Concorso per 16 dottori di ricerca (trentino alto adige) UNIVERSITA' DI TRENTO
I testi riportati sono gratuiti e non hanno carattere di ufficialità: ai sensi di legge l'unico testo definitivo, che prevale in caso di discordanza, è quello pubblicato a mezzo stampa.
Concorso
Attenzione, il bando selezionato non è attivo, poichè è scaduto il termine per la presentazione della domanda
Tipologia | Concorso |
Tipologia Contratto | Incarico |
Posti | 16 |
Fonte: | Gazzetta Ufficiale Repubblica Italiana N. 56 del 18-07-2008 |
Sintesi: | UNIVERSITA' DI TRENTO CONCORSO (scad. 29 agosto 2008) Bando di concorso per la scuola di dottorato di ricerca in «Studi giuridici comparati ed europei» - 24 ciclo IL RE ... |
Ente: | UNIVERSITA' DI TRENTO |
Regione: | TRENTINO ALTO ADIGE |
Provincia: | TRENTO |
Comune: | TRENTO |
Data di inserimento: | 06-08-2008 |
Data Scadenza bando | 29-08-2008 |
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UNIVERSITA' DI TRENTO
CONCORSO (scad. 29 agosto 2008)
CONCORSO (scad. 29 agosto 2008)
Bando di concorso per la scuola di dottorato di ricerca in «Studi giuridici comparati ed europei» - 24 ciclo
IL RETTORE Vista la legge del 3 luglio 1998, n. 210 e in particolare l'art. 4, che demanda alle Universita' il compito di disciplinare con proprio regolamento l'istituzione dei corsi di dottorato di ricerca, le modalita' di accesso e di conseguimento del titolo, nel rispetto dei criteri generali fissati con regolamento ministeriale; Visto il decreto ministeriale del 30 aprile 1999, n. 224, recante i criteri generali cui debbono attenersi le singole sedi universitarie nel disciplinare i corsi di dottorato di ricerca; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 aprile 2001 e successive modificazioni e integrazioni, con il quale sono stati determinati i criteri per l'uniformita' di trattamento sul diritto agli studi universitari; Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Trento e in particolare l'art. 12, comma 9; Visto il regolamento di ateneo in materia di scuole di dottorato di ricerca, emanato con decreto rettorale del 16 dicembre 2003, n. 997, e successivamente modificato con decreto rettorale del 19 aprile 2006, n. 359; Vista la proposta del dipartimento di scienze giuridiche; Vista la relazione del nucleo di valutazione interna del 16 gennaio 2007 in ordine ai requisiti di idoneita' delle scuole di dottorato di ricerca proposte; Vista la delibera assunta congiuntamente dal senato accademico e dalla commissione della ricerca scientifica in data 12 febbraio 2008; Tutto cio' premesso; Decreta: Art. 1. Attivazione E' attivato per l'anno accademico 2008/09 presso l'Universita' degli studi di Trento il 24° ciclo della scuola di dottorato di ricerca in studi giuridici comparati ed europei, in collaborazione con: Catedra Interuniversitaria de Derecho y Genoma Humano, Bilbao (E); Departamento de Derecho del Trabajo, Universidad de Salamanca (E); Departamento de Derecho Penal y Criminologia, Facultad de Derecho, Universidad de Buenos Aires (ARG); Departamento de Derecho Penai, UNED (Universidad Nacional de Educacion a Distancia) (E); Departamento de Derecho Publico, Universidad de Salamanca (E); Dipartimento di Diritto pubblico, Universita' Jaume I di Castellon de la Plana (E); Dipartimento di Scienze Giuridiche, Dottorato di ricerca in Diritto penale, Universita' di Parma; Ecole Normale Superieure Lettres et Sciences Humaines, Lyon (F); G.J. Wiarda lnstituut of Legal Sciences, Utrecht Law School, Utrecht (NL); Institut für Zivilverfahrensrecht, Universität Wien (A); Institut für geschichtliche Rechtswissenschaft - Romanistische Abteilung - Universität Heidelberg (D); Institute for Criminal Law and Justice, Department of Foreign and International Criminal Law, Georg-August Universität Goettingen (D); Institute of European Law and Comparative Legislation, Faculty of Law, University of Rijeka (HR); Max Planck Institut für Strafrecht, Freiburg (D); Max Planck Institute for Intellectual Property Competition and Tax Law, Munich (D); Rotterdam Institute of Law and Economics (RILE), Universita' di Rotterdam (NL); Universite' de Bordeaux (F); University of Illinois at Urbana Champaign (USA); Vermont Law School (CDN); Wirtschaftswissenschaft Fakultät Eichstätt - Ingolstadt (D). Durata: triennale. Indirizzi specialistici attivati: A. Diritto privato, privato comparato e commerciale; B. Scienze pubblicistiche; C. Diritto e procedura penale e filosofia del diritto; D. Storia del diritto romano e del pensiero giuridico europeo; E. Diritto sostanziale e processuale del lavoro. Settori scientifico-disciplinari: diritto privato (IUS/01); diritto privato comparato (IUS/02); diritto commerciale (IUS/04); diritto del lavoro (IUS/07); istituzioni di diritto pubblico (IUS/09); diritto amministrativo (IUS/10); diritto processuale civile (IUS/15); diritto processuale penale (IUS/16); diritto penale (IUS/17); diritto romano e diritti dell'antichita' (IUS/18); storia del diritto medievale e moderno (IUS/19); filosofia del diritto (IUS/20); diritto pubblico comparato (IUS/21); storia delle dottrine politiche (SPS/02). Coordinatore: prof. Gabriele Fornasari - Tel. 0461883886 - E.mail: fornasari@jus.unitn.it Lingue ufficiali del corso: italiano e inglese. E' indetta selezione pubblica per la copertura di sedici posti di cui otto coperti da borsa di studio, finanziati dall'Universita' degli studi di Trento. I posti con borsa di studio potranno essere aumentati a seguito di finanziamenti, erogati da altre universita', enti pubblici di ricerca o da qualificate strutture produttive private, che si rendessero disponibili dopo l'emanazione del presente bando ed entro la data fissata per l'espletamento della prima prova concorsuale. L'eventuale aumento del numero di borse di studio potra' determinare l'incremento dei posti complessivamente messi a concorso. Di tale incremento sara' data comunicazione alla pagina Internet: http://portale.unitn.it/ic/dott/sgce.htm .
