Concorso per 1 dirigente (lombardia) UNIVERSITA' DI MILANO-BICOCCA

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Concorso

Attenzione, il bando selezionato non è attivo, poichè è scaduto il termine per la presentazione della domanda


Tipologia Concorso
Tipologia Contratto Assunzione
Posti 1
Fonte: Gazzetta Ufficiale Repubblica Italiana N. 67 del 29-08-2008
Sintesi: UNIVERSITA' DI MILANO-BICOCCA CONCORSO   (scad.  29 settembre 2008) Concorso pubblico, per esami, ad un posto di dirigente, con rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, presso l'area biblioteca d'ateneo. ...
Ente: UNIVERSITA' DI MILANO-BICOCCA
Regione: LOMBARDIA
Provincia: MILANO
Comune: MILANO
Data di inserimento: 11-09-2008
Data Scadenza bando 29-09-2008
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UNIVERSITA' DI MILANO-BICOCCA
CONCORSO   (scad.  29 settembre 2008)
Concorso  pubblico, per esami, ad un posto di dirigente, con rapporto
   di   lavoro  subordinato  a  tempo  indeterminato,  presso  l'area
   biblioteca d'ateneo.
                             IL RETTORE

   Visto  il  testo  unico  delle disposizioni concernenti lo statuto
degli  impiegati  civili dello Stato di cui al decreto del Presidente
della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3;
   Visto il decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1957, n.
686, contenente norme di esecuzione del sopracitato testo unico;
   Vista  la  legge  24 dicembre 1986, n. 958, in materia di servizio
militare di leva e di ferma di leva prolungata;
   Vista  la legge 23 agosto 1988, n. 370, con la quale viene abolita
l'imposta  di bollo per le domande di concorso e di assunzione presso
le amministrazioni pubbliche;
   Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168;
   Vista  la legge 7 agosto 1990, n. 241, recante norme in materia di
procedimento  amministrativo  e  di  diritto  di accesso ai documenti
amministrativi e successive modifiche e integrazioni;
   Vista  la  legge  10  aprile  1991,  n.  125,  che garantisce pari
opportunita' tra uomini e donne per l'accesso al lavoro;
   Vista  la  legge  5  febbraio  1992,  n. 104, che detta i principi
dell'ordinamento  in  materia  di  diritti,  integrazione  sociale  e
assistenza delle persone handicappate;
   Visto  il  decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29 e successive
modificazioni e integrazioni;
   Visto  il  decreto  del  Presidente  del  Consiglio dei Ministri 7
febbraio  1994, n. 174, che regolamenta l'accesso dei cittadini degli
Stati  membri  dell'Unione  europea  ai  posti  di  lavoro  presso le
amministrazioni pubbliche;
   Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n.
487 e successive modifiche e integrazioni, le cui norme regolamentano
l'accesso  ai  pubblici  impieghi nella pubblica amministrazione e le
modalita' di svolgimento dei concorsi;
   Visto il decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 196, in materia di
riordino  dei  ruoli,  modifica  alle norme di reclutamento, stato ed
avanzamento  del  personale  non  direttivo  delle  Forze  armate, in
particolare l'art. 39, comma 15;
   Vista  la  legge  21  giugno  1995,  n.  236, recante disposizioni
urgenti per il funzionamento delle universita';
   Vista  la legge 15 maggio 1997, n. 127, riguardante misure urgenti
per  lo  snellimento dell'attivita' amministrativa e dei procedimenti
di decisione e di controllo;
   Visto  il  decreto  legislativo  1° dicembre 1997, n. 468, recante
norme   in   materia   di  «Revisione  della  disciplina  sui  lavori
socialmente  utili,  a norma dell'art. 22 della legge 24 giugno 1997,
