Concorso per 4 periti agrari (lazio) MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI

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Concorso

Attenzione, il bando selezionato non è attivo, poichè è scaduto il termine per la presentazione della domanda


Tipologia Concorso
Tipologia Contratto Assunzione
Posti 4
Fonte: Gazzetta Ufficiale Repubblica Italiana N. 98 del 22-12-2009
Sintesi: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI CONCORSO   (scad.  21 gennaio 2010) Concorso pubblico, per esami, a quattro posti di assistente agrario - Area seconda - fascia retributiva F2 - nel ruolo dell'Ispetto ...
Ente: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI
Regione: LAZIO
Provincia: ROMA
Comune: ROMA
Data di inserimento: 22-12-2009
Data Scadenza bando 21-01-2010
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MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI


CONCORSO   (scad.  21 gennaio 2010)

Concorso pubblico, per esami, a quattro posti di assistente agrario -
  Area seconda - fascia retributiva F2 - nel  ruolo  dell'Ispettorato
  centrale della tutela della qualita' e della repressione frodi  dei
  prodotti agroalimentari  del  Ministero  delle  politiche  agricole
  alimentari e forestali. 

 
 
                        IL DIRETTORE GENERALE 
                     dei servizi amministrativi 
 
    Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165  e  successive
modificazioni, recante norme  generali  sull'ordinamento  del  lavoro
alle dipendenze delle amministrazioni  pubbliche  ed  in  particolare
l'art. 35, relativo al reclutamento di personale; 
    Visto il decreto legislativo 27  ottobre  2009,  n.  150  recante
norme in materia di ottimizzazione  della  produttivita'  del  lavoro
pubblico   e   di   efficienza   e   trasparenza   delle    pubbliche
amministrazioni; 
    Viste le norme di contrattazione collettiva nazionale vigenti nel
comparto Ministeri; 
    Visto il Contratto collettivo nazionale integrativo del Ministero
delle politiche agricole alimentari e forestali, sottoscritto in data
19 maggio 2009, ed in particolare l'Allegato A concernente i  profili
professionali del predetto Ministero; 
    Vista la legge 29 aprile 2005, n. 71, recante «Interventi urgenti
nel settore  agroalimentare»,  ed  in  particolare  l'art.  1,  comma
4-quater, che testualmente prevede: «A modifica  di  quanto  previsto
dall'art. 18 della legge 15 dicembre 1961, n. 1304 , il personale  di
qualifica  dirigenziale  e  i  dipendenti  inquadrati   nei   profili
professionali dell'area C e della posizione economica B3, in servizio
presso l'Ispettorato centrale repressione frodi,  sono  ufficiali  di
polizia giudiziaria nei limiti del  servizio  cui  sono  destinati  e
secondo  le  attribuzioni  ad  essi  conferite  dalle  leggi  e   dai
regolamenti; parimenti, i dipendenti inquadrati nei restanti  profili
professionali sono agenti di polizia giudiziaria»; 
    Vista la legge 28 marzo 1991, n. 120, concernente norme a  favore
dei privi della vista per l'ammissione ai concorsi, ed in particolare
l'art. 1, ai sensi del quale la condizione  di  privo  di  vista  non
implica di per se' mancanza del requisito dell'idoneita'  fisica  per
l'accesso agli impieghi pubblici, salvo che il bando di concorso  non
disponga in modo esplicito e motivato che  tale  condizione  comporta
inidoneita' fisica specifica alle mansioni proprie della qualifica  o
del profilo professionale per il quale il concorso e' bandito; 
    Considerato  che  la  condizione  di  privo  di  vista   non   e'
compatibile con l'adempimento  dei  compiti  istituzionali  cui  sono
tenuti gli assistenti  agrari,  con  riferimento  alle  funzioni  che
svolgono in qualita'  di  ufficiali  di  polizia  giudiziaria  e  che
pertanto sussiste una inidoneita' specifica  allo  svolgimento  delle
relative mansioni; 
    Vista la legge 12 marzo 1999, n. 68, recante norme per il diritto
al lavoro dei disabili, ed in particolare l'art. 3, comma 4, il quale
prevede che per i servizi di polizia, della protezione civile e della
difesa nazionale il collocamento dei disabili e'  previsto  nei  soli
servizi amministrativi; 
    Considerato  che  ai  sensi  della  predetta  disposizione   deve
ritenersi esclusa l'applicabilita' delle norme sul  collocamento  dei
disabili per il profilo  di  assistente  agrario,  in  considerazione
delle funzioni di polizia giudiziaria che lo  stesso  e'  chiamato  a
svolgere; 
    Vista la legge 10 aprile 1991, n. 125, recante  «Azioni  positive
per  la  realizzazione  della  parita'  uomo  donna  nel  lavoro»   e
successive modificazioni ed integrazioni; 
    Visto il decreto legislativo 9 luglio 2003, n.  215,  concernente
l'attuazione della direttiva 2000/43/CE per la parita' di trattamento
tra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica; 
    Visto il decreto legislativo 9 luglio 2003, n.  216,  concernente
l'attuazione della direttiva 2000/78/CE per la parita' di trattamento
tra  le  persone  senza  distinzione  di  religione,  di  convinzioni
personali, di handicap, di eta' e di orientamento sessuale; 