Art. 2. Requisiti di ammissione al concorso Possono presentare domanda di partecipazione al concorso di ammissione alla scuola di dottorato di ricerca di cui al precedente articolo, senza limiti di sesso, di eta' e di cittadinanza, coloro che sono in possesso di laurea specialistica (magistrale), attivata ai sensi del decreto ministeriale n. 509 del 3 novembre 1999 e successive modifiche, di diploma di laurea del previgente ordinamento o di analogo titolo accademico conseguito all'estero. I candidati in possesso di titolo accademico straniero, che non sia gia' stato dichiarato equipollente ad una laurea italiana, dovranno fare espressa richiesta di idoneita' del titolo di studio nella domanda di partecipazione al concorso, allegando i seguenti documenti: certificato relativo al titolo accademico (i cittadini comunitari possono presentare un'autocertificazione di possesso del titolo accademico, come previsto dal decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 28 dicembre 2000); traduzione in inglese del certificato relativo al titolo accademico conseguito, con l'indicazione degli esami sostenuti e delle relative votazioni, sottoscritta sotto la propria responsabilita', al fine di consentire al collegio dei docenti di valutarne l'idoneita', esclusivamente ai fini della partecipazione al presente concorso. I candidati non UE in possesso di un titolo accademico non conseguito in Italia, e i candidati UE in possesso di un titolo accademico conseguito in un Paese non UE, qualora dovessero risultare vincitori del concorso, al fine di perfezionare l'iscrizione dovranno inoltre presentare la dichiarazione di valore ed il certificato relativo al titolo accademico conseguito con esami e votazioni, tradotto e legalizzato dalle rappresentanze diplomatiche o consolari italiane del Paese al cui ordinamento appartiene l'istituzione che l'ha rilasciato entro il 31 ottobre 2008. Possono partecipare alla selezione anche coloro che conseguiranno il diploma di laurea entro la data fissata per l'espletamento della prima prova concorsuale. In tale caso l'ammissione alla selezione verra' disposta «con riserva» e il candidato sara' tenuto a presentare, a pena di decadenza, il relativo certificato di laurea o autocertificazione (prevista, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 28 dicembre 2000, per i soli cittadini comunitari) prima di tale data.
Art. 3. Programma del corso Il programma formativo del primo anno e' comune a tutti i curricula attivati. Esso si fonda su un corso di complessive 80 ore sull'interpretazione giuridica, dai punti di vista storico, filosofico, comparatistico e relativo alle diverse discipline del diritto. Lo svolgimento dei corsi potra' aver luogo anche tramite il ricorso a docenti italiani o stranieri esterni al Dipartimento; parte delle lezioni saranno tenute in lingua inglese. Altre 20 ore del programma formativo saranno costituite da iniziative seminariali su tematiche trasversali, quali, esemplificativamente, la circolazione dei modelli giuridici, le istituzioni del diritto islamico, il rapporto tra scienze giuridiche e scienze sociali, innovazioni giuridiche dovute al fenomeno della globalizzazione, l'analisi economica del diritto. Altre 20 ore del programma formativo saranno a disposizione dei dottorandi per la partecipazione ad attivita' convegnistiche interne o esterne al Dipartimento. Il programma formativo del secondo e terzo anno si articola per curricula, attraverso iniziative seminariali e brevi corsi: A) Diritto privato, privato comparato e commerciale. Gli ambiti tematici del dottorato in riferimento al secondo e terzo anno di corso saranno: la conoscenza dei modelli - macrocomparazione e comparazione diacronica; la comparazione degli istituti - microcomparazione e comparazione sincronica; il diritto delle imprese: struttura finanziaria, modelli societari di corporate governance, integrazione tra imprese, profili sanzionatori e rimediali, imprese e scopo non lucrativo. Saranno approfondite in particolare le seguenti tematiche corrispondenti a moduli didattici: sistemi giuridici comparati - proprieta', contratto, responsabilita' nelle esperienze di Civil Law e di Common Law; formazione di un diritto privato comune europeo; circolazione dei modelli nell'ambito del diritto privato europeo - circolazione di modelli di Civil Law e di Common Law; diritto dell'economia - circolazione dei modelli ed analisi economica. Gia' nel corso dei cicli precedenti, il percorso di Analisi economica del diritto inserito all'interno della scuola di dottorato in studi giuridici comparati ed europei ha consentito una stretta collaborazione con il dipartimento di economia per la realizzazione di alcune iniziative rivolte ai dottorandi. In particolare, i dottorandi potranno partecipare alle iniziative organizzate dal Dipartimento di economia, come la Summer School in Behavioral Economics, la Winter School of Law and Economics e altri seminari su temi di ricerca comuni ai Dipartimenti di scienze giuridiche e di economia. E' previsto, inoltre, lo svolgimento di lezioni di Analisi economica del diritto in comune con la scuola di dottorato in economics and management. B) Scienze pubblicistiche. Gli ambiti tematici relativi al secondo e terzo anno di corso riguarderanno l'approfondimento delle materie di carattere giuspubblicistico, in particolare la tutela dei diritti fondamentali. In questa parte, l'indirizzo