Concorso per 3 esperti linguistici (lazio) MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
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Concorso
Attenzione, il bando selezionato non è attivo, poichè è scaduto il termine per la presentazione della domanda
Tipologia | Concorso |
Tipologia Contratto | Assunzione |
Posti | 3 |
Fonte: | Gazzetta Ufficiale Repubblica Italiana N. 65 del 22-08-2008 |
Sintesi: | MINISTERO DELLA GIUSTIZIA CONCORSO (scad. 22 settembre 2008) Concorso pubblico per esami per la copertura di tre posti di esperto linguistico, terza area, fascia retributiva F1, nel ruolo del personale del Ministero de ... |
Ente: | MINISTERO DELLA GIUSTIZIA |
Regione: | LAZIO |
Provincia: | ROMA |
Comune: | ROMA |
Data di inserimento: | 04-09-2008 |
Data Scadenza bando | 22-09-2008 |
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MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
CONCORSO (scad. 22 settembre 2008)
CONCORSO (scad. 22 settembre 2008)
Concorso pubblico per esami per la copertura di tre posti di esperto linguistico, terza area, fascia retributiva F1, nel ruolo del personale del Ministero della giustizia, dipartimento per la giustizia minorile.
IL DIRETTORE GENERALE del personale e della formazione Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957 n. 3 con il quale e' stato approvato il testo unico delle disposizioni concernenti lo Statuto degli impiegati civili dello Stato e successive modifiche ed integrazioni; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1957, n. 686, relativo alle norme di esecuzione del citato testo unico e successive modifiche ed integrazioni; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994 n. 487 e successive modificazioni, concernente il regolamento recante norme sull'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalita' di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi; Vista la legge 7 agosto 1990 n. 241, concernente le nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 2006, n. 184, concernente il regolamento recante la disciplina in materia di accesso ai documenti amministrativi; Visto il decreto ministeriale 25 gennaio 1996 n. 115 recante il regolamento concernente le categorie di documenti formati o stabilmente detenuti dal Ministero della giustizia e dagli organi periferici sottratti al diritto d'accesso; Vista la legge 15 maggio 1997 n. 127, riguardante misure urgenti per lo snellimento dell'attivita' amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo; Vista la legge 16 giugno 1998 n. 191, concernente modifiche alle leggi 15 marzo 1997 n. 59 e 15 maggio 1997 n. 127; Vista la legge 10 aprile 1991 n. 125 che garantisce pari opportunita' per l'accesso al lavoro come anche previsto dall'art. 35 del decreto legislativo del 30 marzo 2001 n. 165; Vista la legge 5 febbraio 1992 n. 104, concernente l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate; Vista la legge 28 marzo 1991, n. 120, concernente norme in favore dei privi della vista per l'ammissione ai pubblici concorsi; Considerato che la condizione di persona priva della vista non e' compatibile con l'esigenza di assicurare l'adempimento dei compiti istituzionali dell'«esperto linguistico», terza area, fascia retributiva F1, in quanto le funzioni proprie della predetta figura professionale includendo il trattamento di atti giudiziari su supporto cartaceo, esigono il pieno possesso del requisito della vista per prestare le predette funzioni presso il Dipartimento giustizia minorile; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 febbraio 1994 n. 174, concernente il regolamento recante norme sull'accesso dei cittadini degli Stati membri dell'Unione Europea ai posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche; Visto l'art. 1, comma 1, lettera d) del succitato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 174/94, ai sensi del quale non si puo' prescindere dal possesso della cittadinanza italiana per i posti nei ruoli del Ministero della giustizia, eccettuati i posti a cui si accede in applicazione dell'art. 16 della legge 28 febbraio 1987 n. 56; Visto l'art. 39 della legge 27 dicembre 1997 n. 449, recante misure per la stabilizzazione della finanza pubblica; Vista la legge 12 marzo 1999 n. 68, recante norme per il diritto al lavoro dei disabili; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000 n. 445 concernente il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa; Visto il decreto ministeriale 4 agosto 2000 del Ministero dell'Universita' e della ricerca scientifica e tecnologica di determinazione delle classi delle lauree universitarie e successive modifiche ed integrazioni; Visto il decreto ministeriale 28 novembre 2000 di determinazione delle classi delle lauree specialistiche; Vista la circolare del 27 dicembre 2000 n. 6350/4.7, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, riguardante la valenza ai fini dell'accesso al pubblico impiego dei titoli universitari previsti dall'art. 3 del regolamento in materia di autonomia didattica degli atenei, adottato con decreto del Ministero dell'Universita' e della ricerca scientifica e tecnologica n. 509 del 3 novembre 1999; Visto il decreto legislativo del 30 marzo 2001 n. 165 e successive modificazioni ed integrazioni, concernente le norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche ed in particolare l'art. 35 relativo al reclutamento di personale; Visto il decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196, «Codice in materia di protezione dei dati personali»; Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999 n. 300 e successive modificazioni, recante la riforma dell'organizzazione del Governo; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 6 marzo 2001 n. 55, recante il regolamento di organizzazione del Ministero della