Concorso per 518 personale non dirigenziale (lazio) PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
I testi riportati sono gratuiti e non hanno carattere di ufficialità: ai sensi di legge l'unico testo definitivo, che prevale in caso di discordanza, è quello pubblicato a mezzo stampa.
Concorso
Attenzione, il bando selezionato non è attivo, poichè è scaduto il termine per la presentazione della domanda
Tipologia | Concorso |
Tipologia Contratto | Assunzione |
Posti | 518 |
Fonte: | Gazzetta Ufficiale Repubblica Italiana N. 88 del 08-11-2022 |
Sintesi: | PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI CONCORSO (Scad. 08-12-2022) Concorso pubblico, per titoli ed esami, per il reclutamento di un contingente complessivo di cinquecentodiciotto unita' di personale non dirigenziale, a tempo pien ... |
Ente: | PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI |
Regione: | LAZIO |
Provincia: | ROMA |
Comune: | ROMA |
Data di inserimento: | 08-11-2022 |
Data Scadenza bando | 08-12-2022 |
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PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
CONCORSO (Scad. 08-12-2022)
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per il reclutamento di un contingente complessivo di cinquecentodiciotto unita' di personale non dirigenziale, a tempo pieno ed indeterminato, da inquadrare nell'area III, nei ruoli del Ministero della cultura ad eccezione della Provincia di Bolzano.
LA COMMISSIONE RIPAM Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 recante «Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche»; Visto il decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75 recante «Modifiche e integrazioni al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ai sensi degli articoli 16, commi 1, lettera a), e 2, lettere b), c), d) ed e) e 17, comma 1, lettere a), c), e), f), g), h), l), m), n), o), q), r), s) e z), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche»; Visto, in particolare, l'art. 35 del citato decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 rubricato «Reclutamento del personale»; Visto l'art. 35-ter del citato decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 rubricato «Piattaforma unica di reclutamento per centralizzare le procedure di assunzione nelle pubbliche amministrazioni»; Visto, altresi', l'art. 35-quater concernente la «Riforma delle procedure di reclutamento del personale delle pubbliche amministrazioni», introdotto dal decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, convertito con modificazioni dalla legge 29 giugno 2022, n. 79 recante «Misure per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza in materia di pubblica amministrazione e universita' e ricerca»; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3 recante il «Testo unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato»; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1957, n. 686 concernente «Norme di esecuzione del testo unico delle disposizioni sullo statuto degli impiegati civili dello Stato, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3»; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 7 febbraio 1994, n. 174 concernente il «Regolamento recante norme sull'accesso dei cittadini degli Stati membri dell'Unione europea ai posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche»; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487 concernente «Regolamento recante norme sull'accesso agli impieghi nelle amministrazioni e le modalita' di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi»; Vista la legge 15 maggio 1997, n. 127 recante «Misure urgenti per lo snellimento dell'attivita' amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo» e, in particolare, l'art. 3, comma 7, che preferisce il candidato piu' giovane di eta' in caso di parita' di punteggio a conclusione delle operazioni di valutazione dei titoli e delle prove di esame; Visto il decreto legislativo del 27 ottobre 2009, n. 150 recante «Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttivita' del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni», come modificato dal decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, convertito con modificazioni dalla legge 29 giugno 2022, n. 79; Visto il decreto legislativo 25 gennaio 2010, n. 6 recante «Riorganizzazione del Centro di formazione e studi (FORMEZ), a norma dell'art. 24 della legge 18 giugno 2009, n. 69»; Visto il decreto legislativo 15 marzo 2010 n. 66 recante «Codice dell'ordinamento militare» e, in particolare, gli articoli 678 e 1014 rubricati, rispettivamente, «Incentivi per il reclutamento degli ufficiali ausiliari» e «Riserve di posti nel pubblico impiego»; Visto l'art. 37 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito con modificazioni dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, rubricato «Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria»; Visto l'art. 16-octies del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito con modificazioni dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, rubricato «Ufficio per il processo»; Visto l'art. 73, comma 14, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito con modificazioni dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, rubricato «Formazione presso gli uffici giudiziari»; Visto l'art. 2, comma 5-bis, del decreto-legge 28 giugno 2013, n. 76, convertito con modificazioni dalla legge 9 agosto 2013, n. 99, recante «Primi interventi urgenti per la promozione dell'occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale, nonche' in materia di Imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre misure finanziarie urgenti»; Visto l'art. 2 del decreto-legge 8 agosto 2013, n. 91, convertito con modificazioni dalla legge 7 ottobre 2013, n. 112, recante «Disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attivita' culturali e del turismo»; Visto il decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, recante «Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni»; Vista la legge 19 giugno 2019, n. 56 recante «Interventi per la concretezza delle azioni delle pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell'assenteismo»; Visto, in particolare, l'art. 3 della citata legge 19 giugno 2019, n. 56 rubricato «Misure per accelerare le assunzioni mirate e il ricambio generazionale nella pubblica amministrazione»; Visto il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 recante «Misure urgenti in materia di salute e sostegno al lavoro e all'economia, nonche' di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID19», convertito con modificazioni dalla legge 7 luglio 2020, n. 77; Visto il decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, convertito con modificazioni dalla legge 29 giugno 2022, n. 79, recante «Misure per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza in materia di pubblica amministrazione e universita' e ricerca»; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 24 aprile 2020 recante «Determinazione dei compensi da corrispondere ai componenti delle commissioni esaminatrici e della Commissione per l'attuazione del progetto di riqualificazione delle pubbliche amministrazioni (RIPAM)»; Visto il decreto del Ministro per la pubblica amministrazione del 30 giugno 2022 con il quale e' stata nominata la Commissione RIPAM; Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104 recante «Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate»; Vista la legge 12 marzo 1999, n. 68 recante «Norme per il diritto al lavoro dei disabili» e, in particolare, gli articoli 3 e 18, comma 2, concernenti le quote d'obbligo a favore delle categorie protette; Atteso che in base a quanto rappresentato dal Ministero della cultura con riferimento al prospetto informativo riferito al 31 dicembre 2021 - riepilogativo della situazione occupazionale rispetto agli obblighi di assunzione di personale con disabilita' e appartenente alle altre categorie protette - le quote di riserva di cui all'art. 3 e all'art. 18 della legge 12 marzo 1999, n. 68 recante «Norme per il diritto al lavoro dei disabili» risultano coperte; Visto il decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2021, n. 113, e, in particolare, l'art. 3, comma 4-bis, concernente i disturbi specifici di apprendimento; Visto il decreto 12 novembre 2021 del Ministro per la pubblica amministrazione, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e il Ministro per le disabilita', concernente le modalita' di partecipazione ai concorsi pubblici per i soggetti con disturbi specifici di apprendimento ai sensi dell'art. 3, comma 4-bis, del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2021, n. 113; Visti i decreti legislativi 9 luglio 2003, n. 215 e n. 216 recanti, rispettivamente, «Attuazione della direttiva 2000/43/CE per la parita' di trattamento tra le persone, indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica» e «Attuazione della direttiva 2000/78/CE per la parita' di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro»; Visto il decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198 recante il «Codice delle pari opportunita' tra uomo e donna, a norma dell'art. 6 della legge 8 novembre 2005, n. 246»; Visto il decreto legislativo 25 gennaio 2010, n. 5 concernente «Attuazione della direttiva 2006/54/CE relativa al principio delle pari opportunita' e della parita' di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego»; Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341 recante «Riforma degli ordinamenti didattici universitari»; Visto il decreto 3 novembre 1999, n. 509 del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica denominato «Regolamento recante norme concernenti l'autonomia didattica degli atenei»; Visto il decreto 22 ottobre 2004, n. 270 del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca recante «Modifiche al regolamento recante norme concernenti l'autonomia didattica degli atenei, approvato con decreto ministeriale 3 novembre 1999, n. 509 del Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica»; Visto il decreto 31 gennaio 2006 del Ministero dell'universita' e della ricerca recante «Riassetto delle Scuole di specializzazione nel settore della tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio culturale»; Visto il decreto 9 luglio 2009 del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, emanato di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, in materia di equiparazioni tra diplomi di lauree di vecchio ordinamento, lauree specialistiche (LS) ex decreto n. 509 del 1999 e lauree magistrali (LM) ex decreto n. 270 del 2004, ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi; Visto il decreto 21 dicembre 2017 del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, recante «Equiparazione al diploma di laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e restauro