specialistico manterra' al proprio interno una struttura unitaria, anche se articolata in una pluralita' di centri d'attenzione disciplinare liberamente aggregabili entro una prospettiva di diritto nazionale, comparato e comunitario, e internazionale, in virtu' delle analogie dei fondamenti sostanziali e procedurali della tutela dei diritti fondamentali. In particolare, oggetto specifico del curriculum saranno i seguenti temi: diritti fondamentali: origini filosofiche e codificazione costituzionale; diritti fondamentali: fondamento, regime, struttura e contenuto; diritti dei cittadini comunitari; diritti dei cittadini extracomunitari; gli strumenti internazionali di tutela: strumenti universali (ONU) e strumenti regionali (Consiglio d'Europa, OUA, OSA); gli strumenti processuali internazionali e sovranazionali: giudici internazionali e giudice comunitario; rapporti con le giurisdizioni nazionali; gli strumenti di tutela del settore: la liberta' di manifestazione del pensiero (liberta' informatica, liberta' di comunicazione, diritto di accesso ai documenti amministrativi, tutela dei dati sanitari, tutela dei dati statistici, il regime delle deroghe); la partecipazione al procedimento amministrativo; le carte dei servizi (la posizione dell'utente nei confronti dei soggetti erogatori di servizi pubblici); gli strumenti di attuazione del principio di sussidiarieta' orizzontale; i diritti delle minoranze (etniche, linguistiche): strumenti di tutela individuale e collettiva; i diritti fondamentali di fronte alle nuove tecnologie applicate alla biomedicina (BioDiritto); strumenti di tutela: a) giustizia costituzionale; b) giustizia amministrativa; c) giurisdizione ordinaria; strumenti di tutela: tutela definitiva e tutela cautelare. C) Diritto e procedura penale e filosofia del diritto. I temi di ricerca proposti si sviluppano nei seguenti settori: armonizzazione del diritto penale e processuale penale in prospettiva europea e transnazionale. In questo ambito, si intendono privilegiare gli studi relativi alla comparazione tra gli ordinamenti con particolare attenzione ai profili di armonizzazione, oggi incentivati da iniziative sovranazionali che vanno nella direzione di un adeguamento dei diritti nazionali a principi fissati in disposizioni di diritto comunitario o internazionale. Riguardo alla relazione con il diritto comunitario, si guardera' soprattutto all'individuazione degli strumenti di contrasto comuni nella lotta contro le frodi, il riciclaggio, la tutela dell'ambiente, considerando sia le fattispecie incriminatici che le misure di natura processuale, come ad esempio l'introduzione del mandato di cattura europeo. Riguardo alla relazione con il diritto internazionale, sara' oggetto principale di attenzione lo Statuto della Corte penale internazionale, e la sua attuazione mediante i procedimenti davanti alla Corte dell'Aia. La giurisprudenza della Corte sara' in grado di fornire interessantissimi e numerosi spunti per articolate indagini scientifiche su questioni fondamentali concernenti i presupposti di teoria generale del reato (criteri di imputazione, elemento soggettivo ed errore, concorso di persone, scriminanti e scusanti, commisurazione della pena), le singole fattispecie criminose (genocidio, crimini di guerra, crimini contro l'umanita) ed importanti aspetti processuali (ruolo dell'accusa, azione penale, tecniche di indagine, formazione della prova, ne bis in idem, efficacia del giudicato). La riflessione sul diritto penale internazionale, implicando esso la ricerca di una giustizia «sostanziale», da' luogo anche ad un ripensamento di natura giusfilosofica sul concetto di giustizia e sull'opportunita' di armonizzare principi e regole, per individuare spazi in cui ne possa essere ammessa una concezione che non patisca i limiti mostrati dal formalismo. Diritto penale e nuove tecnologie. Al centro dell'analisi saranno, in questo settore, il diritto penale dell'informatica e di internet da un lato ed il rapporto fra diritto penale e bioetica, dall'altro. Sul primo punto, con l'ausilio delle competenze in tema di informatica giuridica derivanti dalla riflessione giusfilosofica, le ricerche potranno avere ad oggetto le esigenze di disciplina e di armonizzazione giuridica causate dall'imponente sviluppo delle relazioni attraverso la rete, con la conseguente quantita' di problemi di natura penale in riferimento alla tutela della privacy e del copyright, alle intercettazioni illecite, alla diffusione di materiali pornografici, all'individuazione di profili di responsabilita' dell'internet provider, nonche', sul versante processuale, al regime delle prove ed alla cooperazione internazionale. Sul secondo punto, si potranno sviluppare ricerche di natura interdisciplinare, nelle quali far convergere le competenze giuspenalistiche e giusfilosofiche, sui temi relativi, tra l'altro, alla identita' genetica, alle tecniche di fecondazione assistita e alla tutela della vita prenatale, ai trattamenti di fine vita, alla produzione di organismi geneticamente modificati. Tecniche alternative di risoluzione dei conflitti. Si tratta di un settore di indagine di grande attualita', incentrato in particolare sul versante della giustizia conciliativa attuata attraverso la mediazione tra autore e vittima e sulla conseguente individuazione di sanzioni pur sempre penali ma caratterizzate dalla natura riparatoria. Terreno privilegiato e' la competenza