Concorso per 36 dirigenti di seconda fascia (lazio) MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

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Concorso

Attenzione, il bando selezionato non è attivo, poichè è scaduto il termine per la presentazione della domanda


Tipologia Concorso
Tipologia Contratto Assunzione
Posti 36
Fonte: Gazzetta Ufficiale Repubblica Italiana N. 67 del 01-09-2009
Sintesi: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE - DIPARTIMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE GENERALE, DEL PERSONALE E DEI SERVIZI CONCORSO   (scad.  1 ottobre 2009) Concorso pubblico, per titoli ed esami, a 36 posti per l'acccesso alla qu ...
Ente: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Regione: LAZIO
Provincia: ROMA
Comune: ROMA
Data di inserimento: 07-09-2009
Data Scadenza bando 01-10-2009
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MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE - DIPARTIMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE GENERALE, DEL PERSONALE E DEI SERVIZI


CONCORSO   (scad.  1 ottobre 2009)

Concorso  pubblico,  per  titoli  ed esami, a 36 posti per l'acccesso
   alla qualifica di dirigente di seconda fascia, in prova, nel ruolo
   dei dirigenti del Ministero dell'economia e delle finanze.

                      IL CAPO DEL DIPARTIMENTO

   Visto  il  decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, concernente
la  riforma dell'organizzazione del Governo e, in particolare, l'art.
55  che  prevede  l'istituzione  del  Ministero dell'economia e delle
finanze;
   Visto  il  decreto  legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive
modificazioni   ed   integrazioni,   concernente  le  norme  generali
sull'ordinamento  del  lavoro  alle  dipendenze delle amministrazioni
pubbliche  ed  in particolare l'articolo 28 relativo all'accesso alla
qualifica di dirigente;
   Vista  la  legge  15 luglio 2002, n. 145, concernente disposizioni
per  il riordino della dirigenza statale e per favorire lo scambio di
esperienze e l'interazione tra pubblico e privato;
   Visto il decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito dalla
legge   2   dicembre  2005,  n.  248,  recante  misure  di  contrasto
all'evasione  fiscale  e disposizioni urgenti in materia tributaria e
finanziaria,   che   prevede,   in   sede   di  ripartizione  tra  le
articolazioni  dell'Amministrazione dell'economia e delle finanze del
contingente  di  personale  ivi previsto, la possibilita' di adottare
modalita' anche speciali per il reclutamento;
   Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n.
487   e  successive  modificazioni  ed  integrazioni,  recante  norme
sull'accesso  agli  impieghi  nelle  pubbliche  amministrazioni  e le
modalita'  di  svolgimento  dei  concorsi, dei concorsi unici e delle
altre forme di assunzione nei pubblici impieghi;
   Visto  il  decreto del Presidente della Repubblica 23 aprile 2004,
n.   108,   concernente   il   regolamento   recante  disciplina  per
l'istituzione,  l'organizzazione  ed  il  funzionamento del ruolo dei
dirigenti presso le Amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento
autonomo;
   Visto  il  decreto  del  Presidente  della Repubblica 24 settembre
2004,  n. 272, concernente il regolamento di disciplina in materia di
accesso  alla qualifica di dirigente, ai sensi dell'art. 28, comma 5,
del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
   Visto   il  decreto  ministeriale  3  maggio  2006  del  Ministero
dell'economia   e   delle  finanze  concernente  il  reclutamento  di
personale  con qualifica dirigenziale emanato sulla base della citata
legge n. 248/2005;
   Vista  la  legge 10 aprile 1991, n. 125 e successive modificazioni
ed  integrazioni,  concernente  «Azioni positive per la realizzazione
della  parita'  uomo-donna  nel  lavoro»  con  riferimento  anche  al
contenuto  degli  articoli  35 e 57 del citato decreto legislativo n.
165/2001  al  fine  di garantire pari-opportunita' tra uomini e donne
per l'accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro;
   Visto  il  decreto  del  Presidente  del  Consiglio dei Ministri 7
febbraio  1994,  n.  174 e successive modificazioni, con cui e' stato
adottato  il  regolamento  recante  norme  sull'accesso dei cittadini
degli  Stati  membri dell'Unione europea ai posti di lavoro presso le
amministrazioni pubbliche;
   Vista  la  legge 28 marzo 1991, n. 120, concernente norme a favore
dei privi della vista per l'ammissione ai concorsi;
   Vista  la legge 5 febbraio 1992, n. 104 e successive modificazioni
ed   integrazioni,  legge  quadro  per  l'assistenza,  l'integrazione
sociale e i diritti delle persone handicappate;
   Vista  la legge 12 marzo 1999, n. 68 e successive modificazioni ed
integrazioni, recante norme per il diritto al lavoro dei disabili;
   Visto  il  decreto  del  Presidente  del Consiglio dei Ministri 23
marzo  1995 e successive modificazioni, concernente la determinazione
