Concorso per 1 categoria d area amministrativa-gestionale (lombardia) UNIVERSITA' DI PAVIA

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Concorso

Attenzione, il bando selezionato non è attivo, poichè è scaduto il termine per la presentazione della domanda


Tipologia Concorso
Tipologia Contratto Borsa di studio
Posti 1
Fonte: Gazzetta Ufficiale Repubblica Italiana N. 85 del 26-10-2018
Sintesi: UNIVERSITA' DI PAVIA Concorso (Scad. 25 novembre 2018) Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di un posto di categoria D1 a tempo indeterminato, area amministrativa/gestionale, ...
Ente: UNIVERSITA' DI PAVIA
Regione: LOMBARDIA
Provincia: PAVIA
Comune: PAVIA
Data di inserimento: 26-10-2018
Data Scadenza bando 25-11-2018
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UNIVERSITA' DI PAVIA

Concorso (Scad. 25 novembre 2018)

Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di un posto di categoria D1 a tempo indeterminato, area amministrativa/gestionale, per il Servizio programmazione didattica.

 
 
                        IL DIRETTORE GENERALE 
 
    Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957,
n. 3, «Testo unico delle disposizioni concernenti  lo  statuto  degli
impiegati  civili  dello  Stato»,  e   successive   modificazioni   e
integrazioni; 
    Visto il decreto del Presidente della Repubblica 3  maggio  1957,
n. 686, «Norme di esecuzione del testo unico delle disposizioni sullo
statuto degli impiegati civili dello Stato, approvato con decreto del
Presidente della Repubblica 10 gennaio  1957,  n.  3»,  e  successive
modificazioni e integrazioni; 
    Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168, «Istituzione del  Ministero
dell'universita'  e  della  ricerca  scientifica  e  tecnologica»,  e
successive modificazioni e integrazioni; 
    Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241 e  successive  modificazioni
ed  integrazioni,   «Nuove   norme   in   materia   di   procedimento
amministrativo e di diritto di accesso ai documenti  amministrativi»,
e successive modificazioni e integrazioni; 
    Vista la legge 10 aprile 1991, n. 125, «Azioni  positive  per  la
parita'  uomo-donna  nel  lavoro»,  e  successive   modificazioni   e
integrazioni; 
    Vista la  legge  5  febbraio  1992,  n.  104,  «Legge-quadro  per
l'assistenza,  l'integrazione  sociale  e  i  diritti  delle  persone
handicappate», e successive modificazioni e integrazioni; 
    Visto il decreto del Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  7
febbraio 1994, n. 174, «Regolamento recante  norme  sull'accesso  dei
cittadini degli Stati membri dell'Unione europea ai posti  di  lavoro
presso le amministrazioni pubbliche», e  successive  modificazioni  e
integrazioni; 
    Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9  maggio  1994,
n. 487, «Regolamento recante norme sull'accesso agli  impieghi  nelle
pubbliche amministrazioni e le modalita' di svolgimento dei concorsi,
dei concorsi unici e delle altre forme  di  assunzione  nei  pubblici
impieghi», e successive modificazioni e integrazioni; 
    Vista la legge 15 maggio 1997, n. 127,  «Misure  urgenti  per  lo
snellimento  dell'attivita'  amministrativa  e  dei  procedimenti  di
decisione e di controllo», e successive modificazioni e integrazioni; 
    Vista la legge 12 marzo 1999, n. 68  «Norme  per  il  diritto  al
lavoro dei disabili», e successive modificazioni e integrazioni; 
    Visto il decreto del  Presidente  della  Repubblica  28  dicembre
2000,  n.  445  «Testo  unico  delle   disposizioni   legislative   e
regolamentari  in  materia  di  documentazione   amministrativa»,   e
successive modificazioni e integrazioni; 
    Visto il regolamento europeo n. 679/2016 in materia di protezione
dei dati personali; 
    Visto il  decreto  legislativo  30  marzo  2001,  n.  165  «Norme
generali  sull'ordinamento   del   lavoro   alle   dipendenze   delle
amministrazioni   pubbliche»,   e    successive    modificazioni    e
integrazioni; 
    Visto il decreto legislativo 9 luglio 2003, n.  216,  «Attuazione
della direttiva 2000/78/CE per la parita' di trattamento  in  materia
di occupazione e di condizioni di lavoro», e successive modificazioni
e integrazioni; 
    Visto il decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198 «Codice delle
pari opportunita' tra uomo e donna, a norma dell'art. 6  della  legge
28 novembre 2005, n. 246», e successive modificazioni e integrazioni; 
    Visto il decreto-legge 25 giugno 2008,  n.  112,  convertito  con
modificazioni dalla  legge  6  agosto  2008,  n.  133,  «Disposizioni
urgenti  per  lo   sviluppo   economico,   la   semplificazione,   la
competitivita',  la  stabilizzazione  della  finanza  pubblica  e  la
perequazione Tributaria», e successive modificazioni e integrazioni; 
    Visto il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, «Attuazione
della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di  ottimizzazione  della
produttivita' del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle
pubbliche   amministrazioni»,   e    successive    modificazioni    e
integrazioni; 
    Visto il decreto  legislativo  15  marzo  2010,  n.  66,  «Codice
dell'ordinamento   militare»,   e    successive    modificazioni    e
integrazioni; 
    Visto il decreto legislativo 24 febbraio 2012, n. 20,  pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale n. 60  del  12  marzo  2012,  «Modifiche  ed
integrazioni al decreto legislativo 15 marzo  2010,  n.  66,  recante
codice dell'ordinamento militare, a norma  dell'art.  14,  comma  18,
della legge 28  novembre  2005,  n.  246»  che  prevede  una  riserva
obbligatoria del  30%  dei  posti  messi  a  concorso  a  favore  dei
volontari in ferma breve o in ferma prefissata di  durata  di  cinque
anni  delle  tre  forze  armate,  congedati  senza  demerito,   degli
ufficiali di complemento in ferma biennale e degli ufficiali in ferma
prefissata che hanno completato senza demerito la ferma contratta; 
    Considerato che la predetta riserva e' operante e  da'  luogo  ad