giustizia; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 marzo 2008, registrato alla Corte dei conti il 21 maggio 2008, di rideterminazione delle dotazioni organiche complessive del personale appartenente alle aree funzionali ed alle posizioni economiche del Dipartimento per la giustizia minorile del Ministero della giustizia; Visto il decreto ministeriale 16 maggio 2007, concernente l'articolazione amministrativa centrale e territoriale del Dipartimento giustizia minorile; Visto il decreto 30 aprile 2008 relativo alla determinazione del funzionigramma secondo l'articolazione degli Uffici centrali del Dipartimento per la giustizia minorile; Visto il contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto del personale dipendente dei Ministeri, sottoscritto il 16 maggio 1995 e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il contratto collettivo nazionale stipulato in data 2 giugno 1998; Visto il contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto Ministeri per il quadriennio normativo 2002/2005, sottoscritto il 12 giugno 2003; Visto il contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto ministeri per il quadriennio normativo 2006-2009 e biennio economico 2006-2007, sottoscritto in data 14 luglio 2007; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 gennaio 2007 con il quale il Dipartimento per la giustizia minorile e' stato autorizzato a bandire un concorso pubblico per esami a tre posti di «esperto linguistico» - area funzionale C, posizione economica C1, attuale terza area, fascia retributiva F1; Visto l'art. 34-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, il quale dispone che le amministrazioni pubbliche prima di avviare le procedure di assunzione di personale sono tenute a comunicare al Dipartimento della funzione pubblica l'area, la posizione economica, le funzioni e la sede di destinazione della figura professionale per la quale si intende bandire il concorso; Accertato che con la nota n. 11700 dell'11 aprile 2008, il Dipartimento giustizia minorile ha assolto agli obblighi di comunicazione di cui all'art. 34-bis del sopra citato decreto legislativo n. 165/ 2001 concernente disposizioni in materia di mobilita' del personale delle pubbliche amministrazioni; Visto il provvedimento del direttore generale del personale e della formazione n. 16714 del 23 maggio 2008, con il quale sono state determinate le materie di esame per l'accesso alla figura professionale di «esperto linguistico», terza area, fascia retributiva F1, mediante concorso pubblico; Visto il decreto ministeriale 11 maggio 2006, registrato alla Corte dei conti il 22 giugno 2006, con il quale le dotazioni organiche complessive del personale appartenente alle qualifiche dirigenziali, alle aree funzionali ed alle posizioni economiche del Dipartimento per la giustizia minorile, rideterminate con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri il 14 novembre 2005, sono state ripartite secondo le allegate tabelle A, B, e C che costituiscono parte integrante del medesimo decreto; Accertato che nella terza area, fascia retributiva F1, figura professionale di «esperto linguistico», sono disponibili tutti e tre i posti previsti nella dotazione organica di sede di cui al decreto ministeriale 11 maggio 2006; Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 22 settembre 1988 n. 488, di approvazione delle disposizioni sul processo penale a carico di imputati minorenni; Visto il decreto legislativo 28 luglio 1989 n. 272, recante norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del decreto del Presidente della Repubblica del 22 settembre 1988 n. 488, recante disposizioni sul processo penale a carico di imputati minorenni; Ravvisata la necessita' di provvedere all'emanazione di un bando di concorso per la copertura di n. 3 posti relativi alla figura professionale di «esperto linguistico», terza area, fascia retributiva F1, per svolgere i compiti istituzionali previsti dall'art. 24 del Contratto integrativo di questo Ministero del 5 aprile 2000; Visto il Contratto integrativo, sottoscritto in data 5 aprile 2000, riguardante il personale dipendente dal Ministero della giustizia, il quale all'art. 24 delinea la figura professionale di «esperto linguistico» terza area, fascia retributiva F1, nel modo seguente: «lavoratori che, in relazione ad almeno due lingue straniere, svolgono compiti di collaborazione specializzata anche nei profili attinenti al linguaggio giuridico, fornendo, in particolare, servizi di traduzione, collaborando a ricerche e studi su atti e documenti in lingua straniera e coordinando, ove necessario, le professionalita' inferiori»; Considerato che le assunzioni in servizio dei vincitori del concorso saranno subordinate alle autorizzazioni concesse, con appositi decreti del Presidente della Repubblica e del Ministero dell'economia e delle finanze e che tali autorizzazioni saranno condizionate da criteri di scaglionamento degli ingressi; Ritenuto, infine, che i vincitori del concorso dovranno frequentare un apposito corso di formazione finalizzato alle attivita' da svolgere, sulla base di programmi definiti e predisposti dall'Amministrazione; Decreta: Art. 1. Posti a concorso E' indetto un concorso pubblico per esami a tre posti di «esperto linguistico», terza area, fascia retributiva F1, per l'assunzione presso il Ministero della giustizia - Dipartimento per la giustizia minorile, da assegnare alla sede di Roma, cosi' ripartiti: n. 1 unita': prima lingua: inglese - seconda lingua: francese; n. 1 unita': prima lingua: inglese - seconda lingua: tedesco; n. 1 unita': prima lingua: spagnolo - seconda lingua: inglese. Nella domanda di partecipazione al concorso, i candidati dovranno precisare in quale abbinamento linguistico intendono sostenere le prove d'esame (ossia: inglese-francese oppure inglese-tedesco oppure spagnolo-inglese).