    Visto il decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198,  concernente
il codice delle pari opportunita' tra uomo e donna; 
    Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9  agosto  1994,
n. 487, recante le norme sull'accesso agli impieghi  nelle  pubbliche
amministrazioni e le modalita' di svolgimento dei  concorsi  unici  e
delle altre forme di assunzione nei  pubblici  impieghi,  cosi'  come
modificate dal decreto del Presidente  della  Repubblica  30  ottobre
1996, n. 693; 
    Vista  la  legge  20  settembre  1980,  n.  574,  recante   norme
sull'unificazione ed il riordinamento dei ruoli, normali, speciali  e
di  complemento  degli  ufficiali  dell'Esercito,  della   marina   e
dell'aeronautica; 
    Vista la legge 7  agosto  1990,  n.  241,  concernente  norme  in
materia di  procedimento  amministrativo  e  diritto  di  accesso  ai
documenti amministrativi, e successive modificazioni e integrazioni; 
    Visto il d.P.R. 12 aprile  2006,  n.  184,  «Regolamento  recante
disciplina in materia  di  accesso  ai  documenti  amministrativi»  e
successive modificazioni ed integrazioni; 
    Vista la legge del 15 maggio 1997, n. 127, recante misure urgenti
per lo snellimento dell'attivita' amministrativa e  dei  procedimenti
di decisione e di controllo e successive modifiche ed integrazioni; 
    Visto il decreto del Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri  7
febbraio 1994, n. 174, recante norme sull'accesso ai cittadini  degli
Stati membri  dell'Unione  europea  ai  posti  di  lavoro  presso  le
pubbliche amministrazioni; 
    Visto il decreto del  Presidente  della  Repubblica  28  dicembre
2000, n. 445, recante il testo unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia di documentazione amministrativa; 
    Visto il decreto legislativo  8  maggio  2001,  n.  215,  recante
disposizioni per disciplinare  la  trasformazione  progressiva  dello
strumento militare in professionale ed,  in  particolare,  l'art.  18
comma 6  e  l'art.  26,  come  integrato  dall'art.  11  del  decreto
legislativo 31 luglio 2003, n. 236; 
    Vista la legge 16 gennaio 2003,  n.  3,  contenente  disposizioni
ordinamentali in materia di pubblica amministrazione; 
    Visto il decreto legislativo 30  giugno  2003,  n.  196,  recante
«Codice in materia di protezione dei dati personali»; 
    Vista la legge 27 dicembre 2006, n.  296,  recante  «disposizioni
per la formazione del bilancio  annuale  e  pluriennale  dello  Stato
(legge finanziaria 2007)»; 
    Vista la legge 24 dicembre 2007, n.  244,  recante  «disposizioni
per la formazione del bilancio  annuale  e  pluriennale  dello  Stato
(legge finanziaria 2008)»; 
    Visto il decreto-legge 25 giugno 2008, n.  112,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133; 
    Visto il decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio  2009,
n. 129 «regolamento  recante  riorganizzazione  del  Ministero  delle
politiche agricole alimentari e forestali, a norma dell'art.  74  del
decreto-legge 25 giugno 2008, convertito,  con  modificazioni,  nella
legge 6 agosto 2008, n. 133», con allegata tabella di  determinazione
della dotazione organica del Ministero; 
    Visto il decreto del Presidente del  Consiglio  dei  Ministri  16
gennaio 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - Serie generale n.
45  del  23   febbraio   2007,   con   il   quale   il   Dipartimento
dell'Ispettorato  centrale  della  tutela  della  qualita'  e   della
repressione frodi dei prodotti  agroalimentari  del  Ministero  delle
politiche agricole alimentari e forestali  e'  stato  autorizzato  ad
avviare procedure selettive pubbliche, tra l'altro, per 30  posti  di
assistente agrario -seconda area - fascia retributiva F2; 
    Considerato che alla luce delle disposizioni di cui  all'art.  3,
comma 102, della  legge  24  dicembre  2007,  n.  244,  e  successive
modificazioni, per gli anni 2010 e 2011 sono possibili assunzioni  di
personale a tempo indeterminato  nel  limite  di  un  contingente  di
personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 20% di
quella relativa al  personale  cessato  nell'anno  precedente,  fermo
restando il limite del 20% delle unita' cessate nell'anno precedente; 
    Considerato  che  i  risparmi  di  spesa  per  personale  cessato
dell'anno 2009 consentono una capienza nei limiti di n. 4  unita'  di
personale di area seconda, fascia retributiva F2; 
    Assolti gli obblighi di comunicazione di cui all'art. 34-bis  del
sopracitato decreto legislativo n. 165/2001, concernente disposizioni
in   materia   di   mobilita'   del   personale    delle    pubbliche
amministrazioni; 
    Ritenuto,  pertanto,  opportuno  procedere  all'indizione  di  un
concorso pubblico, per esami, per il reclutamento  di  4  unita',  da
inquadrare,  in  prova,  nel  profilo  professionale  di   assistente
agrario,  -area  seconda  -  fascia   retributiva   F2,   nel   ruolo
dell'Ispettorato  centrale  della  tutela  della  qualita'  e   della
repressione frodi dei prodotti  agroalimentari  del  Ministero  delle
politiche agricole alimentari e forestali; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
 