una frazione di posto, che verra' cumulata  ad  altre  frazioni  gia'
verificatesi o che si dovessero verificare nelle  prossime  procedure
concorsuali; 
    Considerato altresi' che  una  volta  raggiunta  l'intera  quota,
verra' riservato un posto da  destinare  alle  categorie  di  cui  al
decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 successive  modificazioni  e
integrazioni; 
    Vista la legge 30 dicembre 2010, n. 240,  «Norme  in  materia  di
organizzazione  delle  Universita',   di   personale   accademico   e
reclutamento, nonche' delega al Governo per incentivare la qualita' e
l'efficienza del sistema universitario», e successive modificazioni e
integrazioni; 
    Visto il decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216,  convertito  con
legge 24 febbraio 2012,  n.  14,  «Proroga  di  termini  previsti  da
disposizioni legislative», e successive modificazioni e integrazioni; 
    Visto il decreto legislativo 29 marzo 2012,  n.  49,  «Disciplina
per  la  programmazione,  il  monitoraggio  e  la  valutazione  delle
politiche di bilancio e di reclutamento degli atenei,  in  attuazione
della delega prevista dall'art. 5, comma 1, della legge  30  dicembre
2010, n. 240 e per il raggiungimento  degli  obiettivi  previsti  dal
comma 1, lettere b) e c), secondo i principi normativi  e  i  criteri
direttivi stabiliti al comma 4, lettere b), c), d), e)  ed  f)  e  al
comma 5», e successive modificazioni e integrazioni; 
    Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito con legge
7 agosto 2012, n. 135, «Disposizioni urgenti per la  revisione  della
spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini nonche' misure
di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario»,  e
successive modificazioni e integrazioni; 
    Vista  la  legge  6  agosto  2013,  n.  97,   «Disposizioni   per
l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza  dell'Italia
all'Unione europea - legge europea 2013», e successive  modificazioni
e integrazioni; 
    Visto il decreto-legge 31 agosto 2013,  n.  101,  convertito  con
legge  30  ottobre  2013,  n.  125,  «Disposizioni  urgenti  per   il
perseguimento  di  obiettivi  di  razionalizzazione  nelle  pubbliche
amministrazioni», e successive modificazioni e integrazioni; 
    Vista la  legge  27  dicembre  2017,  n.  205,  pubblicata  nella
Gazzetta  Ufficiale  n.  302  del  29  dicembre  2017,  «Bilancio  di
previsione  dello  Stato  per  l'anno  finanziario  2018  e  bilancio
pluriennale per il triennio 2018-2020», e successive modificazioni  e
integrazioni;. 
    Visto  il  vigente  Contratto  collettivo  nazionale  di   lavoro
relativo al personale del Comparto Universita'; 
    Visto  il  decreto  rettorale  n.  3/2018  dell'8  gennaio  2018,
protocollo n. 648, «Regolamento in materia di accesso  ai  ruoli  del
personale   tecnico-amministrativo   e   collaboratori   ed   esperti
linguistici dell'Universita' degli studi di Pavia»; 
    Visto lo Statuto dell'Universita' degli studi di Pavia in  vigore
dall'11 aprile 2012; 
    Vista  la  delibera  del  Consiglio  di  amministrazione  del  28
novembre 2017, repertorio n. 352, con la  quale  e'  stata  approvata
l'attribuzione Punti organico e definizione di criteri prioritari per
la programmazione anni  2018/2020  nella  quale  vengono  indicati  i
criteri prioritari secondo i quali programmare le assunzioni; 
    Vista la delibera n.  359/2017,  n.  346/2015  del  Consiglio  di
amministrazione del 22 dicembre 2015 del  21  dicembre  2017  «Budget
2018-Budget triennale 2018-2020»; 
    Considerato che per la stipula del contratto di cui alla presente
selezione saranno utilizzati punti derivanti  dalle  cessazioni  anni
precedenti; 
    Considerato che l'Ateneo ha provveduto ad attivare  la  procedura
di mobilita' interna riservata al personale tecnico-amministrativo in
servizio  presso  l'Ateneo,  ai  sensi  dell'art.  57  del   C.C.N.L.
2006-2009 del Comparto Universita' e nel  rispetto  dell'art.  7  del
regolamento per la mobilita' del personale  tecnico-amministrativo  a
tempo indeterminato dell'Universita' degli studi di Pavia, nonche' di
mobilita'  compartimentale  ed  intercompartimentale  prevista  dagli
articoli 29-bis e seguenti del decreto legislativo 30 marzo 2001,  n.
165  per  la  copertura  di  un  posto  di   categoria   D/1 -   area
amministrativa/gestionale -   per   le    esigenze    del    Servizio
programmazione didattica dell'Universita' degli studi di Pavia; 
    Vista la nota prot. n. 62105 del 30 luglio  2018  indirizzata  al
Dipartimento della funzione pubblica - Servizio organizzazione uffici
e fabbisogni  del  personale  delle  PA,  programmazione  assunzioni,
reclutamento, mobilita' e valutazione, con la quale questo Ateneo, ai
sensi dell'art. 34-bis, comma 1, del  decreto  legislativo  30  marzo
2001, n. 165, ha comunicato l'intenzione di avviare una procedura  di
selezione pubblica, per titoli ed esami,  a  un  posto  di  categoria
D/1 - area amministrativa/gestionale - per le esigenze  del  Servizio
programmazione  didattica  dell'Universita'  degli  studi  di   Pavia
dell'Universita' degli studi di Pavia; 
    Accertato che con riferimento  al  posto  messo  a  concorso  dal
presente bando non e' pervenuta a questo  Ateneo  alcuna  istanza  di
mobilita' interna e compartimentale; 
    Accertato altresi' che con riferimento al posto messo a  concorso
dal presente bando sono invece pervenute a questo Ateneo due  istanze
intercompartimentale ritenute non idonee; 
    Considerato  che  la  Presidenza  del  Consiglio  dei  ministri -
Dipartimento della funzione pubblica - non e' intervenuta  nei  tempi
di legge, in merito all'assegnazione di personale  richiesto  per  le
esigenze segnalate da questa Universita'; 
    Considerato  che  non  esistono  graduatorie  vigenti  utili  per
l'assunzione a  tempo  indeterminato  di  personale  con  il  profilo
richiesto; 
    Ritenuto di dover provvedere; 
 
                             Determina: 
 