Art. 2. Requisiti di ammissione Per l'ammissione al concorso sono richiesti i seguenti requisiti: 1) essere in possesso di uno dei titoli di studio di seguito indicati: a. diploma di laurea (DL) - vecchio ordinamento, equiparato alle nuove classi delle lauree specialistiche (LS) di cui al decreto interministeriale 5 maggio 2004 (Gazzetta Ufficiale n. 196 del 21 agosto 2004), afferente ad una delle seguenti classi: CLS41/S o 42/S: lingue, culture ed istituzioni dei paesi del Mediterraneo; CLS42/S: lingue e culture dell'Europa orientale; CLS39/S o 41/S, o 42/S, o 43/S, o 44/S, o 104/S: lingue e letterature straniere - traduzione ed interpretazione; b. laurea specialistica (LS) di cui al decreto 28 novembre 2000 del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica (Gazzetta Ufficiale n. 18 del 23 gennaio 2001), afferente ad una delle seguenti classi: 39/S: interpretariato di conferenza; 42/S: lingue e letterature moderne euroamericane; 43/S: lingue straniere per la comunicazione internazionale; 104/S: traduzione letteraria e traduzione tecnico-scientifica; c. laurea universitaria (L) di cui al decreto ministeriale 4 agosto 2000 del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica (Gazzetta Ufficiale n. 245 del 19 ottobre 2000), afferente ad una delle seguenti classi: 3/L: scienze della mediazione linguistica; 11/L: lingue e culture moderne. Sono inoltre ammessi al concorso i candidati i possesso di: d. diploma di mediatore linguistico, purche' di durata triennale e rilasciato da una scuola superiore per mediatori linguistici abilitata ai sensi del regolamento recante riordino della disciplina delle scuole di cui alla legge n. 697 dell'11 ottobre 1986, a rilasciare titoli equipollenti a tutti gli effetti ai diplomi di laurea conseguiti presso le universita', di cui al decreto ministeriale n. 38 del 10 gennaio 2002 del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica (Gazzetta Ufficiale n. 69 del 22 marzo 2002), afferente alla seguente classe: 3/L delle lauree universitarie (L) in scienze della mediazione linguistica. Si precisa, pertanto, che conseguentemente saranno esclusi i candidati in possesso unicamente di diploma di traduttore-interprete rilasciato da una scuola superiore per interpreti traduttori conseguito antecedentemente alla data di entrata in vigore del decreto di conferma del riconoscimento dell'equiparazione del titolo rilasciato da quella stessa scuola. A tale proposito, si richiama l'attenzione dei candidati affinche' provvedano personalmente ad accertarsi se, all'atto del conseguimento del diploma di mediatore linguistico, l'istituto presso il quale hanno ottenuto detto titolo fosse gia' abilitato in tal senso (cfr. per ciascuna scuola superiore la data di entrata in vigore del rispettivo decreto di conferma del riconoscimento, nell'apposito elenco allegato al decreto ministeriale n. 38 del 10 gennaio 2002 del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica - Gazzetta Ufficiale n. 69 del 22 marzo 2002, nonche' delle successive integrazioni di cui ai decreti direttoriali rispettivamente del 4 dicembre 2003 e del 20 gennaio 2004 ). I titoli di studio conseguiti all'estero devono aver ottenuto la necessaria equipollenza ai titoli di studio italiani, rilasciata dal Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica, entro la data di scadenza del termine utile per la partecipazione al concorso. 2) eta' non inferiore agli anni diciotto; 3) cittadinanza italiana; 4) godimento dei diritti civili e politici; 5) idoneita' fisica all'impiego. L'amministrazione ha facolta' di sottoporre a visita medica di controllo i vincitori del concorso in base alla normativa vigente; 6) essere in regola con gli obblighi di leva per i candidati soggetti a tale obbligo; 7) non essere stato destituito dall'impiego presso una pubblica amministrazione; 8) essere in possesso delle qualita' morali e di condotta di cui all'art. 35 punto 6 del decreto legislativo del 30 marzo 2001 n. 165; Non possono accedere all'impiego coloro che siano stati esclusi dall'elettorato politico attivo e coloro che siano stati destituiti o dispensati dall'impiego presso una pubblica amministrazione per persistente e insufficiente rendimento, ovvero siano stati dichiarati decaduti da un impiego statale, per averlo conseguito mediante produzione di documenti falsi o viziati da invalidita' non sanabile, coloro che siano stati licenziati, in applicazione dell'art. 13 del contratto collettivo nazionale di lavoro - comparto ministeri - stipulato in data 12 giugno 2003 e coloro che siano stati interdetti dai pubblici uffici in base a sentenza passata in giudicato. I requisiti prescritti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine utile per la presentazione delle domande di ammissione al concorso.
