Concorso per 35 segretari di legazione (lazio) MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
I testi riportati sono gratuiti e non hanno carattere di ufficialità: ai sensi di legge l'unico testo definitivo, che prevale in caso di discordanza, è quello pubblicato a mezzo stampa.
Concorso
Attenzione, il bando selezionato non è attivo, poichè è scaduto il termine per la presentazione della domanda
Tipologia | Concorso |
Tipologia Contratto | Assunzione |
Posti | 35 |
Fonte: | Gazzetta Ufficiale Repubblica Italiana N. 5 del 20-01-2017 |
Sintesi: | MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE Concorso (Scad. 7 marzo 2017) Concorso, per titoli ed esami, a trentacinque posti di Segretario di Legazione in prova ... |
Ente: | MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI |
Regione: | LAZIO |
Provincia: | ROMA |
Comune: | ROMA |
Data di inserimento: | 20-01-2017 |
Data Scadenza bando | 07-03-2017 |
Condividi |
Invia tramite Whatsapp
|
Concorso (Scad. 7 marzo 2017)
Concorso, per titoli ed esami, a trentacinque posti di Segretario di Legazione in prova
IL DIRETTORE GENERALE per le risorse e l'innovazione Visto il testo unico approvato con il decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, e successive modifiche; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1957, n. 686, e successive modifiche; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 5 gennaio 1967, n. 18, e successive modifiche contenente disposizioni legislative speciali riguardanti l'ordinamento dell'Amministrazione degli affari esteri; Visti la legge 28 luglio 1999, n. 266, e il decreto legislativo 24 marzo 2000, n. 85, concernenti il riordino della carriera diplomatica; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, e successive modificazioni ed integrazioni, concernente il «Regolamento recante norme sull'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalita' di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi»; Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni ed integrazioni, recante «Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche»; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° aprile 2008, n. 72, recante il regolamento per il concorso di accesso alla carriera diplomatica; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 gennaio 2013, n. 17, recante modifiche al predetto regolamento di accesso alla carriera diplomatica; Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni ed integrazioni, recante «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi»; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, contenente il «Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa», come modificato dall'art. 15, comma 1, della legge 12 novembre 2011, n. 183; Visto il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, e successive modificazioni ed integrazioni, recante il «Codice in materia di protezione dei dati personali»; Visto il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e successive modificazioni ed integrazioni, recante il «Codice dell'amministrazione digitale»; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 2006, n. 184, concernente il «Regolamento recante disciplina in materia di accesso ai documenti amministrativi»; Visto l'art. 8 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, con legge 4 aprile 2012, n. 35, recante «Disposizioni urgenti in materia di semplificazioni e di sviluppo»; Vista la legge 28 marzo 1991, n. 120, concernente norme in favore dei privi della vista per l'ammissione ai pubblici concorsi; Considerato che la condizione di persona priva della vista non e' compatibile con l'esigenza di assicurare l'adempimento dei compiti istituzionali cui e' tenuto il funzionario della carriera diplomatica, in quanto le funzioni proprie della carriera esigono il pieno possesso del requisito della vista, in relazione sia al servizio da svolgere presso la sede centrale che presso le rappresentanze diplomatiche e consolari all'estero; Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104, e successive modificazioni ed integrazioni, recante «Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate»; Visto il decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito con modificazioni nella legge 11 agosto 2014, n. 114, con particolare riguardo all'art. 25, comma 9, che ha introdotto il comma 2-bis dell'art. 20 della legge 5 febbraio 1992, n. 104; Vista la legge 12 marzo 1999, n. 68, e successive modificazioni ed integrazioni, recante «Norme per il diritto al lavoro dei disabili»; Visto il decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, recante il «Codice delle pari opportunita' tra uomo e donna, a norma dell'art. 6 della legge 28 novembre 2005, n. 246»; Visto il decreto legislativo 25 gennaio 2010, n. 5, in attuazione della direttiva 2006/54/CE relativa al principio delle pari opportunita' e della parita' di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego; Considerato che le candidature femminili sono particolarmente incoraggiate; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 7 febbraio 1994, n. 174, concernente il «Regolamento recante norme sull'accesso dei cittadini degli Stati membri dell'Unione europea ai posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche»; Visto l'art. 1, comma 1, lettera d), del succitato decreto del Presidente del Consiglio n. 174/94, ai sensi del quale non si puo' prescindere dal possesso della cittadinanza italiana per i posti nei ruoli del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, eccettuati i posti a cui si accede in applicazione dell'art. 16 della legge 28 febbraio 1987, n. 56; Vista la legge 20 maggio 2016, n. 76, recante «Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze»; Vista la direttiva 2000/78/CE, con particolare riguardo a quanto stabilito dall'art. 6, comma 1; Visto il decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 216, di attuazione della citata direttiva 2000/78/CE; Visto il parere numero 01917/2016 del 14 settembre 2016 con il quale il Consiglio di Stato ha confermato la legittimita' del requisito del limite di eta' non superiore ai trentacinque anni, elevabile fino ad un massimo complessivo di tre anni, previsto per l'accesso alla carriera diplomatica; Visto l'art. 4, comma 3, del decreto-legge 1° gennaio 2010, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge del 5 marzo 2010, n. 30; Vista la legge 28 dicembre 2015, n. 208, recante le «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita' 2016)», con particolare riguardo all'art. 1, comma 244, che a modifica del predetto art. 4, comma 3, del decreto-legge 1° gennaio 2010, n. 1, autorizza il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, in deroga alle vigenti disposizioni sul blocco delle assunzioni nel pubblico impiego, a bandire annualmente, nel triennio 2016-2018, un concorso di accesso alla carriera diplomatica e ad assumere un contingente annuo non superiore a 35 segretari di legazione in prova; Vista la legge 11 dicembre 2016, n. 232, recante il «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2017 e il bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019»; Accertata la necessita' del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale di bandire una nuova procedura concorsuale in virtu' della specialita' delle disposizioni legislative che impongono una precisa cadenza periodica del concorso per segretari di legazione in prova, collegata ai peculiari meccanismi di progressione propri della carriera diplomatica, al fine di garantire il reclutamento di funzionari al massimo e piu' aggiornato livello di preparazione, in ossequio al principio della massima efficacia, efficienza e buon andamento della pubblica amministrazione; Decreta: Art. 1 Posti a concorso 1. E' indetto un concorso, per titoli ed esami, a trentacinque posti di segretario di legazione in prova. 2. Cinque dei trentacinque posti messi a concorso sono riservati ai dipendenti del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale inquadrati nella terza area, in possesso di una delle lauree indicate nel successivo art. 2, comma 1, punto 3) e con almeno cinque anni di effettivo servizio nella predetta terza area o nella corrispondente area funzionale (ex area C). 3. I posti riservati ai sensi del comma 2 di questo articolo, se non utilizzati, sono conferiti agli idonei.