 
                               Art. 1 
 
 
                         Selezione pubblica 
 
 
    E' indetto un concorso pubblico, per  titoli  ed  esami  a  tempo
indeterminato, per  la  copertura  di  un  posto  di  categoria  D  -
posizione economica D1 -  area  amministrativa/gestionale  -  per  le
esigenze del Servizio programmazione didattica dell'Universita' degli
studi di Pavia. 
    L'Amministrazione garantisce  parita'  e  pari  opportunita'  tra
uomini e donne per l'accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro. 
    Il vincitore dovra' collaborare all'espletamento delle  attivita'
di: 
      presidio  dell'intero  processo  di  definizione   dell'offerta
formativa  della  propria  area  di   competenza,   dalla   fase   di
progettazione del corso di studio  (istituzione/accreditamento)  alla
fase   di   erogazione   degli   insegnamenti   (definizione    della
programmazione didattica e dei piani di studio); 
      collaborazione con il responsabile del Servizio  programmazione
didattica nella analisi della normativa, nella stesura  di  documenti
(delibere per gli organi  di  Governo,  linee  guida  in  materia  di
offerta  formativa,  programmazione  didattica  e  assicurazione   di
qualita' dei CdS) e nella verifica della sostenibilita' dei corsi  di
studio in termini di requisiti di docenza; 
      trasmissione  e  condivisione  con  il  personale   docente   e
tecnico-amministrativo  coinvolto  nel  processo  di  gestione  della
didattica, degli indirizzi degli organi di Governo e  del  prorettore
alla didattica e delle indicazioni di carattere operativo fornite dal
dirigente  dell'area  didattica  e  servizi  agli  studenti   e   dal
responsabile del Servizio programmazione didattica; 
      supporto giuridico-amministrativo alle strutture deputate  alla
progettazione   e   gestione   dei   corsi   di   studio    (consigli
didattici/dipartimenti/facolta')   facendosi   parte    attiva    per
coadiuvare i docenti responsabili dei corsi di studio  nell'attivita'
di progettazione e accreditamento dei CdS (predisposizione  documenti
e delibere, compilazione sezioni della banca dati  SUA-CdS,  supporto
per la redazione/aggiornamento dei regolamenti didattici e dei  piani
di studi; 
      coordinare   e    supportare    l'attivita'    del    personale
tecnico-amministrativo dei Dipartimenti addetto  alla  didattica  per
l'inserimento    dei    dati    della    programmazione     didattica
nell'applicativo U-GOV Didattica. 
                               Art. 2 
 
 
              Requisiti per l'ammissione alla selezione 
 
 
    Per  l'ammissione  al  concorso  e'  richiesto  il  possesso  dei
seguenti requisiti: 
      1) titolo di studio: laurea ex decreto ministeriale n. 270/2004
o ex decreto ministeriale n. 509/1999  o  corrispondente  titolo  del
previgente ordinamento quadriennale; 
      2) cittadinanza italiana.  Sono  equiparati  ai  cittadini  gli
italiani non appartenenti alla Repubblica  (San  Marino,  Citta'  del
Vaticano) ovvero cittadinanza di uno degli Stati dell'Unione  europea
o loro familiari non aventi  la  cittadinanza  di  uno  Stato  membro
purche' siano titolari del diritto di  soggiorno  o  del  diritto  di
soggiorno permanente, nonche' cittadini  di  Paesi  terzi  che  siano
titolari del permesso di  soggiorno  CE  per  soggiornanti  di  lungo
periodo o che siano titolari dello status di rifugiato  ovvero  dello
status di protezione sussidiaria; 
      3) i cittadini degli Stati membri dell'Unione  europea  o  loro
familiari o cittadini di Paesi terzi di cui al  precedente  punto  2)
devono possedere i seguenti requisiti: 
        a) godere dei diritti civili e politici anche negli Stati  di
appartenenza o di provenienza; 
        b) essere in  possesso,  fatta  eccezione  della  titolarita'
della cittadinanza italiana, di tutti gli  altri  requisiti  previsti
per i cittadini della Repubblica; 
        c) avere adeguata conoscenza della lingua italiana; 
      4) eta' non inferiore agli anni diciotto; 
      5) idoneita' fisica all'impiego; 
      6) avere ottemperato, per i nati fino al 1985, alle  norme  sul
reclutamento militare; 
      7) non essere stato escluso dall'elettorato politico attivo; 
      8) non essere stato destituito o dispensato dall'impiego presso
una   pubblica   amministrazione   per   persistente    insufficiente
rendimento, non  essere  stato  dichiarato  decaduto  da  un  impiego
statale per aver conseguito l'impiego stesso mediante  la  produzione
di documenti falsi o viziati da invalidita' non sanabili e non essere
stato licenziato a decorrere dalla data  di  entrata  in  vigore  del
primo contratto collettivo di lavoro (21 maggio 1996); 
      9) non aver riportato condanne  che  comportino  l'interdizione
dai pubblici uffici. 
    I requisiti prescritti, compresa la dichiarazione  d'equipollenza
dell'eventuale titolo di studio conseguito all'estero, devono  essere
posseduti alla data di scadenza del termine stabilito  dal  bando  di
concorso per la presentazione della domanda d'ammissione. 
    I candidati sono ammessi al concorso con riserva. 
    L'Amministrazione  puo'  disporre  in  qualunque   momento,   con
comunicazione  motivata  del  direttore  generale,  l'esclusione  dal
concorso per difetto dei requisiti prescritti. 
                               Art. 3 
 