dei beni culturali, classe LMR 02, dei diplomi rilasciati dalle scuole di alta formazione e di studio dell'Istituto centrale per il restauro, dell'Opificio delle pietre dure, della Scuola per il restauro del mosaico di Ravenna e dell'Istituto centrale per la patologia del libro, precedentemente all'accreditamento di cui al decreto n. 87 del 26 maggio 2009»; Visto il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 recante «Codice dell'amministrazione digitale»; Visto il decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5 recante «Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo», convertito con legge 4 aprile 2012, n. 35, e, in particolare, l'art. 8 concernente l'invio per via telematica delle domande per la partecipazione a selezioni e concorsi per l'assunzione nelle pubbliche amministrazioni; Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241 recante «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi»; Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445 recante «Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa»; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 2006, n. 184 concernente «Regolamento recante disciplina in materia di accesso ai documenti amministrativi»; Visto il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 recante «Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicita', trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni»; Visto il decreto legislativo del 30 giugno 2003, n. 196 recante il «Codice in materia di protezione dei dati personali»; Visto il regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonche' alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati); Visto il decreto legislativo 18 maggio 2018, n. 51 recante «Attuazione della direttiva (UE) 2016/680 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativa alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali da parte delle autorita' competenti a fini di prevenzione, indagine, accertamento e perseguimento di reati o esecuzione di sanzioni penali, nonche' alla libera circolazione di tali dati e che abroga la decisione quadro 2008/977/GAI del Consiglio»; Visto il decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101 recante «Disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonche' alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati)»; Vista la legge 30 dicembre 2018, n. 145 recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 20192021» e, in particolare, l'art. 1, comma 338, concernente l'autorizzazione ad esperire procedure concorsuali per l'assunzione, a decorrere dall'anno 2020, di cinquecento unita' di personale di qualifica non dirigenziale, di cui duecentocinquanta unita' appartenenti all'Area III, posizione economica F1; Visto il decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77 recante «Governante del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure», convertito con modificazioni dalla legge 29 luglio 2021, n. 108; Visto il decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2021, n. 113, e in particolare l'art. 1-bis secondo cui il Ministero della cultura, al fine di assicurare il funzionamento degli Archivi di Stato e delle Soprintendenze archivistiche, anche nell'ambito degli interventi previsti nel PNRR, per il triennio 2021-2023 e' autorizzato ad assumere duecentosettanta unita' di personale non dirigenziale ad elevata specializzazione tecnica, da inquadrare nell'area III, posizione economica F1 in possesso dei titoli indicati dalla medesima disposizione; Considerato che due posti per il profilo di Funzionario archivista di Stato autorizzati con il richiamato decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2021, n. 113, sono destinati al territorio della Provincia di Bolzano, il Commissario del Governo per la Provincia di Bolzano, ai sensi dell'art. 13 del decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1976, n. 752, provvedera' in autonomia all'emanazione del bando di concorso e alla gestione della relativa procedura concorsuale; Considerato che il Ministero della cultura si e' rivolto al Dipartimento della funzione pubblica per l'organizzazione del concorso oggetto del presente bando, anche avvalendosi della Commissione interministeriale RIPAM per l'espletamento della procedura concorsuale; Vista l'ordinanza del Ministro della salute del 25 maggio 2022 recante l'aggiornamento del «Protocollo per lo svolgimento dei concorsi»; Fermi restando gli esiti della mobilita' ai sensi dell'art. 34-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; Visto il contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto dell'amministrazione destinataria del presente bando; Visto l'Accordo concernente l'individuazione dei profili professionali del Ministero per i beni e le attivita' culturali, sottoscritto in data 20 dicembre 2010, tra l'amministrazione e le OO.SS., e successive integrazioni; Viste le disposizioni normative relative al reclutamento del personale oggetto del presente bando di concorso; Delibera: Art. 1 Posti messi a concorso 1. E' indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, per il reclutamento di un contingente di cinquecentodiciotto unita' di personale non dirigenziale a tempo pieno ed indeterminato da inquadrare nell'Area III, posizione economica F1, nei profili di seguito indicati dei ruoli del Ministero della cultura ad eccezione della Provincia di Bolzano, secondo la seguente ripartizione: Codice 01 - FUNZIONARIO ARCHIVISTA DI STATO - duecentosessantotto posti Descrizione del profilo: svolge attivita' di studio, ricerca, catalogazione, protezione, gestione, tutela, valorizzazione e formazione inerenti ai beni archivistici. Dirige strutture di livello non dirigenziale e coordina attivita' di vari settori; svolge attivita' ispettive o di valutazione di particolare rilevanza. Progetta, dirige e svolge interventi di ricognizione, riordinamento, conservazione e valorizzazione degli archivi e delle raccolte di documenti, anche mediante la costituzione di banche di dati e la creazione di copie o di sostitutivi di sicurezza e di consultazione. Cura e dirige i servizi di sala di studio e svolge attivita' di consulenza e di assistenza scientifica al pubblico e a istituzioni per le ricerche archivistiche. Elabora i sistemi di classificazione e i piani di selezione dei documenti d'archivio aventi valore permanente e cura la descrizione analitica dei documenti proposti per lo scarto nei casi previsti dalle norme vigenti. Cura la progettazione e la gestione dei servizi archivistici relativi agli archivi in formazione e dei sistemi di gestione informatizzata dei documenti e dei flussi documentali di un'area organizzativa omogenea ai sensi di legge. Programma e organizza manifestazioni, mostre, convegni e seminari, con finalita' scientifiche e divulgative e partecipa, in rappresentanza dell'Amministrazione, a commissioni tecniche e convegni. Svolge le funzioni di consulente tecnico, perito e di arbitro. Svolge attivita' di docenza e formazione nelle Scuole di Archivistica e nei corsi organizzati dall'Amministrazione, progettando e realizzando programmi educativi e i materiali didattici. Cura le attivita' editoriali del settore e redige repertori, pubblicazioni e testi scientifici. Codice 02 - FUNZIONARIO BIBLIOTECARIO - centotrenta posti Descrizione del profilo: svolge attivita' di individuazione e identificazione delle caratteristiche e della rilevanza di beni e raccolte librarie e su qualsiasi supporto analogico e digitale, nonche' attivita' di studio, ricerca, gestione, formazione, valorizzazione, promozione e tutela inerenti ai beni librari e documentari. Dirige strutture di livello non dirigenziale e coordina attivita' di vari settori; svolge attivita' ispettive o di valutazione di particolare rilevanza. Organizza le raccolte librarie e documentarie mediante l'elaborazione o l'adozione di metodologie di inventariazione, di catalogazione e indicizzazione applicate alle diverse tipologie di materiale, sia esso manoscritto o a stampa, su supporto tradizionale, multimediale o in forme di riproduzioni analogiche o digitali. Organizza e gestisce biblioteche o altre strutture che forniscono servizi bibliotecari e documentari, anche progettando e dirigendo interventi relativi alla prevenzione, conservazione, manutenzione, revisione, incremento e restauro dei beni. Svolge inoltre, in tale ambito, attivita' di consulenza e di assistenza scientifica al pubblico. Svolge attivita' editoriali, redige cataloghi, sussidi catalografici e testi scientifici, anche progettando e realizzando programmi educativi di materiali didattici ed editoriali e di comunicazione relativa ai contenuti e agli strumenti professionali specifici. Svolge funzioni di consulente tecnico, di perito e di arbitro. Svolge attivita' di ricerca scientifica nel campo della biblioteconomia e delle discipline affini, delle tecniche di produzione, gestione, conservazione e diffusione dei «documenti digitali», con riferimento anche agli standard internazionali. Codice 03 - FUNZIONARIO RESTAURATORE CONSERVATORE - quindici posti Descrizione del profilo: svolge attivita' di prevenzione, manutenzione e restauro dei beni culturali, vigilando sullo stato di conservazione degli stessi. Individua le tecniche e i materiali piu' idonei da adottare negli interventi conservativi e di restauro. Dirige strutture di livello non dirigenziale e i laboratori di restauro; coordina attivita' di vari settori; svolge attivita' ispettive o di valutazione. Esamina e valuta i progetti di manutenzione, restauro e ricerca presentati da terzi, verificando la congruita' e la corretta esecuzione dei relativi lavori. Redige le schede tecniche previste dalla normativa di settore e dalla normativa sugli appalti pubblici. Partecipa alla formulazione del progetto preliminare e definitivo dell'intervento conservativo da attuare e del piano di manutenzione con la definizione delle modalita' di intervento; collabora con il RUP e l'ufficio di direzione dei lavori e svolge attivita' di supporto tecnico al responsabile del procedimento, nonche' al dirigente competente alla formazione del programma triennale dei lavori pubblici. Per le parti di competenza, progetta ed esegue direttamente, e coordinando operatori qualificati, gli interventi conservativi e di restauro, di cui ha la direzione tecnica, fatte salve le specifiche competenze della direzione dei lavori. Esegue indagini, rilievi, misurazioni, perizie su aspetti tecnici, rappresentazioni grafiche, sopralluoghi e accertamenti tecnici, ispettivi e istruttori, nonche' collaudi e sperimentazione di materiali, apparecchiature e metodologie di intervento di restauro e conservazione. Svolge le funzioni di consulente tecnico, perito e di arbitro. Cura la realizzazione di mostre, convegni seminari e manifestazioni culturali, nonche' la redazione di testi e pubblicazioni scientifiche e divulgative