penale del giudice di pace, chiamato ad intervenire proprio con strumenti di questo tipo, e comunque mai con sanzioni detentive, nel regolare conflitti interpersonali non configurabili come gravi forme di criminalita'. Interessante, al riguardo, e lo studio delle particolari forme processuali che il giudice di pace utilizza per raggiungere i suddetti scopi, dei criteri di imputazione del fatto e soprattutto della funzionalita' del regime sanzionatorio che e' chiamato ad applicare, la cui caratteristica non e' tanto la mitezza quando l'obiettivo di una effettivita' legata a profili di risocializzazione del reo e di riconciliazione tra autore e vittima. Nella chiave interdisciplinare di questo tipo di indagine, la riflessione giusfilosofica apporta un necessario contributo sul versante della struttura e dei fini della pena, reso ancor piu' attuale dalla sempre piu' evidente crisi di legittimazione delle pene tradizionali. Argomentazione giuridica, diritto e processo penale. In questo percorso si affronteranno i temi soprattutto connessi alla forma del ragionamento giuridico che si realizza nel processo penale, sia in chiave descrittiva con riguardo ai diversi ordinamenti, sia prescrittivamente con riguardo alle specificita' logiche e linguistiche che derivano dalla struttura dialogica della controversia. Quest'ultima esige infatti, per meglio essere compresa e tematizzata, procedure argomentative di natura topico-retorica che la piu' recente epistemologia giuridica post-positivista ha messo ampiamente in luce. Essenziale, nel merito, lo studio, in una prospettiva di natura teorico-giuridica, delle questioni legate all'interpretazione delle norme penali e processuali (come nel caso della c.d. prova scientifica) e delle forme di razionalita' pratica che individuano il diritto penale come prassi sociale. D) Storia del diritto romano e del pensiero giuridico europeo. Gli ambiti tematici relativi al secondo e terzo anno di corso saranno rivolti ad abbracciare un orizzonte molto ampio di studi storico-giuridici, dai diritti dell'antichita' e dalla tradizione romanistica al diritto comune fino alla piena modernita', caratterizzandosi per un'attenzione speciale alla dimensione giurisprudenziale e dottrinale del diritto. Il curriculum storico-giuridico non e' destinato a svolgere alcuna funzione incoativa, ma a sottolineare l'intrinseca dimensione storica dell'esperienza giuridica, e in particolar modo del pensiero scientifico nella grande stagione classica della giurisprudenza romana e, successivamente, dell'elaborazione giusdottrinale nella lunga durata dello ius commune Europaeum. Il contributo delle discipline storiche alla formazione dei dottorandi si indirizza percio' da una parte verso la comunicazione del patrimonio metodologico e concettuale depositato nel diritto romano e nella piu' ampia tradizione giuridica europea, dall'altra verso la comprensione di specifici ambiti di esperienza storica del diritto, individuati in relazione ai temi di ricerca dei singoli dottorandi. Tra i temi specifici della ricerca, da strutturarsi nei due anni successivi al primo anno comune, si palesano quelli relativi all'esperienza giuridica romana, alla produzione dottrinale nell'ambito del diritto pubblico, al processo, al rapporto tra forme letterarie ed elaborazione teorica (letteratura consulente e commentariale), alla comparazione tra i diritti propri nella loro dimensione storica. Nel suo complesso il curriculum tende a valorizzare l'idea della pluridimensionalita' del diritto nella sua esperienza concreta. E) Diritto sostanziale e processuale del lavoro. Gli ambiti tematici relativi al secondo e terzo anno di corso riguarderanno l'approfondimento delle materie di carattere giuslavoristico, in particolare la disciplina dei rapporti individuali e collettivi di lavoro in prospettiva europea e transnazionale, nonche' i profili fondamentali del rito e dell'arbitrato lavoristici. In questa parte si approfondiranno, attraverso una lettura interdisciplinare, la disciplina dei rapporti di lavoro (subordinato, parasubordinato e autonomo) nonche' le forme e le tecniche di tutela dei lavoratori (giudiziali e stragiudiziali), intese nella loro piu' ampia accezione, nell'ambito della dimensione nazionale e transnazionale. Lo studio di tali tematiche, collocandosi all'interno di sistemi caratterizzati dall'interagire di una pluralita' di fonti normative nazionali, internazionali e comunitarie, suggerisce, anche al fine di affinare l'impiego delle metodologie della comparazione, di prevedere un curriculum formativo strutturato su due livelli: il primo finalizzato all'approfondimento dei principi generali in materia di tutela dei diritti fondamentali della persona e dei principi caratterizzanti il giusto processo; il secondo rivolto allo studio di tematiche piu' specifiche, strettamente inerenti al diritto sostanziale e processuale del lavoro e attinenti alla tutela dei lavoratori. Si tratta di due centri d'attenzione diversi, ma liberamente aggregabili entro una prospettiva unitaria sia sul piano del diritto nazionale e comparato, sia sul piano del diritto internazionale e sovranazionale. In quest'ottica, particolare attenzione verra' dedicata ai temi connessi alla sempre piu' forte spinta all'armonizzazione normativa certamente derivante dal rafforzamento dell'Unione Europea, ma riscontrabili anche sul piano transnazionale, che determina un sostanziale