n. 196»;
   Vista  la legge 16 giugno 1998, n. 191, che, tra l'altro, modifica
e integra la sopracitata legge 15 maggio 1997, n. 127;
   Vista  la legge 12 marzo 1999, n. 68, recante norme per il diritto
al lavoro dei disabili;
   Vista  la delibera del 15 marzo 2000, con la quale il consiglio di
amministrazione  ha  approvato l'introduzione di un contributo per le
spese generali e postali, pari a euro 15,49, per la partecipazione ai
concorsi   indetti   per   l'assunzione   di   personale   tecnico  e
amministrativo;
   Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 2000,
n.  324, contenente il regolamento recante disposizioni in materia di
accesso alla qualifica di dirigente;
   Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000,
n.  445,  recante  il  testo  unico  delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia di documentazione amministrativa;
   Visto  il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme
generali   sull'ordinamento   del   lavoro   alle   dipendenze  delle
amministrazioni pubbliche;
   Visto  il  Contratto  collettivo nazionale di lavoro relativo alla
dirigenza  del  comparto  universita'  sottoscritto  in data 5 aprile
2001;
   Visto  il  decreto  legislativo  n.  215  dell'8  maggio  2001, in
particolare  l'art. 18, comma 6, in materia di riserva di posti per i
volontari  in  ferma  breve o in ferma prefissata di durata di cinque
anni delle tre Forze armate, congedati senza demerito;
   Vista  la  legge 15 luglio 2002, n. 145, circa le disposizioni per
il  riordino  della  dirigenza  statale  e per favorire lo scambio di
esperienze e l'interazione tra pubblico e privato;
   Visto il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, in materia di
protezione dei dati personali;
   Visto il decreto legislativo 31 luglio 2003, n. 236, in materia di
disciplina  della trasformazione progressiva dello strumento militare
in professionale, in particolare l'art. 11;
   Vista  la  legge 23 agosto 2004, n. 226, in materia di sospensione
anticipata  del  servizio  obbligatorio  di  leva  e  disciplina  dei
volontari  di  truppa  in ferma prefissata, nonche' delega al Governo
per  il  conseguente  coordinamento  con  la normativa di settore, in
particolare l'art. 1;
   Visto  il  decreto  rettorale del 18 giugno 2004, registrato il 18
giugno  2004  al n. 8715, con il quale e' emanato il «Regolamento per
l'accesso  alla  qualifica  di  dirigente  e  per  il conferimento di
incarichi dirigenziali a tempo determinato»;
   Vista  la  nota  prot.  n. 482 del 4 aprile 2005, Uff. III, con la
quale  il  MIUR ha valutato positivamente la programmazione triennale
del fabbisogno di personale di questo ateneo (triennio 2005-2007);
   Vista la delibera del 22 luglio 2008, con la quale il consiglio di
amministrazione  ha  approvato l'istituzione di un posto di dirigente
presso l'area biblioteca d'ateneo;
   Accertata  l'inesistenza  di  graduatorie  utili  di concorsi gia'
espletati, in relazione alla specifica professionalita' richiesta;
   Vista  la  nota  del  30 luglio 2008, Prot. 13506, con la quale il
direttore  amministrativo  richiede  al  Dipartimento  della funzione
pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri l'autorizzazione
alla copertura del posto suddetto ai sensi degli articoli 30 e 34-bis
del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
   Vista la legge 24 dicembre 2007, n. 244, circa le disposizioni per
la  formazione  del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge
finanziaria 2008);
                              Decreta:

                               Art. 1.

                          Numero dei posti


   E'  indetto  un  concorso  pubblico,  per  esami,  ad  un posto di
dirigente,  con rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato,
presso l'area biblioteca d'ateneo.

        
      
                               Art. 2.

                  Requisiti generali di ammissione


   Possono  partecipare  al  concorso  i  candidati  in  possesso dei
seguenti requisiti:
    a)  i dipendenti di ruolo delle amministrazioni pubbliche, muniti
di  laurea  conseguita  ai  sensi  della  legislazione  vigente prima
dell'entrata  in  vigore  del  decreto  ministeriale n. 509/1999 o di
laurea  specialistica,  che  abbiano  compiuto  almeno cinque anni di
servizio  presso  universita'  svolti  in  posizioni  funzionali  per
l'accesso  alle quali e' richiesto il possesso del diploma di laurea,
svolgendo attivita' di coordinamento in ruoli gestionali di strutture
bibliotecarie   complesse,  a  livello  generale  di  ateneo.  Per  i
dipendenti  delle  amministrazioni  statali  reclutati  a  seguito di
corso-concorso, il periodo di servizio e' ridotto a quattro anni;
    b)  i  soggetti,  muniti di diploma di laurea conseguito ai sensi
della  legislazione  vigente prima dell'entrata in vigore del decreto
ministeriale n. 509/1999 o di laurea specialistica, in possesso della
qualifica  di  dirigente  in  enti  e  strutture  pubbliche  che  non
rientrano nel campo di applicazione dell'art. 1, comma 2, del decreto
legislativo  n.  165/2001,  che abbiano svolto per almeno due anni le
funzioni dirigenziali;
    c)  i  soggetti,  muniti  di  laurea  conseguita  ai  sensi della
legislazione   vigente  prima  dell'entrata  in  vigore  del  decreto
ministeriale  n.  509/1999  o  di  laurea  specialistica,  che  hanno
ricoperto  incarichi  dirigenziali  o  equiparati  in amministrazioni
pubbliche per un periodo non inferiore a cinque anni.
   Tutti gli incarichi dirigenziali devono essere stati conferiti con
provvedimento  formale  dell'autorita'  competente  in  base a quanto
prevedono  gli  ordinamenti dell'amministrazione o dell'ente al quale
il candidato appartiene.
   Lo  svolgimento  di  funzioni o incarichi dirigenziali di cui alle
lettere  b)  e c) deve essere comprovato dalla direzione di strutture
organizzative  complesse,  dalla  programmazione, dal coordinamento e
controllo  delle  attivita'  degli  uffici sottoposti, dalla gestione
autonoma   di   risorse   umane,  strumentali  ed  economiche,  dalla
definizione  di  obiettivi e standard di prestazione e qualita' delle
attivita' delle strutture sotto ordinate, nell'ambito di finalita' ed
obiettivi  generali stabiliti dai dirigenti di uffici dirigenziali di
livello  superiore  o dagli organi di governo dell'amministrazione di
appartenenza del candidato.
   Per  i  titoli  di  studio  conseguiti  all'estero e' richiesta la
dichiarazione  di  equipollenza  ai  sensi della vigente normativa in
materia.
   I  candidati  non  dipendenti  da pubbliche amministrazioni devono
altresi' possedere i seguenti requisiti:
    d) la cittadinanza italiana ovvero la cittadinanza di altro Stato
membro  della  Unione  europea;  inoltre sono equiparati ai cittadini
italiani gli italiani non appartenenti alla Repubblica;
    e) godimento dei diritti politici;
    f) idoneita' fisica all'impiego (l'amministrazione ha facolta' di
sottoporre  a  visita  medica di controllo i vincitori di concorso in
base alla normativa vigente);
    g)  essere  in  posizione  regolare  nei  riguardi degli obblighi
militari (per i nati sino all'anno 1985).
   Non  possono  accedere  agli  impieghi  coloro  che  siano esclusi
dall'elettorato politico attivo e coloro che siano stati destituiti o
dispensati  dall'impiego  presso  una  pubblica  amministrazione  per
persistente  insufficiente  rendimento, ovvero siano stati dichiarati
decaduti  da un impiego statale, ai sensi dell'art. 127, primo comma,
lettera  d) del testo unico delle disposizioni concernenti lo statuto
degli  impiegati  civili  dello  Stato,  approvato  con  decreto  del
Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3.
   I   cittadini   degli  Stati  membri  dell'Unione  europea  devono
possedere i seguenti requisiti:
    1.  godere  dei  diritti  civili  e politici anche negli Stati di
appartenenza o di provenienza;
    2.  essere  in  possesso, fatta eccezione della titolarita' della
cittadinanza  italiana,  di  tutti gli altri requisiti previsti per i
cittadini della Repubblica;
    3. avere adeguata conoscenza della lingua italiana.
   I  requisiti  prescritti  devono  essere  posseduti  alla  data di
scadenza  del  termine  ultimo  per la presentazione della domanda di
ammissione. I candidati sono ammessi al concorso con riserva.
   L'amministrazione   puo'   disporre   in  qualunque  momento,  con
comunicazione  motivata  del  rettore,  l'esclusione dal concorso per
difetto dei requisiti prescritti.

        
      
                               Art. 3.