Art. 2 Requisiti per l'ammissione 1. Per l'ammissione al concorso sono necessari i seguenti requisiti: 1) cittadinanza italiana, esclusa ogni equiparazione; 2) eta' non superiore ai trentacinque anni compiuti alla data di scadenza del termine stabilito dal successivo art. 3, comma 1, per la presentazione delle domande di ammissione al concorso. Il limite di eta' di trentacinque anni puo' essere innalzato per un massimo complessivo di tre anni ed e' elevato: a) di un anno per i candidati coniugati o uniti civilmente; b) di un anno per ogni figlio vivente; c) di tre anni per coloro che sono compresi fra le categorie di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68, recante «Norme per il diritto al lavoro dei disabili» e per coloro ai quali e' esteso lo stesso beneficio; d) di un periodo pari all'effettivo servizio prestato, comunque non superiore a tre anni, a favore di cittadini che hanno prestato servizio militare volontario, di leva e di leva prolungata, oppure in qualita' di volontari in ferma prefissata per un anno o quadriennale, o servizio civile nazionale; e) di tre anni a favore dei candidati che siano dipendenti civili di ruolo delle pubbliche amministrazioni, per gli ufficiali e sottufficiali dell'Esercito, della Marina o dell'Aeronautica cessati d'autorita' o a domanda, per gli ufficiali, ispettori, sovrintendenti, appuntati, carabinieri e finanzieri in servizio permanente dell'Arma dei carabinieri e del Corpo della Guardia di finanza, nonche' delle corrispondenti qualifiche degli altri Corpi di polizia; f) di un periodo pari all'effettivo servizio prestato, comunque non superiore a tre anni, per i candidati che prestano o hanno prestato servizio anche non continuativo, in qualita' di funzionari internazionali, per almeno due anni presso le organizzazioni internazionali. Sono considerati funzionari internazionali i cittadini italiani che siano stati assunti presso un'organizzazione internazionale a titolo permanente o a contratto a tempo indeterminato o determinato per posti per i quali e' richiesto il possesso di titoli di studio di livello universitario; 3) una delle lauree magistrali afferenti alle seguenti classi, di cui al decreto del Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica 28 novembre 2000: finanza (classe n. 19/S), giurisprudenza (classe n. 22/S), relazioni internazionali (classe n. 60/S), scienze dell'economia (classe n. 64/S), scienze della politica (classe n. 70/S), scienze delle pubbliche amministrazioni (classe n. 71/S), scienze economiche per l'ambiente e la cultura (classe n. 83/S), scienze economico-aziendali (classe n. 84/S), scienze per la cooperazione allo sviluppo (classe n. 88/S), studi europei (classe n. 99/S), nonche' la laurea magistrale a ciclo unico in giurisprudenza (classe n. LMG/01) e ogni altra equiparata a norma di legge; oppure un diploma di laurea in: giurisprudenza, scienze politiche, scienze internazionali e diplomatiche, economia e commercio, di cui all'art. 1 della legge 19 novembre 1990, n. 341, e ogni altro equiparato a norma di legge, conseguito presso universita' o istituti di istruzione universitaria. In tutti i casi in cui sia intervenuto un decreto di equiparazione o equipollenza, e' cura del candidato specificarne gli estremi nella domanda di partecipazione al concorso. Per comodita' di consultazione, e' allegato al bando l'elenco dei titoli di studio accademici che consentono la partecipazione al concorso in virtu' dei principali provvedimenti di equiparazione ed equipollenza (Allegato 1). I candidati in possesso di titolo accademico conseguito all'estero sono ammessi alle prove concorsuali, purche' il titolo sia stato riconosciuto dal Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca scientifica equipollente a uno di quelli sopraindicati. In questo caso e' cura del candidato dimostrare la suddetta equipollenza mediante l'esibizione del provvedimento che la dichiara. I candidati in possesso di titolo accademico rilasciato da un Paese dell'Unione europea sono ammessi alle prove concorsuali, purche' il titolo sia stato dichiarato equivalente con provvedimento della Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica, sentito il Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, ai sensi dell'art. 38, comma 3, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, sostituito dall'art. 8, comma 3, del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35. Il candidato e' ammesso con riserva alle prove di concorso in attesa dell'emanazione di tale provvedimento. L'avvenuta attivazione della procedura di equiparazione deve comunque essere comunicata, a pena d'esclusione dal concorso, prima dell'espletamento delle prove orali; 4) idoneita' psico-fisica tale da permettere di svolgere l'attivita' diplomatica sia presso l'Amministrazione centrale che in sedi estere e, in particolare, in quelle con caratteristiche di disagio. A tal fine l'Amministrazione si riserva di accertare in qualsiasi momento l'idoneita' psico-fisica dei candidati, anche nei riguardi dei vincitori del concorso; 5) godimento dei diritti politici. Non possono accedere al concorso coloro che siano stati esclusi dall'elettorato politico attivo e coloro che siano stati destituiti dall'impiego presso una pubblica amministrazione ovvero che siano stati dichiarati decaduti da un impiego statale ai sensi dell'art. 127, comma 1, lettera d), del decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, e ai sensi delle corrispondenti disposizioni dei contratti collettivi nazionali di lavoro relativi al personale dei vari comparti. 2. I requisiti prescritti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine stabilito per la presentazione delle domande di ammissione alle prove concorsuali (art. 3, comma 1 del presente bando). 3. Non sono ammessi alle prove concorsuali i candidati che, nei concorsi banditi dopo il 1° gennaio 2003, abbiano gia' portato a termine per tre volte, senza superarle, le prove scritte d'esame di cui all'art. 9, comma 2 del presente bando. 4. L'Amministrazione dispone in ogni momento, con provvedimento motivato, l'esclusione dalle prove concorsuali per difetto dei requisiti di cui al presente articolo.
Art. 3 Presentazione della domanda di ammissione al concorso 1. Il candidato invia la domanda di ammissione al concorso esclusivamente per via telematica, compilando il modulo on-line all'indirizzo internet https://web.esteri.it/concorsionline La compilazione e l'invio on-line della domanda devono essere completati entro le ore 12,00 del quarantaseiesimo giorno, compresi i giorni festivi, decorrenti dal giorno successivo a quello di pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami». La data di presentazione on-line della domanda di partecipazione al concorso e' certificata dal sistema informatico che, allo scadere del termine utile per la sua presentazione, non permette piu' l'accesso e l'invio del modulo elettronico. 2. Nella domanda il candidato deve dichiarare, sotto la propria responsabilita' e ai sensi delle norme in materia di autocertificazione (articoli 46, 47 e 76 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445): a) il cognome, il nome, il luogo e la data di nascita e, se nato all'estero, il comune italiano nei cui registri di stato civile e' stato trascritto l'atto di nascita; il candidato che ha compiuto i trentacinque anni deve dichiarare in base a quale titolo (tra quelli indicati all'art. 2, comma 1, punto 2 del presente bando) ha diritto all'elevazione del limite massimo di eta'; b) il possesso della cittadinanza italiana; c) il comune di residenza; d) il godimento dei diritti politici; e) il comune presso il quale e' iscritto nelle liste elettorali oppure i motivi della non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime; f) le eventuali condanne penali, incluse quelle riportate all'estero, e i procedimenti penali pendenti in Italia o all'estero; g) il titolo di studio di cui e' in possesso, specificando presso quale universita' o istituto equiparato e' stato conseguito e precisando anche la data del conseguimento e la votazione riportata; h) i servizi eventualmente prestati come dipendente di pubbliche amministrazioni o di enti pubblici, le cause di risoluzione di eventuali precedenti rapporti di pubblico impiego e gli eventuali procedimenti disciplinari subiti o in corso; i) se si trova nelle condizioni previste per l'applicazione della riserva di posti di cui all'art. 1, comma 2, del presente bando. I dipendenti del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale inquadrati nella terza area devono specificare il periodo di servizio nell'area o nella precedente corrispondente area funzionale; l) la non sussistenza della condizione di esclusione dalla partecipazione al concorso per la carriera diplomatica prevista dall'art. 2, comma 3 del presente bando; m) in quale lingua intende sostenere la seconda prova scritta di cui all'art. 9, comma 2, lettera e) del presente bando; n) quali prove linguistiche facoltative intende eventualmente sostenere di cui all'art. 10 del presente bando; o) gli eventuali titoli che possono dare punteggio aggiuntivo ai sensi dell'art. 8 del presente bando; p) gli eventuali titoli, previsti dalle vigenti disposizioni e di cui all'Allegato 3, dei quali e' eventualmente in possesso, che danno luogo, a parita' di punteggio, a preferenza. 