e la realizzazione di programmi educativi e didattici e di materiali editoriali. Codice 04 - FUNZIONARIO ARCHITETTO - trentadue posti Descrizione del profilo: svolge attivita' di studio, ricerca, catalogazione, protezione, gestione, tutela, valorizzazione e formazione inerenti ai beni di interesse architettonico e paesaggistico. Dirige strutture di livello non dirigenziale e coordina attivita' di vari settori; svolge attivita' ispettive o di valutazione di particolare rilevanza. Esamina e valuta progetti di manutenzione, consolidamento, restauro, scavo e ricerca presentati da terzi, verificandone la compatibilita', la congruita' e la corretta esecuzione dei relativi lavori. Progetta, dirige e collauda le opere di manutenzione, consolidamento, restauro, scavo, valorizzazione, progettazione architettonica, allestimento museografico, sistemazione e restauro di giardini, e quelle relative all'architettura e alla tutela del paesaggio, anche intervenendo nella conduzione dei lavori. Svolge attivita' di pianificazione paesaggistica, svolge la Valutazione di impatto ambientale e la valutazione ambientale strategica. Partecipa, per quanto di sua competenza, alla formulazione del programma triennale dei lavori pubblici per quello che concerne interventi di scavo, tutela e valorizzazione e alla formulazione di altre voci di programma; emette visti di congruita' ed esegue perizie di stima nell'ambito della specifica competenza a pari titolo dell'UTE, anche per conto di altri uffici pubblici interni o esterni all'amministrazione privi delle competenze tecnico scientifiche. Svolge attivita' di progettazione e direzione dei lavori di allestimento di Istituti dell'Amministrazione. Effettua studi e ricerche su metodologie e tecnologie di manutenzione, consolidamento e restauro presso laboratori e cantieri verificando la compatibilita' fra gli aspetti storici e artistici dei beni e i trattamenti di indagine e conservazione. Svolge le funzioni di consulente tecnico, perito e di arbitro. Svolge attivita' di organizzazione e coordinamento di mostre, convegni e seminari, con finalita' scientifiche e divulgative, svolgendo anche attivita' didattica e di comunicazione relativa ai contenuti e agli strumenti professionali specifici; cura attivita' editoriali e redige pubblicazioni e testi scientifici. Codice 05 - FUNZIONARIO STORICO DELL'ARTE - trentacinque posti Descrizione del profilo: svolge attivita' di studio, ricerca, catalogazione, protezione, gestione, tutela, valorizzazione e formazione inerenti ai beni di interesse storico artistico, mobili e immobili. Dirige strutture di livello non dirigenziale e coordina attivita' di vari settori; svolge attivita' ispettive o di valutazione di particolare rilevanza. Esamina e valuta progetti di manutenzione, restauro e ricerca presentati da terzi, verificandone la congruita' e la corretta esecuzione dei relativi lavori. Progetta, dirige, collauda interventi di conservazione, restauro, valorizzazione, trasferimento e movimentazione dei beni, anche intervenendo con altre professionalita' nella conduzione dei lavori. Progetta, dirige e svolge lavori di inventariazione e catalogazione dei beni di competenza, curando la definizione storicoartistica dei beni. Cura l'ordinamento e la gestione dei musei ed effettua attivita' di studio e ricerca su metodologie e tecnologie di manutenzione, consolidamento e restauro presso laboratori e cantieri verificando la compatibilita' fra gli aspetti storici e artistici dei beni di competenza e i trattamenti di indagine e conservazione. Partecipa alla formulazione del programma triennale dei lavori pubblici per quello che concerne interventi di restauro, tutela e valorizzazione. Svolge funzioni di consulente tecnico, perito e arbitro. Programma, organizza e coordina manifestazioni, mostre, convegni e seminari, con finalita' scientifiche e divulgative e realizza programmi educativi, svolgendo anche attivita' didattica, formativa e di comunicazione. Svolge attivita' di direzione dei servizi educativi o la sezione didattica dei musei e di controllo sui contenuti culturali e scientifici delle attivita' educative svolte dai concessionari; cura attivita' editoriali e redige pubblicazioni e testi scientifici. Codice 06 - FUNZIONARIO ARCHEOLOGO - venti posti Descrizione del profilo: svolge attivita' di studio, ricerca, catalogazione, protezione, gestione, tutela, valorizzazione e formazione inerenti ai beni, mobili e immobili, di interesse archeologico, anche in ambiente subacqueo e di archeologia preventiva. Dirige strutture di livello non dirigenziale e coordina attivita' di vari settori; svolge attivita' ispettive o di valutazione di particolare rilevanza. Esamina e valuta progetti di manutenzione, restauro e ricerca presentati da terzi, verificandone la congruita' e la corretta esecuzione dei relativi lavori. Progetta, dirige, collauda attivita' di scavo, conservazione, restauro e valorizzazione dei beni, anche intervenendo con altre professionalita' nella conduzione di lavori. Rappresenta la Soprintendenza nelle attivita' di competenza relative alla procedura di archeologia preventiva. Progetta, dirige e svolge lavori di inventariazione e catalogazione dei beni di competenza. Cura l'ordinamento e la gestione dei musei, con riferimento ai beni archeologici ed effettua attivita' di studio e ricerca su metodologie e tecnologie di manutenzione, consolidamento e restauro presso laboratori e cantieri e aree archeologiche verificando la compatibilita' fra gli aspetti storici e artistici dei beni e i trattamenti di indagine e conservazione. Partecipa alla formulazione del programma triennale dei lavori pubblici per quello che concerne interventi di scavo, tutela e valorizzazione e alla formulazione di altre voci di programma. Svolge funzioni di consulente tecnico, perito e arbitro. Organizza e coordina manifestazioni, mostre, convegni e seminari, con finalita' scientifiche e divulgative e realizza progetti educativi, svolgendo attivita' didattica, formativa e di comunicazione. Svolge attivita' di direzione dei servizi educativi o la sezione didattica dei musei, delle aree e dei parchi archeologici e di controllo sui contenuti culturali e scientifici delle attivita' educative svolte dai concessionari; cura attivita' editoriali e redige guide, cataloghi e testi scientifici. Codice 07 - FUNZIONARIO PALEONTOLOGO - otto posti Descrizione del profilo: svolge attivita' di studio, ricerca, catalogazione, protezione, gestione, tutela, valorizzazione, formazione, conservazione e restauro inerenti ai resti organici fossili. Dirige strutture di livello non dirigenziale e coordina attivita' di vari settori; svolge attivita' ispettive o di valutazione di particolare rilevanza. Progetta, dirige e collauda i lavori relativi alla professionalita' del paleontologo anche intervenendo con altre professionalita' nella conduzione di lavori. Cura lavori di inventariazione e catalogazione dei beni; progetta, dirige e organizza sul piano teorico, sperimentale ed applicativo l'attivita' necessaria per l'individuazione, l'ottimizzazione e la realizzazione di metodologie analitiche, tecniche di misura, processi applicativi e materiali di intervento; formula giudizi tecnici e di congruita' in merito a tecniche, metodologie, procedure, apparati e strumenti e valuta progetti presentati da terzi, verificandone la congruita' e la corretta esecuzione. Partecipa alla programmazione, organizzazione e coordinamento di manifestazioni, mostre, convegni e seminari, con finalita' scientifiche e divulgative. Svolge funzioni di consulente tecnico, perito e di arbitro. Cura la progettazione e la realizzazione di progetti educativi riferiti al settore di competenza e dei materiali didattici ad essi attinenti; cura attivita' editoriali e redige pubblicazioni e testi scientifici; cura l'eventuale attivita' didattica e di comunicazione relativa ai contenuti e agli strumenti professionali specifici. Codice 08 - FUNZIONARIO DEMOETNOANTROPOLOGO - dieci posti Descrizione del profilo: svolge attivita' di studio, ricerca, catalogazione, inventariazione, documentazione, protezione, gestione, tutela, valorizzazione e formazione inerenti ai beni demoetnoantropologici, materiali ed immateriali. Dirige strutture di livello non dirigenziale e coordina attivita' di vari settori; svolge attivita' ispettive o di valutazione di particolare rilevanza. Svolge indagini e ricognizioni etnografiche nel territorio nazionale, europeo ed extraeuropeo e cura la valorizzazione e la promozione del patrimonio culturale demoetnoantropologico, con particolare attenzione alle tematiche proprie delle societa' multietniche e multiculturali. Esamina progetti di manutenzione, di salvaguardia, di restauro, di ricerca presentati da terzi, verificandone la congruita' e la corretta esecuzione dei relativi lavori. Cura l'ordinamento e la gestione di musei e di sezioni di musei demoetnoantropologici nazionali, europei ed extraeuropei. Svolge attivita' di ricerca scientifica, studia e predispone strumenti di programmazione, organizzazione e tutela, nonche' metodologie e tecniche per il rilevamento, la catalogazione, la conservazione, la manutenzione, il consolidamento e il restauro del patrimonio culturale demoetnoantropologico, anche in riferimento al patrimonio culturale etnomusicale e narrativo di tradizione orale. Promuove, organizza e coordina manifestazioni sul patrimonio culturale demoetnoantropologico materiale e immateriale, eventi espositivi, convegni e seminari, con finalita' scientifiche e divulgative. Svolge le funzioni di consulente tecnico, perito e di arbitro. Progetta e realizza programmi educativi e i materiali didattici ad essi attinenti, svolgendo anche attivita' didattica, formativa e di comunicazione. Svolge attivita' di direzione dei servizi educativi o la sezione didattica dei musei e di controllo sui contenuti culturali e scientifici delle attivita' educative svolte dai concessionari; cura attivita' editoriali e redige pubblicazioni e testi scientifici e divulgativi, nonche' i cataloghi degli eventi espositivi. 2. Ai sensi degli articoli 678 e 1014 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, il trenta per cento dei posti e' riservato, per ciascuno dei codici di concorso di cui al precedente comma 1, ai volontari in ferma breve e ferma prefissata delle Forze armate congedati senza demerito ovvero durante il periodo di rafferma, ai volontari in servizio permanente, nonche' agli Ufficiali di complemento in ferma biennale e agli ufficiali in ferma prefissata che hanno completato senza demerito la ferma contratta, ove in possesso dei requisiti previsti dal bando. 3. Le riserve di legge e i titoli di preferenza, in applicazione della normativa vigente, sono valutati esclusivamente ai fini della formazione delle graduatorie finali di merito di cui al successivo art. 8 del presente bando di concorso.