                       Posti messi a concorso 
 
    E' indetto un concorso pubblico, per esami, a complessivi quattro
posti nel profilo professionale di assistente agrario -area seconda -
fascia retributiva F2,  nel  ruolo  dell'Ispettorato  centrale  della
tutela  della  qualita'  e  della  repressione  frodi  dei   prodotti
agroalimentari del Ministero delle politiche  agricole  alimentari  e
forestali, da destinare presso le seguenti sedi: 
      Ufficio di Torino: un posto; 
      Ufficio di Milano: un posto; 
      Ufficio di Conegliano/Susegana: due posti. 
    L'Amministrazione  si  riserva  la  facolta'  di  procedere  alla
variazione del numero dei posti banditi, in ragione  di  sopravvenute
esigenze organizzative e di servizio. 

        
      
                               Art. 2 
 
 
                          Riserve di posti 
 
    Sono previste le riserve di posti indicate dall'art. 40  comma  2
della legge 20 settembre 1980, n. 574 e  dall'art.  18  comma  6  del
decreto legislativo  8  maggio  2001,  n.  215,  come  modificato  ed
integrato dal decreto legislativo 31 luglio 2003, n. 236. 
    Le riserve di posti  non  possono  superare  complessivamente  la
meta' dei posti messi a concorso. 
    Se, in relazione a tale limite, sia necessaria una riduzione  dei
posti, essa si attua in misura proporzionale per  ciascuna  categoria
di aventi diritto a riserva. 
    Qualora tra i candidati dichiarati idonei  nella  graduatoria  di
merito ve ne siano alcuni che appartengono a piu' categorie che danno
diritto a differenti riserve di posti,  si  terra'  conto  prima  del
titolo che da' diritto ad una maggiore riserva  nell'ordine  indicato
dall'art.  5  del  d.P.R.  9  maggio  1994,  n.  487,  e   successive
modificazioni. 
    Coloro  che  intendano  avvalersi  delle  riserve  previste   nel
presente articolo ne devono fare espressa dichiarazione nella domanda
di  partecipazione  al  concorso,  pena  l'esclusione  dal   relativo
beneficio. 
    I posti riservati non coperti  per  mancanza  di  aventi  titolo,
verranno conferiti ai  concorrenti  che  abbiano  superato  le  prove
d'esame secondo l'ordine della graduatoria. 

        
      
                               Art. 3 
 
 
                       Requisiti di ammissione 
 
    Per l'ammissione  al  concorso  i  candidati  debbono  essere  in
possesso, alla data di scadenza  del  termine  per  la  presentazione
della domanda di partecipazione, dei seguenti requisiti: 
      1) eta' non inferiore agli anni 18; 
      2) titolo di studio: diploma di perito agrario o agrotecnico. 
    Per la valutazione dei titoli conseguiti nell'ambito  dell'Unione
europea si terra' conto di quanto previsto dall'art. 38  del  decreto
legislativo n. 165/2001; 
      3) cittadinanza italiana  (sono  equiparati  ai  cittadini  gli
italiani non appartenenti alla Repubblica) ovvero cittadinanza di uno
degli Stati membri dell'Unione europea; 
      4) godimento dei diritti politici; 
      5) idoneita' fisica all'impiego. L'amministrazione ha  facolta'
di sottoporre a visita medica di controllo i vincitori del concorso; 
      6) posizione regolare nei confronti degli obblighi militari. 
    Ai sensi dell'art. 3 del D.P.C.M.  7  febbraio  1994,  n.  174  e
dell'art. 2 del d.P.R. 9 maggio 1994, n. 487, i cittadini degli Stati
membri dell'Unione europea  devono  possedere,  inoltre,  i  seguenti
requisiti: 
      a) godere dei diritti civili e politici anche  negli  Stati  di
appartenenza o di provenienza; 
      b)  essere  in  possesso  della  cittadinanza  dello  Stato  di
appartenenza e di tutti gli altri requisiti previsti per i  cittadini
italiani; 
      c) avere adeguata conoscenza della lingua italiana. 
    Non possono essere ammessi al concorso coloro che: 
      siano esclusi dall'elettorato politico attivo; 
      siano stati destituiti o  dispensati  dall'impiego  presso  una
pubblica amministrazione, per persistente  insufficiente  rendimento;
coloro che siano stati dichiarati decaduti da un impiego  statale  ai
sensi  dell'art.  127,  primo  comma,  lettera  d)  del  Testo  unico
approvato con decreto del  Presidente  della  Repubblica  10  gennaio
1957, n. 3, per averlo conseguito mediante la produzione di documenti
falsi o viziati da invalidita' non sanabile; coloro che  siano  stati
interdetti  dai  pubblici  uffici  in  base  a  sentenza  passata  in
giudicato;  coloro  che  abbiano   riportato   la   pena   accessoria
dell'estinzione  del  rapporto  di  lavoro  o  di  impiego  ai  sensi
dell'art. 32-quinquies del codice penale; 
      coloro che siano stati licenziati, ai sensi  dell'art.  13  del
CCNL comparto «Ministeri» sottoscritto il 12  giugno  2003,  o  delle
corrispondenti disposizioni dei  contratti  collettivi  nazionali  di
lavoro relativi al personale di altri comparti. 
    L'ammissione alle prove concorsuali avviene con espressa  riserva
di successivo accertamento del possesso dei requisiti prescritti.  Il
suddetto accertamento sara' compiuto, di norma, dopo  lo  svolgimento
delle  prove  di  concorso  nei  confronti  dei  candidati  utilmente
classificati nelle  relative  graduatorie  finali.  L'Amministrazione
puo'  disporre,  in  ogni  momento,  l'esclusione  dal  concorso  con
motivato provvedimento per difetto dei requisiti prescritti. 