indebolimento del ruolo della sovranita' nazionale, perno dei tradizionali sistemi di sicurezza sociale. Pertanto, oltre alle problematiche di carattere generale concernenti la tutela dei diritti e delle liberta' fondamentali della persona, saranno oggetto del curriculum i seguenti grandi temi: rapporto fra diritto sovranazionale - con particolare riguardo al diritto dell'Unione europea e dell'OIL - e diritto interno; armonizzazione o «comunitarizzazione» delle discipline nei diversi settori con particolare riferimento a: liberta' di circolazione dei lavoratori; diritti dei lavoratori comunitari ed extracomunitari; tutela della parita' uomo-donna ed azioni positive; tutela della privacy e nuove tecnologie; promozione dell'impiego e formazione professionale; sicurezza e ambiente di lavoro; tipologia dei rapporti di lavoro: subordinato, parasubordinato, autonomo; promozione e valorizzazione degli strumenti di flessibilita' in entrata ed in uscita dal mercato del lavoro; poteri del creditore e diritti del prestatore di lavoro; strumenti e tecniche di tutela: autotutela e tutela giurisdizionale: civile, penale e amministrativa; tecniche di tutela alternative al processo giurisdizionale: conciliazione ed arbitrato; ruolo delle organizzazioni collettive di interessi nel contesto nazionale, comunitario e internazionale; contrattazione collettiva transnazionale ed europea. I dottorandi verranno inoltre indirizzati alla frequenza delle iniziative culturali e scientifiche organizzate dall'Associazione Italiana di Diritto del Lavoro e della Sicurezza Sociale (AIDLASS), nonche' a quella promossa dalla Associazione italiana fra gli studiosi del processo civile. I dottorandi saranno inoltre incentivati a frequentare stages ed iniziative scientifiche presso importanti Universita' straniere con le quali si intrattengono rapporti di scambio di giovani studiosi e presso le quali insegnano, stabilmente o in qualita' di visiting professor, alcuni componenti del Collegio dei docenti.
Art. 4. Domanda di ammissione La domanda di ammissione al concorso deve essere redatta utilizzando il fac-simile allegato al presente bando. La domanda, corredata degli allegati richiesti, dovra' pervenire all'Universita' degli studi di Trento, entro il termine perentorio di venerdi' 29 agosto 2008, con una delle seguenti modalita': consegna a mano all'ufficio dottorati ed esami di Stato, Via Inama n. 5 - 38100 Trento, dal lunedi' al venerdi', dalle ore 10 alle ore 12; spedizione tramite posta al seguente indirizzo: Al Magnifico Rettore dell'Universita' degli studi di Trento, Via Belenzani n. 12 - 38100 Trento - Italia (specificando sulla busta «Concorso per la scuola di dottorato di ricerca in studi giuridici comparati ed europei»); via fax al seguente numero: 00390461882191. L'Universita' degli studi di Trento non assume alcuna responsabilita' per la perdita di comunicazioni dipendente da inesatta indicazione del recapito da parte del candidato, ne' per eventuali disguidi postali o telegrafici non imputabili a colpa dell'Amministrazione stessa. Non si terra' conto delle domande pervenute oltre venerdi' 29 agosto 2008 anche se spedite prima. Ai sensi della Legge n. 104/1992, art. 20, nonche' della Legge n. 68/1999, art. 16 comma 1, i candidati in situazione di handicap dovranno fare esplicita richiesta, nella domanda di ammissione al concorso, riguardo l'ausilio e i tempi aggiuntivi eventualmente necessari per poter sostenere le prove. A tale riguardo, i dati sensibili saranno custoditi e trattati con la riservatezza prevista dal decreto legislativo n. 196/2003 «Codice in materia di protezione dei dati personali». Allegati alla domanda di partecipazione: fotocopia della carta d'identita' in carta libera o del passaporto; curriculum di studi; eventuali certificati di conoscenza di lingue straniere. I candidati in possesso di titolo accademico straniero, che non sia gia' stato dichiarato equipollente ad una laurea italiana, dovranno fare espressa richiesta di idoneita' del titolo di studio nella domanda di partecipazione al concorso, allegando i seguenti documenti: certificato relativo al titolo accademico (i cittadini comunitari possono presentare un'autocertificazione di possesso del titolo accademico, come previsto dal decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 28 dicembre 2000); traduzione in inglese del certificato relativo al titolo accademico conseguito, con l'indicazione degli esami sostenuti e delle relative votazioni, sottoscritta sotto la propria responsabilita', al fine di consentire al Collegio dei docenti di valutarne l'idoneita', esclusivamente ai fini della partecipazione al presente concorso. Qualora, successivamente alla presentazione della domanda di partecipazione al concorso, il candidato dovesse integrare la propria documentazione, dovra' far pervenire entro e non oltre venerdi' 29 agosto 2008 il materiale aggiuntivo specificando sulla busta: nome, cognome, scuola di dottorato di ricerca in studi giuridici comparati ed europei e l'oggetto: Integrazione domanda. L'Universita' degli studi di Trento si riserva di effettuare controlli anche a campione secondo quanto previsto dagli articoli 71 e seguenti del decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 28 dicembre 2000. Potra' essere disposta in ogni momento, con provvedimento motivato, l'esclusione dei candidati alla selezione per difetto di requisiti previsti dal presente bando.