Art. 3. Domande di ammissione La domanda di partecipazione deve essere redatta esclusivamente utilizzando l'apposito modulo di cui all'allegato A) del presente bando ed essere accompagnata da una fotocopia del documento d'identita'. Dalla fotocopia del documento d'identita' si deve rilevare, in particolare, la sua validita' ovvero deve recare la dicitura che i dati contenuti nel documento non hanno subito variazioni dalla data di rilascio. Il bando - completo di modulo di domanda - e' acquisibile anche attraverso il sito internet del Ministero della giustizia www.giustizia.it sezione concorsi. Il candidato, consapevole delle sanzioni penali previste dall'art. 76 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000 n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa), autocertifica, ai sensi degli articoli 46 e 47 del citato decreto, il possesso dei requisiti previsti dal bando di concorso. Le domande di partecipazione al concorso dovranno essere spedite a mezzo raccomandata postale con avviso di ricevimento, con esclusione di qualsiasi altro mezzo, al Ministero della giustizia - Dipartimento giustizia minorile - Direzione generale del personale e della formazione Ufficio II - Servizio I concorsi, via Giulia n. 131 - 00186 Roma, entro e non oltre i trenta giorni decorrenti dal giorno successivo alla pubblicazione del presente bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª serie speciale - «Concorsi ed esami». A tale fine fa fede il timbro a data dell'ufficio postale accettante. Qualora il termine di presentazione scada in un giorno festivo, la scadenza si intende spostata al primo giorno feriale immediatamente seguente. Non si terra' conto delle domande: prive della firma del candidato; spedite, per qualsiasi causa, oltre il termine previsto; che non contengano le dichiarazioni sotto indicate relative al possesso dei requisiti previsti per l'ammissione al concorso. Nella domanda il candidato deve dichiarare, sotto la propria responsabilita', secondo gli articoli 46 e 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000 n. 445: 1) il proprio cognome e il nome, le donne devono indicare il cognome da nubile; 2) il luogo e la data di nascita; 3) la cittadinanza italiana; 4) la residenza, con l'indicazione della via, del numero civico, della citta', della provincia, del codice di avviamento postale; 5) il domicilio o il recapito presso il quale indirizzare le comunicazioni ed il recapito telefonico, nonche' indirizzo di posta elettronica. A tal fine il candidato e' tenuto a comunicare tempestivamente, ogni variazione del domicilio o del recapito all'Ufficio presso il quale e' stata inoltrata la domanda; 6) l'abbinamento linguistico relativo al posto per il quale si concorre, conformemente all'art. 1 del presente bando; 7) il codice fiscale; 8) il comune nelle cui liste elettorali sono iscritti ovvero i motivi della mancata iscrizione o cancellazione delle liste medesime; 9) il possesso del titolo di studio richiesto all'art. 2 del presente bando, con l'indicazione dell'anno accademico e dell'istituto universitario presso il quale e' stato conseguito entro e non oltre la data di scadenza del bando. Coloro che abbiano conseguito all'estero detto titolo devono indicare gli estremi del provvedimento di equipollenza al titolo di studio richiesto; 10) l'idoneita' al servizio continuativo e incondizionato all'impiego per il quale si concorre; 11) la posizione rivestita nei riguardi degli obblighi militari ed il distretto di appartenenza per i candidati soggetti all'obbligo di leva; 12) di aver prestato servizio presso pubbliche amministrazioni e le eventuali cause di risoluzione di precedenti rapporti di pubblico impiego; 13) di non essere stato destituito dall'impiego presso una pubblica amministrazione, ne' dichiarato decaduto da altro impiego statale, per aver conseguito l'impiego mediante produzione di documenti falsi o viziati da invalidita' insanabile; 14) gli eventuali titoli di precedenza e di preferenza posseduti da far valere cosi' come previsto dall'art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio n. 1994 n. 487 e successive modificazioni (Allegato B). Tali titoli, qualora non espressamente dichiarati nella domanda di ammissione, non saranno presi in considerazione in sede di formazione della graduatoria finale di merito; 15) di non aver mai riportato condanne penali ne' in Italia ne' all'estero e di non avere procedimenti penali in corso ne' in Italia ne' all'estero; in caso contrario, indicare la condanna riportata, la sentenza dell'autorita' giudiziaria e la data in cui e' stata emessa (da indicare anche se sia stata concessa amnistia, condono, indulto, perdono giudiziale, ecc.) ed i procedimenti penali pendenti; 16) di essere in possesso delle qualita' morali e di condotta di cui all'art. 26 della legge 10 febbraio 1989 n. 53; 17) la disponibilita', qualora dichiarato vincitore del concorso, ad accettare la sede di servizio assegnata nella quale dovra' permanere, ai sensi dell'art. 1 comma 230 della legge 23 dicembre 2005 n. 266, per un periodo non inferiore a cinque anni; 18) l'indicazione degli ausili necessari in relazione all'eventuale proprio handicap ed eventuali tempi aggiuntivi giustificati da apposita certificazione rilasciata da una competente struttura sanitaria dalla quale risultino le modalita' attraverso le quali esercitare il diritto (menzione degli strumenti ausiliari, quantificazione dei tempi aggiuntivi necessari per sostenere le prove), ai sensi della legge 5 febbraio 1992 n. 104 e giusta circolare n. 6 del 24 luglio 1999, prot. n. 42304/1999, della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica; 19) il consenso al trattamento dei dati personali. La dichiarazione generica di essere in possesso di tutti i requisiti non sara' ritenuta valida. La firma in calce alla domanda non e' soggetta ad autenticazione. Ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000 n. 445, le dichiarazioni rese e sottoscritte nella domanda di ammissione al concorso hanno valore di autocertificazione; nel caso di dichiarazioni mendaci o false, oltre che punibili ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia, possono, nei casi piu' gravi, comportare l'interdizione temporanea dai pubblici uffici, ferma restando la decadenza dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera. Ai sensi dell'art. 4 del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994 n. 487, l'amministrazione non assume alcuna responsabilita' per la dispersione di comunicazioni dipendenti da inesatte indicazioni del recapito da parte del concorrente oppure da mancata o tardiva comunicazione del cambiamento dell'indirizzo indicato nella domanda, ne' per eventuali disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o forza maggiore.