Art. 2 Requisiti per l'ammissione 1. Per l'ammissione al concorso sono richiesti i seguenti requisiti che devono essere posseduti alla data di scadenza dei termini previsti per la presentazione della domanda di partecipazione, nonche' al momento dell'assunzione in servizio: a) cittadinanza italiana ovvero cittadinanza di altro Stato membro dell'Unione europea. Sono ammessi altresi' i familiari di cittadini italiani o di un altro Stato membro dell'Unione europea, che non abbiano la cittadinanza di uno Stato membro, ma che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, nonche' i cittadini di Paesi terzi che siano titolari del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o che siano titolari dello status di rifugiato ovvero dello status di protezione sussidiaria, ai sensi dell'art. 38 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. Per i soggetti di cui all'art. 38 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 essere in possesso dei requisiti, ove compatibili, di cui all'art. 3 del decreto 7 febbraio 1994, n. 174 del Presidente del Consiglio dei ministri; b) eta' non inferiore ai diciotto anni; c) possesso dei titoli di studio di seguito indicati in relazione ai singoli profili professionali: A. Funzionario archivista di stato (Codice 01): laurea magistrale in archivistica e biblioteconomia (LM5) o titoli equiparati secondo la normativa vigente e in aggiunta: diploma di specializzazione o dottorato di ricerca o master universitario di secondo livello di durata biennale in materie attinenti al patrimonio culturale oppure diploma di una delle scuole di alta formazione e di studio che operano presso il Ministero della cultura o titoli equipollenti; in alternativa: qualunque laurea specialistica o laurea magistrale o diploma di laurea o titoli equiparati o equipollenti secondo la normativa vigente e in aggiunta: diploma di specializzazione di una delle scuole di alta formazione e di studio che operano presso la Scuola di specializzazione in beni archivistici e librari o presso le Scuole di archivistica, paleografia e diplomatica del Ministero della cultura istituite presso gli Archivi di Stato o titoli equipollenti oppure dottorato di ricerca o master universitario di secondo livello di durata biennale in beni archivistici o equivalente. B. Funzionario bibliotecario (Codice 02): laurea magistrale in archivistica e biblioteconomia (LM5) o titoli equiparati secondo la normativa vigente e in aggiunta: diploma di specializzazione o dottorato di ricerca o master universitario di secondo livello, previsti dalla legge per lo svolgimento dei compiti assegnati. C. Funzionario restauratore conservatore (Codice 03): laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e restauro dei beni culturali (LMR/02) oppure diploma rilasciato dalle Scuole di alta formazione e di studio che operano presso l'Istituto centrale per il restauro, l'Opificio delle pietre dure, l'Istituto centrale per la patologia degli archivi e del libro o altro titolo equiparato ai sensi del decreto interministeriale 26 maggio 2009, n. 87 o del decreto 21 dicembre 2017 del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca oppure diploma accademico di secondo livello di durata quinquennale in Restauro delle Accademie di belle arti (DASLQ01) oppure qualifica di restauratore di beni culturali riconosciuta ai sensi dell'art. 182 del decreto legislativo 22 gennaio 2004 recante «Codice dei beni culturali e del paesaggio». D. Funzionario architetto (Codice 04): laurea magistrale in architettura del paesaggio (LM3) o Architettura e ingegneria edile architettura (LM4) o Conservazione dei beni architettonici e ambientali (LM10) o Pianificazione territoriale urbanistica e ambientale (LM48) ovvero Scienze e tecnologie per l'ambiente e il territorio (LM75) o titoli equiparati secondo la normativa vigente e in aggiunta: diploma di specializzazione o dottorato di ricerca o master universitario di secondo livello, in materie attinenti al profilo professionale, previsti dalla legge per lo svolgimento dei compiti assegnati. E. Funzionario storico dell'arte (Codice 05): laurea magistrale in Storia dell'arte (LM89) o titoli equiparati secondo la normativa vigente e in aggiunta: diploma di specializzazione o dottorato di ricerca o master universitario di secondo livello, in materie attinenti al profilo professionale, previsti dalla legge per lo svolgimento dei compiti assegnati. F. Funzionario archeologo (Codice 06): laurea magistrale in archeologia (LM2) o titoli equiparati secondo la normativa vigente e in aggiunta diploma di specializzazione o dottorato di ricerca o master universitario di secondo livello, in materie attinenti al profilo professionale, previsti dalla legge per lo svolgimento dei compiti assegnati. G. Funzionario paleontologo (Codice 07): laurea magistrale in Scienze e tecnologie geologiche (LM74) o Scienze della natura (LM 60) o Biologia (LM6) o Conservazione e restauro dei beni culturali (LMR/02) o titoli equiparati secondo la normativa vigente e in aggiunta: diploma di specializzazione o dottorato di ricerca o master universitario di secondo livello, in materie attinenti al patrimonio culturale. H. Funzionario demoetnoantropologo (Codice 08): laurea magistrale in antropologia culturale e etnologia (LM 1) o titoli equiparati secondo la normativa vigente e in aggiunta: diploma di specializzazione o dottorato di ricerca o master universitario di secondo livello, in materie attinenti al profilo professionale, previsti dalla legge per lo svolgimento dei compiti assegnati. I titoli sopra citati si intendono conseguiti presso universita' o altri istituti equiparati della Repubblica italiana. I candidati in possesso di titolo accademico rilasciato da un Paese dell'Unione europea o da un Paese terzo sono ammessi alle prove concorsuali, purche' il titolo sia stato dichiarato equivalente con provvedimento della Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica, sentito il Ministero dell'universita' e della ricerca, ai sensi dell'art. 38, comma 3, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ovvero sia stata attivata la predetta procedura di equivalenza. Il candidato e' ammesso con riserva alle prove di concorso in attesa dell'emanazione di tale provvedimento. La dichiarazione di equivalenza va acquisita anche nel caso in cui il provvedimento sia gia' stato ottenuto per la partecipazione ad altri concorsi. La modulistica e la documentazione necessaria per la richiesta di equivalenza sono reperibili sul sito istituzionale della Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica all'indirizzo internet www.funzionepubblica.gov.it d) idoneita' fisica allo svolgimento delle funzioni cui il concorso si riferisce. Tale requisito sara' accertato dall'amministrazione interessata prima dell'assunzione in servizio; e) godimento dei diritti civili e politici; f) non essere stati esclusi dall'elettorato politico attivo; g) non essere stati destituiti o dispensati dall'impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento, ovvero non essere stati dichiarati decaduti o licenziati da un impiego statale, ai sensi dell'art. 127, comma 1, lettera d), del testo unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3 e ai sensi delle corrispondenti disposizioni di legge e dei contratti collettivi nazionali di lavoro relativi al personale dei vari comparti; h) non aver riportato condanne penali passate in giudicato per reati che comportano l'interdizione dai pubblici uffici; i) per i candidati di sesso maschile, posizione regolare nei riguardi degli obblighi di leva secondo la vigente normativa italiana; 2. Per i candidati diversi dai cittadini italiani e dai cittadini di uno Stato membro dell'Unione europea i precedenti punti e), f) e i) si applicano solo in quanto compatibili. 3. I candidati vengono ammessi alle prove concorsuali con riserva, fermo restando quanto previsto dall'art. 14, comma 4, del presente bando di concorso.
Art. 3 Procedura concorsuale 1. Nell'ambito della procedura concorsuale di cui al presente bando la Commissione interministeriale RIPAM, da ora in avanti Commissione RIPAM, svolge i compiti di cui all'art. 35, comma 5, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, fatte salve le competenze delle commissioni esaminatrici. 2. Per l'espletamento della procedura concorsuale, la Commissione RIPAM, ferme le competenze delle commissioni esaminatrici, si avvarra' anche di Formez PA. 3. Il concorso sara' espletato in base alla procedura di seguito indicata e che si articola attraverso: a) una prova selettiva scritta distinta per i codici concorso di cui al precedente art. 1, comma 1, secondo la disciplina dell'art. 6 (Prova scritta); b) una prova selettiva orale, distinta per i codici concorso di cui al precedente art. 1, comma 1, secondo la disciplina dell'art. 7 (Prova orale), riservata ai candidati che hanno superato la prova scritta di cui alla lettera a); c) la valutazione dei titoli, distinta per i codici concorso di cui al precedente art. 1, comma 1, che verra' effettuata con le modalita' previste dall'art. 8 (Valutazione dei titoli e stesura delle graduatorie di merito), solo a seguito dell'espletamento della prova orale con esclusivo riferimento ai candidati risultati idonei alla prova e sulla base delle dichiarazioni rese dagli stessi nella domanda di partecipazione. La prova di cui alla precedente lettera a) si svolgera' esclusivamente mediante l'utilizzo di strumenti informatici e piattaforme digitali, anche in sedi decentrate e anche con piu' sessioni consecutive non contestuali, assicurando comunque la trasparenza e l'omogeneita' delle prove somministrate in modo da garantire il medesimo grado di selettivita' tra tutti i partecipanti. La prova di cui alla precedente lettera b) puo' essere svolta in videoconferenza, attraverso l'utilizzo di strumenti informatici e digitali, garantendo comunque l'adozione di soluzioni tecniche che assicurino la pubblicita' della stessa e l'identificazione dei partecipanti, nonche' la sicurezza delle comunicazioni e la loro tracciabilita'. 4. La commissione esaminatrice nominata per ciascuno dei codici concorso di cui all'art. 1, comma 1, redigera' la graduatoria finale di merito sommando i punteggi conseguiti nella prova scritta, nella prova orale e nella valutazione dei titoli. 5. I primi classificati nell'ambito della graduatoria finale di merito, validata ai sensi del successivo art. 10 dalla Commissione RIPAM, in numero pari ai posti disponibili e tenuto conto delle riserve dei posti di cui al precedente art. 1, saranno nominati vincitori e assegnati all'amministrazione interessata per l'assunzione a tempo indeterminato, secondo quanto previsto dal successivo art. 11 del presente bando.