        
      
                               Art. 4 
 
 
          Presentazione delle domande - termini e modalita' 
 
    La domanda di ammissione al concorso, redatta tassativamente  sul
modulo (allegato A) riproducibile dalla presente Gazzetta  Ufficiale,
nonche'   disponibile    sul    sito    internet    del    Ministero,
 www.politicheagricole.gov.it , contenente  tutte  le  indicazioni  che
secondo le  norme  vigenti  il  candidato  e'  tenuto  a  fornire,  e
sottoscritta dal medesimo, deve essere inviata a  mezzo  raccomandata
postale con avviso di ricevimento, con esclusione di qualsiasi  altro
mezzo, al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali -
Dipartimento delle politiche competitive del  mondo  rurale  e  della
qualita' - Direzione generale dei servizi amministrativi - ex SEAM IV
- Via XX Settembre n. 20 - 00187 Roma, entro e  non  oltre  i  trenta
giorni successivi a quello  di  pubblicazione  del  presente  decreto
nella Gazzetta Ufficiale della  Repubblica  -  4ª  Serie  speciale  -
Concorsi ed esami. 
    La data di spedizione della domanda e' comprovata  dal  timbro  a
data   dell'ufficio   postale   accettante.    Non    e'    richiesta
l'autenticazione della firma apposta sulla domanda. 
    Non si terra' conto delle domande spedite dopo  la  scadenza  del
termine di cui al primo  comma  del  presente  articolo.  Qualora  il
termine per la presentazione delle domande cada  in  giorno  festivo,
sara' prorogato di diritto al giorno successivo non festivo. 
    Non si terra' conto, altresi', delle domande che  non  contengano
tutte le dichiarazioni richieste circa il possesso dei requisiti  per
l'ammissione al concorso e riportate nel modulo allegato al bando. 
    Non si terra'  conto,  infine,  delle  domande  non  firmate  dal
candidato. 
    L'amministrazione non assume alcuna responsabilita'  in  caso  di
dispersione di comunicazione dipendente da inesatta  indicazione  del
recapito  da  parte  del  candidato  o  da  mancata  oppure   tardiva
comunicazione del cambiamento di recapito indicato nella domanda, ne'
per  eventuali  disguidi  postali  o  telegrafici,  ne'  per  mancata
restituzione dell'avviso di ricevimento. 
    Nella domanda il  candidato  deve  dichiarare  sotto  la  propria
responsabilita', pena l'esclusione dal concorso: 
      1. cognome, nome e numero di codice fiscale (le donne coniugate
devono indicare il cognome da nubile); 
      2. il luogo e la data di nascita; 
      3. di essere in possesso della  cittadinanza  italiana  ovvero,
per i soggetti appartenenti agli Stati membri dell'Unione europea, di
essere in possesso della cittadinanza dello Stato di appartenenza; 
      4. il godimento dei diritti politici; 
      5. il Comune nelle cui liste elettorali e' iscritto,  ovvero  i
motivi della mancata iscrizione o  della  cancellazione  dalle  liste
medesime; 
      6. le eventuali condanne penali riportate (anche se  sia  stata
concessa amnistia,  condono,  indulto  o  perdono  giudiziale)  ed  i
procedimenti penali eventualmente pendenti; 
      7. il possesso del titolo  di  studio  richiesto  dal  presente
bando, con l'esatta indicazione dell'anno scolastico e  dell'Istituto
presso  il  quale  e'  stato  conseguito,  nonche'  gli  estremi  del
provvedimento di riconoscimento di equipollenza con uno dei titoli di
studio richiesti, qualora il titolo sia stato conseguito all'estero; 
      8. la posizione rivestita nei riguardi degli obblighi militari; 
      9.   gli   eventuali   servizi   prestati   presso    pubbliche
amministrazioni; 
      10. le cause di risoluzione di precedenti rapporti di  pubblico
impiego, con esplicita dichiarazione di non essere stato destituito o
dispensato dall'impiego  presso  una  pubblica  amministrazione,  per
persistente insufficiente rendimento; di non essere stato  dichiarato
decaduto da un impiego statale ai sensi dell'art. 127,  primo  comma,
lettera d) del Testo unico approvato con decreto del Presidente della
Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, per averlo conseguito  mediante  la
produzione di documenti falsi o viziati da invalidita' non  sanabile;
di  non  avere  riportato  la  pena  accessoria  dell'estinzione  del
rapporto di lavoro o di impiego ai sensi dell'art.  32-quinquies  del
codice penale; di non essere stato licenziato, ai sensi dell'art.  13
del CCNL comparto «Ministeri» sottoscritto il 12 giugno 2003, o delle
corrispondenti disposizioni dei  contratti  collettivi  nazionali  di
lavoro relativi al personale di altri comparti; 
      11. l'idoneita' fisica al servizio continuato ed incondizionato
all'impiego per il quale concorre; 
      12. la lingua straniera prescelta tra  inglese  e  francese.  I
candidati degli Stati membri dell'Unione europea  devono  dichiarare,
altresi', di avere adeguata conoscenza della lingua italiana. 
      13.  l'eventuale  possesso  di  titoli  di   riserva   previsti
dall'art. 2 del bando e dei titoli di preferenza a parita' di  merito
tra quelli indicati nell'allegato B al presente decreto. Tali titoli,
qualora non espressamente dichiarati nella domanda di ammissione, non
saranno  presi  in  considerazione  in  sede  di   formazione   della
graduatoria finale; 
      14. la  disponibilita'  a  permanere  nella  sede  di  servizio
assegnata dall'Amministrazione per un periodo minimo di  cinque  anni
dalla data di assunzione; 
      15. l'indirizzo, con l'esatta indicazione del numero di  codice
di avviamento postale, di numero  telefonico  ed  eventualmente,  ove
ritenuto opportuno dal candidato, del numero di fax e del recapito di
posta  elettronica  presso  cui  chiede  che   siano   trasmesse   le
comunicazioni relative alle prove concorsuali, con l'impegno  di  far
conoscere, tempestivamente, le eventuali successive variazioni. 
    Ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28  dicembre
2000, n. 445, le dichiarazioni rese  e  sottoscritte  nella  suddetta
domanda di ammissione hanno altresi'  valore  di  autocertificazione.
Nel caso di falsita' in atti e dichiarazioni mendaci si applicano  le
sanzioni penali  previste  dall'art.  76  del  suddetto  decreto  del
Presidente della Repubblica n. 445/2000. 