3. I titoli di cui al precedente comma 2 devono essere posseduti al termine di scadenza per la presentazione della domanda di ammissione al concorso. I titoli non espressamente dichiarati nella domanda di ammissione alle prove concorsuali non sono presi in considerazione. L'Amministrazione si riserva di accertarne la sussistenza. 4. Il candidato deve specificare i recapiti - comprensivi di codice di avviamento postale, di numero telefonico (preferibilmente cellulare) e dell'indirizzo di posta elettronica - presso cui chiede che siano trasmesse le comunicazioni relative alle prove concorsuali, con l'impegno di far conoscere tempestivamente le eventuali successive variazioni. 5. Il candidato deve inoltre dichiarare di essere a conoscenza che l'idoneita' psico-fisica a svolgere l'attivita' diplomatica sia presso l'Amministrazione centrale che in sedi estere, ivi comprese quelle con caratteristiche di disagio, costituisce requisito per l'ammissione al concorso. 6. Il candidato deve prestare il proprio consenso al trattamento dei dati personali ai fini dello svolgimento delle procedure concorsuali. I dati personali forniti dai candidati nelle domande di ammissione al concorso sono trattati per le finalita' di gestione del concorso medesimo, presso una banca dati automatizzata, e anche successivamente all'eventuale instaurazione del rapporto di lavoro, per le finalita' inerenti alla gestione del rapporto medesimo. Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale puo' comunicare i predetti dati unicamente alle amministrazioni pubbliche direttamente interessate allo svolgimento del concorso o alla posizione giuridico-economica del candidato. Gli interessati possono far valere i diritti loro spettanti nei confronti del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Direzione generale per le risorse e l'innovazione - Ufficio V, Piazzale della Farnesina 1 - Roma, titolare del trattamento dei dati personali. Il responsabile del trattamento e' il capo del suddetto Ufficio V, il quale garantisce anche il rispetto delle norme in materia di sicurezza. 7. Il candidato diversamente abile che si avvale di quanto previsto dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104, indica nella domanda la propria disabilita' e specifica, nel caso ne abbia l'esigenza, ai sensi dell'art. 20 della predetta legge, l'eventuale ausilio necessario in relazione alla propria disabilita' e/o l'eventuale necessita' di tempo aggiuntivo per lo svolgimento delle prove. E' fatto comunque salvo il requisito dell'idoneita' psico-fisica tale da permettere di svolgere l'attivita' diplomatica sia presso l'Amministrazione centrale che in sedi estere, e in particolare in quelle con caratteristiche di disagio. 8. Non sono valide le domande di partecipazione al concorso incomplete o irregolari. Non sono inoltre valide le domande di partecipazione al concorso presentate con modalita' e/o tempistiche diverse da quelle di cui al precedente comma 1 e in particolare quelle per le quali non sia stata effettuata la procedura di compilazione e invio on-line. La mancata esclusione dalla prova attitudinale (art. 7) e dalle prove scritte (art. 9, comma 2) non costituisce, in ogni caso, garanzia della regolarita' della domanda di partecipazione al concorso, ne' sana l'irregolarita' della domanda medesima. 9. L'Amministrazione non e' responsabile in caso di smarrimento delle proprie comunicazioni inviate al candidato quando tale smarrimento sia dipendente da dichiarazioni inesatte o incomplete rese dal candidato circa il proprio recapito oppure da mancata o tardiva comunicazione del cambiamento di recapito rispetto a quello indicato nella domanda, nonche' da eventuali disguidi postali o comunque imputabili a fatto di terzo, a caso fortuito o forza maggiore.
Art. 4 Esclusione dalle prove concorsuali 1. Fino alla verifica del possesso dei requisiti, tutti i candidati partecipano con riserva alle prove concorsuali. 2. L'Amministrazione puo' disporre in ogni momento, con provvedimento motivato, l'esclusione dal concorso per difetto dei requisiti prescritti o per la mancata osservanza delle modalita' e dei termini stabiliti nel presente bando.
Art. 5 Commissione esaminatrice 1. La commissione esaminatrice e' nominata con decreto del direttore generale per le risorse e l'innovazione ed e' composta da sette membri effettivi, incluso il presidente. 2. La commissione e' composta da un Ambasciatore o Ministro plenipotenziario, in servizio o a riposo, che la presiede, da un Consigliere di Stato o Avvocato dello Stato o Magistrato della Corte dei conti, da due funzionari diplomatici di grado non inferiore a Consigliere d'Ambasciata e da tre professori di prima fascia di universita' pubbliche e private per le materie che formano oggetto delle prove scritte di cui all'art. 9, comma 2, lettere a), b) e c) del presente bando. 3. Alla commissione possono essere aggregati membri aggiunti per la prova attitudinale e per la prova d'esame orale, nonche' per le prove di lingua obbligatorie e facoltative. I membri aggiunti partecipano ai lavori della Commissione per quanto attiene alle rispettive materie. 4. Le funzioni di segretario sono svolte da un funzionario della carriera diplomatica di grado non inferiore a Consigliere di legazione, al quale puo' essere aggiunto un vice segretario, anche di grado inferiore, appartenente alla stessa carriera. 5. In caso di impedimento temporaneo del presidente, tranne che per la scelta, la correzione e la valutazione delle prove scritte, nonche' durante lo svolgimento e la valutazione delle prove orali, le sue funzioni sono svolte dal Consigliere di Stato o Avvocato dello Stato o Magistrato della Corte dei conti.
Art. 6 Procedura di concorso 1. Il concorso si articola in: a) prova attitudinale; b) valutazione dei titoli; c) prove d'esame scritte e orali, ed eventuali prove facoltative di lingua. 2. Il punteggio per ogni prova scritta e orale, incluse le eventuali prove facoltative, e' espresso in centesimi, ad eccezione di quanto previsto nel successivo art. 7, comma 3, per la prova attitudinale.
Art. 7 Prova attitudinale 1. La prova attitudinale e' volta ad accertare la capacita' del candidato di svolgere l'attivita' diplomatica, con particolare riferimento alla conoscenza delle materie oggetto di concorso inclusa la lingua inglese e alla capacita' di logicita' del ragionamento. La prova attitudinale non concorre alla formazione del voto finale di merito. 2. La prova attitudinale consiste in un questionario composto da 60 quesiti a risposta multipla, della durata di 60 minuti, riguardanti: a) storia delle relazioni internazionali a partire dal congresso di Vienna; b) diritto internazionale pubblico e dell'Unione europea; c) politica economica e cooperazione economica, commerciale e finanziaria multilaterale; d) lingua inglese, senza l'uso di alcun dizionario, su tematiche di attualita' internazionale; e) test per l'accertamento della capacita' di logicita' del ragionamento. 3. Sono ammessi alle successive prove scritte d'esame di cui all'art. 9, comma 2, del presente bando, i candidati che abbiano risposto correttamente ad almeno due terzi delle domande incluse nel questionario a risposta multipla della prova attitudinale. 4. Per l'espletamento della prova attitudinale l'Amministrazione puo' avvalersi anche di procedure automatizzate gestite da enti o societa' specializzate in selezione del personale.
Art. 8 Titoli 1. Il punteggio per i titoli e' assegnato dalla commissione esaminatrice dopo le prove d'esame scritte, di cui al successivo art. 9, comma 2, e prima dell'inizio della correzione dei relativi elaborati, sulla base delle dichiarazioni rese dal candidato di cui all'art. 3, comma 2, lettera o) del presente bando. 2. La commissione puo' assegnare complessivamente fino a 6 centesimi per i seguenti titoli: a) titoli universitari anche stranieri post-laurea e di master universitari di primo e di secondo livello di cui al successivo comma 3: fino a 3 centesimi; b) attivita' lavorativa a livello di funzionario svolta presso organizzazioni internazionali secondo le modalita' di cui al precedente art. 2, comma 1, punto 2), lettera f): fino a 3 centesimi. 3. Ai fini dell'applicazione della lettera a) del precedente comma 2, si prendono in considerazione i seguenti titoli universitari post-laurea: a) diploma di specializzazione; b) dottorato di ricerca; c) master universitari di primo e di secondo livello. La commissione esaminatrice valuta la coerenza dei sopraccitati titoli, nonche' di equivalenti titoli stranieri, con la professionalita' specifica della carriera diplomatica e/o con le materie oggetto delle prove d'esame. 4. I centesimi attribuiti per i titoli si aggiungono al punteggio complessivo finale conseguito dai candidati che abbiano superato le prove d'esame.