Art. 4. Esclusione dal concorso Nelle more della verifica del possesso dei requisiti, tutti i candidati partecipano «con riserva» alle prove concorsuali. L'amministrazione dispone in ogni momento, con provvedimento motivato, l'esclusione dal concorso per difetto dei requisiti prescritti, nonche' per la mancata osservanza dei termini perentori stabiliti nel presente bando.
Art. 5. Commissione esaminatrice La commissione esaminatrice sara' nominata con successivo provvedimento, in osservanza delle disposizioni di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994 n. 487 e successive integrazioni. Almeno un terzo dei posti di componente della predetta Commissione, salva motivata impossibilita', sara' riservato alle donne, ai sensi dell'art. 57, lettera a), del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165. La commissione esaminatrice, alla prima riunione, stabilisce i criteri e le modalita' di valutazione delle prove, da formalizzare nei relativi verbali, al fine di assegnare i punteggi attribuiti alle singole prove. Inoltre, la commissione, immediatamente prima dell'inizio di ciascuna prova orale, determina i quesiti da porre ai singoli candidati per ciascuna delle materie di esame. Tali quesiti sono proposti a ciascun candidato previa estrazione a sorte.
Art. 6. Prove scritte e prove orali Il concorso si svolgera' mediante esame, con l'osservanza delle disposizioni contenute nel decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994 n. 487 e successive modificazioni ed integrazioni. Gli esami consisteranno in quattro traduzioni scritte che si articoleranno su due giorni ed una prova orale. 1) Le predette prove scritte consisteranno in 4 traduzioni di registro e/o di argomento giuridico o comunque attinente al profilo professionale, come di seguito specificato: Primo giorno: Prima lingua straniera indicata dal candidato: prima prova: versione dalla prima lingua straniera prescelta verso l'italiano: durata della prova: 3 ore; seconda prova: traduzione dall'italiano verso la prima lingua straniera prescelta: durata della prova: 3 ore; Secondo giorno: seconda lingua straniera indicata dal candidato: terza prova: versione dalla seconda lingua straniera prescelta verso l'italiano: durata della prova: 3 ore; quarta prova: traduzione dall'italiano verso la seconda lingua straniera prescelta: durata della prova: 3 ore. Le prove scritte dovranno essere sostenute secondo l'abbinamento linguistico indicato dal candidato nella domanda di ammissione al concorso Eventuali errori nella scelta del testo da tradurre il giorno delle prove, comporteranno l'esclusione automatica del candidato. Si fa presente, inoltre, che durante le prove scritte e' autorizzato l'uso di dizionari monolingua, bilingue e tecnico-giuridico. Saranno ammessi alla prova orale i candidati che avranno riportato il punteggio di almeno 21/30 in ciascuna delle prove scritte. 2) La prova orale consistera' in un colloquio volto ad accertare la conoscenza dei seguenti argomenti da parte del candidato: a) Ordinamento giudiziario e nozioni di diritto penale con particolare riguardo alle attribuzioni e funzioni del Tribunale e della Procura per Minorenni; Procedura penale minorile di cui al decreto del Presidente della Repubblica del 22 settembre 1988 n. 488, di approvazione delle disposizioni sul processo penale a carico di imputati minorenni e al decreto legislativo 28 luglio 1989 n. 272, recante norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del decreto del Presidente della Repubblica del 22 settembre 1988 n. 488, recante disposizioni sul processo penale a carico di imputati minorenni; b) La Conferenza de L'Aja di diritto internazionale privato; la Convenzione de L'Aja 25 ottobre 1980 sugli aspetti civili della sottrazione internazionale di minori, il regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio dell'Unione europea del 27 novembre 2003 relativo alla competenza, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilita' genitoriale, che abroga il regolamento (CE) n. 1347/2000; c) Traduzione a vista e conversazione su un testo di registro e/o argomento giuridico per ciascuna lingua straniera dell'abbinamento prescelto; d) Accertamento della conoscenza dell'uso di apparecchiature e applicazioni informatiche. Le prove previste al punto d) saranno valutate dalla Commissione esaminatrice integrata da un membro aggiunto. La prova orale si intende superata se il candidato avra' conseguito una votazione di almeno 21/30. Per prepararsi alle prove scritte e orali, si consiglia vivamente ai candidati di consultare il sito della Conferenza de L'Aja (https://www.hcch.net/ ) e i rispettivi siti delle Autorita' Centrali dei Paesi parti nella Convenzione de L'Aja 25 ottobre 1980 sugli aspetti civili della sottrazione internazionale di minori e nel Regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio dell'Unione europea del 27 novembre 2003 relativo alla competenza, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilita' genitoriale, che abroga il regolamento (CE) n. 1347/2000, di esercitarsi con il linguaggio degli atti giudiziari italiani e stranieri e la nomenclatura dei reati, nonche' di documentarsi sulle principali questioni minorili civili e penali.
