Concorso per 4 periti agrari (lazio) MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI
I testi riportati sono gratuiti e non hanno carattere di ufficialità: ai sensi di legge l'unico testo definitivo, che prevale in caso di discordanza, è quello pubblicato a mezzo stampa.
Concorso
Attenzione, il bando selezionato non è attivo, poichè è scaduto il termine per la presentazione della domanda
Tipologia | Concorso |
Tipologia Contratto | Assunzione |
Posti | 4 |
Fonte: | Gazzetta Ufficiale Repubblica Italiana N. 98 del 22-12-2009 |
Sintesi: | MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI CONCORSO (scad. 21 gennaio 2010) Concorso pubblico, per esami, a quattro posti di assistente agrario - Area seconda - fascia retributiva F2 - nel ruolo dell'Ispetto ... |
Ente: | MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI |
Regione: | LAZIO |
Provincia: | ROMA |
Comune: | ROMA |
Data di inserimento: | 22-12-2009 |
Data Scadenza bando | 21-01-2010 |
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CONCORSO (scad. 21 gennaio 2010) Concorso pubblico, per esami, a quattro posti di assistente agrario -
Area seconda - fascia retributiva F2 - nel ruolo dell'Ispettorato
centrale della tutela della qualita' e della repressione frodi dei
prodotti agroalimentari del Ministero delle politiche agricole
alimentari e forestali.
IL DIRETTORE GENERALE dei servizi amministrativi Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni, recante norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche ed in particolare l'art. 35, relativo al reclutamento di personale; Visto il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 recante norme in materia di ottimizzazione della produttivita' del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni; Viste le norme di contrattazione collettiva nazionale vigenti nel comparto Ministeri; Visto il Contratto collettivo nazionale integrativo del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, sottoscritto in data 19 maggio 2009, ed in particolare l'Allegato A concernente i profili professionali del predetto Ministero; Vista la legge 29 aprile 2005, n. 71, recante «Interventi urgenti nel settore agroalimentare», ed in particolare l'art. 1, comma 4-quater, che testualmente prevede: «A modifica di quanto previsto dall'art. 18 della legge 15 dicembre 1961, n. 1304 , il personale di qualifica dirigenziale e i dipendenti inquadrati nei profili professionali dell'area C e della posizione economica B3, in servizio presso l'Ispettorato centrale repressione frodi, sono ufficiali di polizia giudiziaria nei limiti del servizio cui sono destinati e secondo le attribuzioni ad essi conferite dalle leggi e dai regolamenti; parimenti, i dipendenti inquadrati nei restanti profili professionali sono agenti di polizia giudiziaria»; Vista la legge 28 marzo 1991, n. 120, concernente norme a favore dei privi della vista per l'ammissione ai concorsi, ed in particolare l'art. 1, ai sensi del quale la condizione di privo di vista non implica di per se' mancanza del requisito dell'idoneita' fisica per l'accesso agli impieghi pubblici, salvo che il bando di concorso non disponga in modo esplicito e motivato che tale condizione comporta inidoneita' fisica specifica alle mansioni proprie della qualifica o del profilo professionale per il quale il concorso e' bandito; Considerato che la condizione di privo di vista non e' compatibile con l'adempimento dei compiti istituzionali cui sono tenuti gli assistenti agrari, con riferimento alle funzioni che svolgono in qualita' di ufficiali di polizia giudiziaria e che pertanto sussiste una inidoneita' specifica allo svolgimento delle relative mansioni; Vista la legge 12 marzo 1999, n. 68, recante norme per il diritto al lavoro dei disabili, ed in particolare l'art. 3, comma 4, il quale prevede che per i servizi di polizia, della protezione civile e della difesa nazionale il collocamento dei disabili e' previsto nei soli servizi amministrativi; Considerato che ai sensi della predetta disposizione deve ritenersi esclusa l'applicabilita' delle norme sul collocamento dei disabili per il profilo di assistente agrario, in considerazione delle funzioni di polizia giudiziaria che lo stesso e' chiamato a svolgere; Vista la legge 10 aprile 1991, n. 125, recante «Azioni positive per la realizzazione della parita' uomo donna nel lavoro» e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 215, concernente l'attuazione della direttiva 2000/43/CE per la parita' di trattamento tra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica; Visto il decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 216, concernente l'attuazione della direttiva 2000/78/CE per la parita' di trattamento tra le persone senza distinzione di religione, di convinzioni personali, di handicap, di eta' e di orientamento sessuale; Visto il decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, concernente il codice delle pari opportunita' tra uomo e donna; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 agosto 1994, n. 487, recante le norme sull'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalita' di svolgimento dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi, cosi' come modificate dal decreto del Presidente della Repubblica 30 ottobre 1996, n. 693; Vista la legge 20 settembre 1980, n. 574, recante norme sull'unificazione ed il riordinamento dei ruoli, normali, speciali e di complemento degli ufficiali dell'Esercito, della marina e dell'aeronautica; Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, concernente norme in materia di procedimento amministrativo e diritto di accesso ai documenti amministrativi, e successive modificazioni e integrazioni; Visto il d.P.R. 12 aprile 2006, n. 184, «Regolamento recante disciplina in materia di accesso ai documenti amministrativi» e successive modificazioni ed integrazioni; Vista la legge del 15 maggio 1997, n. 127, recante misure urgenti per lo snellimento dell'attivita' amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo e successive modifiche ed integrazioni; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 febbraio 1994, n. 174, recante norme sull'accesso ai cittadini degli Stati membri dell'Unione europea ai posti di lavoro presso le pubbliche amministrazioni; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, recante il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa; Visto il decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, recante disposizioni per disciplinare la trasformazione progressiva dello strumento militare in professionale ed, in particolare, l'art. 18 comma 6 e l'art. 26, come integrato dall'art. 11 del decreto legislativo 31 luglio 2003, n. 236; Vista la legge 16 gennaio 2003, n. 3, contenente disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione; Visto il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, recante «Codice in materia di protezione dei dati personali»; Vista la legge 27 dicembre 2006, n. 296, recante «disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007)»; Vista la legge 24 dicembre 2007, n. 244, recante «disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2008)»; Visto il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 2009, n. 129 «regolamento recante riorganizzazione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, a norma dell'art. 74 del decreto-legge 25 giugno 2008, convertito, con modificazioni, nella legge 6 agosto 2008, n. 133», con allegata tabella di determinazione della dotazione organica del Ministero; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 gennaio 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - Serie generale n. 45 del 23 febbraio 2007, con il quale il Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualita' e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e' stato autorizzato ad avviare procedure selettive pubbliche, tra l'altro, per 30 posti di assistente agrario -seconda area - fascia retributiva F2; Considerato che alla luce delle disposizioni di cui all'art. 3, comma 102, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e successive modificazioni, per gli anni 2010 e 2011 sono possibili assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 20% di quella relativa al personale cessato nell'anno precedente, fermo restando il limite del 20% delle unita' cessate nell'anno precedente; Considerato che i risparmi di spesa per personale cessato dell'anno 2009 consentono una capienza nei limiti di n. 4 unita' di personale di area seconda, fascia retributiva F2; Assolti gli obblighi di comunicazione di cui all'art. 34-bis del sopracitato decreto legislativo n. 165/2001, concernente disposizioni in materia di mobilita' del personale delle pubbliche amministrazioni; Ritenuto, pertanto, opportuno procedere all'indizione di un concorso pubblico, per esami, per il reclutamento di 4 unita', da inquadrare, in prova, nel profilo professionale di assistente agrario, -area seconda - fascia retributiva F2, nel ruolo dell'Ispettorato centrale della tutela della qualita' e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali; Decreta: Art. 1 Posti messi a concorso E' indetto un concorso pubblico, per esami, a complessivi quattro posti nel profilo professionale di assistente agrario -area seconda - fascia retributiva F2, nel ruolo dell'Ispettorato centrale della tutela della qualita' e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, da destinare presso le seguenti sedi: Ufficio di Torino: un posto; Ufficio di Milano: un posto; Ufficio di Conegliano/Susegana: due posti. L'Amministrazione si riserva la facolta' di procedere alla variazione del numero dei posti banditi, in ragione di sopravvenute esigenze organizzative e di servizio.