                 Domande e termine di presentazione


   Le  domande  di ammissione dovranno essere redatte a macchina o in
stampatello  utilizzando  il  modello  allegato  al  presente bando o
fotocopia   dello   stesso   e   indirizzate   al  magnifico  rettore
dell'Universita'  degli  studi  di  Milano-Bicocca  e dovranno essere
presentate  direttamente, dal lunedi' al venerdi' dalle ore 9,00 alle
ore  12,30,  il martedi' e il giovedi' anche dalle ore 14,00 alle ore
15,30,  all'Ufficio archivio e protocollo, edificio U6, quarto piano,
piazza  dell'Ateneo  Nuovo, 1 - Milano o spedite a mezzo raccomandata
con  avviso  di ricevimento, con esclusione di qualsiasi altro mezzo,
al  Settore  personale  tecnico  e  amministrativo,  Ufficio concorsi
dell'Universita'  degli  studi  di Milano-Bicocca, piazza dell'Ateneo
Nuovo, 1 - 20126 Milano, entro il termine perentorio di giorni trenta
a  decorrere  dal  giorno successivo a quello della pubblicazione del
presente  decreto  nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica. Qualora
tale  termine  scada  in  giorno festivo, la scadenza slitta al primo
giorno feriale utile.
   Si  considerano prodotte in tempo utile le domande spedite a mezzo
raccomandata con avviso di ricevimento entro il termine suindicato. A
tale fine fa fede il timbro a data dell'ufficio postale accettante.
   Nella  domanda,  ai  sensi delle vigenti disposizioni, i candidati
dovranno  dichiarare  sotto  la propria personale responsabilita' e a
pena di esclusione:
    a) cognome e nome;
    b) la data ed il luogo di nascita;
    c)  il  possesso  della  cittadinanza  italiana; ovvero quella di
altro Stato membro dell'Unione europea;
    d)  se  cittadini  italiani, il comune nelle cui liste elettorali
sono   iscritti,  ovvero  i  motivi  della  non  iscrizione  o  della
cancellazione dalle liste elettorali medesime;
    e)  di  avere  o non avere riportato condanne penali e di avere o
non avere procedimenti penali pendenti;
    f) di trovarsi in una delle condizioni di cui all'art. 2, lettere
a),  b), c) specificando la propria situazione soggettiva e il titolo
di  studio  (il  titolo  di  studio  conseguito  all'estero deve aver
ottenuto,  entro  la  data  di  scadenza  del  termine  utile  per la
presentazione   delle  domande  di  partecipazione  al  concorso,  la
necessaria   equipollenza   ai   diplomi  italiani  rilasciata  dalle
competenti autorita);
    g)  la posizione nei riguardi degli obblighi militari (per i nati
sino all'anno 1985);
    h)  di  non  essere  stati  destituiti  o dispensati dall'impiego
presso  una  pubblica  amministrazione  per persistente insufficiente
rendimento,  ovvero  di  non  essere  stati dichiarati decaduti da un
impiego  statale ai sensi del primo comma, lettera d) del decreto del
Presidente  della  Repubblica  10 gennaio 1957, n. 3, e di non essere
stati licenziati per aver conseguito l'impiego mediante la produzione
di documenti falsi o con mezzi fraudolenti;
    i)  cittadini  degli  Stati  membri  dell'Unione  europea  devono
dichiarare,  altresi',  di godere dei diritti civili e politici anche
nello  Stato  di  appartenenza  o di provenienza, ovvero i motivi del
mancato  godimento  e  di  avere  adeguata  conoscenza  della  lingua
italiana;
    j)  il  domicilio  o  recapito, completo del codice di avviamento
postale,  al  quale  si  desidera  siano  trasmesse  le comunicazioni
relative al concorso;
    k) l'avvenuto versamento di euro 15,49 sul conto corrente postale
n.  43930205 intestato all'Universita' degli studi di Milano-Bicocca,
Servizio tesoreria.
   Nello  spazio  riservato  alla  causale  del  versamento  indicare
obbligatoriamente:  «contributo  per  la  partecipazione  al concorso
codice n. 2747». La ricevuta del versamento deve essere allegata alla
domanda di partecipazione a pena di esclusione dal concorso.
   L'omissione della firma in calce alla domanda, per la quale non e'
richiesta l'autenticazione, comporta l'esclusione dal concorso.
   Il  candidato  portatore  di handicap deve specificare l'eventuale
ausilio   necessario   in  relazione  al  proprio  handicap,  nonche'
l'eventuale  necessita'  di tempi aggiuntivi per l'espletamento delle
prove   da  documentarsi  entrambi  a  mezzo  di  idoneo  certificato
rilasciato   dalla   struttura   sanitaria  pubblica  competente  per
territorio, ai sensi degli articoli 4 e 20 della legge n. 104/1992.
   L'amministrazione non assume responsabilita' per la dispersione di
comunicazioni  dipendente  da  inesatte  indicazioni  del recapito da
parte  del  concorrente oppure da mancata o tardiva comunicazione del
cambiamento  dell'indirizzo indicato nella domanda, ne' per eventuali
disguidi  postali  e  telegrafici  o  comunque  imputabili a fatto di
terzi, a caso fortuito o forza maggiore.

