Concorso per UNIVERSITA' DI TRENTO

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Concorso

Attenzione, il bando selezionato non è attivo, poichè è scaduto il termine per la presentazione della domanda


Tipologia Concorso
Tipologia Contratto
Posti 14
Fonte: Gazzetta Ufficiale Repubblica Italiana N. 62 del 06-08-2013
Sintesi: UNIVERSITA' DI TRENTO Concorso (Scad. 18 settembre 2013) Bando di concorso per l'ammissione al dottorato di ricerca in «Studi giuridici comparati ed europei» 29° ciclo ...
Ente: UNIVERSITA' DI TRENTO
Regione: TRENTINO ALTO ADIGE
Provincia: TRENTO
Comune: TRENTO
Data di inserimento: 06-08-2013
Data Scadenza bando 18-09-2013
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UNIVERSITA' DI TRENTO

Concorso (Scad. 18 settembre 2013)

Bando di concorso per l'ammissione al dottorato di ricerca in «Studi giuridici comparati ed europei» 29° ciclo

 
 
                             IL RETTORE 
 
    Vista la legge 3 luglio 1998, n. 210, e in particolare l'art.  4,
come modificato dall'art. 19, comma 1, della legge 30 dicembre  2010,
n. 240; 
    Visto il  decreto  Ministeriale  dell'8  febbraio  2013,  n.  45,
recante le modalita' di accreditamento delle  sedi  e  dei  corsi  di
dottorato e i criteri per la istituzione dei corsi  di  dottorato  da
parte degli enti accreditati; 
    Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del  9
aprile 2001 e successive modificazioni e integrazioni, con  il  quale
sono stati determinati i criteri per l'uniformita' di trattamento sul
diritto agli studi universitari; 
    Visto lo Statuto dell'Universita' degli Studi di  Trento  emanato
con decreto Rettorale n. 167 del 23 aprile 2012; 
    Visto il  Regolamento  di  Ateneo  in  materia  di  Dottorato  di
Ricerca, emanato con decreto Rettorale n. 383 del 4 luglio 2013; 
    Vista la proposta di attivazione del Corso di Dottorato di durata
triennale da parte della Facolta' di Giurisprudenza dd.  28  novembre
2012; 
    Vista la relazione del  Nucleo  di  Valutazione  Interna  del  22
gennaio 2013 in ordine ai requisiti di  idoneita'  dei  Dottorati  di
Ricerca proposti; 
    Vista la delibera  assunta  dal  Senato  Accademico  in  data  29
gennaio 2013; 
    Vista la proposta della Facolta' di Giurisprudenza del 24  luglio
2013; 
    Tutto cio' premesso; 
 
                              Decreta: 
 
 
                               Art. 1 
 
 
                             Attivazione 
 
 
    E' attivato per l'anno accademico 2013/14 dall'Universita'  degli
Studi di Trento il 29° ciclo del Corso di  Dottorato  di  Ricerca  in
Studi Giuridici Comparati ed Europei presso il Dipartimento «Facolta'
di Giurisprudenza», via Verdi 53 - 38122 Trento (Italia). 
    E' indetta selezione pubblica per la copertura di n. 14 posti  di
cui n. 7 coperti da  borsa  di  studio,  finanziati  dall'Universita'
degli Studi di Trento. 
    Durata: triennale. 
    Coordinatore: prof. Giandomenico Falcon  -  tel.  0461  283833  -
E-mail: giandomenico.falcon@unitn.it 
    Segreteria  del  Corso:  presso  la  Facolta'  di  Giurisprudenza
dell'Universita' degli Studi di Trento - tel. 0461  283811  -  E-mail
dottorato.sgce@unitn.it 
    Lingue ufficiali del corso: italiano e inglese. 
    Curricula attivati: 
    Diritto privato, privato comparato e commerciale; 
    Diritto amministrativo, costituzionale e internazionale; 
    Diritto e procedura penale e Filosofia del diritto; 
    Storia del diritto romano e del pensiero giuridico europeo; 
    Diritto sostanziale e processuale del lavoro. 
    Il Corso di Dottorato opera in collaborazione con
    Settori scientifico-disciplinari: Tutti i settori dell'Area 12  -
Scienze giuridiche. 
    I posti con borsa di studio potranno essere aumentati  a  seguito
di finanziamenti, erogati da  altre  universita',  enti  pubblici  di
ricerca  o  da  qualificate  strutture  produttive  private,  che  si
rendessero disponibili dopo l'emanazione del presente bando ed  entro
la  data  fissata  per  l'espletamento  dell'ultima  prova   prevista
nell'ambito del relativo concorso. L'eventuale aumento del numero  di
borse  di  studio   potra'   determinare   l'incremento   dei   posti
complessivamente messi a concorso.  Di  tale  incremento  sara'  data
comunicazione            alla            pagina             Internet:
https://www.unitn.it/ateneo/2578/concorso-di-ammissione. 
                               Art. 2 
 
 
                       Requisiti di ammissione 
 
 
    Possono presentare  domanda  di  partecipazione  al  concorso  di
ammissione al Corso di Dottorato di  Ricerca  di  cui  al  precedente
articolo, senza limiti di sesso, di eta' e  di  cittadinanza,  coloro
che sono in possesso di  laurea  magistrale  attivata  ai  sensi  del
decreto Ministeriale 22 ottobre 2004 n. 270, o titolo  di  studio  ad
essa equiparato, o di analogo titolo accademico conseguito all'estero
riconosciuto idoneo dalla commissione giudicatrice per  l'accesso  al
Corso di Dottorato. 
    Possono  altresi'   partecipare   alla   selezione   coloro   che
conseguiranno  il  titolo  accademico  entro  il  31  ottobre   2013,
presentando: 
      un  certificato  d'iscrizione  con   esami   sostenuti   e   la
corrispondente   votazione   (per   i   cittadini   comunitari,   una
dichiarazione sostitutiva di certificazione come  previsto  dall'art.
46 del decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 28 dicembre
2000 e successive modifiche, redatta utilizzando l'Allegato A); 
      una dichiarazione da parte del relatore della tesi o  di  altro
responsabile accademico nella quale  sia  precisato  che  si  prevede
l'acquisizione del titolo accademico da parte dello studente entro il
31 ottobre 2013. 
    Qualora il candidato risultasse vincitore, l'ammissione al  Corso
di Dottorato verra' disposta  «con  riserva»  e  il  candidato  sara'
tenuto a presentare alla Segreteria del Corso di Dottorato di Ricerca
in «Studi Giuridici Comparati ed Europei» (indirizzo via Verdi, 53  -
38122 Trento; tramite fax al seguente numero:  +39  0461  281874),  a
pena di decadenza, il certificato relativo al titolo (per i cittadini
comunitari, una  dichiarazione  sostitutiva  di  certificazione  come
previsto dall'art. 46 del decreto del Presidente della Repubblica  n.
445 del 28 dicembre 2000 redatta utilizzando l'Allegato  A)  entro  e
non oltre l'8 novembre 2013. 
                               Art. 3 
 