 
                 Domanda e termine di presentazione 
 
 
    La domanda di ammissione al concorso, redatta in carta  semplice,
in conformita' allo schema allegato al presente bando (allegato A)  e
disponibile in formato Word sul sito Web istituzionale di Ateneo alla
pagina
https://www.unipv.eu/site/home/ateneo/bandi-e-concorsi/concorsi-per-pe
rsonale-tecnico--amministrativo.html deve   essere   indirizzata   al
direttore generale dell'Universita' di Pavia, Strada nuova 65 - 27100
Pavia  e  deve  pervenire,  pena  l'esclusione,  entro   il   termine
perentorio di trenta giorni successivi dalla  data  di  pubblicazione
del bando  nella  Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica -  4ª  Serie
speciale «Concorsi ed esami». 
    La domanda, che dovra' pervenire entro  il  suddetto  termine  di
scadenza, puo' essere inviata con una delle seguenti modalita': 
      a mano direttamente  all'ufficio  protocollo  di  Ateneo -  via
Mentana, 4 - 27100 Pavia - nei giorni dal lunedi' al  venerdi'  dalle
ore 9,00 alle ore 12,00. 
    Si  segnala  che  l'Universita'   degli   studi   di   Pavia   (e
conseguentemente anche l'ufficio protocollo di Ateneo) sospendera' la
propria attivita' lavorativa il giorno 2 novembre 2018; 
      a mezzo raccomandata o plico postale con avviso di ricevimento;
a tal fine la data di presentazione delle domande  e'  stabilita  dal
timbro a data di protocollo generale di entrata  dell'Universita'  di
Pavia.  Non  fara'  fede  il  timbro  a  data  dell'ufficio   postale
accettante; 
      con  posta  elettronica  certificata  (PEC)  inviando,  da  una
casella di posta elettronica certificata  di  cui  il  candidato  sia
titolare,      una      e-mail      al      seguente       indirizzo:
amministrazione-centrale@certunipv.it 
    In caso di invio della domanda di partecipazione tramite PEC,  si
sottolinea che la stessa deve essere inviata in  formato  pdf.  Fara'
fede la data  e  ora  di  trasmissione  certificate  dal  riferimento
temporale ivi contenuto ai  sensi  del  decreto  del  Presidente  del
Consiglio dei ministri 22 febbraio  2013 -  art.  41  e  del  decreto
legislativo 7 marzo 2005, n. 82 - art. 20. 
    Per le domande presentate a mano, fara'  fede  esclusivamente  il
timbro di ricezione di questo Ateneo. 
    Il termine sopraccitato di trenta giorni, qualora venga a  cadere
in giorno festivo, slittera' al  giorno  non  festivo  immediatamente
seguente. 
    La domanda di ammissione al concorso deve contenere il  nome,  il
cognome, il domicilio eletto dal concorrente ai  fini  del  concorso,
l'indirizzo mail ed il codice fiscale. 
    Il  candidato  dovra'  inoltre  dichiarare   sotto   la   propria
responsabilita' e a pena di esclusione dal concorso: 
      a) la data ed il luogo di nascita, l'indirizzo di  residenza  e
un recapito telefonico; 
      b) il possesso della cittadinanza italiana o di uno degli Stati
dell'Unione europea o di essere familiare  di  un  cittadino  di  uno
degli  Stati  membri  dell'Unione  europea  titolare  di  diritto  di
soggiorno  o  del  diritto  di  soggiorno  permanente,  o  di  essere
cittadino di Paesi terzi che siano titolari del permesso di soggiorno
CE per soggiornanti di lungo  periodo  o  di  essere  titolari  dello
status di rifugiato ovvero dello status  di  protezione  sussidiaria;
sono equiparati ai  cittadini  gli  italiani  non  appartenenti  alla
Repubblica; 
      c) (se cittadino italiano): il comune  ove  e'  iscritto  nelle
liste elettorali, ovvero  i  motivi  della  non  iscrizione  o  della
cancellazione da tali liste; 
      d) (se cittadino di uno degli Stati membri dell'Unione  europea
o familiare di un cittadino di uno  degli  Stati  membri  dell'Unione
europea o se cittadino di Paesi terzi): di godere dei diritti  civili
e politici anche nello Stato di appartenenza o di provenienza  ovvero
i motivi del mancato godimento e di avere adeguata  conoscenza  della
lingua italiana; 
      e) di non aver mai riportato condanne  penali  e  di  non  aver
procedimenti penali in corso. In caso contrario indicare le  condanne
riportate,  specificando  la  data  della  sentenza   e   l'autorita'
giudiziaria che l'ha emessa, da indicare anche se e'  stata  concessa
amnistia, perdono giudiziale, condono, indulto, non menzione, ecc.  e
anche se nulla risulta  sul  casellario  giudiziale.  I  procedimenti
penali pendenti devono essere indicati qualsiasi sia la natura  degli
stessi; 
      f) il possesso del titolo di studio richiesto dall'art.  2  del
presente bando (nel caso di titolo di studio conseguito all'estero, i
candidati   devono    autocertificare    l'avvenuto    riconoscimento
dell'equipollenza dello stesso a quello italiano); 
      g) la posizione nei riguardi degli obblighi militari; 
      h)   gli   eventuali   servizi   prestati   presso    pubbliche
amministrazioni e le cause di risoluzione di precedenti  rapporti  di
impiego; 
      i) di non essere stato  destituito  o  dispensato  dall'impiego
presso una pubblica  amministrazione  per  persistente  insufficiente
rendimento, non  essere  stato  dichiarato  decaduto  da  un  impiego
statale per aver conseguito l'impiego stesso mediante  la  produzione
di documenti falsi o viziati da invalidita' non sanabili e non essere
stato licenziato a decorrere dalla data  di  entrata  in  vigore  del
primo Contratto collettivo nazionale di lavoro (21 maggio 1996). 
      j) di avere l'idoneita' fisica all'impiego; 
      k) eventuale possesso di titoli che danno diritto ad  usufruire
delle preferenze, a parita'  di  merito,  previste  dall'art.  9  del
presente bando. 
    Nella domanda di ammissione al concorso i cittadini italiani o di
uno degli Stati dell'Unione europea devono autocertificare, nei  casi
e nei limiti previsti dalla normativa vigente, i titoli richiesti dal
bando per  la  partecipazione  al  concorso  e  tutti  i  titoli  che
ritengano opportuno presentare  agli  effetti  della  valutazione  di
merito. 
    Nell'autocertificazione il candidato  deve  specificare  in  modo
analitico e preciso ogni elemento utile al fine della valutazione dei
titoli e dell'espletamento dei necessari controlli sulla  veridicita'
dei dati autocertificati. 
    Il candidato dovra' allegare alla domanda  di  partecipazione  al
concorso un curriculum formativo e professionale datato e firmato. 
    Ai sensi dell'art. 40, comma 1 del decreto del  Presidente  della
Repubblica n. 445/2000, si invita a  non  allegare  alla  domanda  di
ammissione alcun certificato originale  ovvero  sua  copia  conforme.
Eventuali  certificazioni  allegate  non  potranno  essere  prese  in
considerazione ai fini della valutazione della candidatura. 
    I titoli scientifici,  quali  pubblicazioni  e  lavori  originali
attinenti al posto a concorso, devono essere allegati  alla  domanda,
possibilmente su supporto informatico ed allegando  un  elenco  delle
pubblicazioni presentate. 
    Nella domanda di ammissione al concorso i cittadini di Stati  non
appartenenti  all'Unione  europea  possono  autocertificare  soltanto
stati, fatti e qualita'  contenuti  in  pubblici  registri  italiani,
mentre devono procedere ad  allegare  le  certificazioni  relative  a
stati, fatti e qualita' in tutti i casi in cui  questi  ultimi  siano
stati certificati da autorita' di Paesi non  appartenenti  all'Unione
europea, corredate  di  traduzione  in  lingua  italiana  autenticata
dall'autorita' consolare  italiana  che  ne  attesta  la  conformita'
all'originale. 
    I candidati  portatori  di  handicap  possono  specificare  nella
domanda  l'ausilio  necessario  in  relazione  al  proprio  handicap,
nonche' l'eventuale necessita' di  tempi  aggiunti  allo  svolgimento
delle prove d'esame, da documentare a mezzo di  idonea  dichiarazione
sostitutiva di atto di notorieta'. 
    Alla domanda deve essere allegata  copia  fotostatica  (fronte  e
retro), non autenticata, di un documento di  identita'  in  corso  di
validita'. 
    La firma in calce alla domanda non deve essere autenticata. 
    L'omissione  della  firma  in   calce   alla   domanda   comporta
l'esclusione dal concorso. 
    L'Amministrazione  non  assume  alcuna  responsabilita'  per   la
dispersione di comunicazioni dipendente da inesatta  indicazione  del
recapito  da  parte  dell'aspirante  o  da  mancata  oppure   tardiva
comunicazione del cambiamento di indirizzo  indicato  nella  domanda,
ne'  per  eventuali  disguidi  postali  o  telegrafici   o   comunque
imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o forza maggiore. 
    I candidati sono tenuti a versare un importo,  non  rimborsabile,
pari  a  €  12,00  effettuando  un  bonifico  bancario  intestato  a:
Universita' degli studi di Pavia  e  indicando  obbligatoriamente  la
causale «Rimborso spese concorso "DIDA2018" - IBAN:  IT  38  H  03111
11300 000000046566 - SWIFT: BLOPIT22776 - UBI Banca, sede di Pavia  -
corso Strada nuova 61/C 27100. 
    La ricevuta di versamento deve essere allegata  alla  domanda  di
partecipazione  a  pena  di  esclusione  dal  concorso.  In  caso  di
esclusione dal concorso non si dara' luogo al  rimborso  dell'importo
versato. 
    Le istanze ed eventuali  dichiarazioni  sostitutive  di  atto  di
notorieta', prodotte a mezzo raccomandata o  comunque  consegnate  da
persona diversa dal sottoscrittore, dovra' essere allegata  la  copia
fotostatica non autenticata di un documento d'identita' in  corso  di
validita' del candidato stesso. 
                               Art. 4 
 