Art. 2 Riserve di posti Sono previste le riserve di posti indicate dall'art. 40 comma 2 della legge 20 settembre 1980, n. 574 e dall'art. 18 comma 6 del decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, come modificato ed integrato dal decreto legislativo 31 luglio 2003, n. 236. Le riserve di posti non possono superare complessivamente la meta' dei posti messi a concorso. Se, in relazione a tale limite, sia necessaria una riduzione dei posti, essa si attua in misura proporzionale per ciascuna categoria di aventi diritto a riserva. Qualora tra i candidati dichiarati idonei nella graduatoria di merito ve ne siano alcuni che appartengono a piu' categorie che danno diritto a differenti riserve di posti, si terra' conto prima del titolo che da' diritto ad una maggiore riserva nell'ordine indicato dall'art. 5 del d.P.R. 9 maggio 1994, n. 487, e successive modificazioni. Coloro che intendano avvalersi delle riserve previste nel presente articolo ne devono fare espressa dichiarazione nella domanda di partecipazione al concorso, pena l'esclusione dal relativo beneficio. I posti riservati non coperti per mancanza di aventi titolo, verranno conferiti ai concorrenti che abbiano superato le prove d'esame secondo l'ordine della graduatoria.
Art. 3 Requisiti di ammissione Per l'ammissione al concorso i candidati debbono essere in possesso, alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda di partecipazione, dei seguenti requisiti: 1) eta' non inferiore agli anni 18; 2) titolo di studio: diploma di perito agrario o agrotecnico. Per la valutazione dei titoli conseguiti nell'ambito dell'Unione europea si terra' conto di quanto previsto dall'art. 38 del decreto legislativo n. 165/2001; 3) cittadinanza italiana (sono equiparati ai cittadini gli italiani non appartenenti alla Repubblica) ovvero cittadinanza di uno degli Stati membri dell'Unione europea; 4) godimento dei diritti politici; 5) idoneita' fisica all'impiego. L'amministrazione ha facolta' di sottoporre a visita medica di controllo i vincitori del concorso; 6) posizione regolare nei confronti degli obblighi militari. Ai sensi dell'art. 3 del D.P.C.M. 7 febbraio 1994, n. 174 e dell'art. 2 del d.P.R. 9 maggio 1994, n. 487, i cittadini degli Stati membri dell'Unione europea devono possedere, inoltre, i seguenti requisiti: a) godere dei diritti civili e politici anche negli Stati di appartenenza o di provenienza; b) essere in possesso della cittadinanza dello Stato di appartenenza e di tutti gli altri requisiti previsti per i cittadini italiani; c) avere adeguata conoscenza della lingua italiana. Non possono essere ammessi al concorso coloro che: siano esclusi dall'elettorato politico attivo; siano stati destituiti o dispensati dall'impiego presso una pubblica amministrazione, per persistente insufficiente rendimento; coloro che siano stati dichiarati decaduti da un impiego statale ai sensi dell'art. 127, primo comma, lettera d) del Testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, per averlo conseguito mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidita' non sanabile; coloro che siano stati interdetti dai pubblici uffici in base a sentenza passata in giudicato; coloro che abbiano riportato la pena accessoria dell'estinzione del rapporto di lavoro o di impiego ai sensi dell'art. 32-quinquies del codice penale; coloro che siano stati licenziati, ai sensi dell'art. 13 del CCNL comparto «Ministeri» sottoscritto il 12 giugno 2003, o delle corrispondenti disposizioni dei contratti collettivi nazionali di lavoro relativi al personale di altri comparti. L'ammissione alle prove concorsuali avviene con espressa riserva di successivo accertamento del possesso dei requisiti prescritti. Il suddetto accertamento sara' compiuto, di norma, dopo lo svolgimento delle prove di concorso nei confronti dei candidati utilmente classificati nelle relative graduatorie finali. L'Amministrazione puo' disporre, in ogni momento, l'esclusione dal concorso con motivato provvedimento per difetto dei requisiti prescritti.