 
               Titolo accademico conseguito all'estero 
 
 
    I  titoli  universitari  conseguiti  all'estero   devono   essere
comparabili al titolo di Laurea  Magistrale  per  durata,  livello  e
campo disciplinare.  Nel  rispetto  di  tale  principio,  sulla  loro
ammissibilita' delibera il Collegio dei Docenti. 
I candidati in possesso di titolo accademico straniero  che  non  sia
gia' stato dichiarato equipollente 
ad una laurea italiana dovranno fare espressa richiesta di  idoneita'
del titolo  di  studio  nella  domanda  di  ammissione  al  concorso,
allegando alla domanda online i seguenti documenti: 
    certificato relativo al titolo accademico con esami  sostenuti  e
la  corrispondente  votazione   (i   cittadini   comunitari   possono
presentare  una  dichiarazione  sostitutiva  di  certificazione  come
previsto dal decreto del Presidente della Repubblica n.  445  del  28
dicembre 2000 e successive modifiche redatta  utilizzando  l'Allegato
A); 
    traduzione in lingua  inglese,  in  lingua  francese,  tedesca  o
spagnola, ove non gia' in tali lingue, del  certificato  relativo  al
titolo accademico conseguito, con l'indicazione degli esami sostenuti
e  delle  relative   votazioni,   sottoscritta   sotto   la   propria
responsabilita', al fine di consentire al  Collegio  dei  Docenti  di
valutarne l'idoneita', esclusivamente ai fini della partecipazione al
presente concorso; 
    ogni   altra   documentazione   ritenuta   utile    a    valutare
l'ammissibilita'  del  titolo  posseduto  per  la  partecipazione  al
concorso (Diploma Supplement (2)  o Dichiarazione di valore in (3)  ,
etc.). 
    I vincitori in possesso di un titolo accademico non conseguito in
Italia dovranno presentare entro il 31 dicembre 2013  alla  Divisione
Supporto Corsi di Dottorato e Alta Formazione - Polo Citta' - fax  n.
+39-0461-282191 o via e-mail dottorati-citta@unitn.it: 
      la Dichiarazione di Valore unitamente al  certificato  relativo
al titolo  con  esami  e  votazioni,  tradotto  e  legalizzato  dalle
Rappresentanze  diplomatiche  o  consolari  italiane  del  Paese  cui
appartiene l'istituzione che l'ha  rilasciato.  La  Dichiarazione  di
Valore dovra' certificare che il titolo di studio posseduto e' valido
nel Paese di conseguimento per l'iscrizione ad  un  corso  accademico
analogo al Dottorato di Ricerca; 
      o, in alternativa alla  Dichiarazione  di  Valore,  il  Diploma
Supplement in lingua inglese, redatto secondo il  modello  sviluppato
dalla    Commissione    europea,    dal    Consiglio    d'europa    e
dall'UNESCO/CEPES). 

(1)Maggiori        informazioni        alla        pagina         web
https://www.cimea.it/default.aspx?IDC=113  

(2) Con Diploma Supplement si intende un  documento  allegato  ad  un
    diploma di formazione superiore con la finalita' di migliorare la
    "trasparenza"  internazionale  e  facilitare  il   riconoscimento
    accademico  e  professionale  dei  titoli  conseguiti   (diplomi,
    lauree, certificati etc.).  Il  Diploma  Supplement  deve  essere
    emanato dalla stessa istituzione che  ha  rilasciato  il  titolo.
    Ulteriori                      dettagli                       sul
    sito:http://ec.europa.eu/education/lifelong-learning-policy/doc12
    39_en.htm 

(3) locohttps://www.cimea.it/default.aspx?IDC=118;
    https://www.studiare-in-italia.it/studying/inf-07.html 
                               Art. 4 
 