        
      
                               Art. 5 
 
 
                             Commissione 
 
    La  Commissione  esaminatrice,  da   nominarsi   con   successivo
provvedimento, sara' costituita  in  conformita'  delle  disposizioni
contenute nell'art. 9 del d.P.R. 9 maggio 1994, n. 487, e  successive
modificazioni, nonche' nell'art. 35, comma 3, lett. e), del d.lgs. 30
marzo 2001, n. 165. 

        
      
                               Art. 6 
 
 
                            Prove d'esame 
 
    Gli esami consisteranno in una prova scritta ed un colloquio. 
    La prova scritta consistera' nella soluzione di  un  questionario
articolato in  domande  a  risposta  multipla  attinenti  al  profilo
professionale per il  quale  si  concorre,  miranti  all'accertamento
della  specifica  professionalita',  che  verteranno  sulle  seguenti
materie: 
      prodotti  agroalimentari  (vino,  olii   e   grassi   vegetali,
formaggi,  latte  e  derivati,  carni,  conserve  vegetali,   pasta):
tecniche di produzione, caratteristiche  merceologiche  e  principali
sofisticazioni, adulterazioni e alterazioni; 
      sostanze  di  uso  agrario   (concimi,   sementi,   mangimi   e
fitofarmaci): caratteristiche merceologiche e principali frodi; 
      legislazione  sulla  produzione   e   commercializzazione   dei
prodotti agroalimentari e sostanze di uso agrario. 
    Saranno ammessi al colloquio i candidati classificatisi dal primo
al  trentesimo  posto  della  graduatoria  di  merito,  che  abbiano,
comunque, conseguito, nella prova scritta,  il  punteggio  minimo  di
ventuno  trentesimi.  Saranno,  altresi',  ammessi  al  colloquio   i
candidati che abbiano riportato un punteggio pari a quello conseguito
dal trentesimo classificato. 
    Il colloquio si svolgera', oltre che sulle materie oggetto  della
prova scritta, sulle sottoelencate materie: 
      elementi di  politica  agricola  comunitaria,  con  particolare
riferimento alle organizzazioni comuni di mercato; 
      elementi di diritto penale, limitatamente ai reati alimentari; 
      elementi   di   diritto   processuale   penale,   limitatamente
all'attivita' ed ai poteri degli organi di polizia giudiziaria; 
      le sanzioni  amministrative  ed  il  relativo  procedimento  di
irrogazione ai  sensi  della  legge  24  novembre  1981,  n.  689,  e
successive modificazioni; 
      ordinamento del lavoro alle  dipendenze  delle  amministrazioni
pubbliche; 
      organizzazione dell'Ispettorato  centrale  della  tutela  della
qualita' e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari. 
    Durante il colloquio, il candidato, inoltre, dovra' sostenere una
prova  pratica   di   informatica   su   apparecchiatura   telematica
relativamente alla conoscenza delle  principali  applicazioni  web  e
office automation, nonche'  una  prova  di  conoscenza  della  lingua
straniera prescelta. 
    Nella Gazzetta Ufficiale - 4ª serie speciale - del 26 marzo  2010
sara' data comunicazione dei giorni, dell'ora e  dell'ubicazione  dei
locali in  cui  si  effettuera'  la  prova  scritta.  Nella  medesima
Gazzetta saranno rese note le modalita' di  svolgimento  della  prova
medesima. 
    Tale pubblicazione avra' valore di notifica a tutti gli effetti. 
    La mancata presentazione dei candidati  nella  sede  d'esame  nel
giorno e nell'ora  indicati  nell'avviso  di  cui  sopra  comportera'
l'esclusione dal concorso degli stessi. 
    Per aver accesso all'aula degli  esami,  i  candidati  ammessi  a
sostenere la prova scritta dovranno  esibire  uno  dei  documenti  di
riconoscimento sottoelencati: 
      a) carta d'identita'; 
      b) passaporto; 
      c) patente automobilistica; 
      d) patente nautica 
      e) porto d'armi; 
      f) tessera di riconoscimento rilasciata  dalle  Amministrazioni
dello Stato a norma del d.P.R. 28 luglio 1967, n.  851  e  successive
modificazioni. 
    I documenti di cui sopra non dovranno essere scaduti per  decorso
del termine di validita'  previsto  per  ciascuno  di  essi.  Saranno
esclusi dalle prove i candidati non in grado di  esibire  alcuno  dei
suddetti documenti. 
    Durante la prova scritta i candidati non possono introdurre nella
sede degli esami, pena l'esclusione dalle prove concorsuali, telefoni
cellulari,  palmari,  calcolatrici,  carta   da   scrivere,   appunti
manoscritti, libri o pubblicazioni  di  qualunque  specie,  codici  e
testi di legge. 
    Ai candidati ammessi al colloquio sara' data  comunicazione,  con
almeno venti giorni di anticipo, della data e del luogo e dell'ora in
cui dovranno presentarsi per sostenerlo,  e,  contestualmente,  sara'
data comunicazione del voto riportato nella prova scritta. 
    Il  colloquio  si  intendera'  superato  se  il  candidato  avra'
ottenuto una votazione di almeno ventuno trentesimi. 
    Al termine di  ogni  seduta  relativa  alla  prova  orale,  sara'
affisso all'Albo dell'Amministrazione l'elenco  dei  concorrenti  che
hanno sostenuto gli esami, con l'indicazione del voto riportato. 
    Il punteggio finale e' determinato dalla somma del voto riportato
nella prova scritta e del voto conseguito nel colloquio. 

        
      