Art. 4 Presentazione delle domande - termini e modalita' La domanda di ammissione al concorso, redatta tassativamente sul modulo (allegato A) riproducibile dalla presente Gazzetta Ufficiale, nonche' disponibile sul sito internet del Ministero, www.politicheagricole.gov.it , contenente tutte le indicazioni che secondo le norme vigenti il candidato e' tenuto a fornire, e sottoscritta dal medesimo, deve essere inviata a mezzo raccomandata postale con avviso di ricevimento, con esclusione di qualsiasi altro mezzo, al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali - Dipartimento delle politiche competitive del mondo rurale e della qualita' - Direzione generale dei servizi amministrativi - ex SEAM IV - Via XX Settembre n. 20 - 00187 Roma, entro e non oltre i trenta giorni successivi a quello di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica - 4ª Serie speciale - Concorsi ed esami. La data di spedizione della domanda e' comprovata dal timbro a data dell'ufficio postale accettante. Non e' richiesta l'autenticazione della firma apposta sulla domanda. Non si terra' conto delle domande spedite dopo la scadenza del termine di cui al primo comma del presente articolo. Qualora il termine per la presentazione delle domande cada in giorno festivo, sara' prorogato di diritto al giorno successivo non festivo. Non si terra' conto, altresi', delle domande che non contengano tutte le dichiarazioni richieste circa il possesso dei requisiti per l'ammissione al concorso e riportate nel modulo allegato al bando. Non si terra' conto, infine, delle domande non firmate dal candidato. L'amministrazione non assume alcuna responsabilita' in caso di dispersione di comunicazione dipendente da inesatta indicazione del recapito da parte del candidato o da mancata oppure tardiva comunicazione del cambiamento di recapito indicato nella domanda, ne' per eventuali disguidi postali o telegrafici, ne' per mancata restituzione dell'avviso di ricevimento. Nella domanda il candidato deve dichiarare sotto la propria responsabilita', pena l'esclusione dal concorso: 1. cognome, nome e numero di codice fiscale (le donne coniugate devono indicare il cognome da nubile); 2. il luogo e la data di nascita; 3. di essere in possesso della cittadinanza italiana ovvero, per i soggetti appartenenti agli Stati membri dell'Unione europea, di essere in possesso della cittadinanza dello Stato di appartenenza; 4. il godimento dei diritti politici; 5. il Comune nelle cui liste elettorali e' iscritto, ovvero i motivi della mancata iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime; 6. le eventuali condanne penali riportate (anche se sia stata concessa amnistia, condono, indulto o perdono giudiziale) ed i procedimenti penali eventualmente pendenti; 7. il possesso del titolo di studio richiesto dal presente bando, con l'esatta indicazione dell'anno scolastico e dell'Istituto presso il quale e' stato conseguito, nonche' gli estremi del provvedimento di riconoscimento di equipollenza con uno dei titoli di studio richiesti, qualora il titolo sia stato conseguito all'estero; 8. la posizione rivestita nei riguardi degli obblighi militari; 9. gli eventuali servizi prestati presso pubbliche amministrazioni; 10. le cause di risoluzione di precedenti rapporti di pubblico impiego, con esplicita dichiarazione di non essere stato destituito o dispensato dall'impiego presso una pubblica amministrazione, per persistente insufficiente rendimento; di non essere stato dichiarato decaduto da un impiego statale ai sensi dell'art. 127, primo comma, lettera d) del Testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, per averlo conseguito mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidita' non sanabile; di non avere riportato la pena accessoria dell'estinzione del rapporto di lavoro o di impiego ai sensi dell'art. 32-quinquies del codice penale; di non essere stato licenziato, ai sensi dell'art. 13 del CCNL comparto «Ministeri» sottoscritto il 12 giugno 2003, o delle corrispondenti disposizioni dei contratti collettivi nazionali di lavoro relativi al personale di altri comparti; 11. l'idoneita' fisica al servizio continuato ed incondizionato all'impiego per il quale concorre; 12. la lingua straniera prescelta tra inglese e francese. I candidati degli Stati membri dell'Unione europea devono dichiarare, altresi', di avere adeguata conoscenza della lingua italiana. 13. l'eventuale possesso di titoli di riserva previsti dall'art. 2 del bando e dei titoli di preferenza a parita' di merito tra quelli indicati nell'allegato B al presente decreto. Tali titoli, qualora non espressamente dichiarati nella domanda di ammissione, non saranno presi in considerazione in sede di formazione della graduatoria finale; 14. la disponibilita' a permanere nella sede di servizio assegnata dall'Amministrazione per un periodo minimo di cinque anni dalla data di assunzione; 15. l'indirizzo, con l'esatta indicazione del numero di codice di avviamento postale, di numero telefonico ed eventualmente, ove ritenuto opportuno dal candidato, del numero di fax e del recapito di posta elettronica presso cui chiede che siano trasmesse le comunicazioni relative alle prove concorsuali, con l'impegno di far conoscere, tempestivamente, le eventuali successive variazioni. Ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, le dichiarazioni rese e sottoscritte nella suddetta domanda di ammissione hanno altresi' valore di autocertificazione. Nel caso di falsita' in atti e dichiarazioni mendaci si applicano le sanzioni penali previste dall'art. 76 del suddetto decreto del Presidente della Repubblica n. 445/2000.