Art. 7. Preselezione Qualora il numero delle domande di partecipazione al concorso siano in numero superiore a 1.000 (mille), l'amministrazione si riserva la facolta' di far precedere le prove scritte da un test preselettivo realizzato tramite l'ausilio di sistemi automatizzati. Il test preselettivo verra' effettuato mediante una serie di quesiti a risposta multipla da somministrare ai candidati e vertenti sulla conoscenza approfondita delle lingue prescelte dal candidato. Per l'espletamento del test preselettivo l'amministrazione potra' avvalersi di aziende specializzate in selezione di personale. L'esito del test preselettivo non concorrera' alla formazione del voto finale di merito. L'esito favorevole del test preselettivo e' condizione di ammissibilita' alle prove scritte.
Art. 8. Modalita' e calendario delle prove d'esame 1 - I candidati devono presentarsi alle prove di esame muniti di documento di riconoscimento valido. 2 - La sede, il giorno e l'orario in cui avra' luogo il test di preselezione e le modalita' di svolgimento dello stesso, saranno resi noti con avviso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica - 4ª serie speciale «Concorsi ed esami» del 31 ottobre 2008 e sul sito Internet del Ministero della giustizia https://www.giustizia.it/ . 3 - Nella medesima Gazzetta Ufficiale del 31 ottobre 2008 sara' pubblicato il calendario di svolgimento delle prove scritte e sara' resa nota la data di pubblicazione sul sito Internet del Ministero della giustizia https://www.giustizia.it/ dell'elenco dei candidati ammessi a sostenerle. 4 - Qualora per motivi organizzativi, alla data suddetta non sia possibile fissare il calendario degli esami, nella medesima Gazzetta Ufficiale sara' comunicato l'eventuale rinvio ad altra pubblicazione della data del test di preselezione e/o delle prove scritte. 5 - Tali pubblicazioni hanno valore di notifica a tutti gli effetti. Pertanto coloro che non hanno avuto comunicazione dell'esclusione dalla procedura concorsuale sono tenuti a presentarsi nella sede, nel giorno e nell'ora resi noti nella summenzionata Gazzetta Ufficiale e sul sito Internet del Ministero della giustizia. 6 - La data di pubblicazione sul menzionato sito Internet del Ministero della giustizia dell'elenco dei candidati ammessi a sostenere le prove scritte sara' resa nota altresi' dalla Commissione esaminatrice prima dell'inizio del test di preselezione. Anche in questo caso tale comunicazione ha valore di notifica a tutti gli effetti. 7 - Ai candidati che conseguono l'ammissione alla prova orale, di cui al precedente art. 6, punto 2), l'avviso per la presentazione al colloquio stesso e' dato individualmente almeno venti giorni prima della data in cui essi debbono sostenerlo, mediante raccomandata con avviso di ricevimento. Il suddetto avviso contiene altresi' l'indicazione del voto riportato dall'interessato in ciascuna delle prove scritte. Le sedute delle prove orali si svolgono in un'aula aperta al pubblico. 8 - Il Dipartimento per la giustizia minorile non assume alcuna responsabilita' per il caso di mancato ricevimento dell'avviso, dovuto a disguidi postali ovvero a mancata comunicazione del cambiamento del recapito indicato nelle domande di partecipazione. 9 - Per l'espletamento del test preselettivo e delle prove scritte i concorrenti non potranno portare con se telefoni cellulari, palmari o altri strumenti informatici non autorizzati, carta da scrivere, appunti, manoscritti, dattiloscritti, repertori, glossari, libri, periodici, giornali quotidiani ed altre pubblicazioni di alcun tipo ne' potranno portare borse o simili capaci di contenere pubblicazioni del genere che dovranno in ogni caso essere consegnati prima dell'inizio delle prove al personale di sorveglianza, il quale provvedera' a restituirlo al termine delle stesse, senza, peraltro, assumerne alcuna responsabilita'. Durante lo svolgimento delle prove i candidati non potranno comunicare tra loro in alcun modo, pena l'immediata espulsione dall'aula degli esami. 10 - L'assenza dalle suddette prove comporta l'esclusione dal concorso, qualunque ne sia la causa ovvero non saranno ammessi a sostenere le prove previste dal bando i candidati che per qualsiasi motivo, anche per cause di forza maggiore, non si presentino nella sede di esame nei termini stabiliti nella predetta Gazzetta Ufficiale. 11 - L'amministrazione non assume responsabilita' in ordine alla diffusione di informazioni inesatte riguardanti il concorso da parte di fonti ad essa estranee e non autorizzate.