 
                      Commissione giudicatrice 
 
 
    La commissione e' nominata dal direttore  generale  nel  rispetto
delle disposizioni vigenti in materia e composta ai  sensi  dell'art.
15 del regolamento in materia  di  accesso  ai  ruoli  del  personale
tecnico amministrativo dell'Universita' degli studi di Pavia. 
                               Art. 5 
 
 
                            Prove d'esame 
 
 
    L'ammissione alle prove  concorsuali  puo'  essere  preceduta  da
forme di preselezione di tipo attitudinale, da  svolgersi  anche  con
l'ausilio  di  mezzi  automatizzati,  cui  l'Amministrazione   potra'
ricorrere qualora il numero delle domande sia superiore a dieci volte
rispetto ai posti messi a concorso, e comunque non inferiore a 100. 
    La prova di preselezione,  se  attuata,  consistera'  in  test  a
risposta multipla e/o domande a risposta sintetica atti a rilevare le
caratteristiche attitudinali e la conoscenza  delle  materie  oggetto
delle prove concorsuali. 
    La preselezione sara' superata con una votazione di almeno  21/30
o equivalente. 
    I candidati portatori di handicap affetti da invalidita' uguale o
superiore all'80% non sono tenuti a sostenere la prova  preselettiva.
Gli interessati che intendano avvalersi di tale facolta' devono darne
espressa e preventiva comunicazione nella domanda  di  ammissione  al
concorso. 
    Gli esami consisteranno in: 
      una prova scritta; 
      una prova pratica con relazione scritta; 
      una prova orale. 
    Considerata  la   tipologia   dell'attivita'   lavorativa,   sono
richiesti: 
      ottima  conoscenza  della  normativa  in  materia  di   offerta
formativa e di assicurazione della qualita' dei corsi di studio,  con
particolare riferimento a: 
        legge 2 agosto 1999, n. 264; 
        decreto ministeriale MIUR 22 ottobre 2004, n. 270; 
        decreto ministeriale MIUR 25 novembre 2005  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale - Serie generale - n. 293 del 17 dicembre 2005; 
        decreti ministeriali MIUR 16 marzo 2007; 
        decreto ministeriale MIUR 8  gennaio  2009  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale - Serie generale - n. 122 del 28 maggio 2009 
        decreto interministeriale 19 febbraio 2009  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale - Serie generale - n. 119 del 25 maggio 2009; 
        legge 30 dicembre 2010, n. 240; 
        decreto  interministeriale  2  marzo  2011  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale - Serie generale - n. 139 del 17 giugno 2011; 
        decreto legislativo 27 gennaio 2012, n. 19; 
        decreto ministeriale MIUR 27 marzo 2015, n. 194; 
        decreto ministeriale MIUR 8 agosto 2016, n. 635; 
        decreto ministeriale MIUR  12  dicembre  2016,  n.  987  come
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - Serie generale - n.  30  del  6
febbraio 2017; 
        decreto ministeriale MIUR 8 febbraio 2017, n. 60; 
        nota MIUR 23 febbraio 2017, n. 5227; 
        decreto ministeriale MIUR 29 novembre 2017, n. 935; 
        decreto interministeriale 31 gennaio 2018, n.  52  pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale - Serie generale -  n.  120  del  25  maggio
2018; 
        decreto ministeriale MIUR 31 gennaio 2018, n.  77  pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale - Serie generale - n. 92 del 20 aprile 2018; 
        Linee guida ANVUR per l'accreditamento iniziale dei corsi  di
studio di nuova attivazione (versione del 13 ottobre 2017); 
        Linee guida ANVUR per l'accreditamento periodico delle sedi e
dei corsi di studio universitari (versione del 10 agosto 2017); 
        Consiglio universitario nazionale (CUN) Guida alla  scrittura
degli ordinamenti didattici (versione del 15 dicembre 2017); 
        ottima conoscenza dei seguenti documenti dell'Universita'  di
Pavia:  Statuto  (in  particolare  i  Titoli  2,3,5,6),   regolamento
didattico  di  Ateneo,  regolamento  per  la   composizione   ed   il
funzionamento dei Consigli didattici, regolamento per il conferimento
di seminari didattici, regolamento sul conferimento di contratti  per
attivita' di insegnamento  ai  sensi  dell'art.  23  della  legge  n.
240/2010; 
        conoscenza della struttura delle  schede  SUA  dei  corsi  di
studio dell'Universita' di Pavia accessibili dal link: 
          https://www.universitaly.it/index.php/offerta/search/id_str
uttura/39/azione/ricerca 
          prima prova scritta: vertera' sulla normativa in materia di
offerta formativa e assicurazione di qualita'  dei  corsi  di  studio
(CdS) citata in precedenza e sui  regolamenti  di  Ateneo  citati  in
precedenza; 
          prova pratica con eventuale relazione scritta: al candidato
sara' richiesta la risoluzione  di  un  caso  pratico  inerente  alla
gestione dell'offerta formativa e/o dell'assicurazione della qualita'
dei CdS; 
          prova orale: vertera' sulle  materie  oggetto  della  prova
scritta e della prova pratica. 
    Saranno  inoltre  valutate  la  conoscenza   delle   applicazioni
informatiche piu' diffuse e della lingua inglese. 
                               Art. 6 
 