Art. 5 Commissione La Commissione esaminatrice, da nominarsi con successivo provvedimento, sara' costituita in conformita' delle disposizioni contenute nell'art. 9 del d.P.R. 9 maggio 1994, n. 487, e successive modificazioni, nonche' nell'art. 35, comma 3, lett. e), del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165.
Art. 6 Prove d'esame Gli esami consisteranno in una prova scritta ed un colloquio. La prova scritta consistera' nella soluzione di un questionario articolato in domande a risposta multipla attinenti al profilo professionale per il quale si concorre, miranti all'accertamento della specifica professionalita', che verteranno sulle seguenti materie: prodotti agroalimentari (vino, olii e grassi vegetali, formaggi, latte e derivati, carni, conserve vegetali, pasta): tecniche di produzione, caratteristiche merceologiche e principali sofisticazioni, adulterazioni e alterazioni; sostanze di uso agrario (concimi, sementi, mangimi e fitofarmaci): caratteristiche merceologiche e principali frodi; legislazione sulla produzione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari e sostanze di uso agrario. Saranno ammessi al colloquio i candidati classificatisi dal primo al trentesimo posto della graduatoria di merito, che abbiano, comunque, conseguito, nella prova scritta, il punteggio minimo di ventuno trentesimi. Saranno, altresi', ammessi al colloquio i candidati che abbiano riportato un punteggio pari a quello conseguito dal trentesimo classificato. Il colloquio si svolgera', oltre che sulle materie oggetto della prova scritta, sulle sottoelencate materie: elementi di politica agricola comunitaria, con particolare riferimento alle organizzazioni comuni di mercato; elementi di diritto penale, limitatamente ai reati alimentari; elementi di diritto processuale penale, limitatamente all'attivita' ed ai poteri degli organi di polizia giudiziaria; le sanzioni amministrative ed il relativo procedimento di irrogazione ai sensi della legge 24 novembre 1981, n. 689, e successive modificazioni; ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche; organizzazione dell'Ispettorato centrale della tutela della qualita' e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari. Durante il colloquio, il candidato, inoltre, dovra' sostenere una prova pratica di informatica su apparecchiatura telematica relativamente alla conoscenza delle principali applicazioni web e office automation, nonche' una prova di conoscenza della lingua straniera prescelta. Nella Gazzetta Ufficiale - 4ª serie speciale - del 26 marzo 2010 sara' data comunicazione dei giorni, dell'ora e dell'ubicazione dei locali in cui si effettuera' la prova scritta. Nella medesima Gazzetta saranno rese note le modalita' di svolgimento della prova medesima. Tale pubblicazione avra' valore di notifica a tutti gli effetti. La mancata presentazione dei candidati nella sede d'esame nel giorno e nell'ora indicati nell'avviso di cui sopra comportera' l'esclusione dal concorso degli stessi. Per aver accesso all'aula degli esami, i candidati ammessi a sostenere la prova scritta dovranno esibire uno dei documenti di riconoscimento sottoelencati: a) carta d'identita'; b) passaporto; c) patente automobilistica; d) patente nautica e) porto d'armi; f) tessera di riconoscimento rilasciata dalle Amministrazioni dello Stato a norma del d.P.R. 28 luglio 1967, n. 851 e successive modificazioni. I documenti di cui sopra non dovranno essere scaduti per decorso del termine di validita' previsto per ciascuno di essi. Saranno esclusi dalle prove i candidati non in grado di esibire alcuno dei suddetti documenti. Durante la prova scritta i candidati non possono introdurre nella sede degli esami, pena l'esclusione dalle prove concorsuali, telefoni cellulari, palmari, calcolatrici, carta da scrivere, appunti manoscritti, libri o pubblicazioni di qualunque specie, codici e testi di legge. Ai candidati ammessi al colloquio sara' data comunicazione, con almeno venti giorni di anticipo, della data e del luogo e dell'ora in cui dovranno presentarsi per sostenerlo, e, contestualmente, sara' data comunicazione del voto riportato nella prova scritta. Il colloquio si intendera' superato se il candidato avra' ottenuto una votazione di almeno ventuno trentesimi. Al termine di ogni seduta relativa alla prova orale, sara' affisso all'Albo dell'Amministrazione l'elenco dei concorrenti che hanno sostenuto gli esami, con l'indicazione del voto riportato. Il punteggio finale e' determinato dalla somma del voto riportato nella prova scritta e del voto conseguito nel colloquio.
