello  fino  al
conseguimento del  titolo.  In  caso  affermativo,  di  impegnarsi  a
sospenderne la frequenza prima dell'inizio del corso; 
    - di impegnarsi a  richiedere  preventivamente  al  Collegio  dei
Docenti l'autorizzazione  allo  svolgimento  di  eventuali  attivita'
lavorative, anche gia' in corso, presso amministrazioni  pubbliche  o
enti privati; 
    - di impegnarsi a  comunicare  tempestivamente  ogni  cambiamento
della propria residenza e recapito. 
    I vincitori non cittadini UE in possesso di un titolo  accademico
non conseguito in Italia, e i vincitori cittadini UE in  possesso  di
un  titolo  accademico  conseguito  in  un  Paese  non  UE,  dovranno
presentare entro il 2 novembre 2011 la Dichiarazione di Valore ed  il
certificato relativo al titolo  accademico  conseguito  con  esami  e
votazioni, tradotto e legalizzato dalle Rappresentanze diplomatiche o
consolari del Paese al cui ordinamento appartiene  l'istituzione  che
l'ha rilasciato. La Dichiarazione di Valore dovra' certificare che il
titolo di studio posseduto e' valido nel Paese di  conseguimento  per
l'iscrizione ad un corso accademico analogo al Dottorato di Ricerca. 
    I vincitori che non  presentano  la  domanda  di  ammissione  nel
termine di 15 giorni, decorrente dal giorno successivo  a  quello  di
pubblicazione  della  graduatoria  finale   alla   pagina   Internet:
 http://portale.unitn.it/ic/dott/sgce.htm      saranno      considerati
rinunciatari e i posti corrispondenti saranno  messi  a  disposizione
dei  candidati  classificatisi   idonei,   secondo   l'ordine   della
graduatoria. 

        
      
                               Art. 9 
 
 
                           Borse di studio 
 
 
    Le borse di  studio  sono  assegnate  in  base  alla  graduatoria
generale di merito redatta dalla competente Commissione esaminatrice. 
    Qualora  l'avente  titolo  rinunci  alla  borsa  subentra   altro
candidato secondo l'ordine della graduatoria. 
    In presenza di una o piu' borse di dottorato finanziate  da  enti
esterni, i candidati possono scegliere di quale fruire  in  relazione
alla loro posizione nella graduatoria generale di merito. Qualora  la
borsa finanziata da enti esterni vincoli l'erogazione della stessa  a
specifiche  tematiche  di  tesi,  il  candidato  puo'  scegliere   se
accettare  la  borsa  o  rinunciarvi.  In  caso  di  accettazione  il
candidato sara' tenuto a menzionare l'ente finanziatore nella tesi di
dottorato e, a consegnare,  all'ottenimento  del  titolo,  una  copia
della tesi all'ente finanziatore stesso. 
    L'importo annuo della borsa di studio ammonta a Euro 13.638,47 al
lordo di eventuali oneri  a  carico  del  dottorando  previsti  dalla
normativa vigente (4) . 
    Le  somme  vengono  erogate,  di  norma,  a  cadenza   bimestrale
anticipata, salvo recupero di eventuale indebito per  le  ipotesi  di
esclusione o sospensione del dottorando. 
    Le borse di dottorato non possono essere cumulate con altre borse
di studio a qualsiasi titolo conferite tranne che con quelle concesse
da  Istituzioni  nazionali  o  straniere  utili  ad  integrare,   con
soggiorni all'estero, l'attivita' di ricerca del dottorando. 
    La borsa di  studio  e'  aumentata  del  50%  per  i  periodi  di
permanenza all'estero autorizzati dal Coordinatore o dal Collegio dei
Docenti. 
    Previo  mantenimento  dei  requisiti   di   merito,   la   durata
dell'erogazione della borsa di studio e' pari all'intera  durata  del
ciclo. 
    Le sospensioni della frequenza del corso di  durata  superiore  a
trenta giorni comportano la sospensione dell'erogazione della borsa. 

(4) Alla data di emanazione del presente bando, la normativa  vigente
    stabilisce, ex art. 2 comma 26 della Legge  335/95  e  successive
    modifiche e integrazioni, che la borsa di dottorato  a  decorrere
    dal 01/01/2010 e' assoggettabile a contributo INPS, pari al 17% o
    26,72%, di cui 1/3 a carico del dottorando. 