dei   compensi  da  corrispondere  ai  componenti  delle  commissioni
esaminatrici e al personale addetto alla sorveglianza di tutti i tipi
di concorso indetti dalle amministrazioni pubbliche;
   Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000,
n.  445  e  successive  modificazioni ed integrazioni, concernente il
testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia
di documentazione amministrativa;
   Vista  la  legge  27  dicembre 1997, n. 449, recante misure per la
stabilizzazione  della  finanza  pubblica  (legge  finanziaria  1998)
nonche'   le  successive  disposizioni  finanziarie  emanate  per  la
formazione  dei  relativi  bilanci annuali e pluriennali dello Stato,
ivi inclusa la legge n. 244 del 24 dicembre 2007 (Finanziaria 2008);
   Visto  il  decreto  del  Presidente  del  Consiglio dei Ministri 8
febbraio   2006   concernente  la  rideterminazione  delle  dotazioni
organiche  del  personale  appartenente alle qualifiche dirigenziali,
alle  aree  funzionali  ed  alle  posizioni  economiche del Ministero
dell'economia  e  delle  finanze  e dell'Amministrazione autonoma dei
Monopoli di Stato;
   Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 30 gennaio 2008,
n.  43,  concernente il Regolamento di riorganizzazione del Ministero
dell'economia  e delle finanze, a norma dell'articolo 1 - comma 404 -
della legge 27 dicembre 2006, n. 296;
   Visto  il  decreto del Ministero dell'economia e delle finanze del
28  gennaio  2009,  pubblicato  nel supplemento ordinario n. 101 alla
Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica serie generale - n. 150 del 1°
luglio 2009, concernente l'individuazione e attribuzioni degli uffici
di livello dirigenziale non generale dei Dipartimenti;
   Visto   il  decreto-legge  25  giugno  2008,  n.  112  concernente
«Disposizioni  urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione,
la  competivita',  la  stabilizzazione  della  finanza  pubblica e la
perequazione  tributaria», convertito, con modificazioni, dalla legge
6 agosto 2008, n. 133;
   Visto  il  Contratto  collettivo nazionale di lavoro del 21 aprile
2006  relativo  al personale dirigente Area 1 - quadriennio normativo
2002/2005  - biennio economico 2002/2003 - nonche' il C.C.N.L. del 21
aprile 2006 per il secondo biennio economico 2004/2005;
   Visto  il  decreto  del  Presidente  del  Consiglio dei Ministri 4
agosto  2005,  pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica -
serie  generale  n.  224  -  del  26  settembre 2005, con il quale il
Ministero  dell'economia  e  delle  finanze  e'  stato  autorizzato a
bandire, tra l'altro, la procedura concorsuale per il reclutamento di
personale da inquadrare nella qualifica dirigenziale;
   Vista  la  nota  n.  2392  del  15  gennaio  2009, con la quale il
Ministero    dell'economia    e    delle   finanze   -   Dipartimento
dell'Amministrazione  generale,  del  personale  e  dei  servizi - ha
trasmesso  alla  Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento
della  funzione  pubblica  - Ufficio P.P.A. - Servizio mobilita' - la
richiesta  di  autorizzazione  ad avviare le procedure concorsuali in
mancanza di personale da trasferire in eccedenza o disponibilita', ai
sensi degli articoli 33, 34 e 34-bis del decreto legislativo 30 marzo
2001, n. 165;
   Vista la nota n. 0614588-27/03/2009 1.2.3.2 del 27 marzo 2009, con
la  quale  la  Presidenza  del  Consiglio dei Ministri - Dipartimento
della  funzione  pubblica  -  Ufficio  P.P.A. - servizio mobilita' ha
comunicato  di  non avere allo stato personale da assegnare, ai sensi
dell'art. 34-bis del suddetto decreto legislativo n. 165/2001;
   Considerato,   le   gravi  carenze  di  organico  nella  qualifica
dirigenziale    delle    varie   articolazioni   dell'Amministrazione
dell'economia   e   delle   finanze  e  la  necessita'  di  sopperire
tempestivamente  alle  stesse  al  fine  di  assicurare  la  regolare
funzionalita' degli uffici;
   Ritenuto,  pertanto,  opportuno  procedere  all'indizione,  di  un
concorso  pubblico,  per  titoli  ed esami, per il reclutamento di un
contingente  di  personale  dirigenziale  fissato  nel  numero  di 36
unita',  per  le esigenze del Ministero dell'economia e delle finanze
da  assegnare  prioritariamente a funzioni di analisi, elaborazione e
valutazione    delle    politiche   economico-fiscali,   monitoraggio
sull'andamento  delle  entrate  tributarie  e previsioni sul gettito,
analisi   studi   elaborazione  ed  interpretazione  della  normativa
tributaria,  nonche'  a funzioni di amministrazione generale, servizi
indivisibili, logistici e comuni del Ministero;
   Considerato, inoltre, che dei suddetti 36 posti la percentuale del
50%  e'  destinata  al personale appartenente all'Amministrazione, ai
sensi dell'art. 22 del decreto del Presidente della Repubblica n. 272
del  2004  e dell'art. 2, comma 2 del suddetto decreto ministeriale 3
maggio 2006;

                              Decreta:


                               Art. 1.