Art. 7 Presentazione dei titoli di preferenza e riserva I candidati che abbiano superato la prova orale e intendano far valere i titoli di riserva di cui all'art. 2 del presente bando e/o di preferenza a parita' di valutazione di cui all'allegato B al presente bando, devono presentare o spedire, a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali - Dipartimento delle politiche competitive del mondo rurale e della qualita' - Direzione generale per i servizi amministrativi - ex SEAM IV - Via XX Settembre n. 20 - 00187, Roma - entro il termine perentorio di quindici giorni decorrenti dal giorno successivo a quello in cui hanno sostenuto il colloquio, i documenti che attestino il possesso di tali titoli, purche' gia' dichiarati nella domanda di partecipazione. E' consentita la dichiarazione sostitutiva della certificazione, resa nelle forme prescritte. Entro il medesimo termine, i candidati che abbiano dichiarato di essere in possesso dei predetti titoli, debbono produrre il relativo titolo o apposita dichiarazione, da cui risulti che le condizioni e i presupposti previsti dalle disposizioni di legge per l'attribuzione del beneficio sussistevano anche alla data di scadenza del termine utile per la presentazione delle domande di ammissione al concorso. Tale documentazione non e' richiesta nel caso in cui questa amministrazione ne sia gia' in possesso o ne possa disporre richiedendola ad altre pubbliche amministrazioni, purche' nella domanda di ammissione l'interessato abbia indicato con esattezza, sotto la propria responsabilita', anche l'ufficio o l'amministrazione presso cui questa e' depositata. In questo caso, per accelerare il procedimento, l'interessato puo' trasmettere, entro il predetto termine di quindici giorni dall'effettuazione del colloquio, una copia fotostatica, ancorche' non autenticata, dei certificati di cui sia gia' in possesso. La presentazione di documenti diversi da quelli stabiliti o l'irregolare compilazione degli stessi, comporta, senza necessita' di particolare avviso, la decadenza dai relativi benefici. Non saranno presi in considerazione i documenti che verranno consegnati o perverranno al Ministero stesso oltre il detto termine di quindici giorni.
Art. 8 Graduatoria Sotto condizione di accertamento del possesso dei requisiti prescritti per l'ammissione, sono dichiarati vincitori, fino a concorrenza dei posti messi a concorso, i candidati utilmente collocati nella graduatoria finale di merito, formulata sulla base dei punteggi riportati nelle prove d'esame e tenuto conto dei titoli che danno luogo a riserva e/o a preferenza. La graduatoria di merito e quella dei vincitori sono approvate con decreto del Direttore generale della Direzione generale dei servizi amministrativi, che sara' pubblicato nel bollettino ufficiale del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Di tale pubblicazione sara' data notizia mediante avviso inserito nella Gazzetta Ufficiale - 4ª serie speciale. Dalla data di pubblicazione di detto avviso decorrera' il termine per le eventuali impugnative. Non si dara' luogo a dichiarazioni di idoneita' al concorso.
Art. 9 Presentazione dei documenti di rito Il superamento del concorso non costituisce garanzia dell'assunzione. La costituzione del rapporto di lavoro e' subordinata all'autorizzazione all'assunzione da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai sensi delle vigenti disposizioni in materia di assunzione di personale nella Pubblica amministrazione. I candidati dichiarati vincitori del concorso, per i quali verra' disposta l'assunzione in servizio, prima di procedere alla stipulazione del contratto individuale di lavoro ai fini dell'assunzione stessa, saranno invitati a presentare o a far pervenire a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, entro il termine di giorni trenta a decorrere dalla data di ricezione della comunicazione da parte dell'amministrazione: 1. certificato medico, rilasciato dall' Azienda sanitaria locale competente per territorio o da un medico militare in servizio permanente effettivo, dal quale risulti che il candidato e' fisicamente idoneo all''impiego al quale il concorso si riferisce; qualora il candidato sia affetto da una qualsiasi imperfezione fisica, il certificato medico deve farne menzione ed indicare se l'imperfezione stessa menomi l'attitudine al servizio; 2. dichiarazione resa ai sensi degli artt. 46 e 47 del d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, da cui risulti: a) il luogo e la data di nascita; b) la cittadinanza posseduta anche alla data di scadenza del termine ultimo per produrre la domanda di ammissione al concorso; c) il godimento dei diritti politici, anche alla data di scadenza del termine ultimo