        
      
                               Art. 10 
 
 
                  Obblighi e diritti dei dottorandi 
 
 
    I dottorandi hanno l'obbligo di frequentare i corsi di  dottorato
e di compiere continuativamente attivita' di  studio  e  di  ricerca,
secondo i programmi e le modalita' fissate dal Collegio dei  Docenti,
come specificato all'art. 3 del presente bando. 
    I dottorandi impegnati in un programma di co-tutela (5)  di  tesi
hanno altresi' l'obbligo di seguire  le  attivita'  di  studio  e  di
ricerca fissate  secondo  l'apposita  convenzione  con  l'universita'
straniera. 
    Ogni dottorando, a partire dal secondo anno di corso, e' tenuto a
trascorrere un  periodo  minimo  di  sei  mesi  (non  necessariamente
continuativi) per svolgimento di attivita' di ricerca presso istituti
stranieri,  salva  espressa  deroga  del  Collegio  dei  Docenti,  su
richiesta dell'interessato, per i dottorandi che non usufruiscono  di
borsa di studio o per altri particolari motivi. 
    A seguito della valutazione dell'attivita' svolta dal dottorando,
il Collegio dei Docenti puo', con motivata deliberazione, proporre al
Rettore la sua esclusione dalla Scuola. 
    Le borse di studio, finanziate da enti esterni, che prevedano  lo
svolgimento di una specifica  attivita'  di  ricerca,  vincolano  gli
assegnatari allo svolgimento di tale attivita'. 
    L'Universita' garantisce nel periodo di frequenza  del  corso  la
copertura  assicurativa  per  infortuni  e  responsabilita'   civile,
limitatamente alle attivita'  che  si  riferiscono  al  Dottorato  di
Ricerca. 
    In base all'art. 2 primo comma, della legge 13 agosto 1984 n. 476
e successive modifiche il pubblico dipendente ammesso al Dottorato di
Ricerca puo' domandare di essere collocato, per il periodo di  durata
del corso di Dottorato, in aspettativa per motivi  di  studio,  senza
assegni, e puo' usufruire della borsa di  studio,  ove  ricorrano  le
condizioni richieste. 
    In caso di ammissione a Corsi di Dottorato di Ricerca senza borsa
di studio, o di  rinuncia  a  questa,  l'interessato  in  aspettativa
conserva il trattamento economico, previdenziale e di  quiescenza  in
godimento da parte dell'amministrazione pubblica presso la  quale  e'
instaurato il rapporto di lavoro. Qualora, dopo il conseguimento  del
titolo  di  Dottore  di  Ricerca,   il   rapporto   di   lavoro   con
l'amministrazione pubblica cessasse per volonta' del dipendente entro
due anni dal termine del  Corso,  e'  dovuta  la  restituzione  degli
importi corrisposti durante il Corso di Dottorato (6) . 

(5) Maggiori informazioni sui programmi di cotutela di tesi  e  sugli
    accordi  gia'  in  vigore  sono  reperibili   alla   pagina   web
     https://www.unitn.it/ateneo/1495/la-co-tutela-di-tesi-nel-dottorat
    o-di-ricerca 

(6) Per gli  opportuni  approfondimenti  si  rimanda  alla  normativa
    citata. 

        
      
                               Art. 11 
 
 
            Criteri per l'ammissione agli anni successivi 
 
 
    Per essere  ammesso  al  secondo  anno,  ogni  dottorando  dovra'
ottenere nel corso del I anno 60 crediti: 
    - 40 crediti per la frequenza alle attivita' didattiche del primo
anno, in misura non inferiore al 75% delle lezioni obbligatorie: 
    - 20 crediti per l'approvazione, da parte del Coordinatore  o  di
una Commissione consultiva eventualmente nominata  dal  Collegio  dei
Docenti, di due elaborati scritti, uno in italiano ed uno  in  lingua
straniera (inglese, tedesco,  francese  o  spagnolo).  Gli  elaborati
dovranno vertere su due degli incontri scientifici a cui i dottorandi
partecipano nel corso del primo  anno,  uno  dei  quali  relativo  al
proprio indirizzo specialistico  di  studi,  l'altro  su  un  diverso
indirizzo. Gli elaborati,  di  circa  20  cartelle,  dovranno  essere
consegnati entro il 15 settembre. 
    Per essere ammesso al terzo anno, ogni dottorando dovra' ottenere
nel corso del II anno 60 crediti: 
    - 30 crediti per  la  frequenza  alle  attivita'  didattiche  sia
interne che esterne al Dipartimento, in misura non inferiore  al  75%
delle lezioni obbligatorie  del  secondo  anno,  sulla  base  di  una
relazione presentata dal dottorando  ed  approvata  dal  responsabile
dell'indirizzo specialistico; 
    - 30 crediti per il superamento di un  colloquio  che  si  terra'
all'incirca all'inizio di ottobre  al  cospetto  di  una  commissione
nominata dal Collegio dei Docenti e che vertera'  sullo  stato  della
ricerca, in base all'indice, ancorche'  provvisorio,  della  tesi  di
Dottorato; ciascun dottorando fara' pervenire alla  Segreteria  della
Scuola entro la meta' di settembre l'indice  della  propria  tesi  di
Dottorato. 