                     Numero dei posti a concorso

   E'  indetto  un concorso pubblico, per titoli ed esami, a 36 posti
per  l'accesso  alla  qualifica  di  dirigente  di seconda fascia, in
prova,  nel  ruolo  dei  dirigenti  del Ministero dell'economia nelle
finanze   da   assegnare  prioritariamente  a  funzioni  di  analisi,
elaborazione   e   valutazione   delle  politiche  economico-fiscali,
monitoraggio sull'andamento delle entrate tributarie e previsioni sul
gettito,   analisi   studi   elaborazione  ed  interpretazione  della
normativa tributaria, nonche' a funzioni di amministrazione generale,
servizi indivisibili, logistici e comuni del Ministero;
   Il  50% dei suddetti posti e' riservato, ai sensi dell'art. 22 del
decreto  del  Presidente della Repubblica n. 272 del 2004 e dell'art.
2,  comma  2,  del  suddetto decreto ministeriale 3 maggio 2006, come
segue:
    1)  ai  sensi  dell'art.  22, comma 2, del decreto del Presidente
della  Repubblica  24 settembre 2004, n. 272, 11 posti sono riservati
agli  impiegati, muniti dei titolo di studio richiesto dal successivo
articolo 2, appartenenti ai ruoli del Ministero dell'economia e delle
finanze  in servizio da almeno quindici anni nella qualifica apicale,
comunque denominata, della carriera direttiva.
    2)  ai sensi dell'articolo 2, comma 2, del decreto ministeriale 3
maggio 2006, 7 posti sono riservati agli impiegati, muniti del titolo
di  studio richiesto dal successivo articolo 2, in servizio presso il
Ministero  dell'economia  e  delle  finanze nella Terza Area - Fascia
retributiva  -  F3  e F4 (ex C2 e C3), che abbiano maturato alla data
del bando, anche complessivamente, almeno otto anni di servizio nelle
suddette posizioni economiche.
   Qualora  i  posti  riservati  di  cui  al  precedente punto 1) non
dovessero  essere  coperti  per  mancanza  di  aventi titolo, saranno
conferiti agli aventi diritto alla riserva di cui al punto 2).
   La  riserva  del  50% dei posti che non dovesse essere coperta per
mancanza di aventi titolo, sara' conferita ai concorrenti che abbiano
superato le prove secondo l'ordine di graduatoria.
   Le  assunzioni  in  servizio  dei  vincitori  del concorso saranno
subordinate   alle  eventuali  autorizzazioni  richieste  secondo  la
normativa vigente.
   Al  fine  di  consentire  ai  soggetti  disabili  di concorrere in
effettive  condizioni  di  parita' con gli altri candidati ammessi al
concorso,    l'Amministrazione,   preso   atto   delle   domande   di
partecipazione  che  perverranno  da parte degli stessi, predisporra'
adeguate modalita' di svolgimento delle prove di esame.
   Coloro  che intendano avvalersi di uno dei titoli di preferenza di
cui  all'art.  5  del  decreto  del  Presidente  della  Repubblica n.
487/1994  dovranno  farne  espressa  dichiarazione  nella  domanda di
partecipazione al concorso.

        
      
                               Art. 2.

                     Requisiti per l'ammissione

   Al concorso sono ammessi a partecipare:
    a)  i dipendenti di ruolo delle pubbliche amministrazioni, muniti
del  titolo  di  studio  di  cui  al  successivo punto 1, che abbiano
compiuto almeno cinque anni di servizio o, se in possesso del diploma
di  specializzazione  conseguito presso le scuole di specializzazione
individuate con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di
concerto  con  il  Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della
ricerca,  almeno tre anni di servizio, svolti in posizioni funzionali
per  l'accesso  alle  quali  e'  richiesto il possesso del diploma di
laurea.  Per  i  dipendenti delle amministrazioni statali reclutati a
seguito  di  corso-concorso,  il  periodo  di  servizio  e' ridotto a
quattro anni;
    b)  i  soggetti  in  possesso della qualifica di dirigente presso
l'Amministrazione  che indice il concorso, ovvero in enti e strutture
pubbliche non ricomprese nel campo di applicazione dell'art. 1, comma
2,  del  decreto legislativo n. 165/2001, muniti del titolo di studio
di  cui al successivo punto 1, che hanno svolto continuativamente per
almeno due anni le funzioni dirigenziali;
    c) coloro che hanno ricoperto incarichi dirigenziali o equiparati
in  amministrazioni  pubbliche  per un periodo non inferiore a cinque
anni,  purche' muniti del titolo di studio di cui al successivo punto
1;
    d)  i  cittadini  italiani, muniti del titolo di studio di cui al
successivo punto 1, che hanno maturato, con servizio continuativo per
almeno   quattro   anni  presso  enti  od  organismi  internazionali,
esperienze  lavorative  in posizioni funzionali apicali per l'accesso
alle quali e' richiesto il possesso del diploma di laurea.
   Per l'ammissione al concorso e' richiesto:
    1.  Possesso,  alternativamente,  dei  titoli  di studio indicati
nelle lettere a) e b):
     a)   «laurea   specialistica»   (LS),   ora  denominata  «laurea
magistrale»  (LM)  ai  sensi  dell'art. 3 del decreto ministeriale 22
ottobre 2004, n. 270, appartenente ad una delle seguenti classi:
      giurisprudenza (22-S),
      informatica (23-S),
      ingegneria gestionale (34-S),
      ingegneria informatica (35-S),
      scienze dell'economia (64-S),
      scienze economico-aziendali (84-S)
      matematica (45-S)
      scienze della politica (70-S),
      scienze delle pubbliche amministrazioni (71-S),
      statistica economica, finanziaria ed attuariale (91-S),
     ovvero  «diploma  di  laurea» (DL) conseguito secondo il vecchio
ordinamento  in economia e commercio e giurisprudenza ed equipollenti
ovvero  altro  diploma di laurea la cui equiparazione alle suindicate
classi  di  «laurea  specialistica»  (LS), e' determinata dal decreto
interministeriale  del  5  maggio  2004,  pubblicato  nella  Gazzetta
Ufficiale del 21 agosto 2004, n. 196.
    Si  ritengono  equipollenti a quelli suindicati anche i titoli di
studio   conseguiti   all'estero   riconosciuti  secondo  le  vigenti
disposizioni.   Sara'  cura  del  candidato  dimostrare  la  suddetta
equipollenza  mediante  l'indicazione degli estremi del provvedimento
che la riconosca.
     b) «laurea   specialistica»   (LS),   ora   denominata   «laurea
magistrale»  (LM)  ai  sensi  dell'art. 3 del decreto ministeriale 22
ottobre  2004,  n.  270,  ovvero  «diploma di laurea» (DL) conseguito
secondo  il  vecchio  ordinamento  per  il  personale che ha titolo a
beneficiare della riserva di cui all'art.1 .
    2. Cittadinanza italiana (ai sensi del decreto del Presidente del
Consiglio  dei  Ministri  n.  174/1994  non  si  puo' prescindere dal
possesso della cittadinanza italiana);
    3. Godimento dei diritti politici;
    4. Idoneita' fisica all'impiego. L'Amministrazione ha la facolta'
di  sottoporre  a visita medica di controllo i vincitori di concorso,
in base alla normativa vigente.
   Non possono essere ammessi al concorso coloro che:
    siano stati esclusi dall'elettorato politico attivo;
    siano  stati  destituiti  o  dispensati  dall'impiego  presso una
pubblica amministrazione, per persistente insufficiente rendimento;
    siano  stati  licenziati  da altro impiego statale ai sensi della
vigente  normativa  contrattuale,  per  aver  conseguito  l'impiego a
seguito della presentazione di documenti falsi e, comunque, con mezzi
fraudolenti.
   I  requisiti  prescritti  devono  essere  posseduti  alla  data di
scadenza  del  termine  utile  per  la presentazione delle domande di
ammissione al concorso.