Art. 9. Graduatoria e titoli di precedenza e preferenza Espletate le prove del concorso, la Commissione esaminatrice forma la graduatoria di merito, con l'indicazione della valutazione complessiva delle prove di esame, riportata da ciascun candidato, ottenuta sommando la media dei voti conseguiti nelle prove scritte e della votazione conseguita nella prova orale. I candidati che abbiano superato la prova orale e che intendano far valere i titoli di riserva, precedenza e preferenza nella nomina, dovranno far pervenire al Dipartimento per la giustizia minorile - Direzione generale del personale e della formazione - Ufficio II - Servizio I concorsi, via Giulia n. 131 - 00186 Roma, entro il termine perentorio di giorni 15, decorrenti dal giorno successivo a quello in cui i medesimi hanno sostenuto la prova orale, a pena di decadenza dal relativo beneficio, i documenti in carta semplice attestanti il possesso dei predetti titoli, gia' indicati nella domanda di partecipazione al concorso o dichiarazione sostitutiva ai sensi della normativa vigente. I suddetti titoli saranno valutati esclusivamente se gia' dichiarati nella domanda di partecipazione e purche' risulti dai medesimi il possesso del requisito alla data di scadenza del termine ultimo per la presentazione della domanda di ammissione al concorso. A parita' di punteggio saranno applicate le preferenze previste dall'art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994 n. 487. Con apposito provvedimento, riconosciuta la regolarita' del procedimento, sara' approvata la graduatoria finale e verranno dichiarati i vincitori del concorso, sotto condizione dell'accertamento del possesso dei requisiti prescritti per l'ammissione all'impiego. La graduatoria dei vincitori del concorso sara' pubblicata nel bollettino ufficiale del Ministero della giustizia. Di tale pubblicazione sara' data notizia mediante avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª serie speciale «Concorsi ed esami». Dalla data di pubblicazione di detto avviso decorrera' il termine per le eventuali impugnative. Ai sensi dell'art. 3 comma 87 delle legge n. 244 del 24 dicembre 2007, le graduatorie dei vincitori rimangono efficaci per un termine di tre anni dalla data della sopra citata pubblicazione. Non si da' luogo a dichiarazioni di idoneita' al concorso.
Art. 10. Documenti per l'assunzione dei vincitori I candidati dichiarati vincitori, con riserva di accertamento del possesso dei requisiti prescritti per l'assunzione, prima di procedere alla stipulazione del contratto individuale di lavoro, ai fini dell'assunzione stessa, a pena di decadenza, sono invitati ad inviare, tramite raccomandata con avviso di ricevimento, al Dipartimento per la giustizia minorile - Direzione generale del personale e della formazione - Ufficio II - Servizio I - concorsi, via Giulia 131 - 00186 Roma, entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione da parte dell'amministrazione, i seguenti documenti: 1) diploma originale del titolo di studio prescritto dal precedente art. 2 punto 1), del presente bando, o certificato sostitutivo di esso a tutti gli effetti; 2) estratto dell'atto di nascita; 3) certificato di cittadinanza italiana; 4) certificato dei diritti politici; 5) certificato generale del casellario giudiziale; 6) certificato medico completo dei dati anagrafici, rilasciato dall'azienda sanitaria locale competente per territorio o da un medico militare in servizio permanente effettivo, dal quale risulti che l'aspirante e' fisicamente idoneo al servizio continuativo ed incondizionato nell'impiego al quale concorre; qualora il candidato sia affetto da una qualsiasi imperfezione fisica, il certificato medico deve farne menzione ed indicare se l'imperfezione stessa menomi l'attitudine al servizio ed il normale regolare rendimento di lavoro. Il certificato medico che presenteranno i candidati mutilati o invalidi di guerra, invalidi per servizio, invalidi civili, invalidi del lavoro ed assimilati, deve essere rilasciato dalla competente azienda sanitaria locale e contenere, oltre ad una esatta descrizione della natura e del grado di invalidita', la dichiarazione che l'aspirante non puo' riuscire di pregiudizio alla salute ed alla incolumita' dei compagni di lavoro ed alla sicurezza degli impianti, che non abbia perduto ogni capacita' lavorativa e che le sue condizioni fisiche lo rendano idoneo a disimpegnare le mansioni dell'impiego per il quale concorre. La capacita' lavorativa del candidato portatore di handicap e' accertata dalla commissione di cui all'art. 4 della legge 5 febbraio 1992 n. 104. L'amministrazione ha facolta' di sottoporre a visita medica di controllo i vincitori del concorso, in base alla normativa vigente; 7) documento aggiornato relativo agli obblighi militari se dovuto; 8) dichiarazione con la quale il candidato afferma sotto la sua responsabilita' di non avere altro rapporto di lavoro a tempo indeterminato o determinato con altra amministrazione, pubblica o privata e di non trovarsi in alcuna delle situazioni di incompatibilita' richiamate dall'art. 53 del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165. In caso contrario, unitamente ai documenti deve essere presentata la dichiarazione di opzione per la nuova amministrazione; 9) codice fiscale; 10) fotocopia di un documento di riconoscimento. I candidati che siano dipendenti civili di ruolo