Art. 4 Pubblicazione del bando e presentazione della domanda. Termini e modalita'. Comunicazioni ai candidati. 1. Il presente bando sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami». Sara' altresi' consultabile sul Portale «inPA», disponibile all'indirizzo internet «https://www.inpa.gov.it/» e sul sito istituzionale dell'amministrazione interessata. 2. La domanda puo' essere presentata per ciascuno dei codici concorso di cui al precedente art. 1, comma 1. Il candidato dovra' inviare la domanda di ammissione al concorso esclusivamente per via telematica, autenticandosi con SPID/CIE/CNE/eIDAS, compilando il format di candidatura sul Portale «inPA», disponibile all'indirizzo internet «https://www.inpa.gov.it/», previa registrazione sullo stesso portale. Per la partecipazione al concorso il candidato deve essere in possesso di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) a lui intestato o di un domicilio digitale. La registrazione, la compilazione e l'invio on-line della domanda devono essere completati entro il termine di trenta giorni decorrenti dal giorno successivo a quello di pubblicazione del presente bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami». Tale termine e' perentorio e sono accettate esclusivamente e indifferibilmente le domande inviate prima dello spirare dello stesso. 3. La data di presentazione on-line della domanda di partecipazione al concorso e' certificata e comprovata da apposita ricevuta scaricabile, al termine della procedura di invio, dal Portale «inPA» che, allo scadere del suddetto termine ultimo per la presentazione della domanda, improrogabilmente non permette piu' l'accesso alla procedura di candidatura e l'invio della domanda di partecipazione. Ai fini della partecipazione al concorso, in caso di piu' invii della domanda di partecipazione, si terra' conto unicamente della domanda inviata cronologicamente per ultima, intendendosi le precedenti integralmente e definitivamente revocate e private d'effetto. 4. Per la partecipazione al concorso deve essere effettuato, a pena di esclusione, il versamento della quota di partecipazione di euro 10,00 sulla base delle indicazioni riportate su Portale «inPA». Il versamento della quota di partecipazione deve essere effettuato entro il termine di scadenza di cui al precedente comma 2. Qualora il candidato intenda presentare domanda di partecipazione per piu' codici concorso di cui al precedente art. 1, comma 1, il versamento della quota di partecipazione deve essere effettuato per ciascun codice concorsuale. Il contributo di ammissione non e' rimborsabile. 5. Nell'apposito modulo di presentazione della domanda, tenuto conto dell'effettivo possesso dei requisiti che vengono in tal modo autocertificati ai sensi dell'art. 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, i candidati devono dichiarare negli appositi spazi, a pena di esclusione: a) il cognome e il nome, la data, il luogo di nascita, la cittadinanza e, se cittadini italiani nati all'estero, il comune italiano nei cui registri di stato civile e' stato trascritto l'atto di nascita; b) il codice fiscale; c) la residenza o il domicilio, ove differente dalla residenza, con l'esatta indicazione del numero di codice di avviamento postale, nonche' il recapito telefonico e il recapito di posta elettronica certificata (PEC), con l'impegno di far conoscere tempestivamente le eventuali variazioni; d) il godimento dei diritti civili e politici; e) di non essere stati esclusi dall'elettorato politico attivo; f) di non essere stati destituiti o dispensati dall'impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento, ovvero non essere stati dichiarati decaduti o licenziati da un impiego statale, ai sensi dell'art. 127, comma 1, lettera d), del testo unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3 e ai sensi delle corrispondenti disposizioni di legge e dei contratti collettivi nazionali di lavoro relativi al personale dei vari comparti; g) di non aver riportato condanne penali passate in giudicato per reati che comportano l'interdizione dai pubblici uffici o di non avere procedimenti penali in corso di cui si e' a conoscenza, fermo restando l'obbligo di indicarli in caso contrario; h) di essere in possesso dell'idoneita' fisica all'impiego; i) di essere in regola, secondo la legge italiana, nei riguardi degli obblighi di leva; j) il possesso dei titoli di studio di cui all'art. 2, comma 1, lettera c) del presente bando; k) di procedere, ove necessario, all'attivazione della procedura di equivalenza secondo le modalita' e i tempi indicati nell'art. 2 del presente bando; l) il possesso di eventuali titoli da sottoporre alla valutazione di cui al successivo art. 8 del presente bando; m) il possesso di eventuali titoli preferenziali o di precedenza alla nomina previsti dall'art. 9 del presente bando; n) l'indicazione dell'eventuale titolarita' delle riserve di cui all'art. 1 del presente bando; o) il codice di concorso di cui all'art. 1, comma 1, per cui si intende partecipare; p) di aver preso visione e di accettare in modo pieno e incondizionato le informazioni, disposizioni e condizioni del bando, ivi incluso l'art. 13 «Trattamento dei dati personali». 6. I candidati dovranno inoltre dichiarare esplicitamente di possedere tutti i requisiti di cui all'art. 2 del presente bando. I titoli non espressamente dichiarati nella domanda di ammissione al concorso non sono presi in considerazione. 7. I candidati con disabilita' dovranno specificare, in apposito spazio disponibile sul format elettronico, la richiesta di ausili e/o tempi aggiuntivi in funzione della propria necessita' che andra' opportunamente documentata ed esplicitata con apposita dichiarazione resa dalla commissione medicolegale dell'ASL di riferimento o da equivalente struttura pubblica. La concessione e l'assegnazione di ausili e/o tempi aggiuntivi sara' determinata a insindacabile giudizio della commissione esaminatrice, sulla scorta della documentazione esibita e dell'esame obiettivo di ogni specifico caso. In ogni caso, i tempi aggiuntivi non eccederanno il 50% del tempo assegnato per la prova. Tutta la documentazione di supporto alla dichiarazione resa dovra' essere caricata sul Portale «inPA» durante la fase di inoltro candidatura quando richiesto, i files dovranno essere in formato pdf. Il mancato inoltro di tale documentazione non consentira' a Formez PA di fornire adeguatamente l'assistenza richiesta. 8. Eventuali gravi limitazioni fisiche sopravvenute successivamente alla data di scadenza di cui al precedente comma 7, che potrebbero prevedere la concessione di ausili e/o tempi aggiuntivi, dovranno essere documentate con certificazione medica che sara' valutata dalla commissione esaminatrice, la cui decisione, sulla scorta della documentazione sanitaria che consenta di quantificare il tempo aggiuntivo ritenuto necessario, resta insindacabile e inoppugnabile. Solo ed esclusivamente in questo caso la documentazione potra' essere inviata a mezzo posta elettronica certificata (PEC) all'indirizzo protocollo@pec.formez.it 9. I candidati con diagnosi di disturbi specifici di apprendimento (DSA) dovranno fare esplicita richiesta, in apposito spazio disponibile sul format elettronico, della misura dispensativa, dello strumento compensativo e/o dei tempi aggiuntivi necessari in funzione della propria esigenza che dovra' essere opportunamente documentata ed esplicitata con apposita dichiarazione resa dalla commissione medicolegale dell'ASL di riferimento o da equivalente struttura pubblica. L'adozione delle richiamate misure sara' determinata a insindacabile giudizio della commissione esaminatrice, sulla scorta della documentazione esibita e dell'esame obiettivo di ogni specifico caso, e comunque nell'ambito delle modalita' individuate dal decreto 12 novembre 2021 del Ministro per la pubblica amministrazione. In ogni caso, i tempi aggiuntivi non eccederanno il 50% del tempo assegnato per la prova. Tutta la documentazione di supporto alla dichiarazione resa dovra' essere caricata sul Portale «inPA» durante la fase di inoltro candidatura quando richiesto, i files dovranno essere in formato pdf. Il mancato inoltro di tale documentazione non consentira' a Formez PA di fornire adeguatamente l'assistenza richiesta. 10. L'amministrazione interessata effettua controlli sulla veridicita' delle dichiarazioni rese dai candidati utilmente collocati in graduatoria. Qualora il controllo accerti la falsita' del contenuto delle dichiarazioni, il candidato sara' escluso dalla selezione, ferme restando le sanzioni penali previste dall'art. 76 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445. 11. La mancata esclusione da ognuna delle fasi della procedura di reclutamento non costituisce, in ogni caso, garanzia della regolarita', ne' sana l'irregolarita' della domanda di partecipazione al concorso. 12. La Commissione RIPAM, Formez PA e l'amministrazione interessata non sono responsabili in caso di smarrimento o di mancato recapito delle proprie comunicazioni inviate al candidato quando cio' sia dipendente da dichiarazioni inesatte o incomplete rese dallo stesso circa il proprio recapito, oppure da mancata o tardiva comunicazione del cambiamento del predetto recapito rispetto a quello indicato nella domanda, nonche' da eventuali disguidi imputabili a fatto di terzo, a caso fortuito o forza maggiore. 13. Non sono considerate valide le domande redatte, presentate o inviate con modalita' diverse da quelle prescritte e quelle compilate in modo difforme o incompleto rispetto a quanto indicato nel presente bando di concorso. 14. Per le richieste di assistenza di tipo informatico legate alla procedura di iscrizione on-line, i candidati devono utilizzare esclusivamente, e previa lettura della guida alla compilazione della domanda presente in home page e delle relative FAQ, l'apposito modulo di assistenza presente sul Portale «inPA». Non e' garantita la soddisfazione entro il termine di scadenza previsto per l'invio della domanda di partecipazione delle richieste inviate nei tre giorni antecedenti il medesimo termine. Le richieste pervenute in modalita' differenti da quelle sopra indicate non potranno essere prese in considerazione. 15. Ogni comunicazione concernente il concorso, compreso il calendario della prova scritta, della prova orale e i relativi esiti, e' effettuata attraverso il Portale «inPA» e/o sul sito http://riqualificazione.formez.it -_Data e luogo di svolgimento della prova scritta e della prova orale sono resi disponibili sul portale «inPA» e/o sul sito http://riqualificazione.formez.it