        
      
                               Art. 3.

          Presentazione della domanda. Termini e modalita

   Il  candidato dovra' produrre domanda di ammissione al concorso in
via  telematica,  compilando  l'apposito  modulo,  entro  la  data di
scadenza  indicata  nel  comma  successivo, utilizzando una specifica
applicazione         informatica         all'indirizzo        
https://www.concorsi.mef.gov.it. La procedura di compilazione ed invio on-line della domanda dovra' essere completata entro la mezzanotte del trentesimo giorno compresi i giorni festivi, decorrenti dal giorno successivo a quello di pubblicazione del presente bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª serie speciale «Concorsi ed esami». Dopo aver inserito i dati richiesti, il candidato dovra' effettuare la stampa della domanda che, debitamente firmata, dovra' essere spedita esclusivamente tramite servizio postale a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento al seguente indirizzo: Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento dell'Amministrazione generale, del personale e dei servizi - Direzione centrale per i servizi al personale - Ufficio IV - via XX Settembre n. 97 - 00187 Roma, entro il terzo giorno successivo a quello stabilito dal precedente comma. In fase di stampa verra' automaticamente attribuito un numero di protocollo necessario per le operazioni d'ufficio. Tale numero, unitamente al codice concorso 40002, dovra' essere riportato sulla busta contenente la domanda da spedire. La data di presentazione del modulo cartaceo dell'istanza e' stabilita dal timbro a data apposto dall'ufficio postale accettante. Il termine per la presentazione delle domande cartacee, ove cada in giorno festivo, sara' prorogato di diritto al giorno successivo non festivo. Non saranno prese in considerazione candidature presentate esclusivamente on-line e, quindi, senza la trasmissione cartacea della domanda. Ugualmente non saranno prese in considerazione candidature per le quali risulta esclusivamente l'inoltro della domanda cartacea. Non sono ammesse altre forme di produzione o di invio delle domande di partecipazione al concorso. La data di presentazione on-line della domanda di partecipazione al concorso e' certificata dal sistema informatico che, allo scadere del termine utile per la sua presentazione, non permettera' piu' l'accesso e l'invio del modulo elettronico. Nella domanda l'aspirante deve dichiarare, sotto la propria responsabilita', ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 445/2000, quanto segue: a) il cognome ed il nome; b) la data ed il luogo di nascita e di residenza; c) il codice fiscale; d) la cittadinanza italiana; e) il comune nelle cui liste elettorali e' iscritto; f) le eventuali condanne penali riportate in Italia od all'estero; la dichiarazione deve essere resa anche se negativa; g) il titolo di studio posseduto tra quelli previsti per l'ammissione al concorso dal presente bando, con l'esatta indicazione dell'universita' che lo ha rilasciato e dell'anno accademico in cui e' stato conseguito, nonche' gli estremi del provvedimento di riconoscimento di equipollenza con uno dei titoli di studio richiesti qualora il titolo di studio sia stato conseguito all'estero; h) il possesso di una delle condizioni indicate con le lettere a), b), c) e d) dell'art. 2, primo comma - del presente bando; i) di non essere stato destituito o dispensato dall'impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento ne' di essere stato licenziato da altro impiego statale ai sensi della vigente normativa contrattuale, per aver conseguito l'impiego mediante la produzione di documenti falsi e, comunque, con mezzi fraudolenti; j) l'idoneita' fisica all'impiego e di essere a conoscenza che l'Amministrazione ha la facolta' di sottoporre a visita medica di controllo i vincitori di concorso, in base alla normativa vigente; k) il candidato disabile deve dichiarare di essere portatore di handicap e, qualora lo ritenga opportuno, al fine di avvalersi dei benefici previsti dall'art. 20 della legge 5 febbraio 1992, n. 104 e dell'art. 16, comma 1, della legge 12 marzo 1999, n. 68, richiedere gli ausili e gli eventuali tempi aggiuntivi necessari per lo svolgimento delle prove; in tal caso, anche successivamente all'invio della domanda cartacea, il medesimo dovra' trasmettere idonea certificazione medica rilasciata da apposita struttura sanitaria, che specifichi gli elementi essenziali dell'handicap e giustifichi quanto richiesto nella domanda; sulla busta contenente il citato certificato dovra' essere riportato il numero di protocollo attribuito alla domanda on-line. Al fine di consentire all'Amministrazione di predisporre per tempo i mezzi e gli strumenti, la certificazione medica dovra' pervenire entro un congruo termine e comunque non oltre trenta giorni successivi al termine di scadenza previsto dall'art. 3, secondo comma, del presente bando; l) di conoscere la lingua inglese o francese o spagnolo a livello avanzato; m) di saper utilizzare a livello avanzato il personal computer ed i software applicativi piu' diffusi nonche' di conoscere problematiche e potenzialita' connesse all'uso degli strumenti informatici; n) di aver diritto a beneficiare della riserva prevista dall'art. 1 - secondo comma - del presente bando; la dichiarazione deve essere resa anche se negativa; o) di aver diritto di beneficiare dei titoli di preferenza da far valere, a parita' di punteggio, nella formazione della graduatoria di merito, cosi' come previsto dall'art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica n. 487 del 1994, successivamente modificato ed integrato; p) il domicilio, compreso il numero di codice di avviamento postale, qualora diverso dalla residenza, presso il quale desidera siano indirizzate le comunicazioni relative al concorso, con l'impegno di farne conoscere le successive variazioni; l'eventuale numero telefonico fisso e/o mobile. Alla domanda cartacea dovra' essere allegato un curriculum-vitae, redatto in lingua italiana, datato e debitamente firmato contenente l'elenco dettagliato di tutti i titoli di studio - e di servizio che il candidato ritiene utile produrre ai fini della valutazione. l'ali titoli dovranno essere posseduti alla data di scadenza della presentazione della domanda. I titoli professionali e di cultura potranno non essere presentati in originale o in copia autenticata qualora gli stessi siano in possesso di un altro soggetto pubblico. I suddetti titoli dovranno essere presentati entro il quindicesimo giorno dall'espletamento della prova scritta presso il Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento dell'Amministrazione generale, del personale e dei servizi - Direzione centrale per i servizi al personale - Ufficio IV - scala B - secondo piano - stanza 2194 - via XX settembre n. 97 - 00187 Roma. L'Amministrazione non assume alcuna responsabilita' per la mancata ricezione della domanda cartacea, dipendente da inesatta indicazione del recapito da parte del candidato ne' per eventuali disguidi postali o comunque imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o forza maggiore, ne' per mancata restituzione dell'avviso di ricevimento. Ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, le dichiarazioni rese e sottoscritte nella domanda di ammissione e nel curriculum-vitae hanno valore di autocertificazione; nel caso di falsita' in atti e dichiarazioni mendaci si applicano le sanzioni penali previste dall'art. 76 del suddetto decreto del Presidente della Repubblica n. 445/2000. Il candidato deve, peraltro, dichiarare di essere consapevole: delle sanzioni penali previste dall'art. 76 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 e successive modificazioni ed integrazioni, per le ipotesi di falsita' in atti e dichiarazioni mendaci; che le assunzioni in servizio dei vincitori del concorso saranno subordinate alle eventuali autorizzazioni richieste secondo la normativa vigente. L'aspirante, infine, dovra' esprimere il consenso al trattamento dei dati personali per le finalita' e con le modalita' di cui decreto legislativo 30 giugno 2003, n 196 e successive modificazioni ed integrazioni.
                               Art. 4.