Art. 5. Prove di ammissione Le prove di esame si svolgeranno in lingua italiana o in altra lingua straniera scelta dal candidato tra l'inglese, il tedesco, il francese e lo spagnolo, e saranno intese ad accertare le conoscenze di base e l'attitudine del candidato alla ricerca, con specifico riferimento all'indirizzo specialistico prescelto. La selezione consiste in una prova scritta ed in una prova orale. Per sostenere le prove i candidati dovranno esibire un idoneo documento di riconoscimento. Sono ammessi alla prova orale i candidati che nella prova scritta abbiano riportato un punteggio pari o superiore a 36/60. La prova orale si intende superata con il conseguimento di un punteggio pari o superiore a 36/60. Il calendario delle prove, con l'indicazione della data, del luogo e dell'ora in cui si terranno, sara' reso noto almeno 20 giorni prima, con avviso pubblicato in Internet, alla pagina: http://portale.unitn.it/ic/dott/sgce.htm come previsto dall'art. 20 del regolamento di ateneo in materia di scuole di dottorato di ricerca.
Art. 6. Programma di esame La prova scritta consiste in un elaborato avente ad oggetto un argomento estratto a sorte fra quelli predisposti dalla Commissione e relativo ad uno degli indirizzi specialistici attivati. I candidati avranno l'opzione tra diversi elaborati nell'ambito dell'indirizzo specialistico scelto. In particolare: indirizzo di diritto privato, privato comparato e commerciale: diritto privato comparato / analisi economica del diritto / diritto commerciale; indirizzo di scienze pubblicistiche: diritto costituzionale / diritto amministrativo; indirizzo di diritto e procedura penale e filosofia del diritto: diritto penale / diritto processuale penale / filosofia del diritto; indirizzo di diritto sostanziale e processuale del lavoro: diritto del lavoro / diritto processuale civile; indirizzo di storia del diritto romano e del pensiero giuridico europeo: diritto romano / storia del pensiero giuridico europeo. La prova orale sara' volta ad una verifica generale delle conoscenze del candidato riguardo alla materia dell'indirizzo prescelto; avra' altresi' ad oggetto la ricerca che il candidato intende svolgere, e sara' comprensiva di una verifica delle conoscenze relative ad una lingua a scelta fra inglese, tedesco, francese e spagnolo.
Art. 7. Commissione esaminatrice La commissione esaminatrice per l'accesso al corso e' nominata dal Rettore sentito il Collegio dei docenti. Essa si compone di tre membri scelti tra i professori e i ricercatori di ruolo, anche stranieri, afferenti alle aree scientifico-disciplinari cui si riferiscono gli indirizzi specialistici. La Commissione puo' essere, inoltre, integrata da non piu' di due esperti, anche stranieri, scelti nell'ambito di enti e di strutture pubbliche e private di ricerca. La nomina di tali esperti e' obbligatoria nel caso di convenzioni o intese con piccole e medie imprese. Espletate le prove di concorso, la Commissione compila la graduatoria generale di merito sulla base dei punteggi ottenuti dai candidati nelle singole prove. La graduatoria sara' resa pubblica sul sito Internet all'indirizzo: http://portale.unitn.itlic/dott/sgce.htm. Mediante tale avviso si intende assolto l'adempimento relativo alla pubblicita' degli atti. Ai vincitori non saranno inviate comunicazioni personali.
Art. 8. Ammissione alla scuola di dottorato I candidati saranno ammessi alla scuola di dottorato secondo l'ordine di graduatoria fino alla concorrenza del numero dei posti messi a concorso. In caso di pari merito: per l'assegnazione dei posti con borsa di studio prevale la valutazione della situazione economica determinata ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 aprile 2001 e successive modificazioni e integrazioni; per l'assegnazione dei posti senza borsa di studio prevale la minore eta'. In corrispondenza di eventuale rinuncia dell'avente diritto prima dell'inizio del corso, subentra altro candidato secondo l'ordine della graduatoria. In caso di rinuncia o di esclusione del vincitore nel primo trimestre del primo anno di corso, e' facolta' del Collegio dei docenti valutare l'opportunita' di coprire il posto vacante con un altro candidato secondo l'ordine della graduatoria. In base all'art. 19, comma 3 del Regolamento di ateneo in materia di scuole di dottorato di ricerca e a quanto precedentemente deliberato dal Collegio dei docenti, la Commissione esaminatrice ammettera' in soprannumero, in misura non eccedente il 12,5% del totale dei posti attivati, candidati idonei nella graduatoria di merito appartenenti ad una della seguenti categorie: candidati extracomunitari che risultino assegnatari di borsa di studio a qualsiasi titolo conferita; candidati appartenenti a Paesi con i quali esista uno specifico accordo intergovernativo seguito da apposita convenzione con l'Ateneo, senza oneri finanziari obbligatori per l'Universita' di Trento; assegnisti di ricerca, ai sensi dell'art. 51 della Legge n. 449/1997.