 
               Ammissione alla procedura concorsuale, 
              diario e svolgimento delle prove d'esame 
 
 
    I candidati  che  avranno  inoltrato  regolare  istanza  entro  i
termini  previsti  dal  bando  e  che   non   avranno   ricevuto   la
comunicazione di esclusione dalla procedura devono intendersi ammessi
all'espletamento dell'eventuale preselezione o, se non attuata, della
prima e della seconda prova gia' previste nel bando. 
    I candidati non ammessi alla  procedura  concorsuale  riceveranno
comunicazione ufficiale di esclusione, che  si  anticipera'  per  vie
brevi  alla  casella  e-mail  da  loro  indicata  nella  domanda   di
ammissione alla selezione. 
    Le comunicazioni che si rendessero  necessarie  per  l'avvio  del
concorso  e  durante  il  suo  svolgimento  o  comunque  relative  al
calendario delle prove saranno  comunicate  esclusivamente  sull'albo
ufficiale di Ateneo all'indirizzo: 
      https://www-5.unipv.it/alboufficiale/ 
      e  sul  sito  web   istituzionale   di   Ateneo   alla   pagina
https://www.unipv.eu/site/home/ateneo/bandi-e-concorsi/concorsi-per-pe
rsonale-tecnico--amministrativo.html 
    I  candidati  al  concorso  sono  quindi  tenuti   a   consultare
periodicamente  tale  pagina:  le  comunicazioni  pubblicate  avranno
valore di notifica a tutti gli effetti. Pertanto, i candidati ammessi
all'eventuale preselezione o, se non attuata, all'espletamento  delle
prove  scritte  saranno  tenuti  a   presentarsi,   senza   ulteriore
convocazione, nei luoghi, nei giorni e nelle ore indicati. 
    La  mancata  presentazione  alle  prove  sara'  considerata  come
rinuncia alla procedura concorsuale. 
    I candidati ammessi a  sostenere  le  prove  d'esame,  per  avere
accesso all'aula, dovranno esibire  uno  dei  seguenti  documenti  di
riconoscimento, in corso di validita': 
      a) carta d'identita'; 
      b) patente automobilistica o nautica; 
      c) passaporto. 
                               Art. 7 
 
 
     Modalita' di ripartizione dei punteggi delle singole prove 
 
 
    Conseguono l'ammissione alla prova orale i candidati che  abbiano
riportato in ogni prova  scritta  una  votazione  di  almeno  ventuno
trentesimi (21/30). 
    Il voto  riportato  nelle  prove  scritte  verra'  reso  noto  ai
candidati attraverso la pubblicazione di apposito elenco sul sito web
istituzionale         di         Ateneo          alla          pagina
https://www.unipv.eu/site/home/ateneo/bandi-e-concorsi/concorsi-per-pe
rsonale-tecnico--amministrativo.html a cui sara'  possibile  accedere
utilizzando una password dedicata che verra' fornita in sede di esame
ai partecipanti alle due prove scritte. 
    Anche la prova orale si intendera' superata se il candidato avra'
ottenuto una votazione di almeno ventuno trentesimi (21/30). 
    La votazione complessiva e' determinata dalla somma: 
      a) della media dei voti conseguiti nelle prove scritte; 
      b) dal punteggio riportato nella valutazione dei titoli; 
      c) dalla votazione ottenuta nella prova orale. 
    L'amministrazione si riserva la facolta' di procedere  ad  idonei
controlli  sulla  veridicita'  del  contenuto   delle   dichiarazioni
sostitutive. 
    Non e' consentito il riferimento a  documenti  presentati  presso
questa od altre amministrazioni, o  a  documenti  allegati  ad  altra
domanda di partecipazione ad altro concorso. 
                               Art. 8 
 
 
                       Valutazione dei titoli 
 
 
    Ai titoli potra' essere attribuito un punteggio complessivo  pari
a 10. 
    Le  categorie  di  titoli  valutabili,  purche'  attinenti   alle
attivita' del posto messo a concorso, sono le seguenti: 
      1. titolo di studio (fino ad un massimo di punti 2): 
        titolo di studio  richiesto  per  l'ammissione  al  concorso,
valutabile limitatamente al voto  conseguito  e,  comunque,  solo  se
superiore al punteggio  minimo  previsto  per  il  conseguimento  del
titolo stesso; 
        altri titoli  di  studio,  quali:  laurea  magistrale  oppure
laurea specialistica ai sensi del decreto ministeriale  n.  509/1999,
oppure diploma di laurea se conseguito in data anteriore  all'entrata
in  vigore  del  decreto  ministeriale  n.   509/1999;   diploma   di
specializzazione,  dottorato  di   ricerca,   master   universitario,
abilitazione professionale e altri titoli conseguiti post lauream; 
      2. titoli formativi (fino ad un massimo di punti 0.5): 
        attestazioni di attivita'  formative  con  votazione  finale:
attestati di qualificazione e/o  di  specializzazione,  rilasciati  a
seguito  della  frequenza  di  corsi  di   formazione   professionale
organizzati da pubbliche amministrazioni o da enti privati; 
        altre attestazioni di  attivita'  formative  con  valutazione
finale, aventi ad oggetto l'acquisizione  di  competenze  trasversali
informatiche, linguistiche e organizzativo gestionali; 
      3. titoli di qualificazione tecnica e/o specialistica (fino  ad
un massimo di punti 0.5): 
        titoli scientifici, quali: pubblicazioni, relazioni tecniche,
lavori originali, contributi innovativi, nonche' sviluppo, impiego  e
commercializzazione di brevetti e partecipazione a spin off; 
        organizzazione o partecipazione, in qualita'  di  relatore  o
correlatore, a convegni, congressi, corsi di formazione e seminari; 
      4. titoli professionali (fino ad un massimo di punti 7): 
        esperienze professionali maturate nell'ambito di rapporti  di
lavoro subordinato presso Universita', altri enti pubblici o soggetti
privati,  o  nell'ambito  di   attivita'   libero   professionali   o
imprenditoriali svolte in proprio; 
        incarichi   professionali,   incarichi   di    collaborazione
coordinata e  continuativa  o  a  progetto,  e  incarichi  e  servizi
speciali svolti o prestati presso Universita', altri enti pubblici  o
soggetti  privati,  o  nell'ambito  di  attivita'   professionali   o
imprenditoriali svolte in proprio; 
        altri titoli, quali: attivita' didattiche,  partecipazione  a
convegni, congressi, corsi di formazione e seminari, borse di  studio
ottenute presso enti pubblici, idoneita' a precedenti concorsi  della
medesima tipologia. 
    L'amministrazione si riserva la facolta' di procedere  ad  idonei
controlli  sulla  veridicita'  del  contenuto   delle   dichiarazioni
sostitutive. 
    Non e' consentito il  riferimento  a  documenti  o  pubblicazioni
presentati presso questa od  altre  amministrazioni,  o  a  documenti
allegati ad altra domanda di partecipazione ad altro concorso. 
    La valutazione dei titoli e' effettuata dopo la prova  scritta  e
la prova pratica e prima che si proceda alla correzione dei  relativi
elaborati   e   verra'   resa    nota    agli    interessati    prima
dell'effettuazione delle prove orali. 
                               Art. 9 
 