                       Restituzione dei titoli

   Entro   sei  mesi  dalla  data  di  pubblicazione  nella  Gazzetta
Ufficiale  della Repubblica italiana dell'avviso di cui al successivo
articolo  9,  i  candidati possono chiedere all'Ufficio del Ministero
presso  il  quale  hanno  inoltrato  la  domanda di partecipazione al
concorso, la restituzione, con spese di spedizione a loro carico, dei
documenti presentati.

        
      
                               Art. 5.

  Irricevibilita' delle domande e cause di esclusione dal concorso

   Non saranno prese in considerazione:
    a)  le domande non inviate secondo le modalita' di cui all'art. 3
del presente bando;
    b)  le  domande  cartacee  che  presentano  correzioni rispetto a
quanto trasmesso con il modulo on-line;
    c)  le  domande  cartacee  non  firmate  dal candidato in maniera
autografa ed in originale;
    d)  le  domande  cartacee  spedite oltre il termine di tre giorni
decorrenti  dal  giorno  successivo  a  quello di scadenza dell'invio
on-line del modulo di domanda.
   Tutti  i  candidati  sono  ammessi  al  concorso  con  riserva  di
accertamento    del    possesso    dei   requisiti   di   ammissione.
L'Amministrazione   puo'   disporre  l'esclusione  dei  candidati  in
qualsiasi momento della procedura del concorso ove venga accertata la
mancanza dei richiesti requisiti.
   La  mancata  esclusione  dall'eventuale  test  di preselezione non
costituisce    garanzia    della   regolarita'   della   domanda   di
partecipazione al concorso, ne' sana la eventuale irregolarita' della
domanda stessa.

        
      
                               Art. 6.