 
                         Programma del corso 
 
 
    Il programma formativo  del  primo  anno  e'  comune  a  tutti  i
curricula attivati. 
    Esso si fonda su: 
      un corso di almeno 80 ore costituito da iniziative seminariali,
predisposte nell'ambito di ciascun curriculum, aventi ad  oggetto  il
tema comune dell'interpretazione giuridica nonche'  le  problematiche
fondamentali del curriculum; 
      altre 20 ore vengono  dedicate  ad  iniziative  seminariali  su
tematiche trasversali, quali, esemplificativamente,  la  circolazione
dei modelli giuridici, il rapporto tra scienze giuridiche  e  scienze
sociali,  le  innovazioni  giuridiche  dovute   al   fenomeno   della
globalizzazione, l'analisi economica del diritto; 
      altre  20  ore  sono  a  disposizione  dei  dottorandi  per  la
partecipazione a seminari, convegni e giornate di  studio  interne  o
esterne alla Facolta'. 
    Le lezioni potranno essere svolte anche da docenti  esterni  alla
Facolta', italiani o stranieri. Potranno essere in  parte  svolte  in
lingua inglese, e, ove opportuno a giudizio del Collegio dei Docenti,
anche in francese, tedesco e spagnolo. 
    I dottorandi parteciperanno inoltre ad altre attivita'  formative
strutturate,    organizzate    nell'ambito    della    Facolta'    di
Giurisprudenza, nonche' di strutture dell'Universita' degli Studi  di
Trento, per un minimo di 80 ore. 
    Il programma degli anni successivi  si  articola  per  curricula,
attraverso iniziative seminariali e brevi corsi: 
A) Diritto privato, privato comparato e commerciale 
    Gli ambiti tematici del dottorato in  riferimento  al  secondo  e
terzo anno di corso saranno: 
      la conoscenza dei modelli -  macrocomparazione  e  comparazione
diacronica; 
      la  comparazione   degli   istituti   -   microcomparazione   e
comparazione sincronica; 
      il  diritto  delle  imprese:  struttura  finanziaria,   modelli
societari di corporate governance, integrazione tra imprese,  profili
sanzionatori e rimediali, imprese e scopo non lucrativo. 
    Saranno  approfondite  in  particolare  le   seguenti   tematiche
corrispondenti a moduli didattici: 
      sistemi   giuridici   comparati   -   proprieta',    contratto,
responsabilita' nelle esperienze di Civil Law e di Common Law; 
      analisi  comparata,  in  prospettiva   interdisciplinare,   dei
sistemi di governo della proprieta' intellettuale; 
      formazione di un diritto privato comune europeo; 
      circolazione  dei  modelli  nell'ambito  del  diritto   privato
europeo - circolazione di modelli di Civil Law e di Common Law; 
      diritto dell'economia - circolazione  dei  modelli  ed  analisi
economica. 
    Gia' nel corso dei  cicli  precedenti,  il  percorso  di  Analisi
economica del diritto inserito all'interno della Corso  di  Dottorato
in Studi Giuridici Comparati ed Europei  ha  consentito  una  stretta
collaborazione con il Dipartimento di Economia e  management  per  la
realizzazione  di  alcune  iniziative  rivolte  ai   dottorandi.   In
particolare,  i  dottorandi  potranno  partecipare  alle   iniziative
organizzate dal Dipartimento di Economia e management, come la Summer
School in Behavioral Economics, e altri seminari su temi  di  ricerca
comuni ai Dipartimenti «Facolta' di  Giurisprudenza»  e  «Economia  e
management». 
B) Diritto amministrativo, costituzionale e internazionale 
    Gli ambiti tematici relativi al secondo e  terzo  anno  di  corso
riguarderanno   l'approfondimento   delle   materie   di    carattere
giuspubblicistico, in particolare la tutela dei diritti fondamentali. 
    In questa parte, il curriculum manterra' al proprio  interno  una
struttura unitaria, anche se articolata in una pluralita'  di  centri
d'attenzione   disciplinare   liberamente   aggregabili   entro   una
prospettiva  di   diritto   nazionale,   comparato,   comunitario   e
internazionale, in virtu' delle analogie dei fondamenti sostanziali e
procedurali della tutela dei diritti fondamentali. 
    In  particolare,  oggetto  specifico  del  curriculum  saranno  i
seguenti temi: 
      i diritti fondamentali:  origini  filosofiche  e  codificazione
costituzionale; 
      i  diritti  fondamentali:  fondamento,  regime,   struttura   e
contenuto; 
      i diritti dei cittadini comunitari; 
      i diritti dei cittadini extracomunitari; 
      gli strumenti internazionali di  tutela:  strumenti  universali
(ONU)  e  strumenti  regionali  (Consiglio  d'Europa,  UA  -   Unione
Africana, OSA - Organizzazione degli Stati Americani); 
      gli  strumenti  processuali  internazionali  e  sovranazionali:
giudici  internazionali  e  giudice  comunitario;  rapporti  con   le
giurisdizioni nazionali; 
      gli  strumenti  di  tutela  del   settore:   la   liberta'   di
manifestazione  del  pensiero  (liberta'  informatica,  liberta'   di
comunicazione, diritto di accesso ai documenti amministrativi, tutela
dei dati sanitari,  tutela  dei  dati  statistici,  il  regime  delle
deroghe); la partecipazione al procedimento amministrativo; le  carte
dei servizi (la posizione  dell'utente  nei  confronti  dei  soggetti
erogatori di servizi  pubblici);  gli  strumenti  di  attuazione  del
principio di sussidiarieta' orizzontale; 
      i diritti dei popoli, con particolare riferimento al  principio
di  autodeterminazione,  alla  sovranita'  permanente  sulle  risorse
naturali e ai diritti dei popoli indigeni; 
      i diritti delle minoranze (etniche,  linguistiche,  religiose):
strumenti di tutela individuale e collettiva; 
      la  tutela  dei  diritti  umani  nei  conflitti   armati,   con
riferimento alla relazione tra diritti umani  e  diritto  umanitario,
alle situazioni di occupazione bellica  e  al  problema  dei  diritti
umani dei combattenti; 
      la relazione tra la tutela dei diritti economici e sociali,  la
protezione internazionale dell'ambiente e gli obblighi derivanti  dal
diritto del commercio internazionale  e  dal  diritto  internazionale
degli investimenti; 
      i  diritti  fondamentali  di  fronte  alle   nuove   tecnologie
applicate alla biomedicina (BioDiritto); 
      gli strumenti di tutela:  a)  giustizia  in  ambito  europeo  e
costituzionale;  b)  giustizia   amministrativa;   c)   giurisdizione
ordinaria; d) giurisdizione internazionale;gli strumenti  di  tutela:
tutela definitiva e tutela cautelare. 
C) Diritto e procedura penale e filosofia del diritto 
    I temi di ricerca proposti si sviluppano nei seguenti settori: 
      Armonizzazione del  diritto  penale  e  processuale  penale  in
prospettiva europea e transnazionale. 
    In questo ambito, si intendono privilegiare  gli  studi  relativi
alla comparazione tra gli ordinamenti con particolare  attenzione  ai
profili   di   armonizzazione,   oggi   incentivati   da   iniziative
sovranazionali che  vanno  nella  direzione  di  un  adeguamento  dei
diritti nazionali a  principi  fissati  in  disposizioni  di  diritto
comunitario o internazionale. 
    Riguardo alla relazione con il diritto  dell'Unione  Europea,  si
guardera' soprattutto all'individuazione degli strumenti di contrasto
comuni nella  lotta  contro  le  frodi,  il  riciclaggio,  la  tutela
dell'ambiente, considerando sia le fattispecie incriminatici  che  le
misure di natura processuale,  come  ad  esempio  l'introduzione  del
mandato di arresto europeo. 
    Riguardo alla relazione  con  il  diritto  internazionale,  sara'
oggetto principale  di  attenzione  lo  Statuto  della  Corte  penale
internazionale, e la sua attuazione mediante i  procedimenti  davanti
alla Corte dell'Aja. La giurisprudenza della Corte sara' in grado  di
fornire interessantissimi e numerosi spunti per  articolate  indagini
scientifiche su questioni fondamentali concernenti i  presupposti  di
teoria  generale  del  reato  (criteri   di   imputazione,   elemento
soggettivo ed errore, concorso di persone,  scriminanti  e  scusanti,
commisurazione  della  pena),  le   singole   fattispecie   criminose
(genocidio,  crimini  di  guerra,  crimini  contro   l'umanita')   ed
importanti aspetti processuali  (ruolo  dell'accusa,  azione  penale,
tecniche di  indagine,  formazione  della  prova,  ne  bis  in  idem,
efficacia del giudicato). 
    La riflessione sul diritto penale internazionale, implicando esso
la ricerca di una giustizia "sostanziale",  da'  luogo  anche  ad  un
ripensamento di natura giusfilosofica sul  concetto  di  giustizia  e
sull'opportunita' di armonizzare principi e regole,  per  individuare
spazi in cui ne possa essere ammessa una concezione che non patisca i
limiti mostrati dal formalismo. 
    Diritto penale e nuove tecnologie. 
    Al centro dell'analisi saranno, in  questo  settore,  il  diritto
penale dell'informatica e di internet da un lato ed il  rapporto  fra
diritto penale e bioetica, dall'altro. 
    Sul primo punto,  con  l'ausilio  delle  competenze  in  tema  di
informatica giuridica derivanti dalla riflessione giusfilosofica,  le
ricerche potranno avere ad oggetto le esigenze  di  disciplina  e  di
armonizzazione  giuridica  causate  dall'imponente   sviluppo   delle
relazioni  attraverso  la  rete,  con  la  conseguente  quantita'  di
problemi di natura penale in riferimento alla tutela della privacy  e
del copyright, alle  intercettazioni  illecite,  alla  diffusione  di
materiali   pornografici,   all'individuazione    di    profili    di
responsabilita'  dell'internet  provider,   nonche',   sul   versante
processuale,   al   regime   delle   prove   ed   alla   cooperazione
internazionale. 
    Sul secondo punto, si  potranno  sviluppare  ricerche  di  natura
interdisciplinare,  nelle  quali   far   convergere   le   competenze
giuspenalistiche e giusfilosofiche, sui temi relativi,  tra  l'altro,
alla identita' genetica, alle tecniche di  fecondazione  assistita  e
alla tutela della vita prenatale, ai trattamenti di fine  vita,  alla
produzione di organismi geneticamente modificati. 
    Tecniche alternative di risoluzione dei conflitti. 
    Si tratta  di  un  settore  di  indagine  di  grande  attualita',
incentrato in particolare sul versante della  giustizia  conciliativa
attuata attraverso  la  mediazione  tra  autore  e  vittima  e  sulla
conseguente  individuazione  di  sanzioni  pur   sempre   penali   ma
caratterizzate dalla natura riparatoria. 
    Terreno privilegiato e' la competenza penale del giudice di pace,
chiamato ad intervenire proprio  con  strumenti  di  questo  tipo,  e
comunque  mai  con  sanzioni  detentive,   nel   regolare   conflitti
interpersonali non configurabili come gravi forme di criminalita'. 
    Interessante, al riguardo, e' lo studio delle  particolari  forme
processuali che  il  giudice  di  pace  utilizza  per  raggiungere  i
suddetti scopi, dei criteri di imputazione del  fatto  e  soprattutto
della funzionalita' del  regime  sanzionatorio  che  e'  chiamato  ad
applicare, la cui caratteristica  non  e'  tanto  la  mitezza  quanto
l'obiettivo di una effettivita' legata a profili di risocializzazione
del reo e di riconciliazione tra autore e vittima. 
    Nella chiave interdisciplinare di questo  tipo  di  indagine,  la
riflessione  giusfilosofica  apporta  un  necessario  contributo  sul
versante della struttura e dei  fini  della  pena,  reso  ancor  piu'
attuale dalla sempre piu' evidente crisi di legittimazione delle pene
tradizionali. 
    Argomentazione giuridica, diritto e processo penale. 
    In questo percorso si affronteranno i temi  soprattutto  connessi
alla forma del ragionamento giuridico che si  realizza  nel  processo
penale,  sia  in  chiave  descrittiva   con   riguardo   ai   diversi
ordinamenti, sia prescrittivamente  con  riguardo  alle  specificita'
logiche e linguistiche che derivano dalla struttura  dialogica  della
controversia. Quest'ultima esige infatti, per meglio essere  compresa
e tematizzata, procedure argomentative di natura topico-retorica  che
la piu' recente epistemologia  giuridica  post-positivista  ha  messo
ampiamente in luce. 
    Essenziale, nel merito, lo studio, in una prospettiva  di  natura
teorico-giuridica, delle questioni legate  all'interpretazione  delle
norme  penali  e  processuali  (come  nel  caso  della   c.d.   prova
scientifica) e delle forme di razionalita' pratica che individuano il
diritto penale come prassi sociale. 
    Allo studio del  metodo  argomentativo  giudiziale  si  associano
approfondimenti di natura meta-didattica  e  deontologica,  volti  ad
indirizzare la formazione del giurista pratico, e  del  penalista  in
particolare,   alle   competenze   logico-dialettiche   e   retoriche
necessarie. 
D) Storia del diritto romano e del pensiero giuridico europeo 
    Gli ambiti tematici relativi al secondo e  terzo  anno  di  corso
saranno rivolti ad abbracciare un  orizzonte  molto  ampio  di  studi
storico-giuridici, dai diritti  dell'antichita'  e  dalla  tradizione
romanistica  al  diritto   comune   fino   alla   piena   modernita',
caratterizzandosi  per   un'attenzione   speciale   alla   dimensione
giurisprudenziale   e   dottrinale   del   diritto.   Il   curriculum
storico-giuridico  non  e'  destinato  a  svolgere  alcuna   funzione
incoativa,  ma  a  sottolineare   l'intrinseca   dimensione   storica
dell'esperienza  giuridica,  e  in  particolar  modo   del   pensiero
scientifico  nella  grande  stagione  classica  della  giurisprudenza
romana e,  successivamente,  dell'elaborazione  giusdottrinale  nella
lunga durata dello ius commune Europaeum. 
    Il contributo  delle  discipline  storiche  alla  formazione  dei
dottorandi si indirizza percio' da una parte verso  la  comunicazione
del patrimonio metodologico  e  concettuale  depositato  nel  diritto
romano e nella piu' ampia tradizione  giuridica  europea,  dall'altra
verso la comprensione di specifici ambiti di esperienza  storica  del
diritto, individuati in relazione ai  temi  di  ricerca  dei  singoli
dottorandi. 
    Tra i temi specifici della ricerca, da strutturarsi nei due  anni
successivi  al  primo  anno  comune,  si  palesano  quelli   relativi
all'esperienza   giuridica   romana,   alla   produzione   dottrinale
nell'ambito del diritto pubblico, al processo, al rapporto tra  forme
letterarie  ed  elaborazione  teorica   (letteratura   consulente   e
commentariale), alla comparazione tra i  diritti  propri  nella  loro
dimensione storica. 
    Nel suo complesso il curriculum tende a valorizzare l'idea  della
pluridimensionalita' del diritto nella sua esperienza concreta. 
E) Diritto sostanziale e processuale del lavoro 
    Gli ambiti tematici relativi al secondo e  terzo  anno  di  corso
riguarderanno   l'approfondimento   delle   materie   di    carattere
giuslavoristico,  in   particolare   la   disciplina   dei   rapporti
individuali  e  collettivi  di  lavoro  in  prospettiva   europea   e
transnazionale,  nonche'  i   profili   fondamentali   del   rito   e
dell'arbitrato lavoristici. 
    In  questa  parte  si  approfondiranno,  attraverso  una  lettura
interdisciplinare, la disciplina dei rapporti di lavoro (subordinato,
parasubordinato e autonomo) nonche' le forme e le tecniche di  tutela
dei lavoratori (giudiziali e stragiudiziali), intese nella loro  piu'
ampia   accezione,   nell'ambito   della   dimensione   nazionale   e
transnazionale. 
    Lo studio di tali tematiche, collocandosi all'interno di  sistemi
caratterizzati dall'interagire di una pluralita' di  fonti  normative
nazionali, internazionali e comunitarie, suggerisce, anche al fine di
affinare l'impiego delle metodologie della comparazione, di prevedere
un  curriculum  formativo  strutturato  su  due  livelli:  il   primo
finalizzato all'approfondimento dei principi generali in  materia  di
tutela  dei  diritti  fondamentali  della  persona  e  dei   principi
caratterizzanti il giusto processo; il secondo rivolto allo studio di
tematiche  piu'  specifiche,   strettamente   inerenti   al   diritto
sostanziale e processuale del lavoro  e  attinenti  alla  tutela  dei
lavoratori.  Si  tratta  di  due  centri  d'attenzione  diversi,   ma
liberamente aggregabili entro una prospettiva unitaria sia sul  piano
del  diritto  nazionale  e  comparato,  sia  sul  piano  del  diritto
internazionale e sovranazionale. 
    In quest'ottica, particolare attenzione verra' dedicata  ai  temi
connessi alla sempre piu' forte spinta  all'armonizzazione  normativa
certamente  derivante  dal  rafforzamento  dell'Unione  europea,   ma
riscontrabili  anche  sul  piano  transnazionale,  che  determina  un
sostanziale indebolimento del ruolo della sovranita' nazionale, perno
dei tradizionali sistemi di sicurezza sociale. 
    Pertanto,  oltre  alle  problematiche   di   carattere   generale
concernenti la tutela dei diritti e delle liberta' fondamentali della
persona, saranno oggetto dell'indirizzo i seguenti grandi temi: 
      rapporto fra diritto sovranazionale - con particolare  riguardo
al   diritto   dell'Unione   europea   e   dell'OIL   (Organizzazione
internazionale del lavoro) - e diritto interno; 
      armonizzazione  o  «comunitarizzazione»  delle  discipline  nei
diversi settori con particolare riferimento a: 
      liberta' di circolazione dei lavoratori; 
      diritti dei lavoratori comunitari ed extracomunitari; 
      tutela della parita' uomo-donna ed azioni positive; 
      tutela della privacy e nuove tecnologie; 
      promozione dell'impiego e formazione professionale; 
      sicurezza e ambiente di lavoro; 
      tipologia dei rapporti di lavoro: subordinato, parasubordinato,
autonomo; 
      promozione e valorizzazione degli strumenti di flessibilita' in
entrata ed in uscita dal mercato del lavoro; 
      poteri del creditore e diritti del prestatore di lavoro; 
      strumenti  e  tecniche   di   tutela:   autotutela   e   tutela
giurisdizionale: civile, penale e amministrativa; 
      tecniche di tutela  alternative  al  processo  giurisdizionale:
conciliazione ed arbitrato; 
      ruolo delle organizzazioni collettive di interessi nel contesto
nazionale, comunitario e internazionale; 
      contrattazione collettiva transnazionale ed europea. 
    I dottorandi verranno inoltre indirizzati  alla  frequenza  delle
iniziative culturali  e  scientifiche  organizzate  dall'Associazione
Italiana di Diritto del Lavoro e della Sicurezza  Sociale  (AIDLASS),
nonche'  a  quella  promossa  dalla  Associazione  italiana  fra  gli
studiosi del processo civile. 
    I dottorandi saranno inoltre incentivati a frequentare stages  ed
iniziative scientifiche presso importanti Universita'  straniere  con
le quali si intrattengono rapporti di scambio di giovani  studiosi  e
presso le quali insegnano, stabilmente  o  in  qualita'  di  visiting
professor, alcuni componenti del Collegio dei Docenti. 
                               Art. 5 
 