 
                   Preferenze a parita' di merito 
 
 
    A parita' di  merito,  ai  sensi  dell'art.  5  del  decreto  del
Presidente della Repubblica n. 487/94 e successive  modificazioni  ed
integrazioni, i titoli di preferenza sono i seguenti: 
      1) gli insigniti di medaglia al valor militare; 
      2) i mutilati ed invalidi di guerra ex combattenti; 
      3) i mutilati ed invalidi per fatto di guerra; 
      4) i mutilati ed invalidi per servizio nel settore  pubblico  e
privato; 
      5) gli orfani di guerra; 
      6) gli orfani dei caduti per fatto di guerra; 
      7) gli orfani dei caduti per servizio nel  settore  pubblico  e
privato; 
      8) i feriti in combattimento; 
      9) gli insigniti di croce di guerra  o  di  altra  attestazione
speciale di merito di guerra, nonche' i capi di famiglia numerosa; 
      10) i  figli  dei  mutilati  e  degli  invalidi  di  guerra  ex
combattenti; 
      11) i figli dei mutilati e degli invalidi per fatto di guerra; 
      12) i figli dei mutilati e  degli  invalidi  per  servizio  nel
settore pubblico e privato; 
      13) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati  e
le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti di guerra; 
      14) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati  e
le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per fatto di
guerra; 
      15) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati  e
le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per servizio
nel settore pubblico o privato; 
      16)  coloro  che  abbiano  prestato  servizio   militare   come
combattenti; 
      17) coloro che abbiano prestato lodevole servizio  a  qualunque
titolo, per non meno di un anno nell'amministrazione che  ha  indetto
il concorso; 
      18) i coniugati e i non coniugati con riguardo  al  numero  dei
figli a carico; 
      19) gli invalidi ed i mutilati civili; 
      20) militari  volontari  delle  Forze  armate  congedati  senza
demerito al termine della ferma o rafferma. 
    A parita' di merito e di titoli la preferenza e' determinata: 
      a) dal numero dei figli a carico, indipendentemente  dal  fatto
che il candidato sia coniugato o meno; 
      b) dall'aver prestato lodevole servizio  nelle  amministrazioni
pubbliche; 
      c) dalla piu' giovane eta' (art. 2 comma 9 legge n. 191/1998). 
                               Art. 10 
 
 
                 Approvazione graduatoria di merito 
 
 
    La  graduatoria  di  merito  dei  candidati  e'  formata  secondo
l'ordine dei punti della votazione complessiva riportata  da  ciascun
candidato, con l'osservanza, a parita'  di  punti,  delle  preferenze
previste dall'art. 9. 
    E' dichiarato vincitore il candidato  utilmente  collocato  nella
graduatoria di merito, formata sulla  base  del  punteggio  riportato
nelle prove d'esame. 
    La graduatoria di merito e' approvata dal direttore  generale  ed
e' pubblicata all'albo ufficiale dell'Universita'  degli  studi  alla
pagina https://www-5.unipv.it/alboufficiale/ 
    Dalla data di pubblicazione della suddetta graduatoria decorre il
termine per le eventuali impugnative. 
    La graduatoria rimane efficace per un periodo di tre  anni  dalla
pubblicazione, fatti salvi periodi di validita' di  durata  superiore
prevista da disposizioni di legge. 
    Ad essa puo' essere fatto ricorso  per  coprire  ulteriori  posti
vacanti oltre a quello messo a concorso. 
                               Art. 11 
 