                               Art. 7 
 
 
          Presentazione dei titoli di preferenza e riserva 
 
    I candidati che abbiano superato la prova orale e  intendano  far
valere i titoli di riserva di cui all'art. 2 del presente  bando  e/o
di preferenza a parita' di  valutazione  di  cui  all'allegato  B  al
presente bando, devono presentare o spedire, a mezzo raccomandata con
avviso  di  ricevimento,  al  Ministero  delle   politiche   agricole
alimentari e forestali - Dipartimento delle politiche competitive del
mondo rurale e della qualita' -  Direzione  generale  per  i  servizi
amministrativi - ex SEAM IV - Via XX Settembre n. 20 - 00187, Roma  -
entro il termine perentorio di quindici giorni decorrenti dal  giorno
successivo a quello in cui hanno sostenuto il colloquio, i  documenti
che attestino il possesso di tali  titoli,  purche'  gia'  dichiarati
nella domanda di partecipazione. 
    E' consentita la dichiarazione sostitutiva della  certificazione,
resa nelle forme prescritte. 
    Entro il medesimo termine, i candidati che abbiano dichiarato  di
essere in possesso dei predetti titoli, debbono produrre il  relativo
titolo o apposita dichiarazione, da cui risulti che le condizioni e i
presupposti previsti dalle disposizioni di legge  per  l'attribuzione
del beneficio sussistevano anche alla data di  scadenza  del  termine
utile per la presentazione delle domande di ammissione al concorso. 
    Tale documentazione non e'  richiesta  nel  caso  in  cui  questa
amministrazione  ne  sia  gia'  in  possesso  o  ne  possa   disporre
richiedendola  ad  altre  pubbliche  amministrazioni,  purche'  nella
domanda di ammissione l'interessato  abbia  indicato  con  esattezza,
sotto la propria responsabilita', anche l'ufficio o l'amministrazione
presso cui questa e' depositata. 
    In questo caso, per  accelerare  il  procedimento,  l'interessato
puo' trasmettere,  entro  il  predetto  termine  di  quindici  giorni
dall'effettuazione del colloquio, una  copia  fotostatica,  ancorche'
non autenticata, dei certificati di cui sia gia' in possesso. 
    La presentazione di  documenti  diversi  da  quelli  stabiliti  o
l'irregolare compilazione degli stessi, comporta, senza necessita' di
particolare avviso, la decadenza dai relativi benefici. 
    Non saranno presi in  considerazione  i  documenti  che  verranno
consegnati o perverranno al Ministero stesso oltre il  detto  termine
di quindici giorni. 

        
      
                               Art. 8 
 
 
                             Graduatoria 
 
    Sotto condizione  di  accertamento  del  possesso  dei  requisiti
prescritti  per  l'ammissione,  sono  dichiarati  vincitori,  fino  a
concorrenza  dei  posti  messi  a  concorso,  i  candidati  utilmente
collocati nella graduatoria finale di merito,  formulata  sulla  base
dei punteggi riportati nelle prove d'esame e tenuto conto dei  titoli
che danno luogo a riserva e/o a preferenza. 
    La graduatoria di merito e quella dei  vincitori  sono  approvate
con decreto del  Direttore  generale  della  Direzione  generale  dei
servizi amministrativi, che sara' pubblicato nel bollettino ufficiale
del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. 
    Di tale pubblicazione sara' data notizia mediante avviso inserito
nella Gazzetta Ufficiale - 4ª serie speciale. 
    Dalla data di pubblicazione di detto avviso decorrera' il termine
per le eventuali impugnative. 
    Non si dara' luogo a dichiarazioni di idoneita' al concorso. 

        
      
                               Art. 9 
 
 