 
                        Domanda di ammissione 
 
 
    La  domanda  di  ammissione  deve  essere   redatta   utilizzando
l'apposita procedura online, che prevede due fasi: 
      1)   registrazione   al   portale   di   ateneo    collegandosi
all'indirizzo https://www.unitn.it/account. Una volta inseriti i  dati
richiesti, entro un massimo di due giorni lavorativi, sono rilasciati
un nome utente e una password per utilizzare i servizi online Unitn; 
      2) compilazione della domanda di  ammissione  (4)  ,  corredata
degli  allegati  richiesti  in  formato   elettronico,   collegandosi
all'indirizzo: https://www.unitn.it/apply/dott 
    La compilazione dovra' essere  positivamente  conclusa  entro  le
16.00 ora italiana del giorno mercoledi' 18 settembre 2013. 
    Si raccomanda di  accertarsi  di  aver  ricevuto  via  e-mail  la
notifica di chiusura definitiva della domanda. 
    Si invitano  i  candidati  a  non  attendere  gli  ultimi  giorni
antecedenti  la  data  di  scadenza  per   la   presentazione   della
candidatura, ma a compilare la domanda con congruo anticipo. 
    L'Universita' non si assume alcuna responsabilita' per  eventuali
malfunzionamenti dovuti a problemi  tecnici  e/o  sovraccarico  della
linea di comunicazione  e/o  dei  sistemi  applicativi,  ne'  per  la
dispersione di comunicazioni derivanti da  inesatte  indicazioni  del
recapito da parte  del  candidato  o  da  tardiva  comunicazione  del
cambiamento di recapito indicato nella  domanda,  ne'  per  eventuali
disguidi imputabili a fatti  di  terzi,  al  caso  fortuito  e  forza
maggiore. 
    Il candidato puo' presentare domanda  per  uno  solo  dei  cinque
curricula attivati per il Corso di Dottorato. 
    La domanda e' da considerarsi a tutti gli effetti di  legge  come
un'autocertificazione dei dati anagrafici e dei titoli dichiarati. 
    Non saranno ritenute valide  le  domande  di  partecipazione  che
risultino incomplete o irregolari e che  non  siano  state  trasmesse
secondo le modalita' indicate dal presente articolo. 
    Tutti i  candidati  sono  ammessi  al  concorso  con  riserva  di
accertamento del possesso dei requisiti di ammissione. 
    L'Universita' degli Studi di  Trento  si  riserva  di  effettuare
controlli, anche a campione, secondo quanto previsto dagli art. 71  e
seguenti del decreto del Presidente della Repubblica n.  445  del  28
dicembre  2000.  Potra'  essere  disposta  in   ogni   momento,   con
provvedimento motivato, l'esclusione dei  candidati  dalla  selezione
per difetto di requisiti previsti dal presente bando. 
    Ai sensi della legge 104/92, art. 20, nonche' della legge  68/99,
art. 16 comma 1, i candidati  con  disabilita'  o  portatori  di  DSA
(Disturbi specifici dell'Apprendimento) potranno fare,  in  relazione
al proprio deficit, esplicita richiesta, nella domanda di  ammissione
al concorso, di ausili e di tempi aggiuntivi eventualmente  necessari
per poter sostenere la prova.  A  tale  riguardo,  i  dati  sensibili
saranno custoditi e trattati con la riservatezza prevista dal decreto
Legislativo  196/03  «Codice  in  materia  di  protezione  dei   dati
personali». 
 