Art. 5 Commissioni esaminatrici 1. La Commissione RIPAM nomina la commissione esaminatrice per ciascun profilo concorsuale o per piu' profili concorsuali di cui al precedente art. 1, comma 1, sulla base dei criteri previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487. La commissione esaminatrice e' competente per l'espletamento di tutte le fasi del concorso, compresa la formazione delle graduatorie finali di merito. Alla commissione esaminatrice possono essere aggregati membri aggiunti per la valutazione della conoscenza della lingua inglese e delle competenze informatiche. 2. Secondo quanto disposto dall'art. 249 del decretolegge 19 maggio 2020, n. 34, la Commissione esaminatrice puo' svolgere i propri lavori in modalita' telematica, garantendo comunque la sicurezza e la tracciabilita' delle comunicazioni. 3. Per lo svolgimento della prova scritta di cui all'art. 6 del presente bando, la Commissione RIPAM puo' nominare appositi comitati di vigilanza. 4. Secondo quanto disposto dall'art. 2, comma 7, del decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, convertito con modificazioni dalla legge 29 giugno 2022, n. 79, la Commissione RIPAM nomina le commissioni esaminatrici, le sottocommissioni e i comitati di vigilanza sulla base di nominativi individuati, nel rispetto dei principi della parita' di genere, attraverso il portale di cui all'art. 35-ter del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 tra soggetti in possesso di requisiti di comprovata professionalita' e competenza.
Art. 6 Prova scritta 1. La prova scritta, distinta per i codici concorso di cui all'art. 1, comma 1, del presente bando consistera' in un test di 40 quesiti a risposta multipla da risolvere in 60 minuti, con un punteggio massimo attribuibile di trenta punti e si articolera' come segue: a) una parte composta da venticinque quesiti: di cui 10 quesiti comuni a tutti i profili professionali di cui al precedente art. 1, comma 1, diretti a verificare le conoscenze e le competenze dei candidati nelle materie giuridiche ed economiche applicate all'ambito del patrimonio culturale e afferenti alle seguenti materie: elementi di diritto pubblico; elementi di diritto amministrativo con particolare riferimento alla disciplina del lavoro pubblico, alle responsabilita' dei dipendenti pubblici e al procedimento amministrativo; elementi di diritto del patrimonio culturale; elementi di diritto dell'Unione europea; struttura e organizzazione del Ministero della cultura; di cui 15 quesiti, distinti per ciascun profilo professionale di cui al precedente art. 1, comma 1, volti a verificare le conoscenze rilevanti afferenti alle seguenti materie: A. Profilo professionale funzionario archivista di Stato (Codice 01): archivistica; tutela, conservazione e valorizzazione, anche al fine della pubblica fruizione, del patrimonio archivistico, nonche' degli archivi, correnti e di deposito, dello Stato. B. Profilo professionale funzionario bibliotecario (Codice 02): biblioteconomia e beni librari; tutela, conservazione e valorizzazione, anche al fine della pubblica fruizione, del patrimonio bibliografico, nonche' delle biblioteche dello Stato. C. Profilo professionale funzionario restauratore conservatore (Codice 03): restauro del patrimonio culturale complessivamente inteso (storico, librario, archivistico e archeologico). D. Profilo funzionario architetto (Codice 04): architettura e beni architettonici; tutela, conservazione e valorizzazione, anche al fine della pubblica fruizione, del patrimonio architettonico e paesaggistico. E. Profilo funzionario storico dell'arte (Codice 05): storia dell'arte e beni di interesse storico ed artistico; tutela, conservazione e valorizzazione, anche al fine della pubblica fruizione, del patrimonio storico - artistico. F. Profilo funzionario archeologo (Codice 06): archeologia e beni archeologici, anche in ambiente subacqueo, nonche' archeologia preventiva; tutela, conservazione e valorizzazione, anche al fine della pubblica fruizione, del patrimonio archeologico. G. Profilo funzionario paleontologo (Codice 07): paleontologia; tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio geopaleontologico. H. Profilo professionale funzionario demoetnoantropologo (Codice 08): antropologia culturale e beni demoetnoantropologici, materiali ed immateriali. A ciascuna risposta e' attribuito il seguente punteggio: risposta esatta: + 0,75 punti; mancata risposta: 0 punti; risposta errata: -0,25 punti. b) una parte composta da 8 quesiti volti a verificare la capacita' logicodeduttiva e di ragionamento criticoverbale. A ciascuna risposta e' attribuito il seguente punteggio: risposta esatta: + 0,75 punti; mancata risposta: 0 punti; risposta errata: -0,25 punti. c) una parte composta da 7 quesiti situazionali relativi a problematiche organizzative e gestionali ricadenti nell'ambito degli studi sul comportamento organizzativo. I quesiti descriveranno situazioni di lavoro, rispetto alle quali si intende valutare la capacita' di giudizio dei candidati, chiedendo loro di decidere, tra alternative predefinite di possibili corsi d'azione, quale ritengano piu' adeguata. A ciascuna risposta e' attribuito in funzione del livello di efficacia il seguente punteggio: risposta piu' efficace: + 0,75 punti; risposta neutra: + 0,375 punti; risposta meno efficace: 0 punti. 2. La prova si intende superata se e' raggiunto il punteggio minimo di 21/30 (ventuno/trentesimi). 3. Ogni comunicazione concernente la prova, compreso il calendario e il relativo esito, e' effettuata attraverso il Portale «inPA» e/o sul sito http://riqualificazione.formez.it -_La data e il luogo di svolgimento della prova, nonche' le misure per la tutela della salute pubblica previste dal vigente protocollo per lo svolgimento dei concorsi pubblici, sono resi disponibili sul Portale «inPA» e/o sul sito http://riqualificazione.formez.it almeno dieci giorni prima della data stabilita per lo svolgimento della stessa. 4. Non e' prevista la pubblicazione della banca dati dei quesiti prima dello svolgimento della prova. 5. I candidati regolarmente iscritti on-line, che non abbiano avuto comunicazione dell'esclusione dal concorso e siano in regola con il versamento della quota di partecipazione, sono tenuti a presentarsi per sostenere la prova scritta nella sede, nel giorno e nell'ora indicati sul Portale «inPA» e/o sul sito http://riqualificazione.formez.it nel pieno rispetto delle misure di contrasto alla pandemia e di prevenzione del contagio da COVID19 previste dal vigente protocollo per lo svolgimento dei concorsi pubblici. I candidati devono presentarsi con un valido documento di riconoscimento, il codice fiscale e la ricevuta rilasciata dal sistema informatico al momento della compilazione on-line della domanda. 6. L'assenza dalla sede di svolgimento della prova nella data e nell'ora stabilita, per qualsiasi causa, ancorche' dovuta a forza maggiore, nonche' la violazione delle misure per la tutela della salute pubblica previste dal vigente protocollo per lo svolgimento dei concorsi pubblici, comporta l'esclusione dal concorso. 7. Eventuali indicazioni specifiche in ordine alla prova sono definite dalla commissione esaminatrice e comunicate attraverso il portale «inPA» e/o sul sito http://riqualificazione.formez.it 8. I candidati ammessi a sostenere la prova scritta hanno a disposizione strumenti informatici e digitali. Al termine del tempo previsto per la prova, il sistema interrompe la procedura ed acquisisce definitivamente le risposte fornite dal candidato fino a quel momento. Fino all'acquisizione definitiva il candidato puo' correggere le risposte gia' date. La correzione della prova da parte delle commissioni esaminatrici avviene con modalita' che assicurano l'anonimato del candidato, utilizzando strumenti digitali. Al termine delle operazioni viene formulato apposito elenco sulla base del punteggio conseguito e l'esito della prova e' reso disponibile mediante pubblicazione sul Portale «inPA» e/o sul sito http://riqualificazione.formez.it 9. Durante la prova i candidati non possono in alcun modo comunicare tra loro e non possono introdurre nella sede di esame carta da scrivere, pubblicazioni, raccolte normative, vocabolari, testi, appunti di qualsiasi natura e telefoni cellulari o altri dispositivi mobili idonei alla memorizzazione o trasmissione dati o allo svolgimento di calcoli matematici. In caso di violazione di tali disposizioni la commissione esaminatrice o il comitato di vigilanza, ove presente, dispone l'immediata esclusione dal concorso.