                 Presentazione dei documenti di rito 
 
    Il   superamento   del   concorso   non   costituisce    garanzia
dell'assunzione.  La  costituzione  del   rapporto   di   lavoro   e'
subordinata  all'autorizzazione   all'assunzione   da   parte   della
Presidenza  del  Consiglio  dei  Ministri,  ai  sensi  delle  vigenti
disposizioni in materia di assunzione  di  personale  nella  Pubblica
amministrazione. 
    I candidati dichiarati vincitori del concorso, per i quali verra'
disposta  l'assunzione  in  servizio,   prima   di   procedere   alla
stipulazione  del   contratto   individuale   di   lavoro   ai   fini
dell'assunzione  stessa,  saranno  invitati  a  presentare  o  a  far
pervenire a mezzo raccomandata con avviso di  ricevimento,  entro  il
termine di giorni trenta a decorrere dalla data  di  ricezione  della
comunicazione da parte dell'amministrazione: 
      1.  certificato  medico,  rilasciato  dall'  Azienda  sanitaria
locale competente per territorio o da un medico militare in  servizio
permanente  effettivo,  dal  quale  risulti  che  il   candidato   e'
fisicamente idoneo all''impiego al quale il  concorso  si  riferisce;
qualora il  candidato  sia  affetto  da  una  qualsiasi  imperfezione
fisica, il certificato medico deve  farne  menzione  ed  indicare  se
l'imperfezione stessa menomi l'attitudine al servizio; 
      2. dichiarazione resa ai sensi degli artt. 46 e 47  del  d.P.R.
28 dicembre 2000, n. 445, da cui risulti: 
        a) il luogo e la data di nascita; 
        b) la cittadinanza posseduta anche alla data di scadenza  del
termine ultimo per produrre la domanda di ammissione al concorso; 
        c) il godimento dei diritti  politici,  anche  alla  data  di
scadenza del termine ultimo per produrre la domanda di ammissione  al
concorso; 
        d)  la  posizione  relativa  all'adempimento  degli  obblighi
militari; 
        e) le eventuali condanne penali riportate (anche se sia stata
concessa amnistia, indulto o perdono giudiziale)  ed  i  procedimenti
penali eventualmente pendenti a loro carico; 
        f) il titolo di studio richiesto per l'accesso al concorso; 
        g) che il candidato non ricopre  altri  impieghi  pubblici  o
privati ovvero non versi in una delle situazioni di  incompatibilita'
richiamate dall'art. 53 del decreto legislativo n. 165/2001.  Qualora
il candidato sia alle dipendenze di altro ente,  dovra'  essere  resa
una  dichiarazione  di  opzione   per   il   nuovo   impiego.   Detta
dichiarazione deve, altresi', contenere le indicazioni concernenti le
cause di risoluzione di eventuali  precedenti  rapporti  di  pubblico
impiego e deve essere rilasciata anche se negativa; 
        h) codice fiscale. 
    I candidati che siano dipendenti statali  di  ruolo  sono  tenuti
altresi' a presentare, nel termine di cui al  comma  1  del  presente
articolo, copia integrale dello stato matricolare. 
    L'amministrazione, comunque, ha facolta' di sottoporre  a  visita
medica di controllo i candidati vincitori del concorso. 
    L'amministrazione  procedera'  ad  effettuare  idonei  controlli,
anche a campione, sulla veridicita' delle dichiarazioni sostitutive. 
    Fermo  restando  quanto  previsto  dall'art.  76  del  d.P.R.  28
dicembre 2000, n. 445, qualora dai predetti controlli emerga  la  non
veridicita' del contenuto delle dichiarazioni, i dichiaranti decadono
dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla
base di dichiarazione non veritiera. 
    Scaduto inutilmente il termine di  cui  sopra,  l'amministrazione
comunica di non dar luogo alla stipula del contratto. 