Art. 9 Prove d'esame 1. Le prove d'esame, scritte e orali, sono dirette ad accertare la cultura, le conoscenze accademiche e la preparazione linguistica dei candidati. La prova d'esame orale e' seguita da eventuali prove facoltative orali di lingua. 2. I candidati che hanno superato la prova attitudinale, di cui al precedente art. 7, sono ammessi a sostenere le prove d'esame scritte che vertono sulle seguenti materie: a) storia delle relazioni internazionali a partire dal congresso di Vienna; b) diritto internazionale pubblico e dell'Unione europea; c) politica economica e cooperazione economica, commerciale e finanziaria multilaterale; d) lingua inglese (composizione, senza l'uso di alcun dizionario, su tematiche di attualita' internazionale); e) altra lingua straniera scelta dal candidato tra le seguenti: francese, spagnolo e tedesco (composizione, senza l'uso di alcun dizionario, su tematiche di attualita' internazionale). 3. I candidati dispongono di cinque ore per le prove d'esame scritte nelle materie di cui alle lettere a), b) e c) del precedente comma 2 e di tre ore per le prove d'esame scritte di cui alle lettere d) ed e) del precedente comma 2. 4. Sono ammessi alla prova d'esame orale i candidati che abbiano riportato una media di almeno 70 centesimi nelle cinque prove d'esame scritte, non meno di 70 centesimi nella composizione in lingua inglese e non meno di 60 centesimi in ciascuna delle restanti prove. 5. La prova d'esame orale verte sulle materie che hanno formato oggetto delle prove d'esame scritte, nonche' sulle seguenti materie: a) diritto pubblico italiano (costituzionale e amministrativo); b) contabilita' di Stato; c) nozioni istituzionali di diritto civile e diritto internazionale privato; d) geografia politica ed economica. Per la lingua inglese e l'altra lingua straniera scelta, il candidato sostiene una conversazione su tematiche di attualita' internazionale. Nel quadro della prova d'esame orale, il candidato e' chiamato ad esprimere le proprie valutazioni su un tema dell'attualita' internazionale, indicato dal presidente della commissione, al fine di accertare le sue attitudini ad esprimersi in maniera chiara e sintetica, ad argomentare in modo persuasivo il proprio punto di vista e a parlare in pubblico. La suddetta prova e' valutata insieme con le altre materie su cui verte la prova orale. La prova orale, comprensiva altresi' di una prova pratica di informatica, e' oggetto di una valutazione unica. 6. Per superare la prova d'esame orale, il candidato deve riportare un punteggio di almeno 60 centesimi. 7. I programmi di esame sono pubblicati nell'allegato 2 al presente bando.
Art. 10 Prove facoltative di lingua straniera 1. I candidati possono chiedere, nella domanda di ammissione al concorso, di sostenere prove facoltative orali in una o piu' lingue straniere ufficiali, diverse da quelle in cui hanno sostenuto le prove scritte. 2. Le eventuali prove facoltative di lingua straniera sono sostenute dai candidati al termine della prova d'esame orale. 3. Le prove facoltative di lingua straniera consistono in una conversazione su tematiche di attualita' internazionale. 4. Per le prove facoltative in lingua tedesca e russa il candidato puo' conseguire il seguente punteggio: fino a un massimo di 5 centesimi, purche' raggiunga la sufficienza di almeno 2 centesimi, qualora faccia domanda di sostenere solamente una delle due prove di lingua; fino a un massimo di 8 centesimi, purche' raggiunga la sufficienza di almeno 1,8 centesimi in ciascuna delle due prove di lingua, qualora faccia domanda di sostenerle entrambe. 5. Per le prove facoltative in altra lingua straniera, diversa dalle lingue tedesca e russa, il candidato puo' conseguire fino a un massimo di 4 centesimi per una sola lingua, purche' raggiunga la sufficienza di almeno 2,5 centesimi, e fino a un massimo di 6 centesimi per due o piu' lingue, purche' raggiunga la sufficienza, in ciascuna lingua, di almeno 1,5 centesimi. 6. Il punteggio attribuito per le prove facoltative di lingua si aggiunge alla votazione riportata nella prova d'esame orale, sempre che essa sia stata superata dal candidato secondo le modalita' di cui al precedente art. 9, comma 5.
Art. 11 Voto finale delle prove d'esame e graduatoria di merito 1. Il voto finale delle prove d'esame e' determinato sommando la media dei voti riportati nelle prove d'esame scritte con il voto riportato nella prova d'esame orale. Al voto della prova d'esame orale sono aggiunti i centesimi conseguiti nelle eventuali prove facoltative di lingua. 2. La graduatoria di merito del concorso e' formata dalla commissione esaminatrice secondo l'ordine derivante dal voto finale conseguito da ciascun candidato, a cui si aggiungono i centesimi eventualmente attribuiti per il possesso di titoli ai sensi dell'art. 8 di questo bando. 3. Il direttore generale per le risorse e l'innovazione, riconosciuta la regolarita' del procedimento del concorso, approva con proprio decreto, sotto condizione dell'accertamento dei requisiti per l'ammissione in carriera, la graduatoria di merito dei concorrenti che hanno superato le prove d'esame e dichiara vincitori i candidati utilmente collocati nella graduatoria di merito tenuto conto della riserva di posti e dei titoli di preferenza, a parita' di merito, previsti dalle vigenti disposizioni. 4. La graduatoria di merito, unitamente a quella dei vincitori del concorso, e' pubblicata nel foglio di comunicazione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e sul sito www.esteri.it
Art. 12 Modalita' e calendario delle prove 1. La sede, il giorno e l'orario della prova attitudinale, di cui al precedente art. 7 sono resi noti con avviso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» del 3 marzo 2017 e sul sito internet del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale www.esteri.it oltre che nella bacheca dell'Ufficio V della Direzione generale per le risorse e l'innovazione. Tali comunicazioni hanno valore di notifica a tutti gli effetti. Pertanto coloro che non sono stati esclusi dalla procedura concorsuale sono tenuti a presentarsi nel giorno, nel luogo e nell'ora resi noti nella Gazzetta Ufficiale del 3 marzo 2017 e sul sito internet del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. 2. La commissione esaminatrice stabilisce l'ordine delle successive prove d'esame scritte sulla base del calendario fissato dalla Direzione generale per le risorse e l'innovazione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. 3. La sede, il giorno e l'orario delle prove d'esame scritte sono resi noti con avviso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» del 28 marzo 2017 e sul sito internet del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, oltre che nella bacheca dell'Ufficio V della Direzione generale per le risorse e l'innovazione. Con lo stesso avviso e' resa nota la data di pubblicazione dell'elenco dei candidati ammessi a sostenere le prove scritte sul sito internet del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, oltre che nella bacheca dell'Ufficio V della Direzione generale per le risorse e l'innovazione. Tali comunicazioni hanno valore di notifica a tutti gli effetti. Pertanto coloro che sono stati ammessi alle prove scritte devono presentarsi nella sede, nel giorno e nell'ora prestabiliti. La data di pubblicazione sul sito internet del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale dell'elenco dei candidati ammessi a sostenere le prove scritte e' resa nota altresi' dalla commissione esaminatrice prima dell'inizio della prova attitudinale. Anche in questo caso tale comunicazione ha valore di notifica a tutti gli effetti. 4. La commissione esaminatrice stabilisce il calendario delle successive prove d'esame orali. 5. Ai candidati che conseguono l'ammissione alla prova d'esame orale, l'avviso di presentazione alla prova stessa, con l'indicazione del voto riportato in ciascuna delle prove scritte, e' dato individualmente almeno venti giorni prima della data in cui essi devono sostenerla.