 
                 Costituzione del rapporto di lavoro 
 
 
    L'assunzione del vincitore del concorso  e  di  eventuali  idonei
utilmente    collocati    nelle    graduatorie,    potra'    avvenire
subordinatamente all'inesistenza di vincoli  di  natura  normativa  e
finanziaria. 
    Il vincitore sara' invitato a stipulare in conformita'  a  quanto
previsto dai vigenti Contratti collettivi  nazionali  dei  dipendenti
del comparto dell'Universita', il contratto di lavoro  individuale  a
tempo indeterminato per l'assunzione in prova. 
    Il vincitore dovra' assumere servizio  dalla  data  prevista  nel
contratto. 
    Entro il termine di trenta giorni dalla stipula del contratto  il
vincitore  dovra'   produrre   una   dichiarazione   sostitutiva   di
certificazione, resa ai sensi dell'art. 46 del decreto del Presidente
della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 dalla quale risulti: 
      a) la data e luogo di nascita; 
      b) la cittadinanza; 
      c) il godimento dei diritti politici; 
      d) la posizione nei riguardi degli obblighi militari; 
      e) la mancanza di condanne penali e di carichi pendenti; 
      f) il numero del codice fiscale; 
      g) la composizione del nucleo familiare; 
      h) il possesso del titolo di studio richiesto; 
      i) se il candidato ricopra o meno altri posti  retribuiti  alle
dipendenze dello Stato, di enti pubblici o di aziende  private  e  se
fruisca, comunque, di  redditi  di  lavoro  subordinato  ed  in  caso
affermativo relativa opzione, nonche' di non esercitare il commercio,
l'industria, ne' alcuna professione  e  di  non  coprire  cariche  in
societa'  costituite  a  fine  di  lucro.  Detta  dichiarazione  deve
contenere  le  eventuali  indicazioni   concernenti   le   cause   di
risoluzione di precedenti rapporti d'impiego  (art.  53  del  decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165). Deve essere rilasciata  anche  se
negativa; 
      j) i titoli che danno diritto  ad  usufruire  di  preferenze  a
parita' di merito e di titoli. 
    Gli appartenenti al personale statale di ruolo devono presentare,
nel termine sopra indicato, in sostituzione dello  stato  matricolare
di servizio la dichiarazione  sostitutiva  di  certificazione,  cosi'
come previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre
2000, n. 445. 
    Qualora non venga prodotta entro  il  termine  di  trenta  giorni
dalla stipula del contratto la documentazione richiesta, fatta  salva
la possibilita' di una proroga dello stesso termine a  richiesta  del
vincitore nel caso di comprovato impedimento,  da  rappresentare  per
iscritto  e  prima  della  scadenza,  si  provvedera'   all'immediata
risoluzione del contratto di lavoro. 
    Il vincitore del concorso pubblico sara'  assunto  in  prova  con
contratto individuale di lavoro  subordinato  a  tempo  indeterminato
nella    categoria     D     posizione     economica     D1,     area
amministrativa/gestionale, con orario di lavoro a  tempo  pieno,  con
diritto al trattamento economico iniziale di cui ai vigenti contratti
collettivi nazionali dei dipendenti del comparto Universita'. 
    Il periodo di prova ha la durata di tre mesi e  non  puo'  essere
rinnovato o prorogato alla scadenza. 
    Decorsa la meta' del periodo suddetto, nel  restante  periodo  di
prova ciascuna delle parti puo' recedere dal  rapporto  in  qualsiasi
momento senza obbligo di preavviso ne' di indennita' sostitutiva  del
preavviso. 
    Il  recesso  opera   dal   momento   della   comunicazione   alla
controparte. 
    Il recesso dell'amministrazione deve essere motivato. 
    Decorso il periodo di prova senza che il rapporto di  lavoro  sia
risolto da una delle parti, il  dipendente  s'intende  confermato  in
servizio  e  gli   viene   riconosciuta   l'anzianita'   dal   giorno
dell'assunzione a tutti gli effetti. 
    In caso di recesso la retribuzione e' corrisposta fino all'ultimo
giorno di effettivo servizio,  compresi  i  ratei  della  tredicesima
mensilita';   spetta   altresi'   al   dipendente   la   retribuzione
corrispondente alle giornate di ferie maturate e non godute. 
                               Art. 12 
 
 
                   Trattamento dei dati personali 
 
 
    Ai  sensi   dell'art.   13   del   regolamento   (UE)   2016/679,
l'Universita' degli studi di Pavia, in qualita' di titolare,  informa
i candidati  che  i  dati  personali  da  essi  forniti  in  sedi  di
partecipazione al  concorso  o  comunque  acquisiti  a  tal  fine  e'
finalizzato all'espletamento delle attivita' concorsuali ed  avverra'
a cura delle persone preposte al procedimento concorsuale,  anche  da
parte della commissione esaminatrice,  con  l'utilizzo  di  procedure
anche informatizzate, nei modi e nei limiti necessari per  perseguire
le predette finalita', anche in caso  di  eventuale  comunicazione  a
terzi,  nel  rispetto  delle  condizioni  di  liceita'  previste  dal
regolamento (UE) 2016/679. Il conferimento di tali dati e' necessario
per verificare i requisiti di partecipazione e il possesso di  titoli
e la loro mancata  indicazione  puo'  precludere  tale  verifica  con
conseguente  esclusione  dalla  procedura.  Le  graduatorie   saranno
pubblicate secondo la normativa vigente. I dati saranno trattati  per
tutta  la  durata  della  procedura  conformemente  al  principio  di
necessita' di trattamento e saranno conservati  in  conformita'  alle
norme sulla conservazione della  documentazione  amministrativa.  Gli
interessati hanno il diritto di ottenere dall'Universita',  nei  casi
previsti,  l'accesso  ai  dati  personali  e  la   rettifica   o   la
cancellazione degli stessi o la limitazione del  trattamento  che  li
riguarda  o  di  opporsi  al  trattamento  (articoli  15  e  ss.  del
regolamento). L'apposita istanza e' presentata al titolare, anche per
tramite del responsabile protezione dati (corso Strada nuova  n.  65,
27100   Pavia,    PEC    amministrazione-centrale@certunipv.it email:
privacy@unipv.it). Ulteriori informazioni sono disponibili  sul  sito
internet di Ateneo alla pagina: http://privacy.unipv.it 
    Il responsabile interno del trattamento dei dati personali e'  la
dott.ssa  Loretta  Bersani -  dirigente  dell'area  risorse  umane  e
finanziarie. 
                               Art. 13 
 
 
                    Responsabile del procedimento 
 
 
    Ai sensi di quanto disposto dall'art.  5  della  legge  7  agosto
1990,  n.  241  e  successive  modificazioni  ed   integrazioni,   il
responsabile  del  procedimento  di  cui  al  presente  bando  e'  la
dottoressa Ileana  Pomici  (servizio  organizzazione  e  innovazione,
Palazzo  del  Maino  via  Mentana  n.  4,   27100   Pavia,   telefono
0382/984979 - fax 0382/984970 - mail: concorsipta@unipv.it 
                               Art. 14 
 
 
                           Norme di rinvio 
 
 
    Per  quanto  non  previsto  dal  presente   bando,   valgono   le
disposizioni del regolamento per l'accesso  ai  ruoli  del  personale
tecnico amministrativo dell'Universita' degli  studi  di  Pavia  e  -
sempreche'  applicabili -  quelle  sullo  svolgimento  dei   concorsi
contenute nel testo unico del 10 gennaio 1957 n. 3, del  decreto  del
Presidente della Repubblica 3 maggio 1957, n. 686,  del  decreto  del
Presidente della Repubblica 9 maggio  1994,  n.  487  modificato  con
decreto del Presidente della Repubblica 30 ottobre  1996,  n.  693  e
della legge 15 maggio 1997, n. 127 e successive modificazioni  e  del
decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445. 
                               Art. 15 
 
 
                             Pubblicita' 
 
 
    Il presente provvedimento e' pubblicato nella Gazzetta  Ufficiale
della Repubblica italiana - 4ª Serie  speciale  «Concorsi  ed  esami»
- all'albo ufficiale  informatico  dell'Universita'  degli  studi  di
Pavia alla pagina https://www-5.unipv.it/alboufficiale/_e alla  pagina
dedicata     alle     selezioni     pubbliche     presso     l'Ateneo
https://www.unipv.eu/site/home/ateneo/bandi-e-concorsi/concorsi-per-pe
rsonale-tecnico--amministrativo.html 
      Pavia, 3 ottobre 2018 
 
                                       Il direttore generale: Varasio