                        Allegati obbligatori: 
 
    (1) Copia della carta d'identita' (per  cittadini  comunitari)  o
del passaporto, in particolare le pagine con la  fotografia,  i  dati
anagrafici, il numero del documento, luogo e data di  rilascio,  data
di scadenza. 
    (2) copia del titolo accademico: 
      per i candidati che hanno conseguito il  titolo  di  studio  in
Italia: 
        autocertificazione resa mediante dichiarazione sostitutiva di
certificazione, ai sensi dell'art.  46  del  decreto  del  Presidente
della Repubblica 28 dicembre 2000,  n.  445  e  successive  modifiche
(redatta utilizzando l'Allegato A), attestante il possesso del titolo
di studio (art. 2 del presente bando cui  si  rimanda),  la  data  di
conseguimento, l'Universita'  che  lo  ha  rilasciato,  la  votazione
finale, l'elenco degli esami sostenuti e dei relativi voti; 
        per i candidati che hanno  conseguito  il  titolo  di  studio
all'estero: 
        certificato  di  conseguimento  del  titolo  accademico   con
l'indicazione degli esami sostenuti e delle  votazioni  conseguite  o
certificazione equivalente, ai sensi dell'art. 3 del presente  bando,
cui si rimanda. Qualora il titolo accademico non sia stato dichiarato
(5) una laurea italiana, dovranno far pervenire anche una  traduzione
in inglese o in francese (qualora l'originale non sia gia' in una  di
queste lingue) del certificato relativo al titolo accademico con  gli
esami sostenuti e relativa votazione, sottoscritta sotto  la  propria
responsabilita' (oppure, se gia' in possesso, copia  del  certificato
di  laurea  con  esami  e  votazioni  tradotto  e  legalizzato  dalle
Rappresentanze diplomatiche o consolari italiane  nel  Paese  al  cui
ordinamento appartiene  l'istituzione  che  l'ha  rilasciato,  munito
della Dichiarazione di valore), al fine di  consentirne  al  Collegio
dei Docenti la valutazione di  idoneita',  valida  esclusivamente  ai
fini della partecipazione  al  presente  concorso;  a  tal  fine  gli
studenti sono vivamente consigliati di allegare il Diploma Supplement
(6) se disponibile; 
        per i candidati che  non  possiedono  ancora  il  diploma  di
laurea al momento  della  domanda  e  che  sono  quindi  ammessi  con
riserva: 
        un  certificato  d'iscrizione  con  esami  sostenuti   e   la
corrispondente   votazione   (per   i   cittadini   comunitari,   una
dichiarazione sostitutiva di certificazione come  previsto  dall'art.
46 del decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 28 dicembre
2000 e successive modifiche, redatta utilizzando l'Allegato A); 
        una dichiarazione da parte  del  relatore  della  tesi  nella
quale  sia  precisato  che  si  prevede  l'acquisizione  del   titolo
accademico da parte dello studente entro il 31 ottobre 2013. 
    (3) il  modulo  «Allegato  firma»  in  formato  pdf  generato  in
automatico  dall'application  online:  tale  documento  va  stampato,
firmato ed allegato nell'apposita  sezione  «Upload  allegato  firma»
dell'application online. 
 
                        Allegati facoltativi: 
 
    Certificati di conoscenza di lingue straniere. 
    Qualora, successivamente  alla  presentazione  della  domanda  di
partecipazione al concorso tramite  procedura  online,  il  candidato
dovesse integrare la propria  documentazione,  dovra'  far  pervenire
entro il 18 settembre 2013,  ultima  data  utile  per  l'accettazione
della  domanda,  il  materiale  aggiuntivo,  all'indirizzo  di  posta
elettronica ateneo@unitn.it (indicare nell'oggetto: «ID della domanda
- Nome Cognome - Dottorato in Studi Giuridici Comparati ed Europei  -
29° ciclo - integrazione domanda»). 

(4) Il candidato potra'  scegliere  la  lingua  per  la  compilazione
    (italiano o inglese). 

(5) equipollentePer  maggiori  informazioni  visita  la  pagina   web
    https://www.cimea.it/default.aspx?IDC=113                        -
    https://www.cimea.it/default.aspx?IDC=134ad 

(6) Con Diploma Supplement si intende un  documento  allegato  ad  un
    diploma di formazione superiore con la finalita' di migliorare la
    "trasparenza"  internazionale  e  facilitare  il   riconoscimento
    accademico  e  professionale  dei  titoli  conseguiti   (diplomi,
    lauree, certificati etc.).  Il  Diploma  Supplement  deve  essere
    emanato dalla stessa istituzione che  ha  rilasciato  il  titolo.
    Ulteriori             dettagli             sul              sito:
    http://ec.europa.eu/education/lifelong-learning-policy/doc1239_en
    .htm 
                               Art. 6 
 
 
                  Modalita' di ammissione al corso 
 
 
    L'accesso al Corso di Dottorato  avviene  tramite  una  procedura
selettiva, basata su una prova scritta ed una orale. 
    Sia la prova scritta che la prova orale  richiedono  la  presenza
del candidato nel giorno, ora e luogo  degli  esami,  e  non  possono
essere sostituite da procedure di altra natura. Il  candidato  indica
nella  domanda  di  partecipazione  per  quale   curriculum   intende
concorrere ed in quale lingua  intende  sostenere  le  prove  d'esame
scegliendo tra italiano, inglese, tedesco, francese e spagnolo. 
    A pena di esclusione dalla selezione il candidato  deve  indicare
un solo curriculum per il quale intende partecipare. 
    Ai fini della prova scritta, la Commissione predispone tre tracce
per ognuna delle sottoelencate aree  disciplinari  facente  parte  di
ciascun curriculum. 
    Per ogni area disciplinare viene estratta a sorte una  delle  tre
tracce. 
    Nell'ambito  del  curriculum  prescelto,  il   candidato   potra'
scegliere tra le diverse tracce estratte; in particolare: 
      curriculum in Diritto privato, privato comparato e commerciale: 
        i candidati potranno scegliere tra:  Diritto  privato/Diritto
privato comparato/Analisi economica del diritto/Diritto commerciale; 
      curriculum in Diritto pubblico amministrativo, costituzionale e
internazionale: 
        i    candidati    potranno     scegliere     tra:     Diritto
amministrativo/Diritto costituzionale/Diritto internazionale; 
      curriculum in  Diritto  e  procedura  penale  e  filosofia  del
diritto: 
        i candidati potranno scegliere  tra:  Diritto  penale/Diritto
processuale penale/Filosofia del diritto; 
      curriculum  in  Storia  del  diritto  romano  e  del   pensiero
giuridico europeo: 
        i candidati potranno scegliere tra: Diritto romano/Storia del
pensiero giuridico europeo; 
      curriculum in Diritto sostanziale e processuale del  lavoro:  i
candidati  potranno  scegliere  tra:   Diritto   del   lavoro/Diritto
processuale civile. 
    Nella valutazione della prova scritta la Commissione terra' conto
dell'aderenza  dell'elaborato   alla   traccia,   della   completezza
descrittiva, del rigore  dell'esposizione  e  del  linguaggio,  della
capacita' di sintesi e della chiarezza espositiva, dell'attenzione ai
profili della comparazione giuridica. 
    Sono ammessi alla prova orale i candidati che nella prova scritta
abbiano riportato un punteggio pari o superiore a 36/60. 
    L'elenco   degli   ammessi   al   colloquio   sara'   pubblicato,
successivamente  alla  valutazione  degli  elaborati,  alla   pagina:
https://www.unitn.it/ateneo/2578/concorso-di-ammissione. 
    Nella prova orale si procedera' alla  discussione  dell'elaborato
scritto, all'accertamento dell'attitudine del candidato alla ricerca,
ad una verifica generale delle conoscenze del candidato riguardo alle
materie del curriculum prescelto. 
    La prova orale avra'  altresi'  ad  oggetto  la  ricerca  che  il
candidato  intende  svolgere,  e  comprendera'  la   verifica   delle
conoscenze relative ad una lingua scelta dal candidato  fra  inglese,
tedesco, francese e spagnolo, con riferimento alle abilita' richieste
per la comunicazione scientifica. Tuttavia  tale  verifica  avra'  ad
oggetto la conoscenza della lingua  italiana  qualora  ne'  la  prova
scritta ne' la prova orale siano state svolte in italiano. 
    Nella valutazione della prova orale la Commissione  terra'  conto
della chiarezza di esposizione, del grado di conoscenza della materia
oggetto d'esame nei suoi  profili  nazionali  e  sovranazionali,  del
grado di padronanza delle tematiche della ricerca  che  il  candidato
intende svolgere. Con specifico riguardo  alla  prova  di  conoscenza
linguistica,  si  terra'  conto  della  capacita'  di  lettura  e  di
traduzione e della comprensione dei concetti giuridici  nella  lingua
prescelta. 
    La prova orale si intende superata con  il  conseguimento  di  un
punteggio pari o superiore a 36/60. 
    Per sostenere le prove i candidati  dovranno  esibire  un  idoneo
documento di riconoscimento. 
    Il calendario delle prove,  con  l'indicazione  della  data,  del
luogo e dell'ora in cui si terranno, sara' reso noto almeno 20 giorni
prima,     con     avviso     pubblicato     alla     pagina     web:
https://www.unitn.it/ateneo/2578/concorso-di-ammissione come  previsto
dall'art. 21  comma  3  del  Regolamento  di  Ateneo  in  materia  di
Dottorato di Ricerca. 
                               Art. 7 
 