Art. 13 Accesso alla sede di svolgimento delle prove d'esame 1. I candidati devono presentarsi alle prove d'esame muniti di un documento di riconoscimento in corso di validita'. 2. I candidati devono essere muniti di penna nera o blu e non possono introdurre nella sede degli esami, pena l'esclusione dalle prove concorsuali, telefoni cellulari, palmari, «tablet», supporti magnetici, dispositivi elettronici di ogni genere, carta da scrivere, appunti, manoscritti, libri, periodici, giornali quotidiani e altre pubblicazioni di alcun tipo, ne' possono portare borse o simili, capaci di contenere pubblicazioni o strumenti informatici. 3. L'Amministrazione si riserva di adottare tutte le misure necessarie a impedire l'uso di materiale non autorizzato da parte dei candidati.
Art. 14 Assunzione 1. Il candidato dichiarato vincitore e' invitato ad assumere servizio in via provvisoria, sotto riserva di accertamento del possesso dei requisiti prescritti per la nomina, entro i termini fissati dall'Amministrazione. Al momento dell'assunzione, il vincitore dovra' presentare una dichiarazione sottoscritta sotto la propria responsabilita' nella quale attesta di non avere altri rapporti di impiego pubblico o privato e di non trovarsi in nessuna delle situazioni di incompatibilita' richiamate nell'art. 53 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. In caso contrario presenta una dichiarazione di opzione per la nuova amministrazione. Se, senza giustificato motivo, non assume servizio entro il termine stabilito, decade dal diritto alla nomina. 2. Ai fini dell'accertamento del possesso dei requisiti prescritti per la nomina, il vincitore presenta all'Ufficio V della Direzione generale per le risorse e l'innovazione, entro trenta giorni dalla data di assunzione, una dichiarazione sottoscritta sotto la propria responsabilita' attestante che gli stati, fatti e qualita' personali, suscettibili di modifica, autocertificati nella domanda di ammissione al concorso, non hanno subito variazioni. L'Amministrazione procede a controlli sulla veridicita' delle dichiarazioni rese. 3. L'Amministrazione ha facolta' di sottoporre a visita medica i vincitori del concorso per accertarne l'idoneita' fisica all'impiego.
Art. 15 Nomina 1. I vincitori del concorso, assunti in servizio in via provvisoria, sempre che risultino in possesso dei requisiti prescritti dal bando, sono nominati, con decreto del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, segretari di legazione in prova per prestare il servizio di prova stabilito dall'art. 103 del decreto del Presidente della Repubblica 5 gennaio 1967, n. 18.
Art. 16 Norma di salvaguardia 1. Per quanto non previsto dal presente bando si osservano le disposizioni del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° aprile 2008, n. 72, e del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 gennaio 2013, n. 17 e, in quanto compatibili, le disposizioni generali sullo svolgimento dei concorsi contenute nel decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, e nel decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, e loro successive modifiche e integrazioni, nonche' le disposizioni sul reclutamento del personale contenute nell'art. 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami». Roma, 5 gennaio 2017 Il direttore generale: Sabbatucci
Allegato 1 Lista dei titoli di studio ammessi per la partecipazione al Concorso Diplomatico
Allegato 2 Storia delle relazioni internazionali a partire dal Congresso di Vienna 1. Il Congresso di Vienna e il riassetto politico territoriale dell'Europa: la politica del «Concerto europeo» dalla prima alla seconda restaurazione. 2. Processi di unificazione nazionale italiano e tedesco. La Germania e la «diplomazia di pace» di Bismarck. La Gran Bretagna e le Intese del Mediterraneo. L'Italia nella Triplice Alleanza: politica di difesa dei propri interessi nell'area mediterraneo-coloniale e adriatico-balcanica. 3. La crisi del sistema bismarckiano e il riallineamento delle Alleanze nell'Europa guglielmina: l'alleanza franco-russa; i contrasti coloniali in Africa e in Asia e la fine dello «splendido isolamento» della Gran Bretagna (alleanza anglo-giapponese, entente anglo-francese e accordo anglo-russo). 4. Le potenze extra-europee emergenti: gli Stati Uniti d'America dalla dottrina di Monroe al corollario di T. Roosevelt. La modernizzazione del Giappone e la sua ascesa a grande potenza: le guerre cino-giapponese e russo-giapponese. La rivoluzione cinese. 5. Le grandi potenze e la questione d'oriente dall'indipendenza della Grecia alle guerre balcaniche. 6. Le origini della prima guerra mondiale e i problemi delle nazionalita'. Sviluppi diplomatici del conflitto: le coalizioni belligeranti. Il Patto di Londra, l'intervento dell'Italia e i rapporti tra gli alleati. L'intervento degli Stati Uniti. La rivoluzione bolscevica e la defezione della Russia. 7. La Conferenza della pace di Parigi. La III Internazionale. La creazione della Societa' delle Nazioni. Il nuovo assetto politico-territoriale nell'Europa centro-danubiana e nell'area adriatica. La nascita dello Stato nazionale turco e la politica dei mandati nel Levante. 8. I problemi delle riparazioni tedesche e dei debiti interalleati. I tentativi di revisione dello Statuto societario. I patti di Locarno. I rapporti russo-tedeschi negli anni Venti. Il patto Briand-Kellogg. La questione del disarmo: le conferenze di Washington, Londra e Ginevra. 9. La politica degli Stati Uniti negli anni Venti e Trenta: il rifiuto dell'internazionalismo wilsoniano e il neoisolazionismo. La presidenza di F.D. Roosevelt e le leggi di neutralita'. I rapporti con l'America Latina. 10. L'Estremo Oriente fra i due conflitti mondiali. L'avvio della rinascita nazionale della Cina. L'espansionismo giapponese: la crisi manciuriana e la guerra cino-giapponese. Declino e crisi della Societa' delle Nazioni. 11. La politica estera dell'Italia dalla fine del primo conflitto mondiale all'asse Roma-Berlino: i rapporti con la Iugoslavia e la questione di Fiume; la politica italiana nell'area danubiana-balcanica; la difesa dell'indipendenza austriaca; la guerra d'Etiopia; l'avvicinamento alla Germania. 12. La politica estera del Terzo Reich: la crisi austriaca del 1934, il riarmo tedesco e la rimilitarizzazione della Renania. La reazione delle potenze europee di fronte al revisionismo tedesco: il Patto a Quattro, il mutamento della politica dell'URSS e il piano Barthou, il patto franco-sovietico. 13. Le crisi degli anni Trenta: la guerra civile spagnola; l'Anschluss austro-tedesco; il problema dei Sudeti e lo smembramento della Cecoslovacchia; l'occupazione italiana dell'Albania; la svolta della politica britannica; il Patto d'Acciaio; il problema del corridoio polacco; il patto tedesco-sovietico del 23 agosto 1939. 14. La seconda guerra mondiale: la sconfitta della Francia; la resistenza della Gran Bretagna; l'attacco tedesco all'URSS; l'ingresso in guerra del Giappone e degli Stati Uniti; la nascita della coalizione delle Nazioni Unite; le conferenze interalleate; la resa incondizionata della Germania e del Giappone; le vicende dell'Italia dall'entrata in guerra alla resa incondizionata. 15. Il nuovo ordine mondiale e l'assetto politico-territoriale del mondo post-bellico. La nascita dell'ONU. La conferenza di Potsdam e i trattati di pace con l'Italia e i paesi minori del Tripartito. Le origini della guerra fredda e la formazione dei due blocchi: l'Unione Sovietica e il sistema degli stati socialisti nell'Europa orientale; l'organizzazione politico-militare dell'Occidente. 