        
      
                               Art. 4.

                      Commissione giudicatrice


   La  commissione giudicatrice e' nominata con decreto rettorale nel
rispetto   di  quanto  disposto  dall'art.  5  del  «Regolamento  per
l'accesso  alla  qualifica  di  dirigente  e  per  il conferimento di
incarichi  dirigenziali  a  tempo determinato» dell'Universita' degli
studi di Milano-Bicocca.

        
      
                               Art. 5.

                           Prove di esame


   Gli   esami   consisteranno  in  due  prove  scritte  a  contenuto
teorico-pratico e in un colloquio sulle seguenti materie.
    prima   prova   scritta   a   contenuto   teorico-pratico:  sara'
finalizzata  ad  accertare la capacita' del candidato ad affrontare e
risolvere,  sotto  il  profilo  della  legittimita',  economicita' ed
efficacia,  una  specifica  problematica concernente le problematiche
organizzative  relative  alla  biblioteca  d'ateneo,  con particolare
riguardo ai sistemi complessi;
    seconda   prova   scritta   a  contenuto  teorico-pratico:  sara'
finalizzata  ad  accertare la capacita' del candidato ad affrontare e
risolvere,  sotto  il  profilo  della  legittimita',  economicita' ed
efficacia,  una  specifica  problematica  concernente  il processo di
innovazione   tecnologica  e  la  gestione  avanzata  di  un  sistema
bibliotecario di ateneo;
    colloquio:  vertera'  sulle materie oggetto delle prove scritte a
contenuto teorico-pratico e sull'accertamento della conoscenza di una
lingua straniera a scelta del candidato tra inglese e francese.
   Il diario delle prove sara' comunicato mediante raccomandata A.R.,
non meno di 15 giorni prima dell'inizio delle prove medesime.
   L'avviso per la presentazione al colloquio viene dato ai candidati
almeno 20 giorni prima di quello in cui essi debbono sostenerlo.
   Per  essere  ammessi  a  sostenere  le  prove d'esame, i candidati
dovranno   essere   muniti   di   uno   dei   seguenti  documenti  di
riconoscimento non scaduto:
    carta  d'identita'  o  passaporto  o  patente  automobilistica  o
tessera postale;
    tessera  ferroviaria  personale  se  il  candidato  e' dipendente
statale.
   Sono  ammessi  al  colloquio i candidati che abbiano riportato una
votazione  di  almeno  24/30  in  ciascuna  prova scritta a contenuto
teorico-pratico.   Ai   candidati   che  conseguono  l'ammissione  al
colloquio   viene  data  comunicazione  con  l'indicazione  del  voto
riportato nelle prove precedenti.
   Il  colloquio  non si intende superata se il candidato non ottenga
almeno una votazione di 24/30.

        
      
                               Art. 6.