 
                      Commissione esaminatrice 
 
 
    La Commissione esaminatrice per l'accesso al  corso  e'  nominata
dal Rettore sentito il Collegio  dei  Docenti.  Essa  si  compone  di
almeno tre membri scelti  tra  docenti  e  tra  ricercatori  di  enti
italiani o stranieri, qualificati  nelle  discipline  attinenti  alle
aree scientifiche  cui  si  riferiscono  i  curricula  del  Corso  di
Dottorato. La Commissione puo' essere, inoltre, integrata da non piu'
di due esperti, anche stranieri, scelti nell'ambito  delle  strutture
pubbliche e private di ricerca. 
    Espletate  le  prove  di  concorso,  la  Commissione  compila  la
graduatoria generale di merito sulla base dei risultati ottenuti  dai
candidati nelle singole prove. 
    La   graduatoria   sara'   resa   pubblica   all'indirizzo   web:
https://www.unitn.it/ateneo/2578/concorso-di-ammissione. 
    Mediante tale avviso si intende  assolto  l'adempimento  relativo
alla pubblicita' degli atti. 
    Ai vincitori non saranno inviate comunicazioni personali. 
                               Art. 8 
 
 
                  Ammissione al corso di dottorato 
 
 
    I  candidati  saranno  ammessi  al  Corso  secondo  l'ordine   di
graduatoria fino alla  concorrenza  del  numero  dei  posti  messi  a
concorso. 
    In caso di pari merito: per l'assegnazione dei posti con borsa di
studio prevale la valutazione della situazione economica  determinata
ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del  9
aprile  2001  e  successive   modificazioni   e   integrazioni;   per
l'assegnazione dei posti senza borsa  di  studio  prevale  la  minore
eta'. 
    In corrispondenza di eventuale rinuncia dell'avente diritto prima
dell'inizio del corso (1° novembre  2013)  subentra  altro  candidato
secondo l'ordine della graduatoria. Tale  candidato  sara'  tenuto  a
provvedere all'iscrizione entro 10  giorni  a  decorrere  dal  giorno
successivo a quello del  ricevimento  della  comunicazione  da  parte
della Divisione Supporto Corsi di Dottorato e Alta Formazione -  Polo
Citta'. 
    In caso di rinuncia o  di  esclusione  del  vincitore  nel  primo
trimestre del primo anno di  corso,  e'  facolta'  del  Collegio  dei
Docenti valutare l'opportunita' di coprire il posto  vacante  con  un
altro candidato secondo l'ordine della graduatoria. 
    In base all'art. 20, comma 3 del Regolamento di Ateneo in materia
di Dottorato di Ricerca potra' essere ammesso in  sovrannumero  senza
borsa di studio dell'Universita', previo superamento delle  prove  di
ammissione, un candidato che rientri in una delle seguenti tipologie: 
      a)  extracomunitari,  idonei  nella  graduatoria  generale   di
merito, che risultino assegnatari di  borsa  di  studio  a  qualsiasi
titolo conferita; 
      b) appartenenti a  Paesi  con  i  quali  esista  uno  specifico
accordo  intergovernativo  seguito  da   apposita   convenzione   con
l'Ateneo, senza oneri finanziari obbligatori per l'Universita'; 
      c) titolari di assegni di ricerca alla data di inizio del corso
di dottorato, previa verifica della congruita' del  tema  di  ricerca
con il programma dottorale da parte del Collegio dei Docenti; 
      d)  dipendenti  pubblici  o  in  regime  di  diritto  pubblico.
L'ammissione e' subordinata al superamento delle prove di esame e  al
collocamento in aspettativa o  in  congedo  straordinario,  ai  sensi
dell'art.  2  della  legge  13  agosto  1984,  n.  476  e  successive
modificazioni. 
    Non hanno diritto al congedo straordinario, con o senza  assegni,
i pubblici dipendenti che hanno gia' conseguito il titolo di  Dottore
di Ricerca, ne' i pubblici dipendenti  che  siano  stati  iscritti  a
corsi di dottorato per almeno un  anno  accademico,  beneficiando  di
detto congedo, a prescindere dall'ambito disciplinare. 
                               Art. 9 
 
 
            Modalita' di iscrizione al corso di dottorato 
 
 
    I candidati, utilmente collocati  nella  graduatoria  di  merito,
dovranno presentare o fare pervenire, anche  tramite  e-mail  o  fax,
domanda d'iscrizione al Corso di Dottorato  di  Ricerca  al  seguente
indirizzo: Universita' degli Studi di  Trento  -  Divisione  Supporto
Corsi di Dottorato e Alta Formazione - Polo Citta' - Via Verdi, 26  -
38122  Trento  (Italia)  -  E-mail  dottorati-citta@unitn.it  -   fax
+39-0461-282191, entro 10 giorni a decorrere dal giorno successivo  a
quello  di  pubblicazione  della  graduatoria  finale  alla   pagina:
https://www.unitn.it/ateneo/2578/concorso-di-ammissione. 
    La domanda dovra' essere corredata, ove previsto  della  ricevuta
del pagamento della Tassa provinciale  per  il  diritto  allo  studio
universitario (TDS). 
    Nella   domanda   d'iscrizione,    scaricabile    alla    pagina:
https://www.unitn.it/ateneo/2429/immatricolazione-e-iscrizione-agli-an
ni-successivi)   il   vincitore    dichiara    sotto    la    propria
responsabilita': 
      di chiedere/non chiedere l'erogazione  della  borsa  di  studio
(anche i vincitori non beneficiari di borsa  devono  effettuare  tale
scelta nell'eventualita' che un candidato avente titolo alla borsa vi
rinunci); 
      di essere/non essere titolare di una borsa di studio  conferita
dal Ministero degli Affari Esteri o da altra Istituzione  italiana  o
straniera; 
      di avere/non avere gia' usufruito in precedenza di una borsa di
studio (anche per un solo anno) per un corso di Dottorato di  Ricerca
in Italia; 
      di non essere iscritto e di impegnarsi a non iscriversi a corsi
di laurea, a corsi di specializzazione, ad altri Corsi di Dottorato e
a master di I e II livello in Italia o analoghe iniziative  formative
all'estero, fino al conseguimento del titolo. In caso affermativo, di
impegnarsi a sospenderne la frequenza prima dell'inizio del corso; 
      di  essere/non  essere  in   servizio   presso   una   Pubblica
Amministrazione o altro Ente pubblico italiano; 
      di impegnarsi a  richiedere  preventivamente  al  Collegio  dei
Docenti l'autorizzazione  allo  svolgimento  di  eventuali  attivita'
lavorative; 
      di impegnarsi a  comunicare  tempestivamente  ogni  cambiamento
della propria residenza e recapito. 
    I vincitori in possesso di un titolo accademico non conseguito in
Italia, dovranno presentare  alla  Divisione  Supporto  ai  Corsi  di
Dottorato   e    Alta    Formazione    -    Polo    Citta'    (e-mail
dottorati-citta@unitn.it - fax +39-0461-282191) entro il 31  dicembre
2013: 
      la Dichiarazione di Valore unitamente al  certificato  relativo
al titolo  con  esami  e  votazioni,  tradotto  e  legalizzato  dalle
Rappresentanze  diplomatiche  o  consolari  italiane  del  Paese  cui
appartiene l'istituzione che l'ha  rilasciato.  La  Dichiarazione  di
Valore dovra' certificare che il titolo di studio posseduto e' valido
nel Paese di conseguimento per l'iscrizione ad  un  corso  accademico
analogo al Dottorato di Ricerca; 
      o, in alternativa alla  Dichiarazione  di  Valore,  il  Diploma
Supplement in lingua inglese, redatto secondo il  modello  sviluppato
dalla    Commissione    europea,    dal    Consiglio    d'Europa    e
dall'UNESCO/CEPES). 
    I vincitori che non  presentano  la  domanda  di  ammissione  nel
termine dei 10 giorni, decorrenti dal giorno successivo a  quello  di
pubblicazione   della   graduatoria   finale    alla    pagina    web
https://www.unitn.it/ateneo/2578/concorso-di-ammissione           sono
considerati rinunciatari  e  i  posti  corrispondenti  sono  messi  a
disposizione dei candidati classificatisi  idonei,  secondo  l'ordine
della graduatoria. 
                               Art. 10 
 