                      Commissione esaminatrice

   Con      successivo     decreto     dell'Organo     di     governo
dell'Amministrazione,  in armonia con quanto disposto dall'art. 4 del
decreto  del  Presidente  della Repubblica 24 settembre 2004, n. 272,
sara'  nominata  la  commissione esaminatrice, garantendo il rispetto
delle   situazioni   di  incompatibilita'  previste  dalla  normativa
vigente.
   La  commissione  sara'  composta  da  un  presidente,  scelto  tra
magistrati  amministrativi,  ordinari  o  contabili,  avvocati  dello
Stato,  dirigenti  di  prima  fascia,  professori  di prima fascia di
universita'  pubbliche  o private, designati nel rispetto delle norme
dei  rispettivi  ordinamenti  di  settore  ovvero  a riposo, e da due
componenti,    scelti   tra   dirigenti   di   prima   fascia   delle
amministrazioni pubbliche o professori di prima fascia di universita'
pubbliche o private, anche a riposo, ovvero tra esperti di comprovata
qualificazione  nelle  materie  oggetto  del concorso; le funzioni di
segretario  saranno  svolte  da un dirigente ovvero da un funzionario
appartenente alla Terza Area.
   La  commissione  potra'  essere integrata da componenti esperti di
lingua inglese, francese, spagnola e di informatica.

        
      
                               Art. 7.

               Programma e diario delle prove d'esame

   Gli  esami  consisteranno  in  una  prova  scritta ed in una prova
orale.
   La  prova  scritta,  a  contenuto  teorico/pratico  e'  diretta ad
accertare  l'attitudine  dei candidati alla soluzione corretta, sotto
il  profilo  della legittimita', della convenienza c della efficienza
ed  economicita'  organizzativa,  di questioni connesse all'attivita'
istituzionale  del  Ministero dell'economia e delle finanze, e potra'
anche  consistere  nella trattazione di quesiti sintetici sul diritto
amministrativo   e  sulla  contabilita'  di  Stato,  con  particolare
riguardo  all'organizzazione del lavoro, gestione delle risorse umane
e ordinamento del personale, alle obbligazioni, contratti e controlli
della  Pubblica  amministrazione,  nonche'  sul  diritto tributario e
scienza delle finanze.
   La  prova  orale,  che  mira  ad  accertare  la  preparazione e la
professionalita'  del candidato nonche' l'attitudine all'espletamento
delle  funzioni  dirigenziali,  vertera',  oltre  che  sulle  materie
oggetto  della prova scritta, sulle seguenti discipline: «diritto del
lavoro»,  «diritto comunitario», «politica economica», «ordinamento e
attribuzioni del Ministero dell'economia e delle finanze».
   Il  colloquio avra' inizio con l'illustrazione da parte di ciascun
candidato del proprio percorso formativo e professionale.
   Nell'ambito  della  prova  orale,  sara' valutata la conoscenza da
parte  del  candidato:  della  lingua  scelta tra inglese, francese o
spagnolo ad un livello avanzato, attraverso la lettura, la traduzione
di testi e la conversazione; dell'utilizzo del personal computer, dei
software  applicativi  piu' diffusi da realizzarsi anche mediante una
verifica  pratica  delle problematiche e delle potenzialita' connesse
all'uso   degli   strumenti  informatici  in  relazione  ai  processi
comunicativi  in rete, all'organizzazione e gestione delle risorse ed
al miglioramento dell'efficienza degli uffici e dei servizi.
   Qualora  il  numero  delle  domande sia particolarmente elevato e'
facolta'  dell'Amministrazione  effettuare  una prova preselettiva al
fine dell'ammissione alla prova scritta, che consistera' in una serie
di  domande  a  risposta  multipla su argomenti delle materie oggetto
delle prove.
   Saranno  ammessi alla prova scritta un numero di candidati che. in
base  al  punteggio  riportato  nella  prova  preselettiva,  si siano
collocati   entro  il  trecentesimo  posto  in  graduatoria;  saranno
altresi' ammessi coloro che si siano classificati ex-aequo all'ultimo
posto utile della graduatoria.
   L'esito  della prova preselettiva non concorre alla formazione del
voto finale di merito.
   Per   l'espletamento  e  la  gestione  della  prova  preselettiva,
l'Amministrazione  potra'  avvalersi di qualificati istituti pubblici
e/o societa' private specializzate.
   Nella  Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica  italiana - 4ª serie
speciale  «Concorsi  ed  esami»  -  del  18 dicembre 2009 verra' dato
avviso  della  sede e della data di svolgimento della eventuale prova
preselettiva o della prova scritta.
   Tale comunicazione avra' valore di notifica a tutti gli effetti e,
pertanto,  i  candidati  che  non  avranno ricevuto alcuna tempestiva
comunicazione  di  esclusione dal concorso sono tenuti a presentarsi,
senza  alcun  altro  preavviso,  all'indirizzo, nel giorno e nell'ora
indicati nella predetta Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
   L'assenza dalle suddette prove comporta l'esclusione dal concorso,
qualunque ne sia la causa.
   La  mancata  presentazione,  comunque  giustificata ed a qualsiasi
causa  dovuta,  nel  giorno, ora e sede stabiliti per ciascuna prova,
comporta  l'esclusione  dal  concorso;  pertanto nessuna richiesta di
differimento verra' concessa.
   Per  aver  accesso  all'aula  degli  esami  i  candidati ammessi a
sostenere   le   prove   dovranno  esibire  un  idoneo  documento  di
riconoscimento, in corso di validita'.
   Per  l'espletamento delle prove i concorrenti non potranno portare
con  se' libri, periodici, giornali quotidiani ed altre pubblicazioni
di  alcun  tipo  ne'  potranno  portare  borse, cellulari o strumenti
informatici,  che  dovranno  in  ogni  caso  essere  consegnati prima
dell'inizio  delle  prove  al  personale  di  sorveglianza,  il quale
provvedera'  a  restituirli al termine delle stesse, senza, peraltro,
assumere alcuna responsabilita'.
   I  candidati  potranno consultare soltanto i dizionari, i testi di
legge ed i codici non commentati.
   Durante  lo  svolgimento  della  prova  i  candidati  non potranno
comunicare  tra  loro  in  alcun  modo,  pena  l'immediata espulsione
dall'aula degli esami.
   Il  colloquio  avra' luogo a Roma e si svolgera' in un'aula idonea
ad assicurare la partecipazione del pubblico.
   Le prove sono valutate in centesimi e si intendono superate con un
punteggio non inferiore a settanta centesimi.
   Pertanto,  al  colloquio  saranno  ammessi i candidati che avranno
riportato  nella prova scritta una votazione non inferiore a settanta
centesimi.
   I  candidati  ammessi  al colloquio saranno avvertiti almeno venti
giorni  prima  della  data  fissata per sostenere la prova stessa. Ai
medesimi  sara' contemporaneamente comunicato il voto riportato nella
valutazione dei titoli ed il voto riportato nella prova scritta.
   La  votazione  complessiva  sara' determinata dalla somma dei voti
riportati  nella  prova  scritta  e nella prova orale e del punteggio
conseguito nella valutazione dei titoli.