16. Il problema tedesco alla fine della seconda guerra mondiale: la nascita della Repubblica federale di Germania e della Repubblica democratica tedesca; il loro inserimento nei due blocchi. Il Trattato di Stato austriaco. Il processo di integrazione europea: il Consiglio d'Europa; la Comunita' europea del carbone e dell'acciaio; la Comunita' europea di difesa. I Trattati di Roma istitutivi dell'Euratom e della Comunita' economica europea. 17. La politica estera italiana del dopoguerra: il problema della sicurezza e l'ingresso nell'Alleanza Atlantica; la politica europeistica e il ruolo dell'Italia nel processo di integrazione europea; le questioni di Trieste e dell'Alto Adige; la fine del dominio coloniale in Africa; l'ingresso nell'ONU. 18. L'emancipazione dell'Asia sud-orientale: l'indipendenza di India, Pakistan, Birmania, Ceylon, Indonesia e Filippine. La nascita della Repubblica popolare cinese. La guerra di Corea. Il trattato di pace giapponese e la formazione di patti regionali nel Pacifico. La conferenza di Bandung e la politica del non allineamento. 19. La destalinizzazione e le sue conseguenze nell'Europa orientale: la crisi di Berlino del 1953, la rivolta polacca e la crisi ungherese del 1956. Gli eventi cecoslovacchi del 1968. 20. I risvolti della guerra fredda nel continente asiatico: la questione indocinese e la guerra del Vietnam; lo scontro cino-sovietico; i rapporti fra Usa e Giappone negli anni Sessanta e Settanta. Il riavvicinamento tra gli Stati Uniti e la Cina. 21. La nascita dello Stato d'Israele. Il conflitto arabo-israeliano e le sue ripercussioni economiche e politiche internazionali: le guerre del '56, del '67 e del '73; gli accordi di Camp David. 22. L'evoluzione dei rapporti USA-URSS: dalla coesistenza competitiva alla distensione; la seconda crisi di Berlino; la crisi di Cuba. Il trattato sulla messa al bando degli esperimenti atomici nell'atmosfera e il trattato di non proliferazione nucleare. 23. La politica estera italiana negli anni del centro-sinistra: impegno comunitario, obiettivi mediterranei, ruolo nella distensione, rapporti con gli Stati Uniti. 24. La decolonizzazione in Africa dei primi anni '60. La politica estera di de Gaulle: rapporti transatlantici e costruzione europea. Il primo allargamento della CEE e la crisi comunitaria degli anni '70. 25. La crisi petrolifera del 1973, l'evoluzione nel rapporto Nord-Sud e i tentativi di creazione di uno stabile assetto economico. 26. Le crisi dell'Europa meridionale e i loro risvolti internazionali. 27. La posizione internazionale dell'Italia nella lunga crisi degli anni '70. 28. I progressi della distensione: gli accordi sulla limitazione degli armamenti strategici; la Ostpolitik; la Conferenza per la sicurezza e la cooperazione in Europa (CSCE) e l'Atto finale di Helsinki. 29. La ripresa del confronto bipolare: la penetrazione sovietica in Africa e in Asia; la crisi polacca; la questione degli euromissili; la politica di Reagan verso l'Unione Sovietica. 30. La perdurante instabilita' del Medio Oriente: la rivoluzione iraniana; la guerra Iran-Iraq; le difficolta' del processo di pace arabo-israeliano negli anni Ottanta; la minaccia terroristica internazionale. 31. La politica estera italiana negli anni del pentapartito (Europa, Mediterraneo, Medio Oriente, «seconda guerra fredda»). 32. La fine della guerra fredda: perestrojka, glasnost e «casa comune europea» nella politica di Gorbacev; i negoziati per la riduzione degli armamenti atomici e il trattato INF; il crollo dei regimi dell'Est europeo; la riunificazione della Germania; il rilancio dell'integrazione europea e il trattato di Maastricht. 33. La dissoluzione dell'Unione Sovietica; gli accordi START; la guerra del Golfo e le sue conseguenze nell'area mediorientale; il processo di pace arabo-israeliano di Oslo. 34. Il problema della riforma dell'ONU; la dissoluzione della Jugoslavia; l'allargamento dell'Alleanza Atlantica ai paesi dell'Europa orientale; il mutamento di ruolo della NATO; la guerra del Kosovo. L'Unione Europea a 27 membri e il suo profilo internazionale. L'Asia tra sviluppo economico e democratizzazione. L'Africa dimenticata. Diritto internazionale pubblico e dell'Unione europea 1. La Comunita' internazionale: caratteri generali ed evoluzione nel tempo. Lo sviluppo storico del diritto internazionale da «diritto pubblico europeo» a diritto universale. 2. La soggettivita' internazionale. Lo Stato come soggetto di diritto internazionale: riconoscimento e soggettivita' internazionale. Mutamenti di Governo e personalita' internazionale dello Stato. Enti dipendenti da uno Stato: Stati membri di Stati federali; regioni con grado di autonomia nelle relazioni internazionali. Insorti e movimenti di liberazione nazionale. Autodeterminazione dei popoli e personalita' internazionale. L'individuo come soggetto di diritto internazionale: i diritti procedurali dell'individuo nei meccanismi di tutela dei diritti umani, i crimini internazionali e la responsabilita' penale internazionale dell'individuo; la Corte penale internazionale. La personalita' internazionale delle organizzazioni internazionali. La soggettivita' internazionale di altri enti. 3. Le fonti delle norme internazionali. Il diritto non scritto: la consuetudine. I principi generali di diritto riconosciuti dalle nazioni civili. La codificazione del diritto internazionale. I trattati: procedimento di formazione; trattati e stati terzi; le riserve nei trattati; l'interpretazione dei trattati; cause di invalidita' e di estinzione dei trattati. La successione degli Stati nei trattati. Le fonti previste da accordi. La gerarchia delle fonti internazionali. Rapporti fra norme internazionali confliggenti. Rapporti fra trattati e norme di jus cogens. Gli atti unilaterali. 4. I contenuti classici del diritto internazionale. Le limitazioni alla sovranita' territoriale: il trattamento degli stranieri e dei loro beni; il trattamento degli agenti diplomatici e consolari. Il trattamento degli Stati e dei loro agenti con particolare riguardo alle immunita' dalla giurisdizione contenziosa ed esecutiva. Immunita' e privilegi delle organizzazioni internazionali e dei loro funzionari. Limiti relativi al dominio riservato. 5. L'ambito spaziale della sovranita' statale. Il territorio. I confini. I fiumi internazionali. Il diritto internazionale marittimo: il mare territoriale; la piattaforma continentale; la zona economica esclusiva; il mare internazionale e l'area internazionale dei fondi marini. La navigazione marittima. La pirateria. Le regioni polari: la condizione giuridica dell'Antartide; l'Artico. Lo spazio extra-atmosferico. La protezione internazionale dell'ambiente. 6. L'applicazione delle norme internazionali all'interno dello Stato. L'adattamento del diritto statale al diritto internazionale. L'adattamento al diritto internazionale consuetudinario. L'adattamento ai trattati e alle fonti derivate dai trattati. L'adattamento al diritto dell'Unione Europea. L'adattamento al diritto internazionale e le competenze delle regioni. 7. La violazione delle norme internazionali. L'illecito internazionale e i suoi elementi costitutivi. Cause di esclusione dell'illiceita'. Il problema della colpa nell'illecito internazionale. Conseguenze del fatto illecito internazionale: la riparazione; l'autotutela individuale e collettiva. La responsabilita' da fatti leciti. 8. L'accertamento delle norme internazionali e la soluzione delle controversie internazionali. I mezzi diplomatici di risoluzione delle controversie internazionali. La funzione giurisdizionale internazionale. L'arbitrato. La Corte Internazionale di Giustizia. Principi generali riguardanti il processo internazionale. 9. Principali aspetti del diritto internazionale dell'economia. Le istituzioni di Bretton Woods: FMI e il gruppo della Banca Mondiale. L'OCSE; l'Organizzazione mondiale del Commercio. Il problema del «diritto internazionale dello sviluppo». Il trattamento degli investimenti privati dall'estero nel diritto internazionale consuetudinario e negli accordi bilaterali sugli investimenti. La protezione diplomatica degli interessi stranieri. 