per produrre la domanda di ammissione al concorso; d) la posizione relativa all'adempimento degli obblighi militari; e) le eventuali condanne penali riportate (anche se sia stata concessa amnistia, indulto o perdono giudiziale) ed i procedimenti penali eventualmente pendenti a loro carico; f) il titolo di studio richiesto per l'accesso al concorso; g) che il candidato non ricopre altri impieghi pubblici o privati ovvero non versi in una delle situazioni di incompatibilita' richiamate dall'art. 53 del decreto legislativo n. 165/2001. Qualora il candidato sia alle dipendenze di altro ente, dovra' essere resa una dichiarazione di opzione per il nuovo impiego. Detta dichiarazione deve, altresi', contenere le indicazioni concernenti le cause di risoluzione di eventuali precedenti rapporti di pubblico impiego e deve essere rilasciata anche se negativa; h) codice fiscale. I candidati che siano dipendenti statali di ruolo sono tenuti altresi' a presentare, nel termine di cui al comma 1 del presente articolo, copia integrale dello stato matricolare. L'amministrazione, comunque, ha facolta' di sottoporre a visita medica di controllo i candidati vincitori del concorso. L'amministrazione procedera' ad effettuare idonei controlli, anche a campione, sulla veridicita' delle dichiarazioni sostitutive. Fermo restando quanto previsto dall'art. 76 del d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, qualora dai predetti controlli emerga la non veridicita' del contenuto delle dichiarazioni, i dichiaranti decadono dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base di dichiarazione non veritiera. Scaduto inutilmente il termine di cui sopra, l'amministrazione comunica di non dar luogo alla stipula del contratto.
Art. 10 Assunzione dei vincitori I candidati dichiarati vincitori, a seguito dell'autorizzazione di cui al precedente art. 9 e dell'accertamento del possesso dei requisiti di cui al medesimo art. 9, saranno invitati a stipulare i contratti individuali di lavoro a norma dei vigenti CC.NN.LL. Saranno quindi assunti in prova nel profilo di assistente agrario, area seconda - fascia retributiva F2. I vincitori dovranno permanere nella sede di servizio assegnata per un periodo minimo di cinque anni dalla data di assunzione, come previsto dall'art. 35 - comma 5-bis - del d.lgs. n. 165/2001. La mancata presentazione, senza giustificato motivo, nel giorno indicato per la stipula del contratto individuale di lavoro implica la decadenza dal diritto all'assunzione in servizio.
Art. 11 Trattamento dati personali Ai sensi dell'art. 13, comma 1, del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, i dati personali forniti dai candidati saranno raccolti presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali - Dipartimento delle politiche competitive del mondo rurale e della qualita' - Direzione generale dei servizi amministrativi - ex SEAM IV - per le finalita' di gestione del concorso e saranno trattati, anche successivamente all'eventuale instaurazione del rapporto di lavoro, per le finalita' inerenti alla gestione del rapporto medesimo. Il conferimento di tali dati e' obbligatorio ai fini della valutazione dei requisiti richiesti per la partecipazione al concorso, pena l'esclusione dallo stesso. Le medesime informazioni potranno essere utilizzate unicamente per lo svolgimento del concorso, relativamente alla posizione giuridica del candidato. Ogni candidato gode dei diritti di cui all'art. 7 del citato decreto legislativo n. 196/2003. Tali diritti potranno essere fatti valere nei confronti del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali - Dipartimento delle politiche competitive del mondo rurale e della qualita' - Direzione generale dei servizi amministrativi. Il responsabile del trattamento dei dati personali e' il direttore dell'Ufficio ex SEAM IV della Direzione generale dei servizi amministrativi.
Art. 12 Norme di salvaguardia Per quanto non previsto dal presente bando valgono, sempreche' applicabili, le disposizioni sullo svolgimento dei concorsi contenute nel decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487 e successive modificazioni, nonche' le disposizioni contenute nel contratto collettivo nazionale di lavoro del personale non dirigenziale del comparto Ministeri e nel decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª serie speciale «Concorsi ed esami». Avverso il presente bando di concorso e' proponibile, in via amministrativa, entro centoventi giorni dalla data di pubblicazione, ricorso straordinario al Capo dello Stato ovvero, in sede giurisdizionale, impugnazione al Tribunale amministrativo del Lazio entro sessanta giorni dalla stessa data. Roma, 15 dicembre 2009 Il direttore generale: Vaccari