        
      
                               Art. 8.

                       Valutazione dei titoli

   La  valutazione  dei  titoli,  avviene  previa  individuazione dei
criteri stabiliti dalla commissione esaminatrice.
   Non  saranno valutati i titoli che consentono la partecipazione al
concorso.
   Per  i  titoli non puo' essere attribuito un punteggio complessivo
superiore a 20.
   La  commissione  esaminatrice individua il punteggio da attribuire
ai  singoli  titoli,  in  conformita'  a quanto previsto dall'art. 2,
comma  2,  del  decreto ministeriale 3 maggio 2006, nell'ambito delle
sotto  indicate  categorie, tenendo conto dell'attinenza degli stessi
alle  funzioni  cui  i  dirigenti  saranno  assegnati, nel limite dei
seguenti punteggi massimi attribuibili:
    a) incarichi dirigenziali o equiparati fino a punti 12;
    b) titoli accademici e di studio fino a punti 8.

        
      
                               Art. 9.

           Titoli di preferenza, formazione, approvazione
             e pubblicazione della graduatoria di merito

   Ai fini della formazione della graduatoria finale, per i candidati
che    abbiano    superato   il   colloquio   con   esito   positivo,
l'Amministrazione  provvedera'  d'ufficio,  ai  sensi del decreto del
Presidente  della  Repubblica  28  dicembre 2000, n. 445 e successive
modificazioni ed integrazioni, a verificare il possesso dei requisiti
dichiarati dai candidati nella domanda di partecipazione al concorso,
connessi alle preferenze indicati dagli stessi.
   La graduatoria di merito, formulata dalla commissione esaminatrice
secondo  l'ordine dei punteggi riportati nella votazione complessiva,
di  cui  all'articolo  7,  conseguita  da  ciascun  candidato,  sara'
riformulata  tenendo  conto  degli  eventuali  titoli  di  preferenza
previsti  dall'art.  1 del presente bando, tenendo presente che se, a
conclusione   delle  operazioni  di  valutazione  dei  citati  titoli
preferenziali,  due o piu' candidati si classificheranno nella stessa
posizione,  sara'  preferito  il  candidato  piu' giovane di eta', ai
sensi del nono comma dell'art. 2 della legge n. 191 del 1998.
   Saranno  dichiarati  vincitori, sotto condizione dell'accertamento
del  possesso  dei requisiti prescritti per l'ammissione all'impiego,
nel  limite dei posti conferibili, i candidati utilmente collocati in
graduatoria,  ferma restando la riserva di legge specificata all'art.
1 del presente bando di concorso.
   La  graduatoria  di  merito  sara'  approvata con apposito decreto
ministeriale  e  notificata  ai  candidati  inclusi nella graduatoria
stessa.
   Nel  Bollettino  Ufficiale  del  Ministero  dell'economia  e delle
finanze e, successivamente, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana - 4ª serie speciale «Concorsi ed esami» - sara' data notizia
dell'approvazione della graduatoria mediante appositi avvisi.
   Dalla  pubblicazione  dell'avviso  nella  Gazzetta Ufficiale della
Repubblica  italiana decorre il termine per le eventuali impugnative,
nonche' i trentasei mesi di efficacia della graduatoria.

        
      
                              Art. 10.