 
                           Borse di studio 
 
 
    Le borse di  studio  sono  assegnate  in  base  alla  graduatoria
generale di merito redatta dalla competente Commissione esaminatrice. 
    Qualora  l'avente  titolo  rinunci  alla  borsa  subentra   altro
candidato secondo l'ordine della graduatoria. 
    In presenza di una o piu' borse di dottorato finanziate  da  enti
esterni, i candidati possono scegliere di quale fruire  in  relazione
alla loro posizione nella graduatoria generale di merito. Qualora  la
borsa finanziata da enti esterni vincoli l'erogazione della stessa  a
specifiche  tematiche  di  tesi,  il  candidato  puo'  scegliere   se
accettare  la  borsa  o  rinunciarvi.  In  caso  di  accettazione  il
candidato sara' tenuto a menzionare l'ente finanziatore nella tesi di
dottorato e, a consegnare,  all'ottenimento  del  titolo,  una  copia
della tesi all'ente finanziatore stesso. 
    L'importo annuo della borsa di studio ammonta a euro 13.638,47 al
lordo di eventuali oneri  a  carico  del  dottorando  previsti  dalla
normativa vigente (7) . 
    Le somme vengono erogate, di  norma,  a  cadenza  mensile,  salvo
recupero di  eventuale  indebito  per  le  ipotesi  di  esclusione  o
sospensione del dottorando. 
    Le borse di dottorato non possono essere cumulate con altre borse
di studio a qualsiasi titolo conferite tranne che con quelle concesse
da  Istituzioni  nazionali  o  straniere  utili  ad  integrare,   con
soggiorni all'estero, l'attivita' di ricerca del dottorando. 
    La borsa di  studio  e'  aumentata  del  50%  per  i  periodi  di
permanenza all'estero autorizzati dal Coordinatore o dal Collegio dei
Docenti. 
    Previo  mantenimento  dei  requisiti   di   merito,   la   durata
dell'erogazione della borsa di studio e' pari all'intera  durata  del
ciclo. 
    Le sospensioni della frequenza del corso di  durata  superiore  a
trenta giorni comportano la sospensione dell'erogazione della borsa. 
    Qualora in corso d'anno un dottorando rinunci  a  proseguire  gli
studi, egli decade dal diritto alla fruizione della borsa  di  studio
per la quota non ancora corrisposta. 
    Chi ha gia' usufruito di una borsa di studio  in  Italia  per  un
corso di dottorato non puo' usufruirne una seconda volta allo  stesso
titolo. 

(7) Alla data di emanazione del presente bando, la normativa  vigente
    stabilisce ex art. 2 comma 26 della  Legge  335/95  e  successive
    modifiche e integrazioni, che la borsa di dottorato  a  decorrere
    dal 1/01/2013 e' assoggettata a contributo INPS, pari  al  20%  o
    27,72%, di cui 1/3 a carico del dottorando. 
                               Art. 11 
 
 
                  Obblighi e diritti dei dottorandi 
 
 
    I dottorandi hanno l'obbligo di frequentare i corsi di  dottorato
e di compiere continuativamente attivita' di  studio  e  di  ricerca,
secondo i programmi e le modalita' fissate dal Collegio dei  Docenti,
come specificato all'art. 4 del presente bando. 
    I dottorandi impegnati in un programma di co-tutela (8)  di  tesi
hanno altresi' l'obbligo di seguire  le  attivita'  di  studio  e  di
ricerca fissate  secondo  l'apposita  convenzione  con  l'universita'
straniera. 
    Ogni dottorando, a partire dal secondo anno di corso, e' tenuto a
trascorrere un  periodo  minimo  di  sei  mesi  (non  necessariamente
continuativi) per svolgimento di attivita' di ricerca presso istituti
stranieri,  salva  espressa  deroga  del  Collegio  dei  Docenti,  su
richiesta dell'interessato, per i dottorandi che non usufruiscono  di
borsa di studio o per altri particolari motivi. 
    A seguito della valutazione dell'attivita' svolta dal dottorando,
il Collegio dei Docenti puo', con motivata deliberazione, proporre al
Rettore la sua decadenza dal Corso. 
    Le borse di studio, finanziate da enti esterni, che prevedano  lo
svolgimento di una specifica  attivita'  di  ricerca,  vincolano  gli
assegnatari allo svolgimento di tale attivita'. 
    L'Universita' garantisce nel periodo di frequenza  del  corso  la
copertura  assicurativa  per  infortuni  e  responsabilita'   civile,
limitatamente alle attivita'  che  si  riferiscono  al  Dottorato  di
Ricerca. 
    In base all'art. 2 primo comma, della legge 13 agosto 1984 n. 476
e successive modifiche il pubblico dipendente ammesso al Dottorato di
Ricerca puo' domandare di essere collocato, per il periodo di  durata
del corso di Dottorato, in congedo straordinario per motivi di studio
senza assegni, e puo' usufruire della borsa di studio, ove  ricorrano
le condizioni richieste. 
    In caso di ammissione a Corsi di Dottorato di Ricerca senza borsa
di studio, o di  rinuncia  a  questa,  l'interessato  in  aspettativa
conserva il trattamento economico, previdenziale e di  quiescenza  in
godimento da parte dell'amministrazione pubblica presso la  quale  e'
instaurato il rapporto di lavoro. Qualora, dopo il conseguimento  del
titolo  di  Dottore  di  Ricerca,   il   rapporto   di   lavoro   con
l'amministrazione pubblica cessasse per volonta' del dipendente entro
due anni dal termine del  Corso,  e'  dovuta  la  restituzione  degli
importi corrisposti durante il Corso di Dottorato (9) . 