Art. 7 Prova orale 1. L'avviso di convocazione per la prova orale, contenente gli elenchi degli ammessi alla medesima prova selettiva e il diario con l'indicazione della sede, del giorno e dell'ora in cui si svolgera', per ciascun codice concorsuale di cui all'art. 1, comma 1, del presente bando, e' pubblicato sul Portale «inPA» e/o sul sito http://riqualificazione.formez.it almeno venti giorni prima del suo svolgimento. L'avviso ha valore di notifica a tutti gli effetti. 2. La prova selettiva orale, distinta per codici concorso di cui al precedente art. 1, comma 1, consiste in un colloquio interdisciplinare volto ad accertare la preparazione e la capacita' professionale dei candidati nelle materie della prova scritta di cui all'art. 6 del presente bando. 3. In sede di prova orale si procede altresi' all'accertamento: della conoscenza della lingua inglese attraverso una conversazione che accerti il livello di competenze linguistiche di livello almeno A2 del Quadro Comune europeo di riferimento per le lingue; della conoscenza e dell'uso delle tecnologiche informatiche e delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, nonche' delle competenze digitali. 4. La commissione esaminatrice, d'intesa con la Commissione RIPAM e avvalendosi del supporto tecnico di Formez PA, si riserva di pubblicare sul Portale «inPA» e/o sul sito http://riqualificazione.formez.it contestualmente alla pubblicazione dell'avviso di convocazione per la prova orale, eventuali indicazioni di dettaglio in merito al suo svolgimento. 5. Alla prova selettiva orale e' assegnato un punteggio massimo di 30 punti e la prova si intendera' superata se e' stato raggiunto il punteggio minimo di 21/30 (ventuno/trentesimi).
Art. 8 Valutazione dei titoli e stesura delle graduatorie finali di merito 1. La valutazione dei titoli, distinta per i codici concorso di cui al precedente art. 1, comma 1, e' effettuata da ciascuna commissione esaminatrice, anche mediante il ricorso a piattaforme digitali, dopo lo svolgimento della prova orale nei confronti dei soli candidati che hanno superato la stessa. 2. La valutazione e' effettuata sulla base dei titoli dichiarati dai candidati negli appositi spazi della domanda di ammissione al concorso. Tutti i titoli di cui il candidato richiede la valutazione devono essere posseduti alla data di scadenza del termine di presentazione della domanda di cui al presente bando. Sono valutati solo i titoli inseriti negli appositi spazi della domanda di ammissione al concorso e completi di tutte le informazioni necessarie per la valutazione. 3. Ai titoli di studio e' attribuito un valore massimo complessivo di 10 punti sulla base dei seguenti criteri: 1,5 punti per votazione da centosette a centodieci su centodieci con riferimento al voto di laurea relativo al titolo di studio conseguito con miglior profitto nell'ambito di quelli utili per l'ammissione al concorso; ulteriori 0,5 punti in caso di votazione con lode conseguita per il titolo di cui al punto precedente; 1,5 punti per ogni diploma di laurea, laurea specialistica o laurea magistrale non indicato quale requisito ai fini della partecipazione al concorso; 1 punto per ogni laurea triennale con esclusione di quelle propedeutiche alla laurea specialistica o laurea magistrale indicata quale requisito ai fini della partecipazione o gia' ricompresa nel punto precedente; 2,5 punti per ogni dottorato di ricerca ulteriore e non indicato quale requisito ai fini della partecipazione al concorso; 2 punti per ogni diploma di specializzazione ulteriore e non indicato quale requisito ai fini della partecipazione al concorso; 2 punti per il diploma di alta specializzazione e ricerca nel patrimonio culturale rilasciato ai sensi dell'art. 67 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83 non indicato quale requisito ai fini della partecipazione al concorso; 1 punto per ogni master universitario di secondo livello ulteriore e non indicato quale requisito ai fini della partecipazione al concorso. 4. Ai titoli di servizio e' attribuito un valore massimo complessivo di 20 punti, in base all'esperienza professionale maturata alla data di scadenza dei termini per la presentazione della domanda di partecipazione, sulla base dei seguenti criteri: 1 punto per ogni anno di esperienza professionale maturata con qualunque tipologia contrattuale presso una pubblica amministrazione di cui all'art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, in attivita' lavorative specificamente riferite al profilo professionale per cui si concorre, per un massimo di 10 punti; 5 punti per ogni semestre di esperienza professionale acquisita mediante attivita' di tirocinio presso il Ministero della cultura nell'ambito dei programmi previsti ai sensi dell'art. 2, comma 5-bis, del decretolegge 28 giugno 2013, n. 76, convertito con modificazioni dalla legge 9 agosto 2013, n. 99 e dell'art. 2 del decreto-legge 8 agosto 2013, n. 91, convertito con modificazioni dalla legge 7 ottobre 2013, n. 112, fino ad un massimo di 10 punti. Nel caso di periodi inferiori all'anno, per ciascuna delle suddette tipologie di titoli di servizio, il punteggio sara' attributo proporzionalmente (quindi per dodicesimi) considerando come mese intero frazioni di mese superiori a quindici giorni e non conteggiando quelle inferiori. 5. Ultimata la prova selettiva orale di cui al precedente art. 7, le commissioni esaminatrici stileranno le relative graduatorie finali di merito per ciascun codice concorso di cui all'art. 1, comma 1, del presente bando, sulla base del punteggio complessivo conseguito da ciascun candidato nella prova scritta, nella prova orale e del punteggio attribuito in sede di valutazione dei titoli di cui al presente articolo. 6. Le graduatorie finali di merito sono trasmesse da ciascuna commissione esaminatrice alla Commissione RIPAM.
Art. 9 Preferenze e precedenze 1. A parita' di merito, ai sensi dell'art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, sono preferiti: a) gli insigniti di medaglia al valor militare; b) i mutilati ed invalidi di guerra ex combattenti; c) i mutilati ed invalidi per fatto di guerra; d) i mutilati ed invalidi per servizio nel settore pubblico e privato; e) gli orfani di guerra; f) gli orfani di caduti per fatto di guerra; g) gli orfani di caduti per servizio nel settore pubblico e privato; h) i feriti in combattimento; i) gli insigniti di croce di guerra o di altra attestazione speciale di merito di guerra nonche' i capi di famiglia numerosa; j) i figli dei mutilati e degli invalidi di guerra ex combattenti; k) i figli dei mutilati e degli invalidi per fatto di guerra; l) i figli dei mutilati e degli invalidi per servizio nel settore pubblico e privato; m) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti di guerra; n) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per fatto di guerra; o) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per servizio nel settore pubblico o privato; p) coloro che abbiano prestato servizio militare come combattenti; q) coloro che abbiano prestato lodevole servizio a qualunque titolo, per non meno di un anno, nel l'amministrazione che ha indetto il concorso; r) i coniugati ed i non coniugati con riguardo al numero dei figli a carico; s) gli invalidi e i mutilati civili; t) i militari volontari delle forze armate congedati senza demerito al termine della ferma o rafferma. 2. Costituiscono, altresi', titoli di preferenza a parita' di merito: a) avere svolto, con esito positivo, l'ulteriore periodo di perfezionamento presso l'Ufficio per il processo ai sensi del l'art. 16-octies, comma 1-quater, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito con modificazioni dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, come modificato dall'art. 50 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito con modificazioni dalla legge 11 agosto 2014, n. 114; b) avere completato, con esito positivo, il tirocinio formati vo presso gli Uffici giudiziari ai sensi del l'art. 37, comma 11, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito con modificazioni dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, pur non facendo parte del l'U ffi ci o per il processo, cosi' come indicato dall'art. 16-octies, comma 1-quinques, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito con modificazioni dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, come modificato dall'art. 50 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito con modificazioni dalla legge 11 agosto 2014, n. 114. 3. A parita' di merito e di titoli, ai sensi dell'art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, la preferenza e' determinata: a) dal numero dei figli a carico, indipendentemente dal fatto che il candidato sia coniugato o meno; b) dall'aver prestato lodevole servizio nelle amministrazioni pubbliche. Costituisce, altresi', titolo di preferenza a parita' di merito e di titoli l'avere svolto, con esito positivo, lo stage presso gli uffici giudiziari ai sensi del l'art. 73, comma 14, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. 4. Se a conclusione delle operazioni di valutazione dei titoli preferenziali due o piu' candidati si collocano in pari posizione, e' preferito il candidato piu' giovane di eta' ai sensi del l'art. 2, comma 9, della legge 16 giugno 1998, n. 191 che ha modificato l'art. 3, comma 7, della legge 15 maggio 1997, n. 127. 5. I predetti titoli devono essere posseduti al termine di scadenza per la presentazione della domanda ed essere espressamente dichiarati nella domanda di ammissione alle prove concorsual i, da cui deve risultare il possesso dei titoli di preferenza alla data di scadenza del termine utile per la presentazione della domanda di ammissione al concorso.