        
      
                               Art. 10 
 
 
                      Assunzione dei vincitori 
 
    I candidati dichiarati vincitori, a  seguito  dell'autorizzazione
di cui al precedente art. 9  e  dell'accertamento  del  possesso  dei
requisiti di cui al medesimo art. 9, saranno invitati a  stipulare  i
contratti individuali di lavoro a norma dei vigenti CC.NN.LL. 
    Saranno  quindi  assunti  in  prova  nel  profilo  di  assistente
agrario, area seconda - fascia retributiva F2. 
    I vincitori dovranno permanere nella sede di  servizio  assegnata
per un periodo minimo di cinque anni dalla data di  assunzione,  come
previsto dall'art. 35 - comma 5-bis - del d.lgs. n. 165/2001. 
    La mancata presentazione, senza giustificato motivo,  nel  giorno
indicato per la stipula del contratto individuale di  lavoro  implica
la decadenza dal diritto all'assunzione in servizio. 

        
      
                               Art. 11 
 
 
                     Trattamento dati personali 
 
    Ai sensi dell'art. 13, comma 1, del decreto legislativo 30 giugno
2003, n. 196, i dati personali forniti dai candidati saranno raccolti
presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali -
Dipartimento delle politiche competitive del  mondo  rurale  e  della
qualita' - Direzione generale dei servizi amministrativi - ex SEAM IV
- per le finalita' di gestione del concorso e saranno trattati, anche
successivamente all'eventuale instaurazione del rapporto  di  lavoro,
per le finalita' inerenti alla gestione del rapporto medesimo. 
    Il conferimento di  tali  dati  e'  obbligatorio  ai  fini  della
valutazione  dei  requisiti  richiesti  per  la   partecipazione   al
concorso, pena l'esclusione dallo stesso. 
    Le medesime informazioni potranno  essere  utilizzate  unicamente
per  lo  svolgimento  del  concorso,  relativamente  alla   posizione
giuridica del candidato. 
    Ogni candidato gode dei diritti di  cui  all'art.  7  del  citato
decreto legislativo n. 196/2003. 
    Tali diritti potranno  essere  fatti  valere  nei  confronti  del
Ministero  delle  politiche  agricole  alimentari   e   forestali   -
Dipartimento delle politiche competitive del  mondo  rurale  e  della
qualita' - Direzione generale dei servizi amministrativi. 
    Il  responsabile  del  trattamento  dei  dati  personali  e'   il
direttore dell'Ufficio  ex  SEAM  IV  della  Direzione  generale  dei
servizi amministrativi. 

        
      
                               Art. 12 
 
 
                        Norme di salvaguardia 
 
    Per quanto non previsto dal presente  bando  valgono,  sempreche'
applicabili, le disposizioni sullo svolgimento dei concorsi contenute
nel decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n.  487  e
successive  modificazioni,  nonche'  le  disposizioni  contenute  nel
contratto  collettivo  nazionale  di   lavoro   del   personale   non
dirigenziale del comparto Ministeri  e  nel  decreto  legislativo  30
marzo 2001, n. 165. 
    Il presente decreto sara'  pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale
della Repubblica italiana - 4ª serie speciale «Concorsi ed esami». 
    Avverso il presente bando di  concorso  e'  proponibile,  in  via
amministrativa, entro centoventi giorni dalla data di  pubblicazione,
ricorso  straordinario  al  Capo  dello   Stato   ovvero,   in   sede
giurisdizionale, impugnazione al Tribunale amministrativo  del  Lazio
entro sessanta giorni dalla stessa data. 
      Roma, 15 dicembre 2009 
 
                                       Il direttore generale: Vaccari