(8) Maggiori informazioni sui programmi di cotutela di tesi  e  sugli
    accordi  gia'  in  vigore  sono  reperibili   alla   pagina   web
    https://www.unitn.it/ateneo/1495/la-co-tutela-di-tesi-nel-dottorat
    o-di-ricerca 

(9) Per gli  opportuni  approfondimenti  si  rimanda  alla  normativa
    citata. 
                               Art. 12 
 
 
            Criteri per l'ammissione agli anni successivi 
 
 
    Per essere  ammesso  al  secondo  anno,  ogni  dottorando  dovra'
ottenere nel corso del I anno 60 crediti: 
      40 crediti per la frequenza alle attivita' didattiche del primo
anno, in misura non inferiore al 75% delle lezioni obbligatorie: 
      20 crediti per l'approvazione, da parte del Coordinatore  o  di
una Commissione consultiva eventualmente nominata  dal  Collegio  dei
Docenti, di due elaborati scritti, uno in italiano ed uno  in  lingua
straniera (inglese, tedesco, francese  o  spagnolo).  La  Commissione
puo' invitare  i  dottorandi  a  colloquio.  Gli  elaborati  dovranno
vertere  su  due  degli  incontri  scientifici  a  cui  i  dottorandi
partecipano nel corso del primo  anno,  uno  dei  quali  relativo  al
proprio curriculum di studi, l'altro su un  diverso  curriculum.  Gli
elaborati, di circa 20 cartelle, dovranno essere consegnati entro  il
15 settembre. 
    Per essere ammesso al terzo anno, ogni dottorando dovra' ottenere
nel corso del II anno 60 crediti: 
      30 crediti per  la  frequenza  alle  attivita'  didattiche  sia
interne che esterne alla Facolta', in misura  non  inferiore  al  75%
delle lezioni obbligatorie  del  secondo  anno,  sulla  base  di  una
relazione presentata dal dottorando ed approvata dal responsabile del
curriculum; 
      30 crediti per il superamento di un colloquio,  che  si  terra'
all'incirca all'inizio di ottobre davanti ad una commissione nominata
dal Collegio dei Docenti e che vertera' sullo stato della ricerca, in
base all'indice, ancorche'  provvisorio,  della  tesi  di  Dottorato,
indice che ciascun dottorando fara'  pervenire  alla  Segreteria  del
Corso di Dottorato entro la meta' di settembre, unitamente al  parere
del tutor sull'indice. 
                               Art. 13 
 
 
       Ammissione all'esame finale e conseguimento del titolo 
 
 
    Per essere  ammesso  all'esame  finale,  ogni  dottorando  dovra'
ottenere nel corso del terzo anno 40 crediti: 
      20 crediti per  la  frequenza  alle  attivita'  didattiche  sia
interne che esterne alla Facolta', in misura  non  inferiore  al  75%
delle  lezioni  obbligatorie  del  terzo  anno,  sulla  base  di  una
relazione presentata dal dottorando ed approvata dal responsabile del
curriculum; 
      20 crediti  per  l'attivita'  di  elaborazione  della  tesi  di
dottorato,  sulla  base  dello  stato  di  perfezionamento  accertato
attraverso il parere favorevole del tutor. 
    Ulteriori 20 crediti sono riconosciuti con  l'approvazione  della
tesi e della relativa discussione. 
    Il Collegio dei Docenti, verificata  l'acquisizione  dei  crediti
necessari esprime  un  giudizio  articolato  concernente  l'attivita'
svolta dal candidato durante il dottorato, ed individua  due  o  piu'
valutatori («referees») scegliendoli tra docenti e tra ricercatori di
enti  italiani  o  stranieri  di  elevata   qualificazione,   esterni
all'Universita' degli Studi di Trento. 
    Su deliberazione del Collegio dei Docenti o su motivata richiesta
del candidato - da far pervenire al Coordinatore almeno trenta giorni
prima della conclusione dell'ultimo  anno  di  corso  -  accolta  dal
Collegio sulla base di motivazioni  scientifiche  e  di  opportunita'
generale,  la  sottomissione  della  tesi  ai  referees  puo'  essere
differita per un periodo massimo di dodici mesi rispetto alla  durata
regolare del ciclo di dottorato. 
    I candidati provvedono ad inviare ai  referees  una  copia  della
propria dissertazione e una  relazione  sulle  attivita'  svolte  nel
corso del dottorato e sulle eventuali pubblicazioni. 
    Ai referees spetta il compito di esprimere un giudizio  analitico
scritto sulla  tesi  e  di  proporne  l'ammissione  alla  discussione
pubblica o il rinvio per un periodo non superiore a sei mesi  qualora
siano necessarie significative integrazioni o correzioni. 
    L'esame  finale  si  svolge  al  cospetto  di   una   Commissione
giudicatrice nominata dal Rettore, su designazione del  Collegio  dei
Docenti in  conformita'  al  Regolamento  di  Ateneo  in  materia  di
Dottorato di Ricerca. 
    Il dottorando discute la tesi  nella  lingua  concordata  con  il
Coordinatore. 
    Il dottorando, che  abbia  sostenuto  l'esame  finale  con  esito
positivo, consegue il titolo di Dottore di Ricerca,  ovvero  PhD,  in
«Studi Giuridici Comparati ed Europei», accompagnato dall'indicazione
del curriculum cui il dottorando ha fatto afferenza. 
    Il rilascio della certificazione del conseguimento del titolo  e'
subordinato al deposito, da parte dell'interessato, della tesi finale
nell'archivio  istituzionale  d'Ateneo  ad  accesso  aperto,  che  ne
garantira' la conservazione e la pubblica consultabilita'; sara' cura
dell'Universita' effettuare il deposito a norma di  legge  presso  le
Biblioteche Nazionali di Roma e di Firenze. 
                               Art. 14 
 
 
                          Dottorato europeo 
 
 
    Il  Dottorato  prevede   la   possibilita'   di   conseguire   il
riconoscimento di carattere  europeo  a  condizione  che  rispetti  i
requisiti richiesti dalla dichiarazione della conferenza dei  Rettori
dell'Unione europea, formulata al Congresso di Salamanca del 1991. 
    In particolare, in questi casi: 
      1. la tesi dottorale dovra'  essere  approvata  da  almeno  due
docenti,  di  almeno  due   istituzioni   di   istruzione   superiore
appartenenti a due Stati europei diversi dallo Stato in cui  la  tesi
sara' discussa; 
      2. almeno uno dei membri della Commissione  giudicatrice  sara'
un professore di uno dei due Stati europei diversi dallo Stato in cui
la tesi sara' discussa; 
      3. almeno una parte della discussione della  tesi  avverra'  in
una lingua ufficiale diversa da quella dello Stato in  cui  ha  luogo
l'esame finale; 
      4. la preparazione della tesi  avra'  luogo  con  attivita'  di
ricerca che preveda la permanenza all'estero in  uno  Stato  europeo,
per almeno un trimestre,  presso  le  strutture  universitarie  e  di
ricerca  che  hanno  aderito  o  dichiarato  la  disponibilita'  alla
collaborazione con il Dottorato. 
                               Art. 15 
 
 
Proprieta' intellettuale dei risultati della ricerca e pubblicazioni 
 
 
    Ferma  restando  la  normativa  italiana  sul  diritto   d'autore
(Decreto legislativo n. 633/1941  e  suc.  mod.),  gli  utilizzi  dei
risultati derivati da attivita' di ricerca di  dottorato  svolte  con
borse di studio finanziate da enti esterni potrebbero essere soggetti
a limitazioni dovute a specifici accordi di finanziamento  di  cui  i
dottorandi  assegnatari  saranno  messi  al   corrente   al   momento
dell'attribuzione della borsa di studio stessa. 
                               Art. 16 
 
 
                   Trattamento dei dati personali 
 
 
    L'Universita' degli Studi di Trento, in  attuazione  del  decreto
legislativo  196/03  «Codice  in  materia  di  protezione  dei   dati
personali», si impegna a utilizzare  i  dati  personali  forniti  dal
candidato per l'espletamento delle procedure concorsuali e  per  fini
istituzionali. 
    La partecipazione al concorso comporta, nel rispetto dei principi
di cui alla citata normativa, espressione di tacito consenso a che  i
dati personali dei candidati e quelli relativi alle prove concorsuali
vengano pubblicati sul sito Internet dell'Universita' degli Studi  di
Trento. 
    Titolare del trattamento e' l'Universita' degli Studi di  Trento,
via Belenzani, 12 - 38122 Trento. 
                               Art. 17 
 
 
                        Norme di riferimento 
 
 
    Per quanto non previsto dal  presente  bando  si  fa  riferimento
all'art. 4 della legge n. 210  del  3  luglio  1998  come  modificato
dall'art. 19, comma 1 della  legge  30  dicembre  2010,  n.  240,  al
decreto Ministeriale n. 45 dell'8 febbraio  2013  al  Regolamento  di
Ateneo in materia di  Dottorato  di  Ricerca  dell'Universita'  degli
Studi di Trento emanato con decreto Rettorale n.  383  del  4  luglio
2013, e al Regolamento  interno  del  Corso  di  Dottorato  in  Studi
Giuridici Comparati ed Europei approvato dal Consiglio della Facolta'
di Giurisprudenza il 24 luglio 2013 
      Trento, 24 luglio 2013 
 
                                                Il rettore: de Pretis