Art. 10 Validazione e pubblicita' delle graduatorie finali di merito e comunicazione dell'esito del concorso 1. Le graduatorie finali di merito, per ciascun codice concorso di cui all'art. 1, comma 1, del presente bando saranno validate dalla Commissione RIPAM e trasmesse all'amministrazione interessata. Le predette graduatorie saranno pubblicate sul Portale «inPA» e/o sul sito http://riqualificazione.formez.it e sul sito istituzionale dell'amministrazione interessata. 2. L'avviso relativo alla avvenuta validazione e alla pubblicazione delle predette graduatorie sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami». 3. Ogni comunicazione ai candidati sara' in ogni caso effettuata mediante pubblicazione di specifici avvisi sul Portale «inPA» e/o sul sito http://riqualificazione.formez.it -_Tale pubblicazione avra' valore di notifica a tutti gli effetti. 4. Avverso la graduatoria finale di merito e' ammesso ricorso in sede giurisdizionale al Tribunale amministrativo regionale per il Lazio entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione o ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro centoventi giorni dalla stessa data.
Art. 11 Assunzione in servizio 1. Ai candidati vincitori e' data comunicazione dell'esito del concorso attraverso la pubblicazione della graduatoria finale di merito. L'assunzione dei vincitori avviene compatibilmente ai limiti imposti dalla vigente normativa in materia di vincoli finanziari e regime delle assunzioni. I candidati vincitori, secondo l'ordine di graduatoria, sono assegnati alle sedi di destinazione indicate dall'amministrazione interessata scelte sulla base delle preferenze espresse, fermo restando il possesso dei requisiti prescritti dall'art. 2 del presente bando. I candidati a pena di decadenza devono effettuare la scelta esclusivamente attraverso le modalita' che saranno indicate sul Portale «inPA» e/o sul sito http://riqualificazione.formez.it -_In caso di rinuncia all'assunzione da parte dei vincitori o di dichiarazione di decadenza dei medesimi subentreranno i primi idonei in ordine di graduatoria. 2. I candidati dichiarati vincitori dei concorsi oggetto del presente bando saranno assunti a tempo indeterminato nei profili di cui all'art. 1, comma 1, del personale del Ministero della cultura nell'Area III, posizione economica F1, con riserva dell'amministrazione di controllare il possesso e la piena corrispondenza dei requisiti e dei titoli dichiarati nella domanda di partecipazione, secondo la disciplina vigente al momento dell'immissione in servizio. 3. Il rapporto di lavoro a tempo indeterminato viene instaurato mediante la stipula di contratto individuale di lavoro. Non si procede all'instaurazione del rapporto di lavoro nei confronti dei candidati che abbiano superato il limite di eta' previsto dalla vigente normativa in materia.
Art. 12 Accesso agli atti 1. I candidati possono esercitare il diritto di accesso agli atti della procedura concorsuale ai sensi delle vigenti disposizioni di legge. 2. Ai candidati che sosterranno la prova scritta sara' consentito, mediante l'apposito sistema telematico «atti online» disponibile sul sito http://riqualificazione.formez.it e previa attribuzione di password personale riservata, accedere per via telematica agli atti concorsuali relativi ai propri elaborati. 3. Con la presentazione della domanda di partecipazione alla presente procedura, il candidato dichiara di essere consapevole che eventuali richieste di accesso agli atti da parte dei partecipanti saranno evase da Formez PA, previa informativa ai titolari di tutti gli atti oggetto delle richieste e facenti parte del fascicolo concorsuale del candidato. A tal fine i candidati, nel caso di legittimo esercizio del diritto di accesso, autorizzano la visione e l'estrazione di copie degli atti inerenti alla procedura medesima. 4. Per le spese di segreteria e/o di riproduzione degli atti non consultabili on-line con le proprie credenziali, i candidati sono tenuti a versare la quota prevista dal «Regolamento per l'accesso ai documenti formati o detenuti da Formez PA e a quelli oggetto di pubblicazione» disponibile sul sito http://riqualificazione.formez.it secondo le modalita' ivi previste. All'atto del versamento occorre indicare la causale «Accesso agli atti - concorso pubblico, per titoli ed esami, per il reclutamento di un contingente complessivo di 518 (cinquecentodiciotto) unita' di personale non dirigenziale a tempo indeterminato da inquadrare nell'Area III, posizione economica F1 nei ruoli del Ministero della cultura, ad eccezione della Provincia di Bolzano». La ricevuta dell'avvenuto versamento deve essere esibita al momento della presentazione presso la sede Formez PA di Roma per la visione e riproduzione degli atti richiesti. 5. Il Responsabile unico del procedimento e' l'Area produzione preposta alle attivita' RIPAM.
Art. 13 Trattamento dei dati personali 1. I dati raccolti con la domanda di partecipazione alla procedura di selezione saranno trattati nel rispetto della vigente normativa specifica, esclusivamente per le finalita' connesse all'espletamento della procedura stessa e per le successive attivita' inerenti all'eventuale procedimento di assunzione. 2. I dati forniti dai candidati per la partecipazione alla selezione pubblica potranno essere inseriti in apposite banche dati e potranno essere trattati e conservati, nel rispetto degli obblighi previsti dalla normativa vigente e per il tempo necessario connesso alla gestione della procedura selettiva e delle graduatorie, in archivi informatici e/o cartacei per i necessari adempimenti che competono alla Commissione RIPAM, alle commissioni esaminatrici e all'amministrazione destinataria del presente bando, anche in ordine alle procedure assunzionali, nonche' per adempiere a specifici obblighi imposti da leggi, regolamenti e dalla normativa comunitaria. 3. Il conferimento dei dati e' obbligatorio e il rifiuto di fornire gli stessi comportera' l'impossibilita' di dar corso alla valutazione della domanda di partecipazione alla selezione, nonche' agli adempimenti conseguenti e inerenti alla procedura concorsuale. 4. I dati personali in questione saranno trattati, nel rispetto delle vigenti disposizioni di legge, con l'impiego di misure di sicurezza atte a garantire la riservatezza del soggetto interessato cui i dati si riferiscono. 5. Il titolare del trattamento dei dati e' l'amministrazione destinataria del presente bando nella persona del direttore generale del personale pro tempore. Il responsabile del trattamento e' Formez PA, con sede legale e amministrativa in viale Marx, n. 15 - 00137 Roma e, per esso, il dirigente dell'Area obiettivo RIPAM. Incaricati del trattamento sono le persone preposte alla procedura di selezione individuate da Formez PA nell'ambito della procedura medesima. 6. I dati personali potranno essere comunicati ad altri soggetti pubblici e privati quando cio' e' previsto da disposizioni di legge o di regolamento ovvero dal presente bando. 7. I dati personali potranno essere oggetto di diffusione nel rispetto delle delibere dell'Autorita' Garante per la protezione dei dati personali. La graduatoria, approvata dagli organi competenti in esito alla selezione, verra' diffusa mediante pubblicazione nelle forme previste dalle norme in materia e, nel rispetto dei principi di pertinenza e non eccedenza, attraverso il sito http://riqualificazione.formez.it e/o attraverso il sito istituzionale dell'amministrazione interessata dal procedimento selettivo. 8. L'interessato potra' esercitare, alle condizioni e nei limiti di cui al regolamento UE 2016/679 del Parlamento europeo, i diritti previsti dagli articoli 15 e seguenti indicati di seguito: l'accesso ai propri dati personali, la rettifica o la cancellazione dei dati, la limitazione del trattamento, la portabilita' dei dati, l'opposizione al trattamento. L'interessato potra', altresi', esercitare il diritto di proporre reclamo all'Autorita' Garante per la protezione dei dati personali.
Art. 14 Norme di salvaguardia 1. Per quanto non previsto dal presente bando trova applicazione, in quanto compatibile, la normativa nazionale vigente in materia. 2. Alla procedura concorsuale oggetto del presente bando non si applica - tenuto conto della specialita' della procedura alla luce delega conferita ai sensi dell'art. 35, comma 5, decreto legislativo 30 marzo 2011, n. 165 - la disciplina regolamentare in materia di concorsi dell'amministrazione destinataria del presente bando. 3. Avverso il presente bando e' ammesso ricorso in sede giurisdizionale al Tribunale amministrativo regionale per il Lazio entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione o ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro centoventi giorni dalla stessa data. 4. Resta ferma la facolta' della Commissione RIPAM di disporre con provvedimento motivato, in qualsiasi momento della procedura concorsuale, l'esclusione dal concorso per difetto dei prescritti requisiti, per la mancata o incompleta presentazione della documentazione prevista o in esito alle verifiche richieste dalla medesima procedura concorsuale. Roma, 2 novembre 2022 Per il Dipartimento della funzione pubblica Fiori Per il Ministero dell'economia e delle finanze Castaldi Per il Ministero dell'interno Perrotta