                   Preferenze a parita' di merito


   I  candidati  che  abbiano  superato  il  colloquio  dovranno  far
pervenire  al  magnifico  rettore  dell'Universita'  degli  studi  di
Milano-Bicocca,  piazza  dell'Ateneo Nuovo n. 1 - 20126 Milano, entro
il  termine  perentorio  di  quindici  giorni  decorrenti  dal giorno
successivo  a quello in cui hanno sostenuto il colloquio, i documenti
in  carta semplice attestanti il possesso dei titoli di preferenza, a
parita' di valutazione.
   Tali documenti potranno essere sostituiti, nei casi previsti dalla
legge  da dichiarazione sostitutiva di certificazione o dichiarazione
sostitutiva di atto notorio.
   I  documenti  si  considerano  prodotti  in  tempo  utile anche se
spediti  a  mezzo  raccomandata  con  avviso  di ricevimento entro il
termine  suindicato. A tal fine fa fede il timbro a data dell'ufficio
postale  accettante.  Le  categorie  di  cittadini  che  nei pubblici
concorsi hanno preferenza a parita' di merito sono:
    1) gli insigniti di medaglia al valor militare;
    2) i mutilati ed invalidi di guerra ex combattenti;
    3) i mutilati ed invalidi per fatto di guerra;
    4)  i  mutilati  ed  invalidi per servizio nel settore pubblico e
privato;
    5) gli orfani di guerra;
    6) gli orfani dei caduti per fatto di guerra;
    7)  gli  orfani  dei  caduti  per servizio nel settore pubblico e
privato;
    8) i feriti in combattimento;
    9)  gli  insigniti  di  croce  di  guerra o di altra attestazione
speciale di merito di guerra, nonche' i capi di famiglia numerosa;
    10)   i   figli  di  mutilati  e  degli  invalidi  di  guerra  ex
combattenti;
    11) i figli dei mutilati e degli invalidi per fatto di guerra;
    12)  i  figli  dei  mutilati  e  degli  invalidi per servizio nel
settore pubblico e privato;
    13) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le
sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti in guerra;
    14) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le
sorelle  ed  i  fratelli vedovi o non sposati dei caduti per fatto di
guerra;
    15) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le
sorelle  ed  i  fratelli vedovi o non sposati dei caduti per servizio
nel settore pubblico e privato;
    16)   coloro   che   abbiano   prestato  servizio  militare  come
combattenti;
    17)  coloro  che  abbiano  prestato lodevole servizio a qualunque
titolo,  per non meno di un anno, nell'amministrazione che ha indetto
il concorso;
    18)  i  coniugati  e  i  non coniugati con riguardo al numero dei
figli a carico;
    19) gli invalidi e i mutilati civili;
    20)  i  militari  volontari  delle  Forze  armate congedati senza
demerito al termine della ferma o rafferma;
    21)  coloro  che  sono impegnati o sono stati impegnati, entro la
data  del 31 dicembre 1997, per almeno 12 mesi, in progetti approvati
ai  sensi  dell'art.  1,  comma 1, del decreto-legge 1° ottobre 1996,
convertito  con  modificazioni, dalla legge 28 novembre 1996, n. 608,
in lavori socialmente utili per i quali e' stata prevista la medesima
professionalita' richiesta dal posto messo a concorso.
   A parita' di merito e di titoli la preferenza e' determinata:
    1) dal numero dei figli a carico, indipendentemente dal fatto che
il candidato sia coniugato o meno;
    2)  dall'aver  prestato  lodevole  servizio nelle amministrazioni
pubbliche;
    3) dalla minore eta'.

        
      
                               Art. 7.

                   Approvazione della graduatoria


   La graduatoria di merito dei candidati e' formata secondo l'ordine
decrescente  dei  punti  della  votazione  complessiva  riportata  da
ciascun  candidato,  con  l'osservanza,  a  parita'  di merito, delle
preferenze  previste  dall'art. 6 del presente bando. Sono dichiarati
vincitori,  nei  limiti  dei  posti  messi  a  concorso,  i candidati
utilmente  collocati  nella graduatoria di merito, formata sulla base
del  punteggio riportato nelle prove di esame. Il punteggio finale e'
dato dalla somma della media dei voti riportati nelle prime due prove
e della votazione conseguita nel colloquio. La graduatoria di merito,
unitamente  a  quella  dei  vincitori,  e'  approvata con decreto del
rettore  ed  e' pubblicata presso l'albo dell'Universita' degli studi
di Milano-Bicocca, piazza dell'Ateneo Nuovo n. 1 - Milano. Dalla data
di pubblicazione decorre il termine per eventuali impugnative.
   La  graduatoria  rimane  efficace  per un periodo di 12 mesi dalla
pubblicazione.

        
      
                               Art. 8.