Art. 9. Modalita' di iscrizione alla scuola di dottorato I candidati utilmente collocati nella graduatoria di merito dovranno presentare o fare pervenire domanda di iscrizione alla scuola di dottorato in carta legale al seguente indirizzo: Universita' degli studi di Trento Direzione didattica e servizi agli studenti - Ufficio dottorati ed esami di stato Via Inama n. 5 - 38100 Trento (ITALIA) entro 15 giorni a decorrere dal giorno successivo a quello di pubblicazione della graduatoria finale alla pagina: http://portale.unitn.it/ic/dott/sgce.htm La domanda dovra' essere corredata, ove previsto, della ricevuta del pagamento della Tassa provinciale per il diritto allo studio universitario (TDS). Nella domanda di iscrizione (disponibile presso l'ufficio dottorati di ricerca e scaricabile alla pagina: http://portale.unitn.it/ic/dott.htm) il candidato dichiara: di chiedere/non chiedere l'erogazione della borsa di studio (anche i vincitori non beneficiari di borsa devono effettuare tale opzione nell'eventualita' che un candidato avente titolo alla borsa vi rinunci); di essere/non essere titolare di una borsa di studio conferita del Governo italiano nell'ambito dei programmi di cooperazione allo sviluppo e degli accordi intergovernativi culturali e scientifici; di avere/non avere gia' usufruito in precedenza di una borsa di studio (anche per un solo anno) per un corso di dottorato di ricerca in Italia; di non essere iscritto e di impegnarsi a non iscriversi a corsi di diploma, di laurea, a scuole di specializzazione, ad altre scuole/corsi di dottorato e a master di I e II livello fino al conseguimento del titolo. In caso affermativo, di impegnarsi a sospenderne la frequenza prima dell'inizio del corso; di essere/non essere in servizio presso una pubblica amministrazione o altro ente pubblico italiano; di impegnarsi a richiedere preventivamente al Collegio dei docenti l'autorizzazione allo svolgimento di eventuali attivita' lavorative; di impegnarsi a comunicare tempestivamente ogni cambiamento della propria residenza e recapito. I vincitori non UE in possesso di un titolo accademico non conseguito in Italia, e i vincitori UE in possesso di un titolo accademico conseguito in un Paese non UE, dovranno presentare la dichiarazione di valore ed il certificato relativo al titolo accademico conseguito con esami e votazioni, tradotto e legalizzato dalle rappresentanze diplomatiche o consolari italiane del Paese al cui ordinamento appartiene l'istituzione che l'ha rilasciato entro il 31 ottobre 2008. I vincitori che non presentano la domanda di ammissione nel termine di 15 giorni, decorrente dal giorno successivo a quello di pubblicazione della graduatoria finale alla pagina Internet: http://portale.unitn.it/ic/dott/sgce.htm sono considerati rinunciatari e i posti corrispondenti sono messi a disposizione dei candidati classificatisi idonei, secondo l'ordine della graduatoria.
Art. 10. Borse di studio Le borse di studio sono assegnate in base alla graduatoria generale di merito redatta dalla competente Commissione esaminatrice. Qualora l'avente titolo rinunci alla borsa subentra altro candidato secondo l'ordine della graduatoria. In presenza di una o piu' borse di dottorato finanziate da enti esterni, i candidati possono scegliere di quale fruire in relazione alla loro posizione nella graduatoria generale di merito. Qualora la borsa finanziata da enti esterni vincoli l'erogazione della stessa a specifiche tematiche di tesi, il candidato puo' scegliere se accettare la borsa o rinunciarvi. In caso di accettazione il candidato sara' tenuto a menzionare l'ente finanziatore nella tesi di dottorato e, a consegnare, all'ottenimento del titolo, una copia della tesi all'ente finanziatore stesso. L'importo annuo netto per il 2008 (vedi nota 1) della borsa di studio ammonta a: euro 9.876,33 per i dottorandi residenti in Italia; euro 10.561,54 per i dottorandi residenti all'estero che possono applicare la convenzione per evitare la doppia imposizione fiscale; euro 10.173,21 per i dottorandi residenti in Italia iscritti ad altre forme assicurative obbligatorie. Le somme vengono erogate, di norma, a cadenza bimestrale anticipata, salvo recupero di indebito per le ipotesi di esclusione o sospensione del dottorando. Le borse di dottorato non possono essere cumulate con altre borse di studio a qualsiasi titolo conferite tranne che con quelle concesse da istituzioni nazionali o straniere utili ad integrare, con soggiorni all'estero, l'attivita' di ricerca del dottorando. La borsa di studio e' aumentata del 50% per i periodi di permanenza all'estero autorizzati dal coordinatore o dal Collegio dei docenti. Previo mantenimento dei requisiti di merito, la durata dell'erogazione della borsa di studio e' pari all'intera durata del ciclo. Le sospensioni della frequenza del corso di durata superiore a trenta giorni comportano la sospensione dell'erogazione della borsa. (1) Alla data di emanazione del presente bando, la normativa vigente stabilisce ex art. 2 comma 26 della legge n. 335/1995 e successive modifiche e integrazioni, che la borsa di dottorato e' assoggettabile a contributo INPS, pari al 17% o 24,72%, di cui 1/3 a carico del dottorando.