10. La protezione internazionale dei diritti dell'uomo. L'universalita' della tutela dei diritti dell'uomo e le sue fonti giuridiche: dalla Dichiarazione Universale dei diritti dell'uomo ai Patti delle Nazioni Unite. La regionalizzazione della tutela dei diritti dell'uomo. Tutela dei diritti umani e terrorismo internazionale. Il sistema europeo: la tutela dei diritti umani nel Consiglio d'Europa, nell'OSCE e nell'Unione Europea. I modelli americano, islamico e africano. I rifugiati. La protezione delle minoranze. 11. Ius ad bellum e ius in bello. Il divieto della minaccia e dell'uso della forza e le sue eccezioni: la legittima difesa; gli strumenti regionali di difesa. Il diritto dei conflitti armati: le Convenzioni dell'Aia e le Convenzioni ed i Protocolli di Ginevra. Disarmo e non proliferazione nucleare. 12. Il fenomeno delle organizzazioni internazionali: origini e principali linee del suo sviluppo. Organizzazioni internazionali a carattere tecnico e organizzazioni a carattere politico. Le principali organizzazioni regionali. Organizzazione internazionale e integrazione fra Stati: caratteri differenziali. 13. L'Organizzazione delle Nazioni Unite. Gli organi principali dell'ONU: l'Assemblea Generale, il Consiglio di Sicurezza, il Segretario generale, il Consiglio economico e sociale. L'attivita' normativa. I poteri delle Nazioni Unite in materia di mantenimento della pace. La cooperazione economica e sociale. Gli Istituti specializzati delle Nazioni Unite. 14. L'Unione europea dopo il Trattato di Lisbona. Il Trattato sull'Unione europea e il Trattato sul funzionamento dell'Unione europea: la struttura dell'Unione. Le cooperazioni rafforzate. I principi dell'Unione europea. Composizione e competenze dei principali organi: Parlamento europeo, Commissione, Consiglio, Consiglio europeo, Corte di Giustizia. La legislazione dell'Unione. La tutela giurisdizionale. 15. Le competenze dell'Unione e i principi di attribuzione, proporzionalita' e sussidiarieta'. Il ruolo dei Parlamenti nazionali. La cittadinanza europea. La disciplina del mercato interno, la concorrenza e le politiche di accompagnamento. La politica economica e monetaria. Lo spazio di liberta', sicurezza e giustizia. 16. L'azione esterna dell'Unione. La politica europea di vicinato. La politica estera e di sicurezza comune (PESC) e la politica di sicurezza e di difesa (PESD). Politica economica e cooperazione economica, commerciale e finanziaria multilaterale 1. Natura, metodi e principi fondamentali della scienza economica. Analisi economica e problemi di politica economica: le premesse teoriche e i modelli alla base dell'intervento pubblico in campo economico. L'evoluzione della teoria economica. Elementi di contabilita' nazionale. 2. Mercato, prezzi ed efficienza del sistema economico. Rendita del consumatore e rendita del produttore. Problemi di regolamentazione dei prezzi e dei salari. Forme di mercato: concorrenza perfetta, concorrenza imperfetta o monopolistica, monopolio, oligopolio. Politiche di tutela della concorrenza. Economia del benessere, fallimenti del mercato e fallimenti dello Stato. 3. Domanda e offerta aggregata. La funzione del consumo. Il ruolo del risparmio. La determinazione degli investimenti. Spesa pubblica per beni e servizi. Esportazioni nette. Il moltiplicatore keynesiano. 4. La moneta e le sue funzioni. Il tasso d'interesse. La domanda di moneta, l'offerta di moneta e l'equilibrio del mercato monetario. La dicotomia classica e la teoria quantitativa della moneta. Il sistema monetario e creditizio. Gli obiettivi, gli strumenti e gli indicatori della politica monetaria. 5. Il modello IS-LM. Politiche monetarie e fiscali. Problemi di coordinamento delle politiche per il controllo della domanda. Effetti sugli investimenti delle politiche monetarie e fiscali; il problema dello spiazzamento. Il ruolo delle aspettative e le politiche monetarie e fiscali. Mercati finanziari e aspettative. Costi e benefici dell'inflazione. L'economia dal lato dell'offerta e le politiche dei redditi. 6. Mercato del lavoro, occupazione e disoccupazione. Il tasso naturale di disoccupazione. La curva di Phillips e il trade-off tra disoccupazione e inflazione. Le aspettative e la modifica della curva di Phillips. Moneta, produzione e disoccupazione: le politiche di rientro dell'inflazione. Il problema della credibilita' della politica economica. Dibattito sull'efficacia della politica economica. 7. La bilancia dei pagamenti. Mercati valutari e tassi di cambio. Tassi d'interesse e tassi di cambio: le operazioni di arbitraggio sui tassi d'interesse. Regimi di cambio. L'evoluzione del sistema monetario internazionale dal «Gold Standard» al regime di cambi flessibili. Il mercato mondiale dei capitali. Il Fondo Monetario Internazionale: compiti, funzionamento, e problemi. 8. Le teorie del commercio internazionale. La teoria classica. La teoria neoclassica. Teorie recenti del commercio internazionale. Le economie di scala. Le politiche commerciali. Le imprese multinazionali e gli investimenti internazionali. I rapporti tra il commercio e la crescita, l'ambiente, l'occupazione, la distribuzione del reddito. Gli accordi commerciali internazionali. Accordi e Istituzioni per la liberalizzazione degli scambi, dal GATT all'Organizzazione Mondiale del Commercio. 9. L'internazionalizzazione delle imprese: suoi riflessi sull'andamento degli scambi internazionali. 10. I processi d'integrazione economica internazionale: unioni doganali e aree di libero scambio. Creazione e diversione di commercio. Le aree valutarie ottimali. 11. Il processo d'integrazione economica dell'Europa. Il Sistema Monetario Europeo. Il Trattato di Maastricht, il patto di stabilita' e crescita e la creazione della moneta unica. Le politiche economiche dell'Unione Europea. La politica commerciale comune. La Banca Centrale Europea e la politica monetaria europea. Gli effetti economici dell'allargamento dell'Unione Europea. Il confronto internazionale euro-dollaro. La politica di coesione economica e sociale; il mercato interno europeo, la politica monetaria europea, la politica delle relazioni esterne e la presenza dell'UE nella governance globale 12. Il fenomeno della globalizzazione dell'economia. Interdipendenza e coordinamento internazionale delle politiche economiche e il ruolo del G7, del G8 e del G20. I temi della «global governance» e gli attori della politica economica internazionale. Le principali teorie dello sviluppo. La cooperazione economica con i paesi in via di sviluppo, la Banca Mondiale e gli altri organismi internazionali di cooperazione. Il problema del debito estero dei PVS. Liberalizzazione commerciale, poverta' e disuguaglianza. Il regionalismo nell'attuale contesto internazionale. Sviluppo dei mercati finanziari e crisi recenti. La politica economica della transizione. Il coordinamento monetario internazionale. Squilibri regionali, opportunita' e rischi derivanti dalla globalizzazione dei mercati. Il crescente ruolo dell'Asia nell'interscambio mondiale. La crisi economica e finanziaria della fine degli anni 2000. 13. L'Italia nell'economia mondiale. Gli effetti dell'introduzione dell'euro per l'Italia. Ripercussioni dell'allargamento dell'Unione europea sull'economia italiana. Evoluzione dell'interscambio dell'Italia con il resto del mondo. Vincoli alla politica economica nazionale derivanti dalla partecipazione all'Unione europea. Diritto pubblico italiano (Costituzionale e amministrativo) 1. Concetto e partizione del diritto pubblico. 2. Lo Stato: elementi e organi. Forme di Stato e forme di Governo. 