Stipulazione  del  contratto  individuale  di  lavoro e assunzione in
                              servizio


   Il  vincitore  del  concorso  sara'  assunto  in  prova,  mediante
stipulazione  del contratto individuale di lavoro, nella qualifica di
dirigente.
   All'atto  dell'assunzione  in  servizio  il dipendente e' tenuto a
comprovare,  ai  sensi  dell'art. 46 del decreto del Presidente della
Repubblica   28   dicembre   2000,  n.  445,  mediante  dichiarazione
sostitutiva di certificazione, il possesso dei requisiti previsti per
l'ammissione  all'impiego,  come specificati nell'art. 2 del presente
bando.  La  dichiarazione  relativa al requisito della cittadinanza e
del  godimento  dei diritti politici deve riportare l'indicazione del
possesso   del   requisito   alla   data   di   scadenza  del  bando.
L'amministrazione  provvedera'  ad  effettuare idonei controlli sulla
veridicita'  delle  dichiarazioni  sostitutive, ai sensi dell'art. 71
del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445.
Qualora  dal  controllo  dovesse  emergere  la  non  veridicita'  del
contenuto  della  dichiarazione,  il  dichiarante decade dai benefici
conseguiti  sulla  base  della  dichiarazione  non  veritiera,  fermo
restando  quanto  previsto  dall'art.  76  del decreto del Presidente
della  Repubblica  28  dicembre  2000,  n.  445,  in materia di norme
penali.  Qualora  l'interessato  non  intenda  o  non sia in grado di
ricorrere   alla   dichiarazione  sostitutiva  di  certificazione,  i
certificati  relativi  a stati, fatti o qualita' personali risultanti
da  albi  o  da pubblici registri tenuti o conservati da una pubblica
amministrazione   sono   acquisiti  d'ufficio  da  questo  ateneo  su
indicazione da parte dell'interessato della specifica amministrazione
che conserva l'albo o il registro.
   L'idoneita'   fisica   all'impiego   sara'  accertata  dal  medico
competente dell'Universita' degli studi di Milano-Bicocca.
   Il  periodo  di  prova  avra'  una  durata di sei mesi. Decorso il
periodo di prova senza che il rapporto di lavoro sia stato risolto da
una delle parti, il dipendente si intende confermato in servizio.
   E'  fatto  obbligo  al  vincitore del concorso di permanere presso
l'Universita'  degli  studi  di  Milano-Bicocca  per  un  periodo non
inferiore a cinque anni.

        
      
                               Art. 9.

                   Trattamento dei dati personali


   Ai  fini  del  decreto  legislativo  n.  196/2003,  in  materia di
protezione  dei  dati  personali,  si informa che l'Universita' degli
studi  Milano-Bicocca  si impegna a rispettare il carattere riservato
delle  informazioni  fornite  dal  candidato:  tutti  i  dati forniti
saranno  trattati  solo  per  le  finalita' connesse e strumentali al
concorso  ed  alla  eventuale  stipula  e  gestione  del contratto di
lavoro, nel rispetto delle disposizioni vigenti.

        
      
                              Art. 10.

                    Responsabile del procedimento


   Ai  sensi  della  legge 7 agosto 1990, n. 241, il responsabile del
procedimento concorsuale di cui al presente bando e' il dott. Stefano
Cui,  area del personale, Settore personale tecnico e amministrativo,
piazza dell'Ateneo Nuovo, 1 - Milano.

        
      
                              Art. 11.

                           Norme di rinvio


   Per  quanto  non  previsto  nel presente bando valgono, sempreche'
applicabili, le disposizioni sullo svolgimento dei concorsi contenute
nel testo unico del 10 gennaio 1957, n. 3, nel decreto del Presidente
della  Repubblica  3 maggio 1957, n. 686, e successive integrazioni e
modificazioni,  nel  decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio
1994, n. 487, e successive modificazioni e integrazioni.

        
      
                              Art. 12.

                             Pubblicita'


   Il  presente  decreto  sara'  pubblicato  nella Gazzetta Ufficiale
«Concorsi  ed esami»; sara' inoltre affisso all'albo dell'Universita'
degli  studi  di  Milano-Bicocca  e  reso  disponibile  sul  sito web
dell'Ateneo (https://www.unimib.it/ ).
    Milano, 4 agosto 2008
                                                Il rettore: Fontanesi