        
      
                               Art. 12 
 
 
       Ammissione all'esame finale e conseguimento del titolo 
 
 
    Per essere  ammesso  all'esame  finale,  ogni  dottorando  dovra'
ottenere nel corso del terzo anno 40 crediti: 
    - 20 crediti per  la  frequenza  alle  attivita'  didattiche  sia
interne che esterne al Dipartimento, in misura non inferiore  al  75%
delle  lezioni  obbligatorie  del  terzo  anno,  sulla  base  di  una
relazione presentata dal dottorando  ed  approvata  dal  responsabile
dell'indirizzo specialistico; 
    - 20 crediti  per  l'attivita'  di  elaborazione  della  tesi  di
dottorato,  sulla  base  dello  stato  di  perfezionamento  accertato
attraverso il parere favorevole del tutor. 
    Ulteriori 20 crediti sono riconosciuti con  l'approvazione  della
tesi e della relativa discussione. 
    L'esame  finale  si  svolge  al  cospetto  di   una   Commissione
giudicatrice nominata dal Rettore, su designazione del  Collegio  dei
Docenti in conformita' al Regolamento di Ateneo in materia di  Scuole
di Dottorato di Ricerca. 
    Il dottorando discute la tesi  nella  lingua  concordata  con  il
Coordinatore. 
    Il dottorando, che  abbia  sostenuto  l'esame  finale  con  esito
positivo,  consegue  il  titolo  di  Dottore  di  Ricerca  in  "Studi
Giuridici  Comparati  ed  Europei",   accompagnato   dall'indicazione
dell'indirizzo specialistico cui il dottorando ha fatto afferenza. 
    Il rilascio della certificazione del conseguimento del titolo  e'
subordinato al deposito, da parte dell'interessato, della tesi finale
nell'archivio  istituzionale  d'Ateneo  ad  accesso  aperto,  che  ne
garantira' la conservazione e la pubblica consultabilita'; sara' cura
dell'Universita' effettuare il deposito a norma di  legge  presso  le
Biblioteche Nazionali di Roma e di Firenze. 

        
      
                               Art. 13 
 
 
                          Dottorato europeo 
 
 
    Il  Dottorato  prevede   la   possibilita'   di   conseguire   il
riconoscimento di carattere  europeo  a  condizione  che  rispetti  i
requisiti richiesti dalla dichiarazione della conferenza dei  Rettori
dell'Unione Europea, formulata al Congresso di Salamanca del 1991. 
    In particolare, in questi casi: 
    1. la tesi  dottorale  dovra'  essere  approvata  da  almeno  due
docenti,  di  almeno  due   istituzioni   di   istruzione   superiore
appartenenti a due Stati europei diversi dallo Stato in cui  la  tesi
sara' discussa; 
    2. almeno uno dei membri della Commissione giudicatrice sara'  un
professore di uno dei due Stati europei diversi dallo Stato in cui la
tesi sara' discussa; 
    3. almeno una parte della discussione della tesi avverra' in  una
lingua ufficiale diversa da  quella  dello  Stato  in  cui  ha  luogo
l'esame finale; 
    4. la preparazione  della  tesi  avra'  luogo  con  attivita'  di
ricerca che preveda la permanenza all'estero in  uno  Stato  europeo,
per almeno un trimestre,  presso  le  strutture  universitarie  e  di
ricerca  che  hanno  aderito  o  dichiarato  la  disponibilita'  alla
collaborazione con il Dottorato. 

        
      
                               Art. 14 
 
 
                   Trattamento dei dati personali 
 
 
    L'Universita' degli Studi di Trento, in  attuazione  del  Decreto
Legislativo  196/03  "Codice  in  materia  di  protezione  dei   dati
personali", si impegna a utilizzare  i  dati  personali  forniti  dal
candidato per l'espletamento delle procedure concorsuali e  per  fini
istituzionali. 
    La partecipazione al concorso comporta, nel rispetto dei principi
di cui alla succitata legge espressione di tacito consenso  a  che  i
dati personali dei candidati e quelli relativi alle prove concorsuali
vengano pubblicati sul sito Internet dell'Universita' degli Studi  di
Trento. 

        
      
                               Art. 15 
 
 
                        Norme di riferimento 
 
 
    Per quanto non previsto dal  presente  bando  si  fa  riferimento
all'art. 4 della Legge n. 210 del 3.07.1998, al Decreto  Ministeriale
n. 224 del 30.04.1999 e al Regolamento di Ateneo in materia di Scuole
di Dottorato di Ricerca, emanato con Decreto  Rettorale  n.  997  del
16.12.2003 e successivamente modificato con Decreto Rettorale n.  359
del 19.04.2006. 
      Trento, 1 giugno 2011 
 
                                                    Il Rettore: Bassi