3. L'ordinamento costituzionale italiano. I diritti di liberta'. Gli organi costituzionali: Parlamento, Presidente della Repubblica, Governo. L'ordinamento regionale. 4. La funzione legislativa: il procedimento legislativo. Il sistema delle fonti normative: legge formale, atti equiparati alla legge formale; regolamenti ed altri atti normativi. 5. La funzione giurisdizionale: struttura dell'ordinamento giudiziario. Poteri della Corte costituzionale. 6. L'ordinamento amministrativo. Concetto di pubblica amministrazione. I principi costituzionali dell'attivita' amministrativa. Organizzazione amministrativa interna. 7. L'Amministrazione diretta centrale: organi attivi, organi consultivi e organi di controllo. L'Amministrazione diretta locale. 8. L'Amministrazione indiretta: enti territoriali; enti non territoriali a carattere nazionale e locale. La riforma delle autonomie locali. Le autorita' indipendenti. 9. L'attivita' della pubblica amministrazione: atti e provvedimenti amministrativi. Il procedimento amministrativo alla luce delle piu' recenti riforme. I contratti nella PA: gli appalti pubblici. 10. L'oggetto dell'azione amministrativa: il regime amministrativo dei beni. 11. La giustizia nell'Amministrazione: tutela giurisdizionale amministrativa; tutela giurisdizionale ordinaria. Le giurisdizioni amministrative speciali. Il processo amministrativo. 12. La riforma del pubblico impiego. Contabilita' di Stato 1. Fonti e soggetti della contabilita' pubblica. 2. Il bilancio dello Stato. Bilancio di cassa e di competenza. La legge finanziaria e i provvedimenti collegati. L'esecuzione del bilancio: acquisizione delle entrate ed erogazione delle uscite. Il rendiconto generale dello Stato. 3. Il sistema dei controlli. La giurisdizione della Corte dei conti in materia di contabilita' pubblica. 4. La responsabilita' nel pubblico impiego: la responsabilita' civile, penale e amministrativa. 5. L'autonomia finanziaria delle regioni e degli enti locali. Nozioni istituzionali di diritto civile e di diritto internazionale privato 1. Le situazioni giuridiche. I fatti e gli atti giuridici: efficacia e validita'. 2. Persone fisiche e persone giuridiche. Requisiti di esistenza. 3. Famiglia. Matrimonio, filiazione e adozione. Concetto, principi fondamentali e tipologia della successione per causa di morte. Donazione. 4. Diritti reali. Proprieta' e possesso. 5. Le obbligazioni. Fonti. Modificazioni soggettive ed oggettive del rapporto obbligatorio. Adempimento, inadempimento, estinzione. 6. Contratti in generale e loro classificazione. 7. L'impresa: l'imprenditore, l'azienda. La societa': concetti generali. La societa' per azioni. La societa' a responsabilita' limitata. Il fallimento. 8. Titoli di credito: cambiale e assegno bancario. 9. La tutela dei diritti: trascrizione, prove, privilegi e garanzie patrimoniali. Prescrizione e decadenza. 10. Qualificazione delle espressioni utilizzate dalle norme di diritto internazionale privato. Criteri di collegamento. Il problema del «rinvio». Diritto internazionale privato e ordinamenti plurilegislativi (Stati federali ecc.). Norme di applicazione necessaria. Ordine pubblico internazionale. 11. Le norme italiane di diritto internazionale privato: persone, famiglia, successioni, diritti reali, contratti e obbligazioni non contrattuali, forma degli atti, processo. 12. Le norme speciali relative alla navigazione marittima e aerea. 13. Principali convenzioni di diritto internazionale privato stipulate dall'Italia. 14. Le norme italiane in materia di cittadinanza. 15. Limiti alla giurisdizione italiana. Riconoscimento in Italia di sentenze straniere. Cooperazione fra Stati in campo giudiziario. L'arbitrato commerciale. Geografia politica ed economica 1. Geografia generale: lo stato del pianeta. Ambiente, risorse, popolazione. Nozioni fondamentali sulla distribuzione delle religioni, delle lingue e delle culture. 2. Lineamenti generali fisici, demografici, politici ed economici dei cinque continenti. 3. I principali Paesi del mondo: confini, quadro politico ed istituzionale, popolazione e dinamica demografica, centri urbani, struttura e dinamica dell'economia. 4. Geografia delle produzioni e degli scambi. I prodotti agricoli per il consumo alimentare e per il consumo industriale, le principali agroindustrie e i grandi mercati di importazione e di esportazione. Le produzioni minerarie e i principali scambi internazionali. Le altre industrie: principali produzioni e scambi mondiali. Tendenze di base nella divisione internazionale del lavoro: settori tradizionali e settori ad alto tasso di innovazione tecnologica. Lo sviluppo dell'economia dei servizi. 5. Geografia dei trasporti e delle comunicazioni. Reti di trasporto terrestri, marittime ed aeree. Le telecomunicazioni. 6. Il commercio estero dell'Italia. Principali mercati di importazione ed esportazione. Gli effetti sul commercio italiano delle fondamentali tendenze dell'economia mondiale. 7. L'economia delle fonti di energia e l'uso delle risorse idriche. 8. I nuovi protagonisti della globalizzazione (il ruolo dei BRIC, il ruolo delle Americhe, i paesi emergenti in Africa, il ruolo dell'Europa). 9. Internazionalizzazione e regolamentazione: le politiche della competizione geoeconomica internazionale. Informatica Conoscenza dell'uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche piu' diffuse con una verifica applicativa di: 1. internet come strumento di comunicazione. La ricerca e l'acquisizione di informazioni; 2. la posta elettronica. Microsoft Outlook e Outlook Express; 3. word processor: composizione, modifica e stampa di un documento; 4. Microsoft Excel come foglio elettronico in cui si possono immagazzinare informazioni o formule per l'elaborazione dei dati; 5. l'informatica e la pubblica amministrazione: il Codice dell'Amministrazione Digitale.
Allegato 3 Titoli di preferenza da far valere in caso di parita' di punteggio Ai sensi dell'art. 5, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, le categorie di cittadini che nei concorsi hanno preferenza a parita' di punteggio sono le seguenti: 1. gli insigniti di medaglia al valor militare; 2. i mutilati ed invalidi di guerra ex combattenti; 3. i mutilati ed invalidi per fatto di guerra; 4. i mutilati ed invalidi per servizio nel settore pubblico e privato; 5. gli orfani di guerra; 6. gli orfani dei caduti per fatto di guerra; 7. gli orfani dei caduti per servizio nel settore pubblico e privato; 8. i feriti in combattimento; 9. gli insigniti di croce di guerra o di altra attestazione speciale di merito di guerra, nonche' i capi di famiglia numerosa; 10. i figli dei mutilati e degli invalidi di guerra ex combattenti; 11. i figli dei mutilati e degli invalidi per fatto di guerra; 12. i figli dei mutilati e degli invalidi per servizio nel settore pubblico e privato; 13. i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti di guerra; 14. i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per fatto di guerra; 15. i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per servizio nel settore pubblico o privato; 16. coloro che abbiano prestato servizio militare come combattenti; 17. coloro che abbiano prestato lodevole servizio a qualunque titolo, per non meno di un anno nell'amministrazione che ha indetto il concorso; 18. i coniugati ed i non coniugati con riguardo al numero dei figli a carico; 19. gli invalidi ed i mutilati civili; 20. militari volontari delle Forze armate congedati senza demerito al termine della ferma o rafferma. A parita' di merito e di titoli la preferenza e' determinata: a) dal numero dei figli a carico, indipendentemente dal fatto che il candidato sia coniugato o meno; b) dall'aver prestato lodevole servizio nelle amministrazioni pubbliche; c) dalla minore eta'.