di pubbliche amministrazioni sono tenuti a presentare i documenti di cui ai punti 1), 6) del presente articolo, nonche' copia integrale dello stato di servizio civile aggiornato e dichiarazione di opzione per il nuovo impiego. Tutti i documenti su elencati, ad eccezione del certificato medico, possono essere resi nella forma della dichiarazione sostitutiva di cui all'art. 46 del testo unico approvato con il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000 n. 445. L'amministrazione procede a controlli sulla veridicita' delle dichiarazioni sostitutive. Le dichiarazioni mendaci o false sono punite ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia e, nei casi piu' gravi, possono comportare l'interdizione temporanea dai pubblici uffici, ferma restando la decadenza dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base di dichiarazione non veritiera. Esse, pertanto, dovranno essere complete di tutti gli elementi che consentano tale verifica. L'amministrazione, qualora il concorrente non presenti la documentazione richiesta entro i prescritti trenta giorni, comunichera' all'interessato che non procedera' alla stipulazione del contratto individuale di lavoro, ai sensi dell'art. 14, comma 5 del Contratto collettivo nazionale di lavoro sottoscritto il 16 maggio 1995 e successive modificazioni ed integrazioni. I candidati dichiarati vincitori, che risulteranno in possesso di tutti i requisiti prescritti, saranno invitati a stipulare un contratto individuale di lavoro finalizzato all'instaurazione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, e saranno soggetti ad un periodo di prova di mesi quattro che non puo' essere rinnovato o prorogato alla scadenza. I nuovi assunti saranno inquadrati nella terza area, fascia retributiva F1, nei ruoli del Ministero della giustizia - Dipartimento per la giustizia Minorile ed ai medesimi sara' corrisposto il trattamento relativo alla terza area, fascia retributiva F1, secondo quanto stabilito dal C.C.N.L. 14 settembre 2007 nonche' dalle altre vigenti disposizioni normative. Il dipendente e', inoltre, tenuto ad osservare il Codice di comportamento e di condotta dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Ai candidati dichiarati vincitori che non si presenteranno, sebbene regolarmente invitati, per la stipula del contratto, nel giorno fissato, senza giustificato motivo, l'amministrazione comunichera' che non dara' corso alla stipula del contratto stesso.
Art. 11. Trattamento dati personali Ai sensi dell'art. 13, comma 1, del decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196, i dati personali forniti dai candidati saranno raccolti presso il Ministero della giustizia - Dipartimento per la giustizia minorile, per le finalita' di gestione del concorso e saranno trattati presso una banca dati autorizzata, anche successivamente, all'eventuale instaurazione del rapporto di lavoro per le finalita' inerenti alla gestione del rapporto medesimo. Il conferimento di tali dati e' obbligatorio ai fini della valutazione dei requisiti di partecipazione, pena l'esclusione dal concorso. Le medesime informazioni potranno essere comunicate unicamente alle amministrazioni pubbliche direttamente interessate allo svolgimento del concorso o alla posizione giuridico-economica del candidato. L'interessato gode dei diritti di cui all'art. 7 del suddetto decreto legislativo, tra i quali il diritto all'accesso ai dati che lo riguardano, il diritto alla rettifica, aggiornamento, completamento o cancellazione dei dati erronei, incompleti o raccolti in termini non conformi alla legge, nonche' il diritto di opporsi per motivi legittimi al loro trattamento. Tali diritti potranno essere fatti valere con apposita richiesta rivolta al Ministero della giustizia - Dipartimento per la giustizia minorile - Direzione generale del personale e della formazione - Ufficio II - Servizio I concorsi, via Giulia n. 131 - 00186 Roma.
Art. 12. Norme di salvaguardia Nel caso in cui, nel corso dell'iter concorsuale, sopraggiungano nuove discipline normative o contrattuali, le stesse troveranno immediata applicazione, restando preclusa la possibilita' per l'amministrazione di emanare un provvedimento finale sulla scorta delle leggi precedenti. Per quanto non previsto dal presente bando si osservano, in quanto compatibili, le disposizioni generali sullo svolgimento dei concorsi contenute nel decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957 n. 3, nel decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1957 n. 686 e successive modificazioni ed integrazioni, nel decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994 n. 487 e loro successive modifiche ed integrazioni nonche' le disposizioni sul reclutamento del personale contenute nel vigente contratto collettivo nazionale di lavoro del personale del comparto ministeri e nel decreto legislativo del 30 marzo 2001 n. 165. Il presente provvedimento e' trasmesso all'Ufficio centrale del bilancio di questo Ministero per il prescritto visto e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª serie speciale «Concorsi ed esami». Dal giorno di pubblicazione del presente bando di concorso decorrono i termini per eventuali impugnative (centoventi giorni con ricorso al Presidente della Repubblica e sessanta giorni con ricorso giurisdizionale al T.A.R. competente). Roma, 31 luglio 2008 Il direttore generale: Di Mauro