 Stipula del contratto individuale di lavoro da parte dei vincitori

   I  candidati dichiarati vincitori del concorso, per i quali verra'
disposta   l'assunzione   in   servizio,   prima  di  procedere  alla
stipulazione   del   contratto   individuale   di   lavoro   ai  fini
dell'assunzione stessa, dovranno far pervenire all'indirizzo indicato
all'art.  3,  terzo  comma,  del  presente  bando,  entro  il termine
perentorio  di  trenta  giorni  decorrenti  dalla data di ricevimento
dell'apposita   comunicazione,   un  certificato  medico,  rilasciato
dall'Azienda  sanitaria  locale  competente  per  territorio  o da un
medico  militare  in servizio permanente effettivo, dal quale risulti
che  il  candidato  e'  fisicamente  idoneo  all'impiego;  qualora il
candidato  sia  affetto  da  una  qualsiasi  imperfezione  fisica, il
certificato  medico deve farne menzione ed indicare se l'imperfezione
stessa menomi l'attitudine al servizio.
   Per  quanto  riguarda  i  candidati disabili il certificato medico
deve  contenere,  oltre  ad  una  esatta descrizione delle condizioni
attuali, risultanti da un esame obiettivo, anche la dichiarazione che
il  medesimo non ha perduto ogni capacita' lavorativa e che egli, per
la  natura  ed il grado della sua invalidita' o mutilazione, non puo'
riuscire  di  danno  alla  salute ed alla incolumita' dei compagni di
lavoro  ed alla sicurezza degli impianti e che il suo stato fisico e'
compatibile con le funzioni del posto cui aspira.
   L'Amministrazione  ha la facolta' di sottoporre a visita medica di
controllo i vincitori del concorso.
   La  capacita' lavorativa del candidato disabile e' accertata dalla
Commissione di cui all'art. 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104.
   Inoltre,  l'Amministrazione  ha  la  facolta' di effettuare idonei
controlli,  anche  a campione, stilla veridicita' delle dichiarazioni
rese nella domanda di ammissione al concorso.

        
      
                              Art. 11.

                       Assunzione in servizio

   Le  assunzioni  in  servizio  dei  vincitori del concorso verranno
subordinate ai vincoli di finanza pubblica e condizionate ad apposite
eventuali autorizzazioni richieste secondo la normativa vigente.
   I candidati dichiarati vincitori del concorso, che risulteranno in
possesso  dei prescritti requisiti ed in regola con la documentazione
di  cui  al precedente art. 10, dovranno stipulare apposito contratto
individuale  di lavoro, secondo le modalita' previste dalla normativa
contrattuale.
   I vincitori, per i quali verra' disposta l'assunzione in relazione
a  quanto  previsto  dal  presente  bando,  saranno  assunti  a tempo
indeterminato  ed  inquadrati, in prova, nella qualifica di dirigente
nel ruolo dei dirigenti di seconda fascia del Ministero dell'economia
e  delle  finanze e, anteriormente al conferimento del primo incarico
dirigenziale,  saranno  tenuti  a  frequentare  un ciclo di attivita'
formative.
   La  partecipazione  alle  iniziative  di formazione e' considerata
servizio utile a tutti gli effetti.
   I  vincitori,  assunti  in servizio a tempo indeterminato, saranno
soggetti  ad  un  periodo  di prova della durata di sei mesi, che non
puo'  essere  rinnovato  o  prorogato alla scadenza, con le modalita'
stabilite dalle vigenti norme contrattuali.

        
      
                              Art. 12.

                   Accesso agli atti del concorso

   L'accesso  alla  documentazione attinente ai lavori concorsuali e'
escluso  fino  alla  conclusione  dell'iter  procedurale curato dalla
commissione esaminatrice.

        
      
                              Art. 13.

                   Trattamento dei dati personali

   Ai  sensi  dell'art. 13 della legge 30 giugno 2003, n. 196, i dati
personali  forniti dai candidati saranno raccolti presso il Ministero
dell'economia  e  delle  finanze  - Dipartimento dell'Amministrazione
generale,  del  personale  e  dei  servizi - Direzione centrale per i
servizi  al  personale  - per le finalita' di gestione del concorso e
saranno  trattati,  anche successivamente all'eventuale instaurazione
del  rapporto  di lavoro, per le finalita' inerenti alla gestione del
rapporto medesimo.
   Il  conferimento  di  tali  dati  e'  obbligatorio  ai  fini della
valutazione   dei   requisiti  richiesti  per  la  partecipazione  al
concorso, pena l'esclusione dallo stesso.
   Gli  stessi  dati  potranno essere comunicati a soggetti terzi che
forniranno specifici servizi elaborativi strumentali allo svolgimento
della procedura concorsuale.
   Ogni  candidato  gode dei diritti di cui all'art. 7 della legge n.
196/2003  tra  i  quali  figura  quello  di  accesso  ai  dati che lo
riguardano, nonche' il diritto di rettificare, aggiornare, completare
o  cancellare  i  dati  erronei, incompleti o raccolti in termini non
conformi  alla legge ed il diritto di opporsi al loro trattamento per
motivi illegittimi.
   Tali  diritti  potranno  essere  fatti  valere  nei  confronti del
Ministero  dell'economia  e delle finanze - Dipartimento degli affari
generali,  del  personale  e  dei  servizi - Direzione centrale per i
servizi al personale.

        
      
                              Art. 14.

                        Norme di salvaguardia

   Nel  caso  in cui, nel corso dell'iter concorsuale, sopraggiungano
nuove  discipline  normative  o  contrattuali,  le  stesse troveranno
immediata   applicazione,   restando  preclusa  la  possibilita'  per
l'Amministrazione  di  emanare  un  provvedimento finale sulla scorta
delle leggi previgenti.
   Per quanto non previsto dal presente bando valgono le disposizioni
normative  e  contrattuali  vigenti  in  materia  di  svolgimento dei
concorsi pubblici e di reclutamento di personale.

    Roma, 5 agosto 2009

                                      Il capo del Dipartimento: Baffi



   Avverso  il  presente  bando  di  concorso  e' proponibile ricorso
giurisdizionale  al  competente  tribunale  amministrativo  regionale
ovvero  ricorso  straordinario  al  Capo  dello Stato, da presentarsi
entro  il termine perentorio di sessanta e di centoventi giorni dalla
data di pubblicazione.