Art. 11. Obblighi e diritti dei dottorandi I dottorandi hanno l'obbligo di frequentare i corsi di dottorato e di compiere continuativamente attivita' di studio e di ricerca, secondo i programmi e le modalita' fissate dal Collegio dei docenti, come specificato all'art. 3 del presente bando. I dottorandi impegnati in un programma di co-tutela di tesi hanno altresi' l'obbligo di seguire le attivita' di studio e di ricerca fissate secondo l'apposita convenzione con l'universita' straniera. Ogni dottorando, nel periodo compreso tra l'inizio del secondo e la fine del terzo anno di corso, e' tenuto a trascorrere un periodo minimo di sei mesi (non necessariamente continuativi) di ricerca presso istituti stranieri, salva espressa deroga del Collegio dei docenti su richiesta dell'interessato. A seguito della valutazione dell'attivita' svolta dal dottorando, il Collegio dei docenti puo', con motivata deliberazione, proporre al Rettore la sua esclusione dalla Scuola. Le borse di studio, finanziate da enti esterni, che prevedano lo svolgimento di una specifica attivita' di ricerca, vincolano gli assegnatari allo svolgimento di tale attivita'. L'Universita' garantisce nel periodo di frequenza del corso la copertura assicurativa per infortuni e responsabilita' civile, limitatamente alle attivita' che si riferiscono al Dottorato di Ricerca. Il pubblico dipendente ammesso al dottorato di ricerca puo' domandare di essere collocato, fin dall'inizio e per tutta la durata del corso di dottorato, in aspettativa per motivi di studio, senza assegni, e puo' usufruire della borsa di studio, ove ricorrano le condizioni richieste. In caso di ammissione a corsi di dottorato di ricerca senza borsa di studio, o di rinuncia a questa, l'interessato in aspettativa conserva il trattamento economico, previdenziale e di quiescenza in godimento da parte dell'amministrazione pubblica presso la quale e' instaurato il rapporto di lavoro. Qualora, dopo il conseguimento del dottorato di ricerca, il rapporto di lavoro con l'amministrazione pubblica cessi per volonta' del dipendente nei due anni successivi, e' dovuta la ripetizione degli importi corrisposti durante il corso di dottorato.
Art. 12. Conseguimento del titolo A conclusione del ciclo, il dottorando sostiene un esame finale davanti ad una Commissione giudicatrice nominata dal Rettore, su designazione del Collegio dei docenti in conformita' al regolamento di ateneo in materia di scuole di dottorato di ricerca. Il dottorando discute la tesi nella lingua concordata con il coordinatore. Il dottorando, che abbia sostenuto l'esame finale con esito positivo, consegue il titolo di dottore di ricerca. Il rilascio della certificazione del conseguimento del titolo e' subordinato al deposito, da parte dell'interessato, della tesi finale nell'archivio istituzionale d'ateneo ad accesso aperto, che ne garantira' la conservazione e la pubblica consultabilita'; sara' cura dell'Universita' effettuare il deposito a norma di legge presso le biblioteche nazionali di Roma e di Firenze.
Art. 12-bis. Dottorato europeo Il dottorato prevede la possibilita' di conseguire il riconoscimento di carattere europeo a condizione che rispetti i requisiti richiesti dalla dichiarazione della conferenza dei rettori dell'Unione europea, formulata al congresso di Salamanca del 1991. In particolare, in questi casi: 1. la tesi dottorale dovra' essere approvata da almeno due docenti, di almeno due istituzioni di istruzione superiore appartenenti a due Stati europei diversi dallo Stato in cui la tesi sara' discussa; 2. almeno uno dei membri della Commissione giudicatrice sara' un professore di uno dei due Stati europei diversi dallo Stato in cui la tesi sara' discussa; 3. almeno una parte della discussione della tesi avverra' in una lingua ufficiale diversa da quella dello Stato in cui ha luogo l'esame finale; 4. la preparazione della tesi avra' luogo con attivita' di ricerca che preveda la permanenza all'estero in uno Stato europeo, per almeno un trimestre, presso le strutture universitarie e di ricerca che hanno aderito o dichiarato la disponibilita' alla collaborazione con il dottorato.
Art. 13. Trattamento dei dati personali L'Universita' degli studi di Trento, in attuazione del decreto legislativo n. 196/2003 «Codice in materia di protezione dei dati personali», si impegna a utilizzare i dati personali forniti dal candidato per l'espletamento delle procedure concorsuali e per fini istituzionali. La partecipazione al concorso comporta, nel rispetto dei principi di cui alla succitata legge espressione di tacito consenso a che i dati personali dei candidati e quelli relativi alle prove concorsuali vengano pubblicati sul sito Internet dell'Universita' degli studi di Trento.
Art. 14. Norme di riferimento Per quanto non previsto dal presente bando si fa riferimento all'art. 4 della legge n. 210 del 3 luglio 1998, al decreto ministeriale n. 224 del 30 aprile 1999 e al regolamento di ateneo in materia di scuole di dottorato di ricerca, emanato con decreto rettorale n. 997 del 16 dicembre 2003 e successivamente modificato con decreto rettorale n. 359 del 19 aprile 2006. Trento, 30 giugno 